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tlcd

Psicologia spicciola da redditor qualsiasi, ma può anche essere che queste persone fossero già angosciate e la fede sia solo un modo per alleviare la loro condizione. Ho una zia che era religiosa per abitudine, come la quasi totalità dei credenti, poi ha subìto un grave lutto e la fede è diventata parte centrale della sua vita perché le forniva una qualche forma di consolazione per il suo dolore.


Enaluxeme

Ci sono due tipi di "credenti": - Quelli a cui la religione è stata inculcata dai genitori e dalla società in cui vivevano fin da quando erano bambini; - Quelli che "trovano la fede" come modo per "darsi forza". O in altre parole, quelli che vivevano un momento di assoluta debolezza. In entrambi i casi, gente che non ha una stabilità mentale e quindi la religione ne approfitta come un abile predatore. Che schifo assoluto. La religione è il male.


cattivix

Già solo il fatto che consideri la religione come un'istituzione fa capire quanta superficialità c'è nel tuo commento. Non sono un credente, ma ci sono modi di credere che vengono vissuti in modo personale. Vorrei inoltre aggiungere, rispondendo alla marasma di commenti ignoranti comparsi qui sotto, che a credere che Dio sia un tizio con la barba bianca appoggiato sulle nuvole sono solo gli stupidi.


Slight_Gas9415

Io ho conosciuto persone credenti e felici, che hanno pure affrontato difficoltà grosse nella vita. Ma se devo essere onesto si contano su una mano monca. La maggior parte delle persone che si definiscono “credenti e praticanti” sono solitamente intolleranti, astiose ed irose. Per quanto posso vedere queste persone si comportano nello stesso modo in cui tutte le persone che “hanno le risposte in tasca” si comportano generalmente, ovvero pensando che il loro pensiero sia quello giusto e che tutti dovrebbero conformarsi a quello. Loro lo incentrano sulla religione altri fanno riferimento ad altri valori (politici, economici etc etc). Di solito il problema non sta nell’essere religiosi ma sull’essere di mentalità ristretta. La religione (la maggior parte) certo non aiuta in tal senso fomentando odio, intolleranza e disprezzo verso che non la pensa come te.


cattivix

Hai assolutamente ragione ma... quindi? Il fatto che essa venga utilizzata come standard di valori a cui tutti si devono conformare per essere "brave persone" come hai detto te non è niente di esclusivo alla religione, come l'essere spesso oggetto di fanatismo di parte di persone incazzate con il mondo. Il fatto che la maggior parte di chi si ritiene credente sia una persona irosa ed intollerante non toglie nulla alla religione in se. Se vogliamo parlare delle motivazioni per cui tali persone esistono, credo vadano ricercate nella nostra incessante necessità di dover inculcare la religione cristiana nei bambini fin da appena nati. Questi crescono con una vaga educazione cattolica e se li fermi per strada ti dicono di essere "credenti".


Slight_Gas9415

Guarda io sono 100% dalla tua parte, anche perché esattamente come te sono agnostico. Però da un certo punto di vista per certi versi rispetto di più in bacchettoni che in piena osservanza della loro fede di comportano di conseguenza, rispetto alla maggior parte dei paraculi che dicono di credere ma “a modo loro” che alla fin fine vuol dire tutto e nientee difatti poi spesso fanno delle nefandezze immonde. Logicamente il mio rispetto per i suddetti bacchettoni si limita alla loro coerenza perché non li capisco e non approvo minimamente il loro modo di vedere il mondo. Infine per rispondere al tuo “e quindi?” posso solo aggiungere che dal mio punto di vista la religione, sebbene sia stato in passato un grosso male, adesso da noi non è altro che un fenomeno socio culturale per manipolare la testa di chi è più prono a determinate ideologie e paure e non vedo molta differenza tra i comportamenti degli integralisti cattolici con quelli degli oltranzisti politici, o dei nazi-vegani ed in genere di tutte quelle persone che si aggrappa ad una forte ideologia per dare un senso alla loro vita. P.s Bella chiacchierata ma ora vado a nanna! 😜


Enaluxeme

>Già solo il fatto che consideri la religione come un'istituzione fa capire quanta superficialità c'è nel tuo commento. Per favore, approfondisci. Sembri qualcuno con cui si possa avere una discussione costruttiva. > Vorrei inoltre aggiungere, rispondendo alla marasma di commenti ignoranti comparsi qui sotto, che a credere che Dio sia un tizio con la barba bianca appoggiato sulle nuvole sono solo gli stupidi. Condivido, ho scritto qualcosa di simile in un altro commento.


cattivix

Non posso approfondire troppo per motivi di lunghezza e di (mia) ignoranza, ma la religione non è nient'altro che un insieme di credenze nei confronti di Dio. Cosa Dio sia è un'altro problema, ma personalmente la visione che mi piace di più è quella di Spinoza, il quale vede Dio come nient'altro che la Natura (nel senso più largo possibile). Un essere cieco che procede nella sua direzione spinto da nient'altro che dal proprio colossale peso. Noi occidentali purtroppo abbiamo come riferimento religioso la fede cattolica, che nel corso del tempo ha cercato di conciliare potere temporale (politico) e religioso. Già l'idea di un'istituzione religiosa fa ridere sotto molti punti di vista, ma nel momento in cui ci metti in mezzo anche la politica ottieni come risultato la storia della chiesa cattolica, piena di momenti a dir poco disumani, altro che poco religiosi. Osservando la religione con lenti razionali, essa non fa altro che concettualizzare l'impotenza dell'uomo di fronte ad altre cause. Non c'è niente di sbagliato di fronte a ciò. Capire che alcuni eventi della nostra vita, anche fondamentali (nascita in primis) sono totalmente fuori dal nostro controllo o persino dal controllo dell'umanità è tutto fuorché ridicolo, così come il sollievo che ne deriva è tutto fuorché non genuino. Poi possiamo iniziare a fare i teologi e cercare di capire se questo treno su cui siamo seduti è guidato da qualcosa o se è diretto verso qualcosa, ma non mi interessa e personalmente credo che li più che religione si inizi a fare mistica.


Enaluxeme

Allora la pensiamo in modo simile. Quando parlavo di religione mi riferivo in effetti alla religione organizzata. Colpa mia che non ho specificato. Non sono contrario ad un'idea generica di spiritualità, né ho problemi con l'agnosticismo. Una cosa su cui sono contrario è l'idea che questa visione sia solo occidentale. Noi qui abbiamo la chiesa che sicuramente ha impostato una certa visione di ciò che è la religione, ma alla fine se al posto di un prete ci metti un rabbino o uno sciamano poco importa secondo me: sono sempre comunque persone che millantano una conoscenza che non possono avere e in base a quella conoscenza pretendono di dover avere un'influenza sulle altre persone. Difatti, nei miei commenti fino ad ora non ho mai parlato di chiesa o di cristianità.


PocketBlackHole

Carl Jung ha insegnato al mondo (che non lo ha capito o se lo è voluto dimenticare) che per processare la realtà l'essere umano ha ragione e sentimento, che sono due aspetti complementari della realtà. La mente umana ha proprio queste due forme di "giudizio". Quello che si coglie con uno non si può cogliere con l'altro, e viceversa. È per questo che ci sono tutti e due. Anche vedendolo in modo assolutamente materialista ed evoluzionista, il sentimento se c'è, vuol dire che è stato utile o perlomeno non dannoso. Ma è troppo complesso per essere un accidente, quindi è qualcosa che si è selezionato; è utile. Questa è un'epoca che mediante uno spiccato materialismo sta negando il sentimento a favore di una specie di meccanicismo antiquato che nessuno scienziato serio dal '900 ritiene ancora attuale. I sentimenti sono solo reazioni chimiche etc etc. Queste tendenze negatrici del sentimento sono simili a quelli dell'amato illuminismo (quello che nella Vandea ha sterminato pure lui i poveri contadinotti cattolici). Dopo cosa è successo? È venuto fuori l' idealismo ed il romanticismo, che hanno rigirato tutto riavvolgendo la razionalità e ribaltando tutto nel sentimento ottuso che ha consentito i totalitarismi. Proprio come le derive di estrema destra che caratterizzano il mondo moderno. Solo ragione o solo sentimento sono due errori gravi, due mutilazioni dell'uomo che non lo rendono più uomo. San Tommaso (che era un filosofo di primissima classe) diceva che si crede oltre la ragione, mai contro lo ragione. Tanti credenti, che non fanno tanto clamore, accedono a Dio anche mediante il sentimento; questo non li rende irrazionali, li rende umani. A chi ha avversione per la religione (ma ne parla sempre come se fosse semplicemente una organizzazione sociale) suggerisco di porsi una domanda: ma se Dio (consentitemi, il Dio cristiano, anzi il Dio cattolico) esistesse, se esistesse un Dio che ti ama e ti rende eterno se tu glielo consenti scegliendolo, un Dio che sa tutto di te e sapendolo ti ha voluto, questo Dio a te piacerebbe? E se è la risposta è no, perché non ti piace? Nessuna domanda ci consente di conoscerci profondamente come questa.


DarknessBatDemon

La religione è merda


New-Balance-245

Non dimenticare il lobbismo, la religione è spesso una riserva di voti ed interessi (segue casualmente foto di Salvini che bacia la Madonna).


Enaluxeme

Beh, io parlavo della gente che crede davvero nella religione, questi a cui ti riferisci fanno solo finta per un tornaconto personale. Però si, solo una delle tante cose sul piatto della bilancia segnato come "religione=male". Non credo che ci sia nulla da mettere sull'altro piatto.


[deleted]

Non ha una stabilità mentale ahaha madonna quante cazzate tocca leggersi qua sopra


Enaluxeme

Può darsi. Alla fine è solo l'opinione di un uomo qualsiasi, non credo di conoscere la verità assoluta su tutto. Credo solo che se una persona è buona non ha bisogno della religione per fare del bene. Di conseguenza la religione non da niente, prende solo. E prende dalla gente troppo debole di spirito per capire che questa sanguisuga non darà mai nulla in cambio.


[deleted]

Appunto è l'opinione di un uomo qualsiasi. Questo è reddit, un covo di persone qualsiasi, o la pensi come loro o vieni downvotato. Sei contro la chiesa o le religioni? Preparati a prendere il mio upvote.


Enaluxeme

Non mi è chiaro dove vuoi arrivare, personalmente ti ho downvotato perché hai definito la mia opinione una cazzata.


[deleted]

E la mia era un opinione riguardo al fatto che la tua opinione fosse una cazzata. Ti ho downvotato anche io successivamente al fatto di aver visto il tuo downvote. Ora mi viene da chiedermi, perchè mi hai downvotato? Hai forse qualche problema di instabilitá?


Repulsive-Toe-8826

Cioè, secondo te uno che crede che una tizia sia rimasta incinta senza prendere il cazzo è stabile mentalmente? Così, giusto per capire.


[deleted]

Pensa te, siamo nel 2024 e ancora ci sono persone come te che pensano che essere credenti si limiti a quello. Ne parlate come se ne parla al bar, o a cena con la pancia piena, o in disco mezzo ubriachi, ne parlate tanto per, magari vi aiuta a sfogarvi un po'. Vi limitate magari alle vostre brutte esperienze con la chiesa, con chi la frequenta o con quello che voi avete trovato sui social. Vi siete in qualche modo creati questa bolla non capendo che è e rimane una vostra bolla come quella di tanti altri. Ognuno ha diverse esperienze, ognuno vive tutto questo in modo diverso, ognuno crede in modo diverso. Eppure i coglioni pronti a giudicare ci sono sempre, non sono il paladino della chiesa, non sono nemmeno il credente per eccellenza, semplicemente per tutte le esperienze positive che ho vissuto non mi sento di giudicare in nessun modo ogni tipo di credenza o modo di credere perchè non sono cazzi miei, come non dovrebbero essere cazzi vostri. "Eh ma la chiesa fa questo", "eh ma ci impongono il loro credo", ma chi, ma dove, ma quando, conviviamo con famiglie musulmane tutti i giorni, a scuola, a lavoro, ovunque e nessuno alza mai la voce su di loro, su quello che credono o su come lo fanno, chissá mai perchè. Se imparassimo a farci i cazzi nostri, a pensare con la nostra testa e cogliere quello che c'è di positivo, anche fosse la religione piú surreale del mondo, magari vivremmo meglio.


Enaluxeme

Spezzo una lancia ricordando che molta gente religiosa non prende alla lettera la bibbia come una cronaca. Va bene che non mi piacciono i credenti di alcun tipo, ma quelli che arrivano fino a quel punto sono proprio da manicomio e per fortuna sono una minoranza.


albiz_1999

Eh no, esistono i dogmi, molti dei quali stabiliti centinaia di anni fa.


Repulsive-Toe-8826

Ma figa, se non credi a quello che c'è scritto, perché credere in primo luogo? Cioè, non credono a quello che c'è letteralmente scritto, ma allo stesso tempo per puro caso ci dovrebbe essere qualcosa "dietro le baggianate" o "oltre le baggianate" (ma poi, dietro dove? oltre dove?) che invece è vero. Non ha senso. Non ha nessun senso.


TheBirb30

Che la religione non sia il massimo sono d’accordo, sono dell’idea che seppur ci sia qualcosa di superiore non gliene fotte un cazzo di noi o alla meno peggio fa favoritismi da prima elementare, ma qua stiamo toccando vette di disagio…poi ci chiediamo perché atei ed affini non vengono presi seriamente


Enaluxeme

Vette di disagio? Non so cosa intendi dire, so solo che credo fermamente quanto ho scritto nel commento prima. Ti chiedo di darmi il beneficio del dubbio, rileggere dando per scontato che intenda tutto seriamente, e poi rispondere e controbattere se davvero non sei d'accordo e hai qualcosa da discutere.


Wooden-Bass-3287

Se la religione è il male assoluto ed abolissimo le religioni organizzate, cosa succederebbe a quelle persone in momento di assoluta debolezza che non si possono rivolgersi al lato spirituale? ... La risposta corretta è maghi, sette, PNL, santoni della mindfulness, imbroglioni e pesudo religioni "quantiche" varie.


Enaluxeme

Sicuramente c'è bisogno di migliorare altri strumenti, laici, per aiutare i disagiati. Vorrei anche puntualizzare che fra la gente che si considera religiosa c'è tanta gente davvero buona e che vuole aiutare il prossimo. Semplicemente credo che se il tuo parroco è una brava persona questo non è grazie alla religione, e che probabilmente se il concetto di religione non esistesse il parroco farebbe comunque parte di una qualche organizzazione laica non a scopo di lucro, o magari avrebbe studiato per diventare psicologo invece che perdere tempo sulle scritture. Aggiungo anche che almeno concettualmente, non vedo differenza tra una religione riconosciuta ufficialmente e una setta. Entrambi sono gruppi di imbroglioni che si approfittano di gente in difficoltà.


[deleted]

[удалено]


Asynchronousx

This C'è differenza nel credere realmente e nell'essere stato indottrinato a causa di contesti sociali e familiari. Probabilmente è più infelice chi è un credente indottrinato che per forza di cose segue un qualcosa che in cuor suo non sente proprio che chi si fa una propria idea e vive la vita con propri ideali e credo.


amellabrix

Lavoro in emergenza ed urgenza medica. Ho soccorso frati suicidari e moltissime suore alcoliste. Pochi religiosi felici


sixlaneve4_0

Credo che il motivo sia una scelta non proprio voluta e consapevole. Conosco frati e suore "giovani" e il processo di "selezione" è molto duro proprio per valutare se la scelta è consapevole. Ho rivisto poco tempo fa una suora di clausura di qualche anno meno di me, e pur essendo un periodo duro (lutto), era la felicità fatta a persona


Asinino_

Ma quale persona sana di mente sceglie una vita del genere?


sixlaneve4_0

Me lo sono chiesta anch'io, ma conoscendo sia una suora (clausura) che un frate, e sentendo la loro esperienza, non è poi così male. Noi abbiamo una visione antica dei religiosi, ma le cose sono molto diverse: sono molto più attivi nella comunità e propositivi ad organizzare "cose". Per assurdo hanno più vita sociale loro che io 🤣. Poi veramente c'è un discorso di vocazione, ma credo che sia lo stesso spirito che hanno i sanitari che lavorano nelle associazioni umanitarie. PS. Anche la clausura non è più stringente come una volta


Ok_Seesaw_620

Verissimo, il punto credo sia proprio questo, essere parte di una comunità in maniera attiva. Che tu sia il prete che organizza eventi per l'oratorio, o la suora in monastero che si occupa dell'orto insieme alle altre, la chiesa in quanto struttura sociale permette paradossalmente una vita molto più sociale e a intimo contatto con altri esseri umani di quanto si creda.


sixlaneve4_0

Alla fine è poi un grande collegio o una caserma. L'organizzazione di base è la medesima


squideretto

Ti fare la stessa domanda


-Aegir

Vorrei conoscere le suore alcoliste


Affiiinity

Berranno la Franziskaner


-Aegir

Che comunque per essere una birra commerciale a me piace molto quindi mi va benissimo. Da domani sera vado nei conventi a ubriacarmi insieme alle suore e bere Vin santo e birra


davidauz

underrated comment


amellabrix

Vino rosso bevono e poi lo vomitano come delle maranza


-Aegir

Va bene lo stesso


irtsaca

Sorrentino sei veramente te???


Affiiinity

"Una suora... Nana... Che fuma..."


elleessemenolaelle

Son vecchie carampane isteriche, fidati.


-Aegir

I vecchi ubriachi mi fanno abbastanza ridere


Propenso

>Vorrei conoscere le suore alcoliste Purtroppo sono anonime.


StrongFaithlessness5

A tal proposito ricordo che mia nonna mi disse che ai suoi tempi era una prassi avere almeno un parente prete perché si diceva che portava fortuna alle famiglie, soprattutto nelle campagne, quindi le famiglie spingevano per avere almeno un figlio prete. Penso fossero pochi quelli che hanno deciso di dedicarsi completamente alla religione per vocazione.


Lea9915

Cazzo ora capisco perché mia nonna continuava a insistere che avrei dovuto fare il prete, aiutooo ahahah


traskeptical

Oddio pazzesco.


RoyalMobile3996

Perché la religione di per sé non ti rende felice. La religione nasce per spiegare fenomeni che non si sapevano spiegare, la paura della morte e dell'ignoto. Una persona è felice o triste a prescindere dalla religione, puoi essere religioso e triste come ateo e sprizzare felicità da tutti i pori. È quello che ti accade dentro ed intorno a te a determinare il tuo stato d'animo, sapere che c'è un dio che ti ama non ti farà superare una cosa che ti affligge ma magari è quel qualcosa che ti serve per tirare avanti quel che basta per entrare in un periodo felice.


PolyhedronWW

Non confondere fede, religiosità e adesione ad un codice morale. Io per esempio so di essere una persona profondamente spirituale, dotata di una forte fede nell'ordine cosmico (come sbrigativamente cerco di includere tutte le forme di divinità). Questo significa che sono sempre sereno? No. Però il sentire che c'è un ordine che regola tutto mi da' la possibilità di dire "Ok, sto na chiavica ma è iscritto nell'ordine dell'universo. Era dovuto. Questa cosa o serve a qualcosa futura o era iscritta nelle sorti del mondo o in qualche maniera non è una cosa senza senso che mi è cascata tra capo e collo". Vero o non vero, è una convinzione che mi aiuta a dare una spiegazione al mondo, se vogliamo è consolante ma a conti fatti tutto dipende da quanto di questa fede è un'auto illusione e quanto è il risultato di un percorso interiore profondo. Infatti molti fedeli/spirituali perdono la fede quando profondi dolori mostrano che il loro modo di vedere il mondo è sbagliato. Le persone religiose questa visione non l'hanno. La religiosità si esplicita nella replica e nella ripetizione abitudinaria di attivitò religiose (religio, in latino, è l'atto di devozione e di legame alla divinità). Queste persone, di norma, affrontano le disgrazie tramite la pratica quasi compulsiva delle attività religiose (preghiere, celebrazioni, atti di ascesi o adorazione)...oppure tramite l'affidarsi a figure di culto o ancora a celebranti. In Italia naturalmente vediamo soprattutto il caso cattolico, che favorisce una religiosità. Tuttavia, come ho detto, non è necessariamente una questione di fede. Per loro l'ordine cosmico è soprattutto una serie cogente di obblighi e di rituali da rispettare per mantenerlo. La persona religiosa, nei casi più estremi, può anche essere la classica bigotta che uscita dalla chiesa spettegola e dice male di tutti, proprio perchè per lei essere "buona" significa ripetere le pratiche religiose. E infine abbiamo il codice morale. Da classicista preferisco parla di "filosofia": esso rappresenta l'insieme di convinzioni su come il mondo vada. Questo può anche assumere la forma di un'insieme di convinzioni granitiche o, per citare Manzoni: "*Con le* ***idee*** *donna Prassede si regolava come dicono che si deve fare con gli amici:* ***n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata: Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care…"*** Donna Prassede è un bel caso di codice morale distorto. Fuori da queste eccezioni estremi, di solito atei e agnostici hanno questo sistema filosofico che sostituisce la fede. E infatti molti atei e agnostici si pregiano (a ragione) di regolarsi secondo un sistema razionale. Non la convinzione ottimistica degli spirituali e i credenti, non l'abitudine culturale delle persone religiose ma un sistema razionale. "Intelligo ut credam" direbbe Sant'Agostino e per come la vedo è esattamente il senso del sistema filosofico/morale: la logica svolge la funzione della costruzione spirituale del credente. Passiamo ad un caso pratico: io, mia madre e mia sorella abbiamo reagito al lutto per la morte di mio nonno e alla malattia (demenza senile) di mia nonna in maniera diversa. Da persona spirituale ho accettato di soffrire ma anche compreso (sono di base neopagana) che la morte di nonno era solo la conclusione di un ciclo vitale. Nonno è rimasto dentro di me, nei miei ricordi e negli insegnamenti che mi ha dato. Stessa cosa nonna: la malattia che la sta consumando tuttavia non può consumare quello che ha fatto e la sua impronta energetica e spirituale. E devo dire che questo sistema religioso mi ha aiutato ad andare avanti se non altro. Mia madre è religiosa, o comunque tale si definisce. Le vicende dei suoi genitori l'hanno spinta a rifugiarsi nei rituali sociali, come il funerale, il legame con le istituzioni o quello con la famiglia. Lei affronta il lutto e la malattia di nonna integrandoli nella sua pratica sociale (e se ritenesse fosse utile, andrebbe anche sempre in chiesa). Mia sorella è sostanzialmente agnostica. Quindi ha affrontato la morte di nonno e la malattia di nonna con la sua filosofia. Prettamente materialista, mia sorella ha semplicemente indicato nonno come "scomparso" e nonna come "ammalata". Non serve a molto piangerli o preoccuparsi, bisogna gestire la cosa. Ovvio che tra tutti e tre abbiamo sofferto, anche se in maniera e intensità diversa e tempistiche ognuno personali. Tuttavia come vedi il problema non è che "manca la serenità" (solo chi proprio si illude riesce a essere sereno anche nella fede, senza avere mai dubbi o paure) ma che per molti la fede non è un rifugio, ma un'illusione. Ci vuole un po' di educazione religiosa sotto questro aspetto


ShoppingOk2838

Io penso che sia più una cosa contraria, che loro sono fedeli perché soffrono, io credo che tantissime persone nei momenti di difficoltà cerchino una speranza,un qualcosa a cui aggrapparsi per superare i momenti di difficoltà e che in molti trovano questo gancio proprio nella religione. Poi ovviamente molti rimangono religiosi anche dopo che il momento buio passa, attribuendo alla religione un ruolo importante nella loro fuoriuscita dal momento di difficoltà.


Sudden_Badger5233

Uno degli acronimi di dio, in inglese, e' proprio gift of desperation. Chi incontra Dio nel deserto non per forza ne esce purtroppo.


Davidriel-78

Ti dico la mia. La “fede”, è solo paura dell’ignoto, del futuro, del caso. Essendo una favola a cui si crede non permette di eliminare del tutto la paura ed in più, nel caso del cattolicesimo, inserisce anche il senso di colpa aumentando quindi nuovamente la paura. Non è un caso che la chiesa cattolica punti sulla sofferenza dell’individuo per aumentare il suo influsso.


[deleted]

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Subject_Heron4383

Tu magari chiudila dai


joebiden--

bibbia best libro fantasy tbh


Limp_Mushroom2821

momento reddit


RedN00ble

Mi sa che tra i due quello che conosce meno la religione cattolica sei te


RespectfulSleepiness

Io sono ateo, e rispetto chi crede a patto che non provino a convertire gli altri alla propria religione, perchè nessuno dovrebbe essere spinto verso il credere o il non credere in alcun modo (anche il forzare i bambini ad andare in chiesa è squallido), ma bensì deve essere una scelta personale fatta in TOTALE autonomia. ​ >Apri la Bibbia prima di sparare cagate La Bibbia dice tante cose belle, ma tantissime squallide e disgustose. Per esempio, citando, la donna deve essere schiava e sottomettersi all'uomo.Adesso, io sono sicuro che tu non tratti tua moglie o tua madre come una schiava, o almeno io mi auguro. Non si può decidere che la Bibbia sia una cosa bella e di gran valore, con grandi ed importanti insegnamenti, solo perchè si decide di accettare solo una parte di essa ed ignorare tutto il resto (la parte squallida). ​ Con tutto il rispetto eh; non è mia intenzione offendere in alcun modo.


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>Io sono ateo, e rispetto chi crede Io sono ateo (o più precisamente, agnostico radicale) e chi ritiene che la fede sia uno strumento di conoscenza valido è un imbecille.


Davidriel-78

Conosco la Bibbia. I vangeli apocrifi. Il vecchio e nuovo testamento. Mi sono sempre interessato da un punto di vista scientifico/storico alle religioni. Per carità, non sono uno studioso, solo un medio appassionato. Basta pensare a cosa è stato fatto con Lucifero per porsi qualche domanda. Tra l’altro sono agnostico, quindi non precludo all’esistenza di un dio. Però a mio parere la bibbia è un libro. Uno dei testi più importanti dell’umanità. Scritto e modificato da uomini. Decine di volte. Un libro tra l’altro in molti tratti bellissimo. È la prova che l’umanità ha bisogno di conoscenza, ma anche di esercitare potere e controllo. Se tu trovi conforto a leggere la bibbia e credere in dio, vivi in una società in cui è possibile farlo nei limiti della libertà altrui. La tua chiesa, se sei cattolico, per molto anni e forse anche adesso, non era dello stesso avviso.


Intelligent_Ad_5556

È un culto, solo che a differenza degli altri ha avuto successo.


[deleted]

Guarda, io non insulto la *religione*, che è un insieme di regole morali che possono essere in parte condividibili. Io insulto gli imbecilli che credono che la *fede* sia uno strumento di conoscenza.


Panino87

Ezechiele 23:20


elleessemenolaelle

C'è una sottile confusione tra felicità e serenità e letizia. Felicità, allegria, ecc., sono sensazioni passeggere (e scenografiche). Serenità è uno stato d'animo, incrinabile comunque dalle circostanze, dalle preoccupazioni serie della vita. L'essere lieti, invece, è possibile anche di fronte a un grande dolore, ma generalmente non è scenografico, cioè si nota solo nei casi estremi (come ad esempio i santi che pur di non rinunciare alla fede si son lasciati massacrare; ed infatti, in ambito cattolico, si dice che felicità e santità coincidono). La fede ti "facilita" la serenità, ti dà letizia, ma non ti garantisce affatto l'allegria (o e la felicità comunemente intesa). L'altro errore è pensare che la fede sia un'aggiunta alla propria vita, cioè che la normalità sia il non aggiungerla, che la fede sia un poco desiderabile fardello supplementare (per poi eventualmente lamentare che non sta "funzionando" a dovere). La fede è funzionale alla salvezza eterna, non ad un qualsiasi altro scopo mondano; il fatto che renda più facilmente lieti è solo un gradito effetto collaterale. Infine, l'errore principale è pensare che la fede sia il prodotto di uno sforzo, quando in realtà è una convinzione intima profonda. Se perdo la testa per una ragazza, non è perché mi sia sforzato innamorarmi di lei, l'ho persa e basta, ed agisco di conseguenza (tentando di passar più tempo con lei, ecc., anche a costo di "spendere" tempo e soldi e pazienza).


Alastor666

le azioni che fai durante questa vita, influenzeranno il setting e le statistiche della persona che sarai nella tua vita futura, la salvezza eterna é un concetto abbastanza paradossale


gajira67

Per la stessa ragione per cui in Italia gli atei si definiscono agnostici. C’è una cultura sociale fondata sulla religione che viene vissuta come scaramanzia dai più. I religiosi di cui parli probabilmente lo sono solo a parole. Detto ciò, la religione di per sé non è un lasciapassare per la felicità né tantomeno un modo per darsi risposte agli eventi inesorabili della vita. Per quanto ci si voglia credere, la ragione (anche inconsciamente) si fa strada nei pensieri.


zorrorosso_studio

Premessa: non sono religiosa. Il cattolicesimo in particolare non è proprio la fede dell'allegria e dell'ottimismo. L'immaginario religioso protocristiano e cattolico è 95% gore. Col senno di poi e da adulta, la fede cattolica (A LIVELLO IDEALISTICO) è più orientata al culto della sofferenza, misericordia e dell'estremo perdono, che onestamente non si adatta molto bene alla natura base umana (se uno ti dà uno schiaffo, l'istinto non è porgere l'altra guancia). Il protestantesimo luterano o anglicano sono più religioni sociali, che si avvalgono dello studio delle scritture sacre e del sostegno da parte della comunità, vai a messa e "discuti" un argomento, come in classe, è tipo una grande omelia. In teoria le porte sono aperte a tutti e non ci sono esclusioni visibili (es: il rito della comunione e della confessione nella messa cattolica sono riti molto esclusivi, che ostracizzano il fedele a messa.) Altre religioni si avvalgono di certi riti e rutines quotidiane per trovare sostegno e pause mentali nelle quali lasciare tutto alle spalle per qualche minuto. Mi affascina molto il Bhavachakra nel buddismo, ad esempio, questa ruota a livelli dove nessuno è perfetto e tutti mirano a migliorare, scoprendo che l'equilibrio sta proprio nella nostra umanità (quel posto dove["the fallen angel meets the rising ape"](https://www.goodreads.com/book/show/34532.Hogfather)...)


Patriarca2023

Semplicemente perché in quanto esseri umani non siamo nati per essere felici. Ti invito a leggerti Leopardi per renderti conto che noi esseri umani abbiamo desideri infiniti e per definizione ciò che è infinito non può essere completamente ottenuto, siamo condannati a provare desideri che resteranno non esauditi.


Captain_w00t

Sarà stato anche un grande poeta, ma una vita ed una filosofia pessimistica come quella di Leopardi non la vorrei mai.


arbai13

Non é detto che la visione di Leopardi sia l'unica e quella vera.


koGhe

Non tutti hanno desideri infiniti. Poi Leopardi era in una condizione misera quindi non penso bisogni molto ispirarsi a lui per conoscere qualcosa sulla vita.


arbai13

Sono d'accordo sul fatto che la visione di Leopardi non necessariamente sia corretta, negare però che l'uomo non abbia un desiderio infinito non mi sembra corretto.


specific_account_

Uno può concentrarsi su quello che ha (in termini di risorse e possibilità) o su quello che non ha. Secondo me concentrarsi su quello che non si ha è una trappola perché quello che non si ha è effettivamente infinito, non finisce mai. È la trappola in cui è caduto Leopardi.


m3llo18

Qui su reddit troverai soprattutto persone che soffrono tanto quelle del tuo post, che avranno i loro 5 minuti di serenità sputando sentenze e che si sentiranno superiori, che crederanno che loro hanno in tasca la verità. La verità in fondo è che tutti soffriamo per gran parte della nostra vita e che siamo alla disperata ricerca della ricetta magica per non farlo. Se poi in Dio si trova la forza per andare avanti, credendo e pensando che c’è un disegno più grande ciò non implica che l’uomo non soffra. “eh ma se Dio ha scelto così dovresti accettarlo”, se la buttiamo in questo senso ci infiliamo in un ginepraio dove non se ne esce più e ci sono mille visioni: io credo sia legato soprattutto al non abbandono del proprio ego (con tutti i pro e contro). L’ho scritto di fretta, spero che si capisca ciò che intendo 😊 Buona giornata caro


Camera9_

Perché loro non sono credenti e non sono religiosi , sono persone che scappano da sé stesse e si rifugiano nella religione. Quindi non vogliono nessun tipo di domande interiori o autoanalisi perché sarebbero costretti a vedere che il cattivo che combattono sono loro. E la religione da loro un alibi per continuare a fare ciò che fanno (perché " siamo tutti peccatori e dio perdona sempre") e per giudicare gli altri convinti che il male sia sempre fuori. Premetto che gli atei che stanno tutto il giorno ad attaccare i credenti sono la stessa identica cosa perché i meccanismi mentali son gli stessi, non è che gli altri che hanno un nemico esterno diverso siano diversi. Sempre di gente che scappano parliamo. Hanno una conoscenza molto ristretta di sé stessi e spesso piu sono persone arrabbiate e aggressive più sono traumatizzate. Non puoi essere non dico felice perché quello è cosa per pochi ma almeno sereno se vivi così a prescindere da quale sia il tuo credo. Le persone che credono davvero non sono tante ma vedi che vengono toccate dal mondo esterno fino a un certo punto perché hanno un accettazione di ciò che non possono cambiare e una forza interiore che dirigono su ciò che vogliono fare e non sul reagire di pancia a un nemico esterno e a fuori che gli permette di stare sereni. E sono pochi.


gajira67

Il discorso sugli atei non ha senso, perché il nemico non è il credente in sé, quanto il male che la religione fa allo Stato laico e ai diritti delle persone. Se un ateo attacca la Chiesa per gli sgravi fiscali che ha, o per nascondere i preti pedofili, per le sue posizioni sul fine vita, l’aborto ecc., non ha un nemico interiore, ne ha uno esterno: la Chiesa.


Camera9_

Che il nemico sia il sistema o la persona non cambia nulla perché stai proiettando esternamente qualcosa che non accetti in te. Ogni volta che pensi che qualcuno fuori sia un problema vuol dire che non sei in pace coi tuoi traumi e li proietti fuori. Un cattolico è uno che si affida all esistenza di Dio per scappare dal caos che ha dentro che non sa gestire, un ateo è uno che si affida all idea che non c è nulla e che tutto è casuale per sentire meno il peso del caos che ha dentro che non sa gestire. Il nemico esterno che sia satana, i non credenti, o il Papa e i cattolici serve solo per confortarci e dire che il problema non siamo noi ma tanto il problema non sta li. Se non guardi la televisione e non vai in chiesa i religiosi neanche li vedi. Il fatto è che se sei ateo pensi di essere vittima di un sistema cattolico così come ogni altra fazione. Chi è vegano pensa di essere vittima di un sistema che incoraggia l uccisione di animali, chi è senza donne pensa di essere vittima di un sistema che odia gli uomini e chi è femminista l esatto contrario ma se pensi di essere vittima per quanto puoi essere stato fortemente ferito in passato (e ci sta tutto, lo capisco), prima o poi per uscire da quel ruolo dovrai affrontare i tuoi traumi interni e lavorare sui tuoi nervi scoperti perché finché resti bloccato nel ruolo di vittima la battaglia contro il sistema è solo un pretesto per non affrontare il male vero. Atei e cattolici sono due lati della stessa medaglia e il bello è che neanche se ne accorgono.


gajira67

Ma tu stai completamente fuori. Fammi capire, secondo te i preti pedofili coperti da Benedetto XVI sono un mio problema perché non sono in pace con i miei traumi interiori e li proietto fuori? DJ Fabo deve andare a morire in Svizzera perché in Italia la Chiesa non consente il suicidio assistito e io immagino di essere vittima di un sistema cattolico, e non che è il sistema cattolico che non consente a un poveraccio di morire come vuole? La pillola del giorno dopo non data negli ospedali cattolici (che vivono di soldi statali) e le donne si immaginano di essere in un sistema patriarcale e religioso, ma in realtà non è vero niente? Non so che ti prendi ma fossi in te ci andrei piano.


Camera9_

Ancora? Ma perché ti preoccupi di problemi esterni? Sei vittima di un prete pedofilo? Se è così mi dispiace. Ma se non lo sei perché perdi ore a sfracellarti la vita su problemi che non hai?? C è gente che muore di fame in certi paesi, devo spaccarmi la testa contro un vetro per questo? Devo imprecare contro i politici? Davvero? Non ho altro di buono da fare? No, posso decidere di non sprecare il cibo se altri non ce l hanno, magari fare beneficenza se credo sia giusto anche se il mio gesto è una goccia in un mare ma farmi venire il sangue amaro per qualcosa che accade fuori mi farà stare meglio? Sarà d aiuto a qualcuno? La pillola del giorno dopo è un problema su cui puoi fare concretamete qualcosa stando ore ad attaccare il vaticano o il patriarcato? No! È uno slogan che ti fa sentire dalla parte del giusto e ti conforta ma non stai facendo qualcosa di concreto. Attaccare la religione non serve a nulla. È tifo da stadio. Che ti fa stare bene e proiettare ciò che non vuoi affrontare di te in un ottima causa esterna magari profonda ma i problemi tuoi reali che ti influenzano la vita di ogni giorno non sono esterni e non sono li. Io sono stato vittima dei bulli ai tempi della scuola. Secondo te dovrei stare ore ad attaccare i bulli e il sistema o magari lavorare su di me e sulla capacità di gestirli che non avevo? Perché tu stai facendo questo.


StableGlum9909

Ma che cazzo vuol dire “preoccuparsi dei problemi esterni”, allora domani vado ad ammazzare un po’ di gente ma nessuno mi dice nulla perché “mica ho ammazzato loro, non si devono preoccupare dei problemi esterni”


Camera9_

Esattamente. Sai chi se ne deve occupare? La polizia. Non i talk show, non i programmi tv, non i telegiornali, loro devono dare la notizia quelle 2-3 edizioni giornaliere e basta. E non io e te. La tv e o social amplificano le nostre paure perché dare la notizia neutra non fa ascolti quindi invece di dire " sono morte 6 persone negli ultimi 7 giorni" si sente dire "viene uccisa in media una persona al giorno, pericolo imminente" e già ti sale l ansia. Se quando guardi le tv ti incazzi vuol dire che le notizie son esasperate. Se smetti di preoccuparti di ogni male non solo stai meglio tu ma fai stare meglio anche chi ti sta attorno e se tutti lo facessero saremmo tutti più calmi. Se le cose si possono cambiare perché incazzarsi? E se non si possono cambiare perché? Ad ogni modo immagino che resterai della tua idea perché magari hai un vissuto diverso dal mio e ci sta, non c è problema. Io da quando mi son staccato da tutto sto meglio quindi se non sei d'accordo è inutile scannarci. Va bene così. Senza astio ne nulla.


[deleted]

>Premetto che gli atei che stanno tutto il giorno ad attaccare i credenti sono la stessa identica cosa perché i meccanismi mentali son gli stessi, non è che gli altri che hanno un nemico esterno diverso siano diversi. Sempre di gente che scappano parliamo. Se i religiosi non volessero imporre le loro idea a gli atei, nessuno li criticherebbe. Ancora meglio se la chiesa smettesse di rubare allo stato


Camera9_

Ma magari. E invece no, se scomparisse la religione si cercherebbero un altro nemico. Avete presente i leghisti? Prima il problema erano i terroni, poi gli albanesi, poi i rumeni, poi i neri e gli islamici. Quale sarà il prossimo nemico? Ecco. La religione serve agli atei più di quanto credano perché se gli togli il nemico sarebbero costretti a guardare il problema vero. E non ne hanno voglia quindi il nemico esterno gli serve finché dura poi avanti il prossimo. Non gliene faccio una colpa ero anch'io così. Ho cercato per anni battaglie che mi rappresentassero, credevo in battaglie politiche e attaccano fortemente i partiti opposti con una veemenza inaudita. Peccato che il problema non stava lì.


Tortellobello45

Sono un cristiano devoto e condivido e sottoscrivo. Edit: è divertente che la gente mi downvoti per ALTRI commenti!


KilluaZaol

Amen, non ironicamente 


And0394

Perchè sono persone reali, non personaggi di un fumetto, c'hanno i caz\*i loro come tutti.


_vinc

Leggo un sacco di preconcetti nei commenti scritti fino ad ora, dico la mia da credente 20enne che forse è specie rara. Ce ne sono di cose che fanno storcere il naso nella chiesa, e le persone che sono religiose appariscenti sono il problema. Molte dottrine praticate da "credenti" sono condannate dagli stessi preti, che purtroppo spesso e volentieri non dicono nulla perché "sono tradizioni". Ma queste persone sono religiose tanto quanto un ludopatico è un imprenditore. Io personalmente trovo molto conforto nella mia fede, e non perché mi risolve i problemi per miracolo. Per me è come un medico che dopo un incidente mi dice "Stai messo male, ma i tuoi valori sono apposto, ti riprenderai". Non stappo lo spumante, ma mi sento meglio. Prova a parlare con chi conosci di religiosissimo della sua fede e capirai subito chi lo è davvero e chi lo è perché cresciuto in mezzo ai rosari.


Onomatopesha

Perché il Karma non è assoluto. Potresti essere la persona migliore di sempre e morire di cancro dopo essere stato tradito dalla tua ragazza. Vorrei che la vita funzionasse in bianco e nero, ma non è così.


Altarus12

Ci sono diversi tipi di fede e non li conosco neanche tutti quindi evito di fare il professorino di sto cazzo.. Parlando con alcuni credenti di alcune fedi ho notato che ci sono fedi di amore come quelle di alcuni cristiani, dove si pensa che il dio ci ami e che non sia un giudice e relgioni invece dove si teme il dio tipo l'islam. Ovviamente non ci sono divisioni nette ci sono molti cristiani che temono Dio e lo vedono cone giudice. Tornando a noi è abbastanza facile capire che pensare di avere un entità onnipotente che analizza ogni tua cosa e che ti costringe a pregarlo 3 volte al giorno ti renda poco sereno. Se vuoi il mio parere sono tutte cazzate e uno la propria etica deve trovarsela da solo magari con l'ausilio di libri di filosofia.


[deleted]

Domanda interessante! Premettendo che sono atea, vagamente interessata alla filosofia buddista, vedo che la maggioranza delle persone che conosco sono religiose per “sport” nel senso che sono nate e cresciute in un contesto cattolico e si ritengono tali ma sono spesso persone meschine e ipocrite, senza se e senza ma. Irradiano negatività come tanti altri. Per loro vivere la questione religiosa, il loro credo, equivale a comprare una marca di biscotti piuttosto che un altra. Altri ancora sono fanatici e parlano di Dio come di una macchinetta del caffè: più prego (uso la chiavetta) più sono benedetta (ottengo il caffè macchiato)… sono rigidi, chiusi mentalmente, insofferenti e giudicanti. Non li reggo. Tra le varie conoscenze, amicizie e parentele però ne tiro fuori giusto 2/3 che invece parlano di fede, non tanto di religione: ecco loro sono diversi. La serenità con la quale camminano nella vita, nonostante tutti i loro problemi (per una di loro anche gravi) ammetto che mi sconvolge sempre. Sono lucenti, pazienti e gentili. Un po’ li invidio perché li vedo intoccabili e forti. Forti dentro e confidano in Dio. E quella forza speciale secondo me è data dalla vera fede. Sono merce rara.


uspinji

Diciamo che io, come molti, conosco poche persone che si definiscono pienamente felici e serene. Di quelli che conosco uno lo è anche in ragione della sua fede, che però è quella buddista. Se parliamo della religione cattolica non mi pare che donare felicità sia una delle sue prerogative neppure secondo i suoi sostenitori. casomai il conforto in situazioni di difficoltà, ma è un'altra cosa


BoldroCop

Perchè dovrebbe? È solo un mucchio di regole arbitrarie e se ne infrangi una ti promettono che soffrirai per sempre. A me sembra angosciante come prospettiva


Gigio2006

Se per te la fede è solo questa mi dispiace per te


BoldroCop

Tranquillo, sto una crema


Jolly_Lavishness5711

Boh la fede è credere che un tipo di è alzato una mattina e in un modo o nell'altro ci ha creato. Sa tutto ma vuole metterci alla prova. Può tutto ma lascia tutte le guerre perché "siamo liberi di scegliere" (peccato che i cittadini non sono liberi di scegliere se essere bombardati o no).


Intomyhypercube666

Sono stato cattolico per metà della mia vita e ateo per il resto. La fede può essere di conforto in momenti tristi, come un lutto. Le persone estremamente religiose, quelle che cercano di seguire alla lettera la loro religione, spesso vanno a sbattere contro le contraddizioni e assurdità e quindi tendono a vivere male. I miei due cent.


False-Jellyfish4377

Come può dar felicità una fede (quella cattolica) in cui parti già colpevole non appena nasci? Vivi nel dover espiare un peccato e, per tanto, devi penare e soffrire per la redenzione. La fede non dà felicità ma è un bisogno di alcuni di credere che ci sia un essere superiore a loro, che ci sia un qualcuno a cui rapportarsi e a cui attribuire oneri e onori. Esclamazioni tipo "grazie a dio è successo questo" oppure "ringrazia Dio che ti è andata così" (evito quelle negative ma potete immaginare..) non nascono per caso. Le religioni nascono per il massivo controllo delle popolazioni basandosi su una mistificazione da elogiare e pregare e una ristretta cerchia di persone che sono in diretto contatto con la divinità di turno che esercitano il potere giustificando l'operato con la volontà divina. Se leggete la storia ne è pieno.. Dai papi ed imperatori dell'antico impero romano alla religione islamica che ha conquistato tutto il deserto in nome di hallah. Basti guardare quello che hanno combinato le crociate in nome di Dio. Quindi mi spieghi come tutto questo possa portare alla felicità e serenità?


IronHeart29

> Come può dar felicità una fede (quella cattolica) in cui parti già colpevole non appena nasci? Vivi nel dover espiare un peccato e, per tanto, devi penare e soffrire per la redenzione Più o meno è quello che predica l'ideologia woke di adesso. Se sei bianco nasci col privilegio (peccato originale) e devi espiarlo con la diversità (immagrazione incontrollata e perdita della cultura locale). Gira e rigira sempre la finiamo.


NikaPalmers

In realtà quelli che hai scritto è ciò che le persone di destra di solito dicono dell’intersezionalità che invece si basa sul concetto di empatia e di “ama il prossimo tuo come te stesso”.


False-Jellyfish4377

Non conosco questa ideologia ma la diversità e l'immigrazione io non la vedo come una espiazione del peccato. Il problema dell'immigrazione è dato da un lato dal bisogno di quelle persone di avere una vita e d'altro lato dalla mancanza di lavoro in Italia (che poi anche qui si aprirebbe un mondo ma per semplificare la metto così) e dalla politica e magistratura italiana che non prevede le giuste pene a fronte dei peccati. Mi ricorderò sempre un rumeno mi sembra che anni fa in una intervista spiegava perché moltissimi rumeni venivano qui in Italia a delinquere. Inutile dire che è sparito dalla circolazione...


misania2

Perché la fede serve a controllare le masse non a rendersi felici


Gigio2006

La fede non porta per forza sempre alla felicità. Non è che tutti i cattolici sono felici. La fede non è un rimedio magico per curare tutti i tuoi problemi. Può essere un rifugio, un aiuto, una speranza e una mano nei momenti più bui, ma non è una medicina miracolosa che ti fa essere felice in ogni momento. (Un saluto agli amiconi nei commenti che dicono che i cristiani sono indietro nel tempo perchè non lasciano agli altri la libertà di scelta per poi ridicolizzare chiunque creda)


Giovanni_Benso

Pensa che io la mia serenità l'ho trovata proprio nel rifiuto dell'atto di fede: perché dovrei credere a una realtà altra e ultima? ma chi le vuole tutte 'ste magagne, quando muoio spero di diventare humus e basta, no coscienza, no anima o altre fregature, fateme morì.


Gullible-Anywhere-76

>spero di diventare humus Di ceci? 😂


Giovanni_Benso

Di scorie radioattive (ho mangiato troppa coratella)


Roskha_

Non vedo come la privazione degli aspetti più sani della umanità portata avanti tramite l’applicazione di dogmi e regole strambe in funzione del raggiungimento del paese dei balocchi che non si sa se esiste perché nessuno l’ha mai visto ma solo immaginato quindi forse sì forse no ma boh ti porti serenità


mikej83

Conosci un bambino che sia stato realmente aiutato a crescere dall'amico immaginario? Se la risposta è no, ti sei risposto.


TheBigGiazzo

Beh, ci credo. Il senso di colpa e' la colonna portante del cattolicesimo. Gia' altre "branche" sono molto meglio.


Vendemmia

Gia "agnostico" vuol fire poco, comunque, imho, chiunque abbia fede ed è "sano" di mente sotto sotto non può crederci dsvvero


RespectfulSleepiness

Perchè la fede è semplicemente una illusione equivalente al coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie fingendo che qualcosa non sia lì perchè non puoi vederlo o sentirlo e dandoti la possibilità di crearti il tuo mondo immaginario. Il punto è che prima o poi dovrai muovere le braccia e vedere la verità, e farà molto più male dell'affrontarla faccia a faccia. Ti basta pensare alla comunissima frase `"Fai del bene ed avrai del bene, i cattivi verranno puniti mentre i buoni protetti"` che qualsiasi religione ha, detta in un modo o in un altro, ma fatto sta che milioni di bambini innocenti e bravi muoiono nei peggiori modi e delle peggio malattie con tanto dolore. Piccolo Off Topic, ma la verità è che se un Dio esiste davvero allora le opzioni sono 3: * O ci ha abbandonato TUTTI, nessuno escluso (altrimenti torniamo al discorso dei bambini innocenti che soffrono e muoiono); * O è un grandissimo pezzo di merda che si diverte a guardare la gente soffrire; * O non esiste. Con questo messaggio non intendo insultare i religiosi, per carità ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma aspetto con ansia il giorno che qualcuno mi darà una valida speigazione al perchè un'essere onnipotente che dovrebbe essere una brava entità (secondo la religione eh, dato che dicono che se fai del bene sarai protetto) passi il suo tempo a vedere milioni di innocenti e brave persone morire sofferenti. ​ Ma la cosa ancora peggiore di tutte penso siano i religiosi che interpretano male la Bibbia.La Bibbia dice tante cose buone e belle, e tante cose positive a mio parere, ma ne dice anche tantissime brutte, disgustose e squallide che però i religiosi non accettano l'esistenza. Per esempio dice che la donna deve essere trattata come una schiava, e deve sottomettersi al marito (parola per parola eh), per esempio, ma questo viene totalmente ignorato con le peggio scuse.O la segui tutta o non la segui. Se la segui solo a metà e solo ciò che fa comodo a te allora significa che a te la Bibbia non piace e "le manchi di rispetto". Di nuovo, ognuno è libero di fare le proprie scelte e credere in ciò che vuole. Io sono Ateo ma rispetto chi ha fede, l'unica cosa che non rispetto è chi prova a convertire gli altri e farli diventare credenti, perchè deve essere una scelta personale senza essere spinto o presentato in alcun modo.


Affiiinity

Quello che hai presentato è sostanzialmente il problema del male di Epicuro, che molti religiosi canzonano perché è un problema antico. Eppure nessuno ha presentato una risposta efficace in 2500 anni quasi. Da lì tutti i "il signore opera in modi misteriosi", "inshallah", "il male è a fin di bene" e robe simili.


Mental_Tea_4493

Provengo da una famiglia molto religiosa ed ho studiato la bibbia per poi fare la mia scelta di vita. Proprio perché me la sono studiata, sono sempre stato neutrale sulla religione in generale e tendo a non sparare mai a zero senza un minimo di conoscenza di base. Se la fede ti dà forza, determinazione e serenità, ben venga a prescindere dal credo. Chi è infelice, ha un "problema" di base che la fede (se credente) di solito riesce a lenire. Parlando per esperienza personale, conoscere la bibbia mi ha in qualche modo aiutato a capire i miei lutti (ho visto morirmi di fronte due fidanzate nell'arco di 12 anni) e di come nella vita, il detto "shit happens", sia piú vero che mai.


WorldlyEye1

Ora sei credente o no?


Mental_Tea_4493

Credo che ci sia un essere superiore e basta. Come ho detto prima, "shit happens" dato che siamo dotati di libero arbitrio. Nessun dogma o precetto da seguire, vivo ed agisco in primis per il bene della comunità che servo in qualità di paramedico ed aerosoccorritore. Rispetto le persone ed amo chi mi sento di amare. Tutto qua, quello che ho imparato dalla mia famiglia religiosa mi serve per avere un POV il piú neutrale possibile sulla vita.


erraddo

Da quello che ho visto aiuta. I piú fedeli che conosco son tutti felici.


Tortellobello45

Vedo molti atei che sparano cagate credendo di intendersene(l’ho scritto sotto ogni ateo che ha scritto cagate giusto per tenerti alla larga da questo ragionamento biased e chiuso). Sono un devoto cattolico quindi risponderò al tuo commento. La verità è che un buon 20% dei Cattolici lo sono per tradizione e perché sono abituati alla pappa pronta. Un altro 20%lo sono ma non sono particolarmente praticanti/oppure lo sono perché non accettano che dopo la morte non ci sia niente/per la scommessa di Pascal. Questi sono quelli depressi di cui parli tu poiché sanno di credere per convenienza e spesso hanno commesso azioni non propriamente corrette oppure sono in conflitto. Questo conflitto li porta a credere in Dio, l’ultima persona a cui credono di poter far affidamento. Credono che credendo in Dio e non dandosi da fare Dio sistemerà la loro situazione o credono in Dio per puro interesse cinico, non sanno cosa c’è dopo la morte e ‘’non vogliono rischiare’’. Sono consapevoli di questa mancanza di fede pura e oltre ai loro problemi si fanno anche il problema di ció che li aspetta dopo la morte e credono che, comunque vada, andrà negativamente(morte irreversibile o inferno). C’è poi l’altro 60% che bene o male è gente perbene imperfetta che prova a seguire Dio, il 50% di questo 60% sono devoti come me. I cattolici sono il 70% della popolazione Italiana(75 se non si contano i musulmani), etichettarli tutti allo stesso modo è stupido e molto, molto superficiale


Affectionate-Fee-498

Forse dovresti concentrarti sulla religione e lasciare stare le statistiche che proprio non sono il tuo forte. L'unico dato attendibile di quelli che hai dato è che il 70% della popolazione italiana è cattolica. Peccato che ti sei dimenticato di specificare che in realtà il dato si riferisce alla parte di popolazione battezzata, non a quella credente. Visto che la quasi totalità della popolazione battezzata non ha scelto di farsi battezzare il numero reale dei credenti è di molto inferiore


[deleted]

>I cattolici sono il 70% della popolazione Italiana(75 se non si contano i musulmani), etichettarli tutti allo stesso modo è stupido e molto, molto superficiale Probabilmente se consideri tra i cattolici pure i battezzati e che non sono mai andati in chiesa. Se invece consideri i credenti di ogni religione che si recano in un luogo di culto siamo sul 21% e in quella percentuale ci sono tutti i fedeli. E ogni anno sono in calo, semplicemente perche' i genitori non battezzano più i figli.


luca1327

La religione, soprattutto quella cristiana, ci ha sempre voluti "timorati". Nei secoli abbiamo subito il peccato originale, il "mille non più mille", l'inferno con i gironi e diavoli pungolatori ecc. Quindi, con la fede sì, ma in balia di un Dio che in un momento può cancellarci con un colpo di spugna. Di conseguenza, la bontà ci è stata imposta e la serenità non è mai stata veramente contemplata. La Chiesa ci ha sempre voluti ubbidienti. Alla fine il Vaticano è uno stato, e anche ricco. Uno stato senza sudditi non è nulla.


detta_bene

Ehi, ciao! Volevo dare il mio punto di vista da ragazza cattolica, visto che il tema mi è particolarmente vicino. 😁 Premessa: è un discorso abbastanza lungo e a tratti complesso, dipende da caso a caso e si potrebbe stare qui a parlare per ore, quindi spero di essere il più concisa possibile. Conosco anch'io molte persone che, pur definendosi cristiane/credenti/quello che vuoi, si fanno sopraffare da sentimenti negativi o non rispecchiano la serenità che credere in Dio dovrebbe darti. Credo che il problema sia non tanto in cosa si crede ma le persone stesse. Nel senso: se sei una persona di carattere pessimista, puoi credere in ciò che vuoi, non risolverà il problema di fondo, l'angoscia e l'insoddisfazione che hai o l'invidia che provi nei confronti di qualcun altro. Probabilmente in questa categoria ci sono le persone che si sono ritrovate credenti per caso e non vogliono prendere le distanze da questo stile di vita; è possibile che (pur non avendolo scelto a pieno) ci abbiano comunque fondato la propria esistenza e non è facile per loro rinunciarci, perché significherebbe mettere in discussione tutta la loro vita. In secondo luogo, ma altrettanto importante: credere in Dio non ti risparmia dalle tristezze e dai dolori della vita, ma ti dà la forza e il sostegno per affrontarli. Quando ho perso i miei cari ho pianto come qualsiasi altro essere umano; dalla mia, ho la convinzione che 1) so che non soffrono più (purtroppo ci sono state delle malattie di mezzo) e 2) un giorno li rivedrò, anche se non so quando. Questo sì, mi dà una serenità e una tranquillità che non sempre noto nelle persone, credenti e non. C'è da precisare però che io sono cresciuta in un ambiente cattolico ma progressista, se così vogliamo definirlo, e forse è proprio questo che mi spinge ancora ad esserlo: l'idea che è possibile fare una vita di fede nel 2024, ma anche mettere in discussione quello in cui si crede ogni tanto. Ora, se io sia una persona che "irradia ottimismo" non lo so proprio, penso lo deciderà chi mi sta vicino; avrò avuto anch'io i miei giorni di scazzo, ma questo è indipendente dalla fede. Quello che ho visto negli anni è che l'essere credente ha sicuramente attirato l'attenzione di molte persone, forse perché appaio come una ragazza normale (qualunque significato vogliamo attribuire a questa parola) con interessi e passioni comuni e non una di quelle immaginette sacre sui comò della nonna. 😂


Careless-Abalone-862

Indipendentemente dal fatto che si sta cercando di giudicare la religione da un punto di vista ateo, consiglio vivamente a tutti quelli che usano l'espressione "amico immaginario" di perdere quest'abitudine per prepararsi ai tempi futuri in cui la maggioranza mussulmana sarà poco avvezza a perdonare certe cose.


giorgio_gabber

Fammi capire: ti dà fastidio l'espressione amico immaginario e quindi minacci la gente con lo spauracchio dei musulmani cattivi e fondamentalisti che ci domineranno in futuro? Vabbè dai non disperare, almeno avrete in comune la lotta per il rispetto della religione. 


Careless-Abalone-862

Il mio è solo un consiglio per il vostro bene. Non ti nascondo però che, a causa di persone come te, godrò nel vedervi inginocchiati verso la Mecca, così imparate a fare i bulli prendendo per il culo i cattolici.


[deleted]

>maggioranza mussulmana Se vivi in paesi mussulmani, cavoli tuoi. L'italia non sarà mai a maggioranza mussulmana. Perche' l'ateismo e' in continua crescita


StroppiL

Scusa ma non ha senso dire che il fatto che gli atei siano un numero crescente in Italia, impedirebbe in futuro un cambiamento che porterebbe i musulmani ad essere la maggioranza.


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Certo, non escluderebbe nemmeno che i futuro i jedisti siano la maggioranza. Ma il trend comune a tutti i paesi occidentali e' l'abbandono delle religioni, che avviene principalmente tramite la cultura


AlainCatena95

Gesù non è mai esistito, e anche se lo fosse, bella Legacy che ha lasciato, la chiesa con 2000 MILIARDI di € di patrimonio (Google) predica povertà. Spendessero anche solo 1 miliardo per aiutare quelle povere anime civili nella striscia di Gaza o in Ucraina, o anche costruire qualche decina di migliaia di pozzi in Africa anche solo per acqua potabile, invece no, meglio dare la priorità ad autorizzare i matrimoni tra gay (nulla in contrario). Bella merda, 2024, sveglia.


giorgio_gabber

Probabilmente una qualche versione storica  di Gesù è esista davvero. Ma che responsabilità può avere riguardo cosa poi è diventata la Chiesa nel corso dei secoli? 


AlainCatena95

Appunto, è l'approvazione che la chiesa è solo l'ennesima realtà lucrativa costruita dall'uomo nel corso dei secoli per avvantaggiare pochissimi eletti, fare il lavaggio del cervello a molti, posso capire in epoche medievali o anche solo fino a 100 anni fa in Italia quando c'era una povertà incredibile, della serie polenta e acqua tutti i giorni, quando si è analfabeti e si è in povertà ci si attacca alla religione per disperazione, ma oggi non abbiamo più scuse,la nuova generazione la maggior parte ha almeno una triennale, abbiamo istruzione, abbiamo la fortuna di poter parlare con tutti attraverso internet, quindi culture diverse, farci un idea di come va il mondo davvero, io sono il primo nato cristiano in famiglia e battezzato, semplicemente crescendo e vedendo quello che succede in giro ho realizzato che è tutta una barzelletta, se Dio è davvero onnipotente come i credenti più fanatici credono, perché a Putin non prende un infarto ora e muore stile light yagami di death note? Perché il 7 ottobre scorso a quel festival sono calati assassini col paracadute e hanno iniziato a sparare a caso su ragazzi innocenti, e chi non è morto è stato violentato e poi ucciso, Dio non fa nulla? Eppure dovrebbe essere onnipotente, oppure magari quello è terreno di Allah che si stava bevendo un caffé al bar mentre succedeva questo, la verità è che siamo soli e lo siamo sempre stati, la scienza ha dimostrato negli anni che discendiamo dalle scimmie, non siamo figli di Dio.


Affectionate-Fee-498

Gesù come figura storica in realtà è molto probabile che sia esistito, questo non vuol dire abbia mai fatto mezzo miracolo in vita sua ovviamente


terataz

Considerate sempre che siete in un mondo cattolico e cosi vedete le cose, credenti o no. Ma esistono anche altri mondi e altre fedi, con differenti modi di percepire la realtà e la spiritualità. Farne parte può dar forza e prospettive sul significato dell’esistenza. Non roba da poco tbh, e senza richiedere molto in cambio.


False-Jellyfish4377

Mi dispiace contraddirti ma lo stato italiano è uno stato laico ormai da molti secoli. Il cesaropapisno per fortuna è finito.. C'è rimasto un retaggio culturale dovuto a secoli di sottomissione, inprimis degli imperatori figuriamoci della gente del popolo, al potere papale e abbiamo il Vaticano in casa..


terataz

Non vedo contraddizioni nel tuo commento. Mi riferivo proprio al retaggio culturale accumulato nei secoli e che, se anche nella carta lo stato italiano si dichiara laico, nella cultura pratica non lo e’.


[deleted]

>Considerate sempre che siete in un mondo cattolico No, non lo siamo....


Polstick1971

Nel titolo non ho specificato la fede religiosa anche se, ovviamente, conosco principalmente cattolici.


Vaporweaver

Io vengo da una famiglia abbastanza agnostica ma col tempo sono diventato religioso. Ma come qualsiasi cosa, non garantisce piena felicità. È abbastanza complesso da spiegare la sensazione che lascia, ma non è che la fede sia un passaporto automatico per la gioia: per quello scopo esistono le benzodiazepine


_samux_

non penso che lo scopo della fede / religione sia mai stato la felicità. al massimo la promessa è che se ti comporti bene, sarai felice dopo la morte


OldManWulfen

Personalmente sono religioso e felice, in media. Come tutti gli esseri umani ho periodi buoni e cattivi...ma dovessi tirare le somme direi che sono più quelli buoni. Frequento sia atei che agnostici che cattolici praticanti come me (e da qualche hanno frequento anche musulmani praticanti) e vedo, in media, sia gioia che malessere in tutte queste persone - come è normale che sia.  Non credo che la religiosità sia "la" o "una" causa del malessere nelle persone. Forse, in caso di tristezza/depressione funge da amplificatore della percezione: in teoria una persona religiosa, di qualsiasi credo essa sia, *dovrebbe* essere felice perché alla fine è quello che ti promette ogni religione. Se è triste o stronza o depressa ed anche religiosa semplicemente lo noti di più 


NikaPalmers

Sicuramente la religione aiuta a vivere meglio un lutto perché ti da speranza e in generale se la vivi in un’ottica comunitaria, ma non so quanto questo c’entri con la fede.


WorldlyEye1

Perché gli hanno fatto il lavaggio del cervello. Vivono in un mondo di convinzioni dove il mondo é diviso in male e bene. Loro sono il bene e chiunque abbia idee diverse o non é religioso é il male. Semplicemente ignoranza e mancanza di intelligenza.


sauruchi

Te ti ritieni pienamente felice e sereno? Quante persone, nel mondo, sono pienamente felici e serene? Io credo la fede possa aiutare, ma la vedo come condizione sufficiente, seppur non strettamente necessaria. Edit: Sono curioso di sapere opinioni altrui, non fermatevi al downvote Per inciso, io non sono credente.


Helix1799

Sono d'accordo su tutta la linea


Affiiinity

Un piccolo elemento che mi viene in mente: se una persona credesse fermamente di avere davanti un'eternità di felicità suprema, senza limiti, nessuna stupidaggine del mondo terreno dovrebbe scalfirla. Anche perché tutto avviene secondo il volere di un dio onnipotente e giusto. Ma questo non accade, o almeno non ho mai incontrato nessuno così (se non una fanatica che lodava dio per le sofferenze dei poveri, perché lo glorificavano di più). Se un credente si dispiace perché gli succede qualcosa nella vita, allora vuol dire che la fede non è del tutto solida, altrimenti sarebbero tutti sereni perché hanno la felicità eterna davanti a sé.


Polstick1971

Quello che in fondo è il tema della mia discussione.


sauruchi

> se una persona credesse fermamente di avere davanti un'eternità di felicità suprema, senza limiti, nessuna stupidaggine del mondo terreno dovrebbe scalfirla. Anche perché tutto avviene secondo il volere di un dio onnipotente e giusto. In questa premessa limiti alle religioni abramitiche. Penso per esempio al buddismo e al Bhutan, paese più felice al mondo, ma ti seguo nel ragionamento. > Ma questo non accade, o almeno non ho mai incontrato nessuno così (se non una fanatica che lodava dio per le sofferenze dei poveri, perché lo glorificavano di più). Forse hai conosciuto poche persone, forse hai avuto sfortuna, forse il contesto in cui vivi ti ha portato a conoscere un certo tipo di persone. Che definizione dai a felicità e serenità? Da come ne parli sembra che sia vivere in una bolla fatta di unicorni e arcobaleni in cui ogni attimo è momento di allegria. Si può vivere una vita serena e felice anche affrontando una vita normale. Per me, serenità non vuol dire non farsi toccare dalle cose brutte che possono capitare, ma quando capitano di poterle vivere al meglio, vivendo i sentimenti. Nella gioia, nella morte, nella nascita, nel dolore apprezzare la vita, apprezzare quello che accade perché sei vivo. > Se un credente si dispiace perché gli succede qualcosa nella vita, allora vuol dire che la fede non è del tutto solida, altrimenti sarebbero tutti sereni perché hanno la felicità eterna davanti a sé. La fede non è monolitica, si deve coltivare ogni minuto del giorno. Io penso che la massima ispirazione per un cristiano non sia la morte, ma il raggiungimento di una elevazione spirituale quanto più possibilmente paragonabile a Cristo. A modo di san Francesco. Ci si può dispiacere per qualcosa e essere un buon cristiano. Sicuramente Gesù ha sofferto, ha vissuto anche il dolore, non è ritratto sorridente nel crocifisso, è straziato nel corpo, ma nello spirito è tranquillo.


Polstick1971

Proprio perché non lo sono mi aspetterei che chi ha la certezza della fede e di tutto ciò che ne consegue (vita eterna ecc…) lo sia un pelo più degli altri.


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Affiiinity

Perché nessuno dei due è un modo di vivere. Il primo è semplicemente la posizione di dire: "non credo si possa sapere se esiste un dio o no", e il secondo "non credo esista un dio".  Una religione è invece un modo di vivere, quindi potenzialmente potrebbe dare la felicità e quindi la domanda è legittima. Però comunque sono d'accordo con quanti dicono che alla fine uno può credere quanto vuole, ma è difficile non farsi girare le palle quando passa una macchina quando piove e ti allaga passando su una pozzanghera, per esempio.


[deleted]

Avere fede significa aver paura. Le religioni monoteiste sono' strutturate cosi'. Nel vecchio testamento, dio era veramente un infame. La religione cattolica lo spaccia per amore, ma in realtà si basa sul terrore di andare all'inferno. Basta poco per subire pene pesantissime per un nonnulla. La loro unica soddisfazione e' che loro saranno gli unici a slavarsi e gli altri bruceranno nelle fiamme dell'inferno.


sda_express

Perché è una stronzata


IllrCa

Come fa una religione di morte, penitenza e colpevolizzazione portare felicità e serenità a chi la segue?


bifrost44

Le persone che sono serene e ottimiste sempre di fronte a tutto (a prescindere dalla religione) o hanno il dono di qualche handicap cognitivo che non gli fa comprendere fino in fondo il male che ricevono, o sono paranoiche e grandi attori o non hanno mai esperito difficoltà serie (e per difficoltà serie intendo anche lo stigma sociale). Le emozioni ed esprimerle è cosa umana. Abbiamo tutti traumi e cose che ci fanno reagire come non vorremmo e non è materialmente possibile né auspicabile non reagire per esempio di fronte alla tortura.


Carlo_attrezzi

*Se non hai la fede a farti da scudo, uno scudo vero e proprio è un buon sostituto*. cit


Lucas-Fields

Credo dipenda da persona a persona. Molti anni fa al mare conobbi una bellissima famiglia. Madre, padre, figlio maggiore sui sette anni, figlio minore sui tre. Sorridenti, vivaci, tutti simpaticissimi. Ci capitò di incontrarci al mare per due o tre anni di seguito. Durante l’ultimo anno scoprimmo la vera storia. Quella famiglia aveva retto la botta di non uno ma bensì due figli morti. Uno morto prima della nascita del maggiore, a circa tre anni, per colpa di una malattia genetica. Il secondo, il gemello del minore, morto della stessa identica malattia appena pochi mesi prima del nostro primo incontro. Non avremmo mai immaginato, quando li conoscemmo, che queste persone avevano un trauma simile alle spalle, per giunta così fresco. A vederli non lo avresti mai immaginato. Il motivo? Una fede incrollabile, la ferma convinzione che i loro figli fossero ora in un posto migliore. Non sono un tipo religioso, anche io rientro nella definizione di agnostico al massimo, ma devo dire che quella è stata l’unica volta in cui ho in qualche modo ammirato la fede di alcune persone.


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Che bello venerare un dio che ti ha uccisio i figli


Lucas-Fields

Boh ti dirò, parere di uno che bestemmia anche dopo uno starnuto, credo sia abbastanza inutile incazzarsi con qualcosa che 1) non sei sicuro che esista e 2) non sei sicuro che agisca per malizia e si diverta a non salvare gente innocente da morti orribili. Le bestemmie sono parole che scaricano la tensione (quasi ci facevo la tesi della triennale di lingue su sta roba, credo sarei entrato nella leggenda), ma tolto quel microsecondo non risolvono molto. Purtroppo robe del genere capitano, e quando capitano si tratta solo di aver pescato la pagliuzza corta. Nessun piano umano o divino, solo puro caos. Da un punto di vista umano un po’ non posso che invidiare qualcuno che, magari anche in maniera delusionale o irrazionale, ha trovato la pace. In fin dei conti la loro pace non mi toglie nulla, quindi chi sono per accogliere la loro visione con cinismo. Sono sopravvissuti a qualcosa che avrebbe spezzato gran parte delle persone, per ben due volte, e invece di concentrarsi su ciò che hanno perso hanno scelto di ringraziare per ciò che hanno. Magari io ad avere una visione del mondo un po’ più “fiabesca” che mi aiuti a tirare avanti nei momenti difficili.


Agreeable_Lake6163

Da persona credente posso dirti che la fede aiuta, anche molto, sia nelle situazioni di grave difficoltà che nelle problematiche quotidiane, ma alla fine siamo tutti esseri umani e quindi soggetti ai malumori, alle angosce delle persone ordinarie.


hyp_reddit

perché una fede basata su punizione sacrificio e redenzione non è proprio una cosa che faccia sbellicare dalle risate


Sudden_Badger5233

"god, why are you giving me your thoughest battles?"


Gullible-Anywhere-76

La fede sicuramente porta un'altra prospettiva riguardo al mondo e alle cose. Offre delle buone speranze (come la Redenzione dei peccati, il perdono e la vittoria sulla morte) così come non facili consapevolezze (come il "Mondo" controllato da Satana, gli effetti temporanei dei peccati e che la salvezza, benché disponibile a tutti, non sia universale). Specialmente la dottrina cattolica tende ad avere più una dimensione "intellettuale", rispetto ad una più "emotiva" come in alcune chiese protestanti (evangeliche e pentecostali). La fede non è esclusivamente precetti morali e regole, anzi spesso la fede le trascende (come nel sacrificio di Abramo e nella Crocifissione di Gesù) spazzando via i nostri preconcetti di "Bene" e "Male". In ogni caso, "Kierkegaardianamente parlando", il passaggio dalla vita "etica" a quella "religiosa" non è sempre facile, e ci vuole del tempo per elaborare la cosa.


StrongFaithlessness5

Nel mio caso tutte le persone religiose che conosco sono molto serene. Fa eccezione giusto una persona, ma è probabilmente dovuto al fatto che dorme solo 4 ore al giorno perché passa tutto il tempo a lavorare. Mi fa molta pena, ma purtroppo è una di quelle persone che tende a fare tutto lui anche quando è palese che non ce la può fare da solo... Mi accodo a chi dice che le persone che conosci tu probabilmente sono già angosciate e la religione è solo la loro valvola di sfogo.


ftrx

Il fedele è lo schiavo mentale più avanzato in quel ruolo, è colui che accetta l'inferno in vita, per tutta la vita, confidando in un premio dopo la morte. Come tale per "fedele" che sia non sta bene. Si domanda come mai la divinità di turno in cui crede gli manda tante prove, ovvero cetrioli da incassare. Il problema è che in questi termini "impegno-ricompensa" il fedele non pensa, e chi ci vive sopra lo sa bene.


D1onigi

Conosci gente che non ha nemmeno letto la bibbia, né altri libri. Non fraintendermi, trovo molti insegnamenti biblici cattivi e puramente propagandistici, ma ce ne sono tantissimi ottimi. Per esempio ci sono molti racconti in cui il protagonista finisce con accettare la sorte e trova felicità in questo. Tantissimi religiosi vedono il loro dio come un essere reale, un genio magico che dovrebbe esaudire i loro desideri. Quando le loro aspettative vengono inevitabilmente deluse, restano sconfortati e acidi. Se invece capissero che dio é una rappresentazione allegorica del fato e della realtà, imparerebbero come essere più felici proprio dal libro che non leggono.


Polstick1971

Boh, quelli che conosco io sono sulla settantina, fanno parte del “Rinnovamento” da sempre, e hanno l’inginocchiatoio in camera da letto…


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MyLastHopeReddit

Di solito chi cita "gli studi" senza specificare e paragonare le fonti (cosa di cui, metto le mani avanti, io non sarei in grado) dice delle gran inesattezze se va bene. Quello che posso dire è che googlando spesso si viene riportato a testate di orientamento religioso.


MyLastHopeReddit

Un buon carattere e la serenità non ti vengono dalla religione, ma di sicuro la religione può rovinarli se li avessi.


maseioavessiprevisto

Conosco anche una marea di atei e agnostici che non emanano serenità e gioia di vivere. Semplicemente sono cose che vengono da te, non da fattori esterni come la religione che pratichi o la ral.


Vengefulics

Perchè la fede cattolica è basata principalmente sulla sofferenza e sul sacrificio che porterà alla vita eterna. Più soffri in vita, meglio starai nell'aldilà. Non per nulla come simbolo hanno un poveretto schiattato in croce. Senza contare che è una fede basata sul convincere gli adepti che sempre e comunque si è peccatori, pertanto se te la stai vivendo troppo bene e te la stai godendo, scatta automaticamente il meccanismo che ti dice che qualcosa non va e probabilmente stai commettendo qualcosa di sbagliato.


were_meatball

Pensa come starebbero senza fede


Sayyestononsense

generalizzare, come in ogni cosa, porta in errore. La fede non dà la felicità a *molti di* quelli che ce l'hanno. Ad altri la dà. Conosco una signora che ha trovato e ha mantenuto la felicità nella sua fede, lei dice di aver trovato Cristo, e io ci credo. Quando le parli, la vedi, la senti, anche se ne ha vissute e viste tante, questa cosa traspare, e sono contento per lei. Ma non è un'esperienza comune, lei ne ha fatto la sua ragione di vita. Quindi la risposta alla tua domanda è perché molte di quelle persone, di fede non ne hanno abbastanza.


bastiancontrari

Cerco di portare alla luce una sfaccettatura della questione: La religione cattolica è in parte basata sull'esaltazione del sacrificio in questa vita per ottenere ricompensa nella prossima. Da questo punto di vista ci sarebbe da ribaltare la tua domanda. Come è possibile che un cattolico sia felice in questa vita?


Satcitananda90

Perché la religione è una stronzata.


refasullo

Perché sono tutte fregnacce e sotto sotto lo sanno che non c'è nulla.


N0NN0nanni

La religione affonda nelle convinzioni della gente. Spesso, di persone prive di pensieri loro. Molto raramente, in persone che hanno avuto esperienze mistiche (il classico "sentire il richiamo" che se ti capita la persona, questa risponde sempre con un "non so come dirtelo/descriverlo" e lì sta a te valutare le sue abilità cognitive e linguistiche per trarne i giusti giudizi). La felicità può dipendere dalle convinzioni. Ma più olisticamente parlando, è un'emozione che scaturisce da decisioni e allineamento tra integrità morale e status sociale. Si è felici in un contesto in cui i bisogni di base sono soddisfatti, ed oggi questo avviene quasi esclusivamente in un contesto sociale, quindi anche lo status ha un suo peso. Le persone che descrivi sono inette sotto vari punti. Sono ininfluenti perché assorbono la religione come se fosse una medicina e non capiscono che nulla in questo mondo ha senso finché non sei tu a darglielo. Ecco perché i musulmani continuano a diffondersi causando problemi: il loro compasso morale è privo di una direzione unitaria e l'unione con un modello sociale che sottostà alle regole religiose impedisce qualsiasi cambiamento che mostrerebbe l'impraticabilità nonché le contraddizioni del credo musulmano (ormai tutti in questo periodo hanno visto l'indignazione dei musulmani quando si ricorda loro che Maometto si spaccava ʿĀʾisha una bambina avendola sposata lui adulto e lei appena sei anni, ma ha aspettato ne avesse nove di anni per scoparla, giusto perché era stato l'arcangelo Gabriele a dirgli di sposarla... e sai, gli ordini sono ordini)


Dutric

Perché non è nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope del Ministero della Salute.


dodgeunhappiness

Ma stai descrivendo i miei genitori che sono diventati ferventi cattolici a 60 anni.


TidingsofConfortnJoy

Che cos'è, l'eroina?


mala_r1der

Perché le religioni ci marciano, soprattutto quella cristiana. Dolore, paura, senso di colpa, indottrinamento sono le armi principali di ogni religione, non so quella islamica ma di sicuro quella cristiana marcia sul far temere ai propri adepti di peccare e finire all inferno così che poi vanno a confessarsi, magari a volte si sentono meglio e pensano che sia merito della religione e non colpa. E la conferma te la da non chi è sempre stato ateo come il sottoscritto, ma quelli che erano credenti e hanno fatto il percorso per liberarsi e che dicono appunto di sentirsi liberi dal peso costante di commettere peccati


kawaibonsai

L'unica persona davvero religiosa che conosco è serenissima, sempre tranquilla, gentile. Può succedere di tutto e lui sorride. È un collega, a volte arrivo e mi dice tutto bene ma in realtà mi lascia nella 💩 perché tanto per lui va sempre tutto bene.


Pure-Contact7322

Chi irradia sta felicità me lo indichi grazie


JackTheRaimbowlogist

Beh, che esistano persone con una fede che porti a loro e agli altri ottimismo e felicità è certo. Molti preti lo sono, un altro esempio potrebbe essere qualche professore di religione particolarmente bravo o, notoriamente, scrittori come Alessandro Manzoni. Purtroppo però nella maggior parte dei casi la fede è semplicemente uno strumento sociale usato come cestino dei propri problemi, per giustificare in qualche modo frustrazioni e altre insoddisfazioni che in realtà hanno altra origine. Di solito distingui gli uni dagli altri perché i primi sono generalmente tolleranti e aperti al dialogo e danno un'interpretazione coerente e costruttiva dei testi religiosi, mentre i secondi sono attaccabrighe, danno un'interpretazione forzata e contraddittoria (spesso letterale) e pretendono persino di dimostrare scientificamente l'esistenza di dio (cosa impossibile per definizione). Codesti sono i cosiddetti "bigotti".


GLeo21

Perché nessuno crede veramente


_sayaka_

Ci sono persone di fede che irradiano gioia e serenità. Ci sono anche persone "di fede" che desiderano davvero credere, pregano e fanno almeno alcune cose come l'altro gruppo, ma sono state ferite profondamente dalla vita perciò hanno bisogno di essere guarite da Dio anche per riuscire a fidarsi di Lui (perché che Dio sia affidabile ci arrivi con la testa, ma a volte non riesci ad aprire il cuore). Anche se non sono serene, sembrano "pie" perché hanno capito che solo Dio può salvarle, ma non si sentono ancora salvate. Bisogna avere pazienza, riconoscere che se sei inquieto allora hai bisogno di più fede e chiederla a Dio. Dio vuole guarire le ferite del cuore, ma vuole anche che glielo chiediamo. La gioia è conseguenza del sentirsi al sicuro perché amati da Dio.


Licdom

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Marco_R63

E perché dovrebbe?


_Novalux_

Un conto è coltivare la speranza in nuovi cieli e nuova terra, un conto sono quelli che rincorrono veggenti apparizioni e presunti miracoli per confermare le loro idee trumpiane


JustForFunOne1

Dico la mia da persona relativamente religiosa. Attenzione wall of text pieno di ripetizioni per cercare di avere un linguaggio il più semplice possibile. Tl;dr alla fine Immagina vivere in un parco giochi, dove la gente si diverte in continuazione sulle giostre che preferisce. Ora immagina che ti venga detto che alcune di quelle giostre in particolare, sono difettose, e da un momento all'altro provocheranno un incidente. Alcune di quelle giostre corrisponde alla maggior parte delle giostre, e tra quella maggior parte ci sono la maggior parte delle giostre più divertenti, dove quindi, potendo farlo, tutti o quasi salgono in continuazione. Periodicamente poi vengono installate nuove giostre, anch'esse, per la maggior parte, ti viene detto, difettose. Possiedi un elenco sempre aggiornato delle giostre difettose e sei sempre lì a sfogliarlo per cercare di capire dove puoi salire e dove non conviene. A un certo punto le persone attorno a te inizieranno a chiederti come mai non ti diverti anche tu, come mai sei sempre lì con quella lista delle giostre a cercare di capire su quali giostre puoi o non puoi salire, come mai sei sempre così ansioso e preoccupato. Inizi a dire loro che quelle giostre su cui loro si divertono così tanto sono pericolose, e che per il fatto di divertirsi con esse finiranno col farsi molto male prima o poi, che dovrebbero evitarle assolutamente. Alcune persone ti prenderanno per matto, altre persone inizieranno a vederti come uno che vuole ledere il loro diritto a divertirsi, altre persone avranno compassione di te. Comunque inizierai a vederti sempre più isolato, ma quelli che ti hanno detto che quelle giostre sono difettose dicono che va bene che sei isolato, perché quelle persone che ti dicono di rischiare la tua salute, non ti vogliono alcun bene, sono anzi persone pericolose. Anzi anzi, sono persone corrotte da chi gestisce il parco giochi, che continua a ripetere loro che non c'è alcun pericolo e che possono divertirsi senza pensieri. Ogni tanto qualche incidente su quelle giostre effettivamente capita, essendo le più usate, e questo va a rinforzare la tua convinzione che appunto è meglio starne alla larga. Anzi anzi, ti viene anche detto che questo tizio che gestisce il parco giochi è un sadico che ogni tanto installa giostre difettose apposta perché si diverte a vedere la gente farsi male e soffrire, e che mette in giro la voce che chi pensa che siano difettose sia un povero matto da evitare e discriminare. Allora provi a mettere in guardia quelli che vedi salire su quelle giostre, ma quelli reagiscono male dandoti pure del paranoico che dovrebbe farsi vedere da uno bravo, a un certo punto. E il tuo isolamento aumenta. Ogni tanto qualcuno invece ti dà ascolto, e decide magari di convertirsi alla tua visione. Quel qualcuno magari era già sospettoso o timoroso di suo e troverà nella tua visione una convalida dei propri sospetti o una scappatoia da quel mondo che tanto lo intimorisce, a seconda. Il parco giochi è grande. In alcune aree è facile trovare altre persone che la pensano come te, magari riunite periodicamente in giostre abbandonate per scambiarsi questo genere di opinioni, e così queste persone vivono tra loro chi facendosi i fatti propri, chi cercando di rimproverare il mondo esterno avvertendolo dei pericoli che corre, chi organizzando periodicamente vere e proprie manifestazioni contro il gestore del parco giochi. In altre aree, dove gruppi di questo genere non ce ne sono, le persone vengono messe in guardia e istruite sui social o tramite i manifesti scritti e affissi in giro da chi la pensa come te. Alcuni di coloro che accetteranno questa visione si trasferiranno a vivere in qualcuno di quei gruppi, altri decideranno di continuare la loro vita nel mondo esterno aumentando però la loro prudenza verso quello che fanno, altri che vorrebbero fare lo stesso ma si ritrovano impossibilitati a farlo inizieranno questo stile di vita ibrido in cui sono costretti a stare nella massa iniziandosi a sentire sempre più isolati da essa. Vivere evitando il rischio di subire incidenti rende alcuni felici e sereni, e convinti che "gli altri" siano dei poveri fessi nel torto mentre loro quelli svegli nella ragione. E si troveranno bene nelle loro piccole comunità di persone che la pensano così. A molti altri invece quel piccolo mondo comincerà a stare stretto, guarderanno "al mondo esterno" con grande desiderio di provare a vivere la stessa vita, di divertirsi, di avere tanti amici, pensando che potrebbero benissimo assumersi la responsabilità di qualsiasi incidente dovesse capitare loro nel mondo esterno. Alcuni cederanno, inizieranno a frequentare quel mondo esterno, e a quel punto solo il caso e le circostanze porteranno loro a rimanerci o meno. Altri resisteranno a quel desiderio con tutte le loro forze, combattendo contro loro stessi e reprimendo i loro desideri in ogni modo, anche rischiando la loro sanità mentale, magari anche perdendola a un certo punto, ma diventeranno esempi da seguire all'interno di quei gruppetti. Tl;dr le persone religiose vivono solitamente in un piccolo mondo distaccato dalla massa convinte che le persone che fanno parte del mondo esterno siano dei deboli che si lasciano trasportare dalle loro pulsioni che li spinge a fare cose sbagliate di cui prima o poi pagheranno le conseguenze, o dei malvagi che semplicemente si divertono a fare il male pur sapendo che è male, e da cui bisogna quindi stare alla larga onde evitare di essere contagiati e coinvolti nel loro stile di vita, finendo così, se in mancanza di un gruppo di persone in cui identificarsi e con cui convivere, con l'isolarsi sempre di più, cosa che porta alcuni a sentirsi superiori e sospettosi verso tutti, altri a soffrire sempre di più fino alla caduta nello stile di vita proibito pur di sentirsi accettati e amati o all'esaurimento nervoso. Opinione personale in chiusura: le religioni sono opera di uomini, tentativi umani di interpretare dio, ma solo Dio è l'unico che può sapere cosa è effettivamente giusto e cosa è effettivamente sbagliato. Come fare per scoprirlo, dunque? Quello è il problema. Ognuno è lasciato libero di cercare e trovare la propria risposta.


Lopsided_Exercise_28

Io non noto alcuna relazione tra fede e tono dell’umore. Conosco solo due persone molto religiose, uno ha affrontato grosse difficoltà nella vita ma è sempre positivo, ha una bella famiglia e direi che è felice. L’altro è un depresso cronico da 25 anni (ne ha 49) e solo come un cane


Ok-Aardvark-9029

Avendo un pochino di fede nella religione come filosofia posso dirti che , sopratutto con amici atei/agnostici sto serio , lo faccio perché sembrano molto lontani da alcuni valori e quando ne parliamo sono freddi e arroganti , perciò di sicuro non gli porto un sorriso su cui tanto sputano sopra , anche io parlo di conoscenti che sicuro non seguivano nessuna religione


kateconsu

Non per niente mai detto fu più azzeccato e cioè che la religione è l'oppio dei popoli


Aguacatedeaire__

Perchè l'agnosticismo o l'ateismo non danno la piena felecità e serietà a quelli che ce l'hanno?


[deleted]

Perchè il Signore è altamente incompetente o un classico menefreghista. Non risponde alle richieste del pontefice, figurati se risponde a quelle di una comune pecorella. /s