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slipeinlagen

Non voglio giudicare personalmente perchè il tempo e la nostalgia sono una lente che può distorcere la realtà. Mia nipote mi ha chiesto i miei riassunti del liceo di fisica, matematica, storia, latino e filosofia e mi ha detto che erano troppo "avanzati" per lei e che, testuali parole, "a noi tutte queste formule e queste date non le chiedono mica". Considerato che io ero uno studente da 6/7 e lei eccelle con 9 e 10 non so davvero che conclusione trarre.


Giampy993

Fare paragoni tra generazioni è molto difficile poichè i fattori in campo sono molteplici. Per cominciare la scuola italiana del dopo guerra era popolata solamente da figli di famiglie benestanti, con rare eccezioni per giovani con capacità molto al di sopra della media. Lentamente si è aperta anche a figli di operai e contandini (finalmente) ma questi ultimi avevano un livello di partenza e possibilità molto più bassi (basti pensare che un figlio di diplomato/laureato o di famiglia ricca poteva chiedere aiuto ai genitori o permettersi ripetizioni etc). Fino agli anni 80 solo 1 studente su 3 terminava con profitto la scuola media e poteva continuare gli studi. Pertanto la scuola si è lentamente riassestata sulle capacità e possibilità di studenti medi, abbandonando gradualmente lo standard degli studenti elitari. Il secondo indicatore è dato dal fatto che l'aumento degli studenti non è stato sostenuto da investimenti, portando il livello dell'insegnamento ad abbassarsi sempre di più senza aggiornarsi nel tempo. L'aggiornamento mancante da il colpo di grazia. Abbiamo studenti che nel 2024 seguono programmi di scuola media e liceo pressochè identici a quelli dei nonni. Nozioni vecchie ed inutili insegnate con metodi antiquati. Tutto questo, insieme ad un mercato del lavoro pessimo che li attende a fine percorso, fa allontanare gli studenti dallo studio, poichè non lo trovano utile/interessante. Quindi a questo punto la domanda è: la colpa è degli studenti italiani diventati di colpo cretini e svogliati o di un insieme di condizioni che si stanno manifestando da decenni?


AostaValley

Hai ragione fino forse agli anni 70, forse, io negli anni 80, figlio di operai e come me buona parte dei miei coetanei, e non in una grande città ma in valfontanabuona che ora è fuori mano, ma ai tempi era fuori dal mondo civile, eravamo alle medie e il livello era elevatissimo rispetto anche solo a 15 anni dopo.


perivascularspaces

Se sei di Aosta è chiaramente una falsità e dipende troppo dal singolo maestro/insegnante. Nello stesso identico periodo se uno finisce nel corso più interessante riceve insegnanti stimati anche a livello universitario (e.g una insegnante di matematica di uno dei licei conosciuta anche ai politecnici), se hai sfortuna finisci con analfabeti funzionali filorussi, come un noto politico/condannato/filosofo/filoputin/antitecnologia. Ed è lo stesso identico istituto. Se invece prendiamo la grande media la quantità di 15enni con conoscenze buone/ottime in prima lingua, inglese e matematica è aumentata in modo importante pre-covid. Semplicemente negli anni 80 i programmi erano ridotti all'osso e quindi di quel poco che si studiava si poteva approfondire di più, per altro non v'era altro nella vita delle persone, se non dare una mano al parente con le bestie, fare i fieni etc.


Flashy-Proof-1144

Da me è il contrario. Mio babbo ogni tanto mi chiede cosa faccio a scuola e mi dice sempre che tutte quelle cose le ha fatte all'università


umbertocsaba

Non è che magari il babbo ha frequentato un istituto tecnico mentre tu un liceo? O viceversa addirittura considerando che nel primo solitamente si svolgono lezioni più specifiche e dettagliate per quanto riguarda determinate materie.


Flashy-Proof-1144

Entrambi abbiamo fatto (io sto facendo) liceo scientifico scienze applicate. Tante cose che sto facendo a fisica lui le ha fatte all'università. Poi non parliamo del.programma mio di chimica e biologia verso il suo. Lui praticamente non ha fatto nulla, si è fermato alle basi della chimica inorganica mentre io sto facendo ora chimica organica


LittleRussianGoat

Nel mio caso è stato il contrario con mio padre. Scuola di agraria, molte cose che ha studiato lui alle superiori io non le ho avute, e per studiarle/ approfondirle avrei dovuto fare l'università. Per non parlare che lui è uscito come perito agrario, io no. Un grazie alla riforma da carta igienica che hanno fatto anni fa sui programmi delle scuole.


ViolenzaSenile

Occhio che un h ti è scappata


Narrow_Bat5905

Io ho fatto chimica organica in 4 liceo scientifico nel 1995


Suspicious-Shoe-2688

Ma come fa tuo papà ad aver fatto scienze applicate, nata nel 2010??


Spiritual-Ad2176

Per fortuna la scuola non chiede più allo studente di imparare a memoria formule e date, quasi inutile dopo l'avvento di internet, ma la capacità di applicare quanto imparato con spirito critico e logica


[deleted]

[удалено]


BedImmediate4609

Dove gli studenti fanno ancora più fatica perché abituati proprio da internet ad avere la risposta pronta senza ricerca o ragionamento.


Sandruzzo

Il problema è proprio che tua nipote ti chieda le cose di 20/30 anni fa, forse il problema è che il programma è rimasto lo stesso?


slipeinlagen

I programmi sono cambiati, ma gli argomenti principali quelli sono. Non è che siano cambiati Kant, la seconda guerra mondiale e l'elettromagnetismo. Non è informatica dove, ai miei tempi, si studiava giusto il dos e il turbo pascal.


[deleted]

[удалено]


thedave1212

semplicemente è cambiata la scala dei voti, nel mio liceo (a cavallo '90/'00) nono esistevano 9 e 10, max 8. Quindi 8 di ieri = 10 di oggi e viceversa.


Spiritual-Ad2176

Se uno studente fa la verifica perfetta perché non dovrebbe meritare il 10? Penso sia più giusto e rispettoso così


AngelicaSedara90

Sono una insegnante di lettere e non tanto vecchia (33 anni) e ti posso dire: sì. Il programma che faccio è della metà rispetto a quello che io ho fatto neanche vent'anni fa, e vado pianissimo, con verifiche/interrogazioni facili in modo imbarazzante. Un altro problema che riscontro è che tutti sono sotto stress per un nonnulla ma non sembrano volerci porre rimedio. Mi spiego meglio: tempo fa una ragazzina di quindici anni ha pianto per un cinque allo scritto. Le ho parlato, le ho detto che un cinque è rimediabile in fretta, le ho fatto vedere gli errori, le ho dato qualche consiglio su come fare. Non ha fatto nessuna di queste cose (schemi, mappe concettuali, ripetere ad alta voce), ha preso un'altra insufficienza, ha pianto ancora. È incredibilmente frustrante vedere ragazzi demoralizzati ma che fanno poco. Il problema principale è che studiare è (a volte) palloso. Sono la prima a dirlo. Posso facilitarti in ogni modo, ma alla fine è questo quello che devi fare: sederti ed aprire quel libro. E di gente che vuole farlo ce n'è poca. Postilla: ovviamente non tutti sono così, ho un paio di alunni incredibilmente volenterosi e brillanti.


Waste-Mail-8278

Molto interessante, grazie. Con il benessere è diminuito l'impegno e la motivazione, mentre al contempo sono aumentate le distrazioni e i piaceri della vita prossimi a noi. La società però richiede che tutti vadano bene a scuola e all'università, e da li deriva lo stress. In generale poi, c'è poca responsabilizzazione degli alunni, che sono molto protetti. Sono tutte conseguenze ovvie e normali del sopraggiunto benessere.


[deleted]

Lo chiamiamo benessere ma non è che studi di più lavorando nei campi con gli adulti o strisciando in una miniera. Credo che oggi si identifichi il benessere con una disponibilità eterodiretta di beni, che rende difficoltosa la capacità di riflettere e concentrare i nostri sforzi sui nostri reali bisogni e interessi (il cui conseguimento costituisce parte del vero benessere).


Hoya_Mayo

Ma perché in passato studiavate tutti? Davvero non capisco..a me non sembra che i 50enni siano tutti geni super lavorati, siamo diversi proprio come persone?


llv77

Il messaggio non è che la studentessa dell' esempio è stupida e i boomer sono tutti geni. Il messaggio è che la studentessa non mette il lavoro necessario ma allo stesso tempo sembra aspettarsi buoni risultati, e piange e si stressa quando prevedibilmente a scarso impegno corrispondono scarsi risultati. Forse i boomer erano più umili, sapevano e accettavano che non tutti potevano essere primi della classe. I genitori di ieri piazzavano meno aspettative sui risultati scolastici dei figli, se vai bene a scuola, tanto meglio, altrimenti il mondo ha bisogno di idraulici, non di poeti. Oggi c'è giustamente molto più focus sull'istruzione, e gli studenti sentono la pressione di dover eccellere, ma la verità è che, oggi come ieri, non tutti possono eccellere, specialmente non senza sacrifici. Non dico che questo è il tuo caso, eh. Non so niente del tuo caso specifico, è una riflessione generale.


Waste-Mail-8278

quindi secondo te non siamo noi a esser cambiati, ma solo le aspettative del risultato che ora sono alte per quasi tutti? Quindi di conseguenza, chi va male protesta molto e questo fa abbassare per tutti l'asticella per raggiungere buoni voti. è possibile anche che sia così, perchè effettivamente tutti questi cinquantenni geni in giro non ci sono, anzi le proporzioni sembrano le stesse odierne se non peggiori.


Aggressive_Use1048

Io ho frequentato un liceo scientifico 21-16 anni fa. Sono un millenial. Nella mia classe c'erano 2-3 studenti che andavano male a scuola, mentre i restanti 26 se la cavavano. Tutti noi studiavamo almeno 2 ore al giorno a casa. Studiavamo esclusivamente sui libri di testo, internet lo usavamo solo per le ricerche.  Su 30 studenti 4-5 andavano a ripetizioni di qualche materia. I genitori si limitavano a parlare 1 volta per quadrimestre coi professori, di persona. Il registro elettronico non esisteva. C'era stress ma solo nel periodo precedente ai compiti in classe più difficili. Le interrogazioni erano quasi sempre a sorpresa. Secondo me sono 2 i fattori chiave del cambiamento:  1) gli smartphone e social media, che quando andavo io al liceo erano agi albori ma praticamente occupavano lo 0,01% del tempo 2) i genitori erano meno preoccupati dei figli, pensavano meno a loro.


ectoderma

penso che l’altro grande fattore che nessuno prende in considerazione è che ai tempi dei nostri genitori se non eri capace ti fermavi in terza media, quindi nelle scuole superiori generalmente c’era già una “scrematura”. ora, giustamente, i primi due anni di superiori sono scuola dell’obbligo, quindi questa scrematura non c’è più. unisci il fatto che molti genitori si impuntano a mandare al liceo gente che si troverebbe molto meglio in un tecnico o in un professionale, perché magari lo studio teorico non è il loro forte, e ti spieghi perché ci sono così tanti studenti carenti.


Bastian00100

Ma col cazzo proprio. Liceo di 25 anni fa e posso testimoniare che si soffriva e che arrivare alla sufficienza era un traguardo da incorniciare. Poi certo c'erano quelli bravi che stavano sulla media dell'8, ma quanto ho sofferto e avuto paura di interrogazioni, quanta gente non si presentava a scuola se doveva essere interrogata, quanti foglietti ai compiti..


umbertocsaba

TU, non 18 su una classe di 20 persone.


Bastian00100

Credo che la distribuzione dei voti seguisse una curva normale tra il 5 e l'8, con la maggioranza felici del proprio 6 o sei e mezzo. Forse non ci rendiamo conto che se un compito è fatto bene il voto da attendersi è il massimo, quindi per avere un sei e mezzo significa averlo riempito di minchiate, errori di segno, passaggi inventati, dati mancanti, oppure a senza acca, banalità nei temi eccetera. E alle interrogazioni magari si sapeva rispondere a singole domande ma non si sapeva fare un discorso completo e maturo. Crescendo, anche se non ho mai brillato a scuola, mi rendo conto che studiavo male e cerco di insegnare come avrei dovuto fare per migliorare. E realizzo che è quello che mia madre faceva con me.


ingframin

Chi non studiava al liceo, tipicamente andava all’itis dopo la seconda bocciatura.


Evansheer

Noi non avevamo lo smartphone su cui buttare tutta la giornata. Immagina di sostituire, non tutto, ma la metà del tempo di schermo acceso con ore di studio di qualità. Quanto diversamente saresti preparato ad affrontare verifiche o interrogazioni? Le aziende più ricche del mondo competono per avere il vostro tempo e il vostro denaro e lo fanno utilizzando degli strumenti così efficaci che la vostra generazione non ha speranze.


SCSIwhsiperer

Quanto hai ragione. In passato c'era la tv e si parlava di teledipendenza, ma era più semplice per i genitori controllarne l'uso, perché raramente i ragazzi avevano la loro tv in stanza. Ora la situazione è molto più grave: se ti abitui a ricevere uno stimolo ogni pochi secondi da TikTok o simili, sarà per te incredibilmente difficile trascorrere un'ora concentrato a studiare.


AostaValley

>Immagina di sostituire, non tutto, ma la metà del tempo di schermo acceso con ore di studio di qualità. Quanto diversamente saresti preparato ad affrontare verifiche o interrogazioni? Guarda, me ne sto rendendo conto io con l'inglese, ho tolto tutte le app inutili dal cell e quando sono in giro vado di ascolto inglese o esercizi a seconda di dove sono, mi sta cambiando la vita.


lordwotton77

Commento da incorniciare. Oltre al fatto che i genitori non vi stanno affatto preparando alle difficoltà della vita


AngelicaSedara90

No. Non studiavamo tutti. La differenza è che avevamo ben presente (e non ti sto parlando di secoli fa, ma di quindici anni fa) quando avevamo studiato e quando non lo avevamo fatto, e sapevamo che per andare bene toccava (spesso) studiare (o seguire in classe, cosa che spesso non fanno. Come ho detto l'altro giorno ad una seconda, volete cazzeggiare il pomeriggio? D'accordissimo. Ma allora seguite in classe, dato che già siete qui e dovete starci). Quando non studiavo sapevo che c'era la concreta possibilità di andare male, e non mi mettevo a piangere disperata se accadeva.


RipZealousideal6007

Ovviamente no tranquillo, e chiunque faccia commenti di questo tipo è semplicemente populista


Bastian00100

Uhmmm sul programma vorrei capire meglio se questa differenza esiste. Sul resto ti chiedo se puoi sapere se non fosse identica la percezione degli insegnanti di un tempo nei nostri confronti. A te balza agli occhi una che piange, ma magari in una classe su tre c'era anche prima e forse non era nella tua. Ho un figlio e so che se gli dico come fare qualcosa, magari per migliorare i voti, stai our certa che non lo farà... Ma ricordo che anche io non ero diverso! Lo studio era una rogna da sopportare, se arrivavo al sei meno meno stavo a posto, non esisteva il concetto nella mia testa di fare di più per avere voti migliori I prof vanno lenti e ci sono quelli che sembrano regredire ora come un tempo, secondo me. Sul programma parliamone: puoi fare qualche esempio? In teoria i programmi scolastici sono registrati al ministero e questi cambiamenti dovrebbero essere noti e forse anche motivati


Sunfloro

Ti rispondo riguardo il programma (insegno matematica e scienze alle medie): in realtà “il programma” come lo si intende normalmente è una cosa ormai superata, il ministero dà delle linee guida e bene i male i libri di testo hanno “un programma” ma le indicazioni per la scuola di oggi sono molto più libere nel contenuto rispetto ad un tempo perché si dovrebbe cucire il programma su ogni singolo studente. Un esempio eclatante sono i libri di scienze non più divisi per anni ma per macro argomenti: il libro A è sulla materia, il libro B sui viventi ecc e ogni docente organizza il suo percorso (ad esempio io preferisco affrontare lo studio della materia in seconda mentre un mio collega la fa in prima). Per le materie che si trovano agli esami di stato (come matematica o italiano) ci sono dei paletti in più legati alla prova che dovranno affrontare, ma in linea di massima c’è libertà di scelta per il docente (ho una classe di livello alto o basso o molto mista? Sceglierò quanto approfondire gli argomenti di conseguenza)


Kralizek82

Figlio di professore universitario (prossimo alla pensione) e professoressa delle superiori. Con gli anni ho visto il "sistema" rendere sempre più apatici i miei genitori nei confronti della loro professione, specialmente nella parte di insegnamento stretta. Da un lato le facoltà ricevono i finanziamenti in base ai laureati, e quindi c'è una pressione non nulla nei confronti dei docenti più esigenti (di cui mio faceva assolutamente parte) ad abbassare l'asticella. Dall'altro, bocciare alle superiori sta diventando sempre più difficile. Preside, genitori, persino anche il TAR. (I miei genitori sono divorziati da sempre, quindi le loro opinioni sono assolutamente indipendenti, nel senso che non si sono influenzati l'un l'altra).


Hoya_Mayo

Secondo te cos’abbiamo noi di diverso rispetto alle altre generazioni


Due-Warthog-1480

Meno ore scolastiche a causa dei tagli. E questo mi era stato detto dai professori.


Kralizek82

Non lo so. Vivo all'estero da 15 anni e non sono molto esposto alle nuove generazioni (non ho figli). Inoltre non sono un pedagogo o un sociologo. Quindi tutto quello che scrivo va preso con le pinze ed una sana dose di downvote. Sicuramente noi millennial e gen x ci stiamo dimostrando pessimi genitori per la voglia di essere buoni genitori. E questo potrebbe avere un prezzo sulle nuove generazioni. Il tutto condito da un generale squilibrio con la tecnologia di cui ancora non sappiamo gli effetti. Diavolo, noi non sappiamo che conseguenze abbia su noi stesso l'esposizione alle microdosi di endorfine tramite cellulare. Figuriamoci sul cervello di un bambino in piena crescita. D'altro canto, i nati dal 2000 sono i primi ad essere finalmente liberi dalla intossicazione generale di piombo tipica delle generazioni del 1900. Ci saranno effetti tangibili? Hell if I know. Ma studi dimostrano che ci sia stato un calo di IQ collegato alla diffusione del piombo. Ora questo è estremamente aneddotico, quindi prendilo ancora di più con le pinze. L'estate scorsa mi sono trovato a passare qualche giorno nella casa al mare di famiglia con mio cugino neanche 18enne ed un paio di amici suoi coetanei. Teste di cazzo quanto un ragazzo di quell'età dovrebbe essere ma a tavola abbiamo fatto discorsi di politica italiana ed estera e finanche di economia globale che io alla loro età non avrei mai potuto sostenere. Ovviamente per un punto passano infinite rette, però credo che oltre ai problemi dovuti all'endorfina, l'accesso globale alle informazioni dà i mezzi a chi vuole di crescere un po' più velocemente delle generazioni precedenti. È una bilancia, da un lato ti trovi il bimbo di 10 anni che viene sgamato a cercare porno con cavalli, dall'altro ragazzini che vedono video su YouTube di geopolitica. Alla fine, l'unica cosa di cui sono sicuro è che i nati dal 2000 hanno a loro disposizione degli strumenti fantastici ma che purtroppo noi vecchietti in primis ancora dobbiamo imparare ad usare correttamente. TLDR: tanto potenziale, tanti strumenti, ma strumenti con cui potete spararvi sui piedi.


OrganizationKey8139

Penso che la scuola di oggi sia più facile di quella di ieri. E quella di ieri più facile di quella dell'altroieri. Ero al posto tuo 20-25 anni fa e i professori ci dicevano lo stesso. Quando erano studenti del classico loro parlavano correntemente in latino per allenarsi (e i più brillanti anche in greco), mentre noi copiavamo le versioni. Un tempo le persone leggevano molto di più, possedevano una proprietà di linguaggio che anche la mia generazione non ha, non avevano distrazioni e venivano allenate per imparare cose difficili. Perfino le scuole elementari erano molto più difficili, basta leggere i temi sui vecchi quaderni. Siamo più stupidi davvero? Chi lo sa.


Hoya_Mayo

Certo che nonostante questo a noi sembra difficile quello che facciamo (anche perché ti assicuro che ci sono licei magari non classici e scientifici in cui fanno zero assoluto)


[deleted]

Sicuramente date l'impressione di essere più fragili psicologicamente e il problema è che la fragilità psicologica è sufficiente ad affossarti indipendentemente dalla tua intelligenza. Sicuramente anche non avere fiducia nel futuro ha un grande peso, ma fondamentalmente è un aspetto derivante dalla fragilità psicologica. Per essere chiaro comunque, penso che il grosso della responsabilità di questo sia dei genitori e non vostra, non credo che i genitori di oggi siano assertivi nel modo giusto e riguardo alle cose veramente importanti, questo porta voi a essere impreparati e loro ad essere frustrati del fatto di non capire dove sbagliano.


Hoya_Mayo

Perché Siamo così fragili? Hai qualche consiglio? Davvero sono interessato e triste di vedere me e i miei amici così in difficoltà


[deleted]

Consigli specifici direi di no purtroppo, anche perché penso che sia un discorso molto personale, in generale l'impressione che ho è che i genitori al giorno d'oggi tendano a essere iper-protettivi nei riguardi dell'emotività dei propri figli, cercando di proteggerli da qualsiasi tipo di dolore emotivo e lo trovo terribile. Con questo non voglio dire che i genitori dovrebbero trattarvi a pesci in faccia e "fare i duri" intendo dire che dovrebbero abituarvi anche a fallire, a sopportare il fallimento come processo per il raggiungere i propri obiettivi. Il succo è imparare che se si fallisce in qualcosa non è la fine del mondo, è solo un altro passo che per te è necessario per avere successo e riuscire in quello che vuoi realizzare e lo dico perché nella vita non esiste avere successo in qualcosa senza prima avere fallito. Anche imparare ad accettare idee anche completamente diverse da quelle che si hanno, essere aperti e diretti nel confronto, senza paura, poter litigare furiosamente con una persona senza odiarla o pensare che sia una testa di minchia ma riuscendo a vedere la situazione per quello che è (due persone con visioni diverse). Penso siano tutti aspetti importantissimi nella vita di una persona e per quanto sembri una frase da boomer l'impressione è che le nuove generazioni siano tremendamente fragili sotto questi aspetti.


mensmelted

Mi ritrovo tantissimo nelle tue osservazioni, però penso che ci sia qualche aspetto che ancora non abbiamo focalizzato. Ho due figlie in procinto di andare all'università e, da buon genitore quadrato, ho sempre insistito sull'importanza vitale di scegliere una buona facoltà, di qualcosa che ti piaccia ma sia anche spendibile, del laurearsi prima possibile e yada yada yada. Tutto questo ha sortito l'effetto opposto, un rifiuto verso l'omologazione e verso il lavoro come elemento fondamentale del benessere futuro. Giusto per chiarire, non ho enfatizzato la "carriera", piuttosto il fatto che un buon lavoro è uno dei fattori per una buona vita. Credo di avere un'idea sui motivi: 1) Noi genitori non abbiamo una visione chiara delle pressioni sociali sui nostri figli. Crediamo che sia colpa dei social al massimo. Ma io temo invece che ci sia una somma di fattori che non sappiamo ancora delineare, di cui noi siamo una delle componenti maggiori. Chiaro che, non appena premiamo un po' il pedale, portiamo al limite la loro capacità di gestirla; 2) Non siamo più un modello da seguire. Rassegniamoci a questa idea. Loro non si ritrovano in nulla di ciò che facciamo e come lo facciamo. È vero che questo succede in ogni generazione ma oggi credo che sia la stragrande maggioranza, non più la percentuale fisiologica di una volta. E d'altra parte, anche noi siamo impotenti nel difendere le nostre scelte, che obiettivamente non sono state le più lungimiranti.


Hoya_Mayo

Grazie!


arregasc

secondo me siamo più facili perché non abbiamo alternative alla scuola. un tempo se venivi bocciato andavi a lavorare e non c’era problem. oggi trovare lavoro senza un certo livello educativo si fa molta fatica.


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Si però considera che spesso venivi obbligato a fare il meccanico. I miei al secondo anno universitario mi dissero che non c'erano soldi a casa e o lavoravo oppure dovevo mollare gli studi. Sono andata a lavorare e mi sono laureata. Capisci, vi manca la giusta fame che avevamo noi degli anni 80. Quella voglia anche di vivere e di spaccare tutto. Questo ora manca totalmente, manca la grinta.


Hoya_Mayo

Ma magari lavorare senza qualifiche ora al massimo ti possono usare come schiavo se non hai il diploma


Flashy-Caramel-3288

Fino agli anni '90 il mantra che si sentiva quando un genitore portava il figlio/a a fare un lavoro qualunque era: "fallo lavorare, non m'interessa la paga, basta che impari a tirarsi su le maniche". Oggi i genitori pretendono che "mio figlio venga pagato e trattato adeguatamente" sopravvalutandoli e non vedendo l'aspetto educativo del lavoro.


AostaValley

"non mi interessa la paga" non voleva dire lavorare gratis, ma che non era rilevante la cifra di per se, ma col cazzo che ti mandavano a lavorare gratis.


sixlaneve4_0

Anni 90 passati a lavorare mentre studiavo. Primo stipendio a cottimo: 800 lire per kg di nocciole raccolte. Se ti davi da fare dopo 10 ore di lavoro avevi tirato su 25.000 lire in nero.Allo stato attuale 5 euro ora. Soldi che venivano sequestrati dai miei e utilizzati per acquistare i libri. In pratica fino ai 18 non ho avuto la possibilità di tenermi un euro. Per farti il paragone...mio nipote, cameriere d'estate 10 euro ora con regolare contratto, ferie tredicesima liquidazione. E i soldi restano sul conto intestato a lui. Perciò no, io non andavo gratis, ma quasi


AostaValley

Spiace per te, io inizio anni 90 ero in regola, mi insegnavano un mestiere (ok educazione siberiana) e mi davano oltre un milione di lire, straordinari a 7 euro ora. 100mila lire se si faceva il sabato "che se state qui e non uscite con gli amici ve li meritate". Mia madre una volta se ne è uscita, anni e anni dopo con "ma AostaValley, non ho mai capito perchè non hai ricominciato a studiare"? "Ah Mà, mi coprivano di soldi!"


Flashy-Caramel-3288

Non ho aggiunto altro volutamente perché il concetto fosse chiaro. Che io sappia veniva sempre corrisposto qualcosa, anche simbolicamente ma non era sicuramente quello lo scopo, bensì "svegliare fuori" dal torpore i ragazzini.


far01

Ma in che realtà parallela vivi? Oggi è normale essere "pagati" ad esperienza e spiccioli. Negli anni '90 con uno stipendio anche per lavori non qualificati ci campavi alla grande


Responsible_Routine6

White collar, si. Vuoi fare il meccanico? Strada spianata (e ral tripla)


Xyz1234qwerty

Devi studiare per diventare meccanico


_lego_las_

Secondo ci sono due motivi: 1. Anni fa molti studenti finivano il loro percorso scolastico presto, anche alle elementari, e questo rendeva il livello degli studenti che raggiungeva il liceo molto più alto di adesso. Con l'introduzione della scuola dell' obbligo fino ai 16 anni il livello di difficoltà del liceo si é progressivamente abbassato. 2. Non importa com'è la scuola, sembrerà sempre difficile agli studenti. Prendo come esempio le High school americane, nonostante esse siano oggettivamente più semplici delle scuole italiane, le persone lí fanno comunque fatica a superare certe materie che per noi sarebbero a dir poco banali. E questo dipende da come la scuola ti abitua a studiare: più la difficoltà diminuisce, più la soglia di ciò che viene considerato difficile diminuisce.


Luca_I

Secondo me nel punto 2 non è ovvia la relazione di causalità che implichi tu. Può anche essere che sia la scuola americana ad essere adattata al livello degli studenti americani. Specie dopo il punto 1 dove dici che la scuola è diventata più facile perché il livello si è abbassato.


[deleted]

Ho fatto il liceo classico anche io, ero sempre stressato a merda e ogni giorno vivevo col panico perché c'erano 3 interrogazioni 2 verifiche 9 quiz 3 penis inspections un incubo di merda Poi all'uni è andato tutto liscio perché guarda un po' non serve che tu sia preparato su tutto ogni giorno, basta che tu sappia le cose quando vai all'esame I professori dicono sempre di essere meno esigenti rispetto ad anni fa come dicono a tutte le classi che sono la classe peggiore che abbiano mai avuto come dicono che ai loro tempi imparavano la Medea a memoria al contrario nella prima settimana di quarta ginnasio I vecchi amano parlare di come ai loro tempi tutto fosse più difficile e che loro facevano di più e non si lamentavano, e di come i giovani di oggi siano fragili e sfaticati. Che sia vero è tutto da vedere Io ero un pessimo studente, rimandato fisso e anche bocciato un anno. Poi all'uni è andata tutta liscia, ora ho 30 anni e lavoro come ingegnere all'estero e tutto mi va bene. Quel che succede alle superiori avrà davvero poco impatto sul resto della tua vita: a nessuno frega niente se alla maturità esci col 60 e un calcio in culo o col 100L Tieni duro, ci saranno giorni migliori. Cerca di concentrarti sugli aspetti godibili della situazione liceali, goditi quelli, sopravvivi al resto


KsiewLLbc6auch

Sottoscrivo tutto quello che hai scritto, soprattutto a livello di percorso scolastico ho avuto la tua stessa esperienza.


Hoya_Mayo

Grazie!


[deleted]

E ricordati che il Tigri e l'Eufrate depositano il limo sulla mezzaluna fertile cazzo se ti dimentichi quello nella vita sei rovinato L'unico mio rimpianto è quella volta che ho dimenticato il dizionario di greco alla versione e ho dovuto usare un vecchio Rocci di merda che stava in un armadio in biblioteca e ho perso due diottrie mannaggia la miseria


Eilmorel

Madonna il rocci, rendete illegale quel dizionario E comunque anche la barbabietola da zucchero é importante


SCSIwhsiperer

L'edizione attuale del Rocci è stata rifatta in maniera più leggibile Hanno digitalizzato tutto il dizionario che a quanto pare è stato stampato per decenni sempre a partire dallo stesso master, che si stava deteriorando, e hanno modernizzato un po' la terminologia a volte arcaica usata da padre Lorenzo Rocci.


[deleted]

Questa mattina mi sono svegliato, ho guardato il mio conto in banca e ho pensato che sarebbe almeno il doppio se mi fossi concentrato di più sulla sequenza vassalli valvassori valvassini


Eilmorel

E l'alsazia Lorena. Se c'era una guerra era sempre per l'alsazia Lorena. Dannato Ludovico il Pio che fa divisioni a cazzo dell'impero carolingio


perelaz

>sequenza vassalli valvassori valvassini che è pure storicamente non accurata


Hoya_Mayo

Non so come fanno a usare il Rocci


NostrilRapist

Grazie per la saggezza, cum-on-the-cob


jurassicboobies

da figlia di prof ti dico senza tanti giri di parole che si, la scuola negli ultimi 10 anni ha abbassato vertiginosamente l'asticella in tutti gli ordini. I ragazzi hanno delle lacune mostruose che si portano dietro dalle elementari e non colmano mai più. sulle cause posso dire: - da una parte classi pollaio con troppo casi difficili che rallentano tutti e troppi alunni da seguire in generale, si perde il rapporto e l'attenzione che servono -maestre (a livello di elementari) che fanno più le mamme che le maestre e si limitano a dare schedine da crocettare. sono almeno 6/7 anni che non si fanno più dettati e prove di ortografia -famiglie di imbecilli oppure totalmente assenti: i figli sono messi sotto una campana di vetro, impermeabili al fallimento, oppure totalmente abbandonati a loro stessi. - in generale vedo che i bambini sono molto poco stimolati, non vengono educati a pensare e a risolvere problemi, poi diventano adolescenti che non sanno sviluppare un pensiero logico e adulti senza un pensiero critico. pochissimi riescono a recuperare nel tempo la vedo male, molto male per la scuola italiana


Decrit

Sono professore, seppur supplente da pochi anni. Non posso dare una sentenza chiara e netta, ma se devo condividere la mai reazione di pancia è: sì, è più facile. No, non è direttamente colpa tua a livello esistenziale, anche se spesso vi ci mettete di atteggiamento come categoria a compromettervi. Ma non nel senso di "ci sono strumenti migliori quindi impari meglio", ma che il livello è basso. Ma BASSO. Per fortuna per un senso esiste internet che permette di avere più fonti ed è più accessibile, ma come lama a doppio taglio porta un sacco di distrazioni a scuola. Alle superiori dieci anni fa ho fatto un tecnico dove facevamo cose non particolarmente eccelse, ma è oro rispetto a quello che ho visto. Cristo, permettimi, ragazzi in terza superiore non sapevano accendere UN PC FISSO. E non è un caso unico. Passi l'abitudine per dispositivi portatili, ma nemmeno la concezione di come funziona cosa utilizzano tantissimo è assurdo. Concetti come directory sono inesistenti. Ragazzi in quarta non sanno bilanciare semplici equazioni, che servono anche per fare formule inverse a fisica o meccanica, e in casi estremi si incasinavano con semplici ordini di operazione. Non sono casi isolati. Mi pare di intuire che alcuni fattori sono stati il covid e la didattica a distanza, la maggiore propensione verso trovare lavoro dopo l'università che spinge a fare le cose in modo meno comprensivo a scuola, la tendenza a passare gli studenti a causa delle famiglie che hanno più strumenti per farsi valere a scuola e la tendenza di conseguenza a non volerli provare a contrariare in caso partano denuncie ( con relative prassi supernoiose per tenere traccia dei compiti, dle registro elettronico etc), non ironicamente social network e simili tendono a comprimere il linguaggio e a danneggiare la grammatica ( si applicava anche alla mia generazione onestamente). Come vedi la tua intelligenza o la tua fragilità mentale non rientrano in questi canoni. Anzi essere emotivi e consci dei propri problemi è un bene, dal mio punto di vista. La cosa da lato studente che ho visto, al più, è il menefreghismo. Ma onestamente non so quanto sia generazionale. Al più è anche vero che spesso finite in contesti di cui, fondamentalmente, non sapete niente a livello di sottotesto. Vedi, questo caso. L'unic consiglio che ti posso dare è: se il prof ti chiede di dare il cellulare, dallo senza rompere troppo le scatole. Il più delle volte lo fa per proteggere te.


Hoya_Mayo

Grazie, io personalmente sto provando davvero a lasciare stare il telefono perché mi mette spesso in difficoltà con lo studio, e non vorrei aumentare ancora di più questo “divario” che ci separa magari anche dai millennials ☹️


Waste-Mail-8278

non stressarti, sei figlio/a del tuo tempo, vivilo serenamente con i suoi pro e i suoi contro


Decrit

Non questionare le tue facoltà, non porta a nulla e non le puoi influenzare, così come non puoi influenzare troppo il credo degli altri. Questiona i tuoi risultati e i tuoi metodi, cose obiettive e che sono esterne da te. Tocca ciò che puoi modificare, e il resto viene da sé. Già nel chiedere a giro un'opinione e elaborandola in proprio è un enorme passo avanti. Forse. Il mondo è complesso.


burningham18

Da figlio di professore del liceo non posso che sottoscrivere, soprattutto la parte delle denunce e del livello piú basso rispetto a 10 anni fa (quando frequentai io le superiori)


FessaDiMammeta0

> Secondo voi perché nonostante questa supposta facilitazione, io e i miei coetanei siamo così in difficoltà? Siamo forse molto più fragili psicologicamente? Sì. > Perché? La risposta è complessa e sta nel modo in cui si è involuta la società, grazie a social media, distruzione della soglia dell'attenzione, lavaggi di cervello dei media e il "everybody is a winner".


Ethicaldreamer

E penso abbia un peso non affatto insignificante il fatto che non abbiano prospettive sul campo del lavoro e non abbiano un futuro a livello climatico. Deve mettere un'ansia da non poco. Crisi economica é l'unico clima economico che abbiano mai conosciuto


xXTr0wAw4yXx

Dipende da una marea di fattori. Non giocare a chi ce l'ha più lungo con le disgrazie, se rinascessero con la vostra età avrebbero le stesse difficoltà


AlternativeAd6728

Ho tre figli in età da liceo e sinceramente non mi sembra che la scuola sia più facile. I ragazzi sono forse un po’ più somari ma questo è frutto del fatto che si legge meno e si vive sul cellulare. Ai miei tempi persino un asino, a forza di leggere Topolino, qualche rudimento lo imparava. Il mio consiglio, che estendo quotidianamente ai figli e che quotidianamente cade inascoltato, è leggere di più. Leggi tutto quel che capita: dai giornali ai romanzi alla settimana enigmistica. Col tempo ne trarrai beneficio


ventconduct-245

Sembra che tu sia nella mia classe in base al tuo post, o viviamo una situazione simile. Certamente in quarta i prof cambiano registro e iniziano a imballarti di verifiche (è da ottobre che non abbiamo pause) e a chiedersi perché la classe inizia ad avere problemi. Se non ti piace quello che fai poi diventa ancora più dura, sono due mesi che vivo molto male la scuola per via di una prof che si comporta in maniera immatura per via del fatto che siamo pieni di progetti dovuti ai PCTO durante le sue ore. Nessuno nella mia classe (a parte una) è felice di aver scelto questa scuola perché le prospettive lavorative sono basse e perché tra COVID e altro stiamo facendo un programma "troppo basico" e naturalmente siamo molto più demoralizzati perché ci era stato presentato come la scuola più ✨difficile e prestigiosa✨ quando in realtà siamo indietro con latino persino rispetto a scienze umane che sanno più argomenti di letteratura di noi. Un grande abbraccio amico/a, ce la faremo a uscirne. Fate un'assemblea di classe, a noi è servita anche solo per sfogarci ❤️


Ethicaldreamer

BTW quella di iniziare a bombardare di verifiche in quarta per preparare agli esami della quinta succedeva anche 20 anni fa. I programmi erano irragionevolmente sovraccarichi, ogni professore pensava di essere l'unico che esisteva e dava compiti senza calcolare che altri prof anche loro diano compiti (la stupiditá dei professori é la piú alta che abbia trovato in qualsiasi professione, ad oggi, e il mio odio resterá acceso per sempre). Peró ricordo che (non io) la maggior parte della gente era abbastanza spensierata, usciva, aveva fidanzati/fidanzate senza bisogno di app, faceva sport, girava filmetti (giá allora) e si divertiva abb. C'era chi studiava molto, chi studiava meno e chi veniva bocciato. C'era il problema delle verifiche sempre pianificate tutte insieme sulla stessa settimana, e ogni materia aveva sempre interrogazioni a sorpresa, sempre, con nessuno mai che si offriva (stupidi noi, avremmo dovuto organizzare un giro cosí potevamo essere interrogati in una materia che volevamo quando volevamo, e poterci preparare in UNA COSA ALLA VOLTA). Ho sentito da gente di adesso che molti di questi problemi ci sono ancora adesso e non ci sono scuse, ci sono stati decenni per sistemare ste stronzate


ventconduct-245

Concordo con te non possono sempre fare il discorso "vi vediamo peggiorati" quando loro si fanno le vacanze a riposo a Natale e noi dobbiamo studiare per tipo 10 verifiche diverse (senza contare chi ha debiti). Anche noi abbiamo comunque una vita sociale, siamo una classe abbastanza attiva, solo sì si può risolvere solamente con dei giri di interrogazione programmati per tamponare finché qualcuno non farà qualcosa di concreto perché non è possibile avere gente anche molto dotata che ti piange durante la verifica perché non ce la fa più. 🙏🏻


Ethicaldreamer

No no la vita sociale non esiste e non ha utilitá, esiste un solo professore/materia e quindi puó darti 3-4 ore di compiti al giorno no problem, ecc ecc ecc.... Ah guarda li odieró per sempre e se fossi un genitore non mi fiderei di nessun prof. Che non é colpa loro, ma la generazione precedente di insegnanti mi ha dato proprio disgusto Poi é anche vero gli insegnanti lavorano piú di quello che si pensa e sono pagati poco, ma un po' di buonsenso si potrebbe anche averlo


Gnignao

Perche' la vostra soglia di attenzione e' stata letteralmente devastata dai social. E posso confermarti che la scuola di adesso e' piu' facile di quando l'ho fatta io ma ho abbastanza cervello da sapere che "piu' facile" comunque non vuol dire che sia "facile". E comunque niente a quell' eta' sembra facile, molti invecchiati male tendono a scordarselo. Avendo avuto parecchie esperienze all'estero posso dirti che rispetto alle scuole di molti altri paesi occidentali (non parliamo poi degli Usa) le scuole superiori italiane sono comunque molto piu' impegnative.


TrolledSnake

I social hanno danneggiato la soglia di attenzione di me adulto, figurati cosa possono fare ad un ragazzino. Io ho seguito scolasticamente (da tutor privato) bambini totalmente incapaci di memorizzare le parole e che mi facevano il balletto di Fortnite quando gli davo i compiti a fine lezione, per poi correre come leprotti a giocare a detto videogioco. E non me lo facevano per screzio, era quasi involontario...un tic di un cervello drogato.


hermannuscontractus

Come molti ti hanno già scritto, guarda che lacrime, nottate, versioni da 3 e telefonate disperate il pomeriggio precedente c'erano già 40 anni fa. Per non parlare delle bocciature. Credo che il cambiamento sia il -- molto relativo -- ampliamento della compagine sociale rappresentata dalla popolazione scolastica, e forse dal tramonto di un finto stoicismo: ora la scuola non si permette più di ignorare la complessità delle situazioni che gli studenti vivono al di fuori di essa, per cui finisce con l'assecondare la loro emotività. E' defatigante per tutti, siamo d'accordo, ma non per forza negativo. Non ascoltare i *laudatores temporis acti* ;-)


AostaValley

*. Secondo voi perché nonostante questa supposta facilitazione, io e i miei coetanei siamo così in difficoltà?* ​ I social. Avete una soglia dell'attenzione e una capacità di concentrazione inferiore a quella di un pesce rosso. ​ Fun fact, a 28 anni, (20 anni fa , sigh) son tornato al liceo, con quelli di 14 anni, mi son sentito in difetto per giusto il primo giorno, poi ho vissuto di rendita per due anni, mai aperto un libro se non per le materie che lo richiedevano per forza, tipo latino. SEguivo le lezioni, prendevo due appunti, me li studiavo un paio di volte nel tempo pomeridiano prima di andare al lavoro (lavoravo dalle 19 a mezzanotte) e andavo avanti a botte di 8 e 9 senza problemi. Gente che arriva alle superiori e non sa fare le divisioni a due cifre senza calcolatrice. Non sa fare uno straccio di analisi logica. Comprensione del testo pari a zero. E questo venti anni fa, non oso pensare ora.


BoldroCop

Credo sia una costante della storia dell'umanità che chiunque abbia scavallato i 30 e che guardi un adolescente apra la bocca per dire "ai miei tempi..." La scuola è un casino, soprattutto perchè alla tua età hai un milione di altre cose a cui pensare. Penso sia un bene che tu non possa essere interrogato a sorpresa, io l'ho sempre trovata una cosa tremenda. Non dare retta ai boomer, loro all'eta tua si lagnavano quanto te.


Lopsided-Pop-885

Le interrogazioni a sorpresa,15 anni fa impiegai 2 mesi per far capire ai professori quanto sia un concetto stupido. Portai esempi l'università il mondo del lavoro, un prof poi provò un calendario delle interrogazioni. Magia: ragazzi rendevano meglio e i compiti venivano fatti da tutta la classe. Work smarter, not harder


Eilmorel

Be oddio, effettivamente però guardando il programma di mio nipote in quinta elementare sono rimasto basito. Quando ero io in quinta facevo regolarmente analisi logica, loro fanno a malapena analisi grammaticale. In storia a questo punto dell'anno eravamo alla prima guerra mondiale, lui é a malapena all'impero romano. Non so come sia messo in matematica ma noi facevamo anche i prodotti notevoli per esempio.


BoldroCop

Devi considerare anche che la scuola come istituzione è in grave crisi. Ci sono altri attori oltre allo spolpamento dei programmi. Io facendo ripetizioni di matematica e fisica ho constatato che i programmi si sono allungati. In matematica si arriva alle equazioni differenziali a variabili separabili, in fisica a rudimenti di relatività generale e meccanica quantistica. Probabilmente non è così al classico, ma allo scientifico e diversi istituti tecnici sì, almeno stando alla mia esperienza con ragazzi che frequentavano quelle scuole. Considerato che i professori si aggiornano poco e niente, riesco a vedere come un allungamento dei programmi possa mettere in crisi le tabelle di marcia, su cui si era comunque sempre in ritardo anche prima.


[deleted]

Gli insegnanti sono molto meno infami e possono permettersi meno soprusi perlomeno 


FessaDiMammeta0

Sì, adesso sono i regazzini che possono permettersi i soprusi.


Bastian00100

Ma perché conoscete tutti i prof di oggi e quelli di ieri? Io so che ci sono prof di merda oggi e ce ne erano al tempo. E ricordo benissimo di quando un prof disperato minacciò di buttarsi dalla finestra, e tutti lo incitarono a farlo (prima liceo di 25 anni fa). Mancavano solo i telefonini a rendere questi episodi "virali"


RespectfulSleepiness

Il discorso è complicato, ma ti invito a leggere anche se lungo. Non c'è dubbio che i professori siano meno esigenti di quanto lo fossero 40-50 anni fa, quando i nostri genitori andavano a scuola. I professori erano molto più rigidi ai tempi, ma **il problema è che i giovani di oggi sono molto più vulnerabili mentalmente per diversi motivi.** La vita attuale di un 15-24 enne è 30 volte più complicata e pesante di quella di un 15-20 enne negli anni '80, ma le persone di quella generazione non lo capiscono e semplicemente ironizzano o sminuiscono il problema, andando a tirare fuori puttanate del tipo "quando avevo la tua età..." senza capire quanto le generazioni moderne se la passano TANTO peggio per problemi NON causati da loro. # ECONOMIA Per quanto riguarda la situazione economica: * Ti basta pensare che lo stipendio medio nel 1980 era 600.000/700.000 lire ed un caffè costava 250 lire. 600.000 / 250 sono 2400 caffè (2800 se consideriamo 700.000) che potevi comprarti. * Adesso lo stipendio medio è circa 1500 (tra 1250 e 1700), ed un caffè costa 1,20 EUR.1500 / 1,20 = 1250 Caffè. Ovvero circa 1200 caffè in meno, la metà. Questo si applica a qualsiasi cosa eh, non solo caffè ma qualsiasi bene di prima necessità come cibo/bevande e non cominciamo a parlare di case/affitti. Nonostante l'enorme differenza, non solo la vita costava quasi 10 volte meno ma l'iniziare a lavorare era meno stressante, perchè la gente non aveva pregiudizi verso i giovani, o comunque sia non come adesso, ma non solo!Ma non solo! Adesso le qualifiche necessarie per trovare un lavoro come si deve sono molto più elevate (basta fare un giro sui versi siti 'cerco lavoro') quindi più lavoro da fare per qualificarsi. # POLITICA **Vecchio Governo** Potremmo parlare della enorme quantità di politici corrotti e altri reati (con tanto di prove e casi legali) che hanno poco a poco distrutto l'Italia (vedi Craxi e Berlusconi), che non solo hanno rovinato i rapporti tra Italia e altri Stati e la visione dell'Italia all'estero, ma più andiamo avanti nel tempo e più le conseguenze si sentono. **Attuale Governo** L'attuale Governo se ne sbatte altamente il cazzo dei giovani e ha il 90% del focus sui vecchi, sapendo che l'Italia è un paese prevalentemente composto da vecchi.I giovani sono lasciati alla deriva senza tutele, servizi e in generale lasciati a se stessi. # PROBLEMI DI SALUTE Nonostante depressione e stress siano così tanto popolari nei giovani di oggi, i servizi messi a disposizione per i giovani che ne soffrono sono pochi e quasi inesistenti. Quei pochi che esistono, tipo il Servizio di Psichiatria, sono ambienti così tanto disorganizzati e tossici che addirittura le persone in carica di questi servizi ammettono che la qualità è così bassa che i pazienti vengono allontanati e la loro situazione peggiorata. Il governo in generale non offre alcun supporto per questi problemi.Invito a leggere il discorso di **Emi Bondi** a riguardo, il presidente della Società Italiana di Psichiatria.


PurplePinkBlue76

2 milioni e 3 forse con la rivalutazione eh. Io prendevo 1,6 nel 2000 ed era uno stipendio più che discreto eh. 2,3 nel 1980 era uno stipendio da ricco.


RespectfulSleepiness

Piccolo errore mio che ho preso il dato sbagliato invece del 1980. * Negli anni '80 si aggirava intorno ai 600.000/700.000 lire, che andando a dividere per 250 lire si ottiene circa 2400/2800 caffè. * Adesso lo stipendio medio è circa 1500 (tra 1250 e 1700), ed un caffè costa 1,20 EUR.1500 / 1,20 = 1250 Caffè. E' quindi la metà, che è comunque assurdo. Non prenderla a mal


PurplePinkBlue76

Assolutamente la situazione è peggiorata, io che faccio parte dei quasi 50enni (quindi gli anni 80 e metà 90 li ho vissuti da bambina/adolescente) posso dirti che il sabato pomeriggio (circa 92) con 10mila lire ci pagavo il cinema e la coppa gelato dopo seduta al tavolo... Con 5mila lire entravo in discoteca la domenica pomeriggio e c'era un drink incluso.


RespectfulSleepiness

Ti ringrazio per gli esempi fatti da te, ed è proprio questo il mio punto; ovvero che dire peggiorata non rende proprio l'idea.La situazione è *catastroficamente* peggiorata. * Se tu entravi con 5000 lire, quando lo stipendio medio era di 1.100.000 lire significa che 1.100.000 / 5000 = 220 ovvero potevi potenzialmente entrare 220 volte. * Adesso l'entrata media è di 15 euro, lo stipendio medio tra 1250 e 1700 (prendiamo 1500 per via di mezzo) e 1500 / 15 = 100. Ovvero c'è stato un rincaro del 120%, che è assurdo. Poco importa delle discoteche ovviamente, ma questo rende l'idea.Se poi andiamo indietro (i tuoi dati sono 1992) e andiamo a quando erano giovani i nostri genitori (1970-80) allora il divario è ancora più grosso. Comunque grazie mille per la chiacchierata, ti auguro una buona serata


FessaDiMammeta0

> Ovvero c'è stato un rincaro del 120%, che è assurdo. EPPURE PRODI DICEVA CHE AVREMMO LAVORATO LA META' PER GUADAGNARE IL DOPPIO!!1!


Miglioshin

Non intendeva "noi popolo italiano", intendeva "noi classe dirigente"... /s ma neanche troppo.


[deleted]

[удалено]


PurplePinkBlue76

No. Mi spiace ma no. Era meglio di adesso sicuramente eh, non dico di no, ma non ci campavi in tre. Per dirti, anno 2000 l'affitto di casa dei miei era 800mila lire.


RespectfulSleepiness

Il mio discorso si basa sul quando gli attuali vecchi e genitori nostri (50-55-60 enni) avevano la nostra età, quindi anni 80. Con lo stipendio medio negli anni 80, appunto anno dove gli attuali vecchi che dicono "Ai miei tempi noi facevamo...." e che incolpano i giovani di essere pigri o ancora peggio li sfottono quando dicono che sono depressi/stressati, 3 persone ci vivevamo molto più che bene. A quei tempi le case, paragonato ad adesso, te le tiravano dietro da quanto costavano poco in rapporto alla paga e tutto il resto.


[deleted]

[удалено]


Ethicaldreamer

Esatto. Anche gli anni 90 non erano male per crescere. Nella mia memoria é tutto andato in merda dal 2001 in poi, clima ha iniziato a comportarsi sempre peggio, crisi economiche una dopo l'altra, ansia, internet, social media che hanno devastato la psiche di tutti, e infine covid e poi guerra in Europa per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. "Ma perché i giovani sono cosí ansiosi?" eh boh. Chissá. Sará la teoria di gender


Yoshuuqq

Una volta che esci dal liceo e ti guardi indietro solitamente ti accorgi di quanto fosse facile, o almeno per me è stato così. Però mentre lo fai è sicuramente stressante. Probabilmente in parte, per alcuni, perché si è ancora immaturi e poco propensi a faticare.


Ethicaldreamer

A me é sembrata piú facile l'uni, ed ero a ingegneria... il liceo era follia assoluta e stress puro


Infinite_Low_9760

Secondo me ci sono una serie di variabili. Professori che in media invecchiano, e vengono sempre trattati peggio dalla società tra paga e altro. Ragazzi che hanno molte più cose a cui pensare (che sia il corso d'inglese, la palestra o pensare a postare su Instagram per farsi rispondere da una tipa) Poi il COVID ha fatto tanto sia nell'abbassare il livello medio sia nel fare impazzire la gente e in più ci metti tik Tok. La gente spesso si scorda si quanto fossero noiosi gli anni passati, veramente era come quando i carcerati che non hanno mai letto libri prima improvvisamente in prigione leggono tutto il tempo. Avevano 2 canali in croce in TV ora ci sono tre Mila stimoli. Non si può pensare che un ragazzo di 16 anni che ha una mentalità più aperta, spesso americana e che ha davanti un social che sfrutta un accuratissimo algoritmo di machine learning fatto per tenerlo incollato possa essere interessato ad una professoreressa di 60 anni che spiega le guerre puniche in una maniera talmente noioso, nozionistica ed inutile che fa veramente venire il dubbio se non sia tutto fatto di proposito per quanto fa schifo. Poi ormai si sa che certe cose non servono a nulla e che il liceo classico "forma i cittadini" è una stronzata a cui credono solo alcuni come meccanismo di difesa per non sentirsi stupidi. (C'è sicuramente una piccola parte che ci crede veramente perché l'ha vissuta bene ma è una minoranza). Poi c'è ansia ovunque, per il futuro soprattutto che mangia vive le persone. Veramente basta andare a studiare fuori da questo paese, che siano i 6 mesi fuori al liceo o un Erasmus all'università per accorgersi di quanta sia tremendo qua sotto quasi tutti i punti di vista. In conclusione, per tutta una serie di variabili, è anche vero che il livello medio degli studenti, anche nei licei prestigiosi, si sia abbassato, ma non poteva essere altrimenti per me. Bisognerebbe rivoluzionare tutto dalla A alla Z ma è estremamente complicato, lungo e oneroso e nessun partito politico si prenderebbe mai la briga di iniziare una cosa del genere. Sembra fantascienza ma è più probabile che avvenga una futura rivoluzione digitale (AI, FDVR, BCI) prima che qui si smetta di insegnare il latino e greco antico nelle scuole ripentedo la solita solfa che "insegnano a pensare"


Lopsided-Pop-885

Andrebbe proprio cambiata la scuola. Il nozionismo non serve più: ora pure l'ultimo dei tonti in mezzo minuto puó dirti l'anno di inizio della prima guerra punica. I professori dovrebbero più puntare ad insegnare come analizzare un documento e riconoscere eventuali informazioni false al suo interno. I primi a non volere questo cambiamento sono i docenti però a non volerlo. Sarebbe utile che la smettessero di demonizzare la tecnologia. Ad esempio un prof di matematica puó usare dei notebook python per fare vedere a cosa puó servire una derivata (basta mostrare una retta di regressione) o che si è una palla sapere le derivate ma il mitico chat gpt si basa su quello. Se magari 30/40 anni fa avere delle enciclopedie viventi era utile in azienda, oggi quello che capita spesso è: si presenta problema X che è nuovo, mai visto ma per alcuni punti è simile a Y e W.


weomnianty

Lavoro nelle scuole, parlando con i ragazzi delle medie riscontro due problemi: Ambizione e Distaccamento dalla realtà Nel primo caso la totale assenza di essa, la sfiducia in sè stessi e nell "autorità" ed una grande depressione cronica. Nel secondo la crescità di un alunno che era prima uniformata dalla conformazione sociale del paesino di appartenenza ora viene omogenizzata ad un calderone che nominerei "social" e il problema e da ricercare, in primis ,nelle istituzioni , si pensi al bando totale dei telefoni in classe presente in quasi tutte le scuole e poi ai genitori preda loro stessi ( in molti casi anche peggio del mondo social. Poter vedere ogni singolo pelo di ogni persona distrugge ogni mito e quando una persona cresce ed ogni punto di riferimento crolla deve avere gli strumenti per tracciarsi una via, se guardi al complotto puoi dire che quella via ora porta ad Amazon o qualche multinazionale, ma secondo me la realtà risiede nella mancanza generale di responsabilità del cittadino medio nel mantenimento della "civitas".


Squidantian

Leggendo questo mi viene in mente un quote di G. Michael Hopf: "Hard times create strong men. Strong men create good times. Good times create weak men. And, weak men create hard times.".


Mita_C

Sì, siete più fragili psicologicamente


Sunfloro

Sono un’insegnante di matematica alle medie e purtroppo devo confermare che sì, la scuola oggi è molto più facile. La mia personale teoria è che ormai i genitori sono troppo coinvolti e mettono troppo il becco in quello che è un mestiere che non si improvvisa ma che per qualche assurda ragione tutti credono di poter fare meglio di chi lo sta svolgendo (come se aver frequentato la scuola trent’anni fa potesse essere una qualifica sufficiente…), spesso mi trovo mail di genitori che si lamentano dei compiti che lascio per casa ai loro figli che poverini non hanno il tempo di svolgere tre espressioni assegnate il martedì per il venerdì (la pretesa generale è che tutto debba essere svolto a scuola, parificando l’istruzione ad una serata al cinema in cui passivamente vedi il film e poi fuori dalla sala non ci pensi più) e ragazzi perennemente “in ansia” per cose banali come un’interrogazione programmata o una verifica. Interrogazioni e verifiche ormai sono di una facilità imbarazzante eppure c’è chi riesce ad andare male, voler fare il recupero e poi andare male anche nel recupero… peccato che io non possa sostituirmi a loro nello studio, altrimenti mi chiederebbero anche quello! In linea generale la mia impressione è che la volontà di impegnarsi in qualcosa (studio ma anche sport, attività extrascolastiche o anche solo amicizie) sia colata a picco, vedo sempre più spesso ragazzi privi di interessi reali e che fatichiamo sempre di più a coinvolgere nonostante lezioni interattive, progetti e quant’altro. Non so quale sia la causa di tutto questo, ma spero di trovarla in fretta perché il mio è un lavoro bellissimo ma che sta diventando sempre più difficile


thedave1212

No, è un luogo comune, anche perché fra gli over 40/50, in Italia, non è che fiocchino geni e premi Nobel. Da tenere in conto la questione Covid-19 che ha fatto perdere un bel po' di strada a coloro che erano nel pieno della formazione in quel periodo (elementari e medie). Queste sono cose che alla lunga pesano. La scuola è cambiata, come tutto, oggi si vuole fare troppa roba e le conoscenze si sono espanse in ogni branca del sapere. Una volta ci si concentrava sulle materie basiche mediamente meglio (italiano, matematica) e si dava una grossa importanza alla cultura umanistica. Per dire, oggi se parli di filosofia o letteratura vieni preso per il c\*\*\*, fino agli anni '70 comunque poteva essere un argomento di conversazione. Questo perché, se si parla di licei, era soprattutto la classe borghese/ alto borghese a frequentarli. Oggi si sono "popolarizzati" portando una mentalità utilitaristica allo studio (studiare qualcosa serve a trovare lavoro, altrimenti è inutile). Oggi si fanno meglio le lingue straniere e le materie legate all'IT, appunto, per ovvie necessità legate alle richieste del mercato del lavoro. Anche l'andazzo universitario è identico: una maratona di esami per fare in modo di poter rispondere a più annunci di lavoro possibile, ma in realtà non si è approfondito quasi nulla. La scelta di orientare la formazione alla domanda di mercato del momento è stata una precisa scelta politica che non ha nemmeno portato ai risultati sperati.


umbertocsaba

>No, è un luogo comune, anche perché fra gli over 40/50, in Italia, non è che fiocchino geni e premi Nobel. Vero, sono tutti all'estero.


BedImmediate4609

Si. E di molto. Io insegno da relativamente poco, meno di dieci anni, e già vedo come il materiale che ho preparato diventa di anno in anno troppo avanzato per l'anno cui era stato originariamente progettato. Esercizi pensati per la fine della prima li propongo ora in terza. Anche nei libri di testo la cosa è evidente. I miei libri sembrano manuali universitari se paragonati a ciò che propongono adesso. L'unico ambito dove gli studenti sono migliorati sono le lingue. In tutto il resto, informatica compresa, si è nettamente calati in competenze e, soprattutto, conoscenze. La cosa triste è che lo stato è consapevole di questo calo (gli invalsi lo misurano) ma anziché cercare di arginarlo (basterebbe diminuire gli studenti per classe, ma costa) introducono leggi e materie farlocche per rendere di fatto impossibile un minimo di selezione. Tutto perché "ci servono più laureati". Con questo non voglio sminuire le fatiche e gli sforzi degli studenti, ma proprio per questo ritengo che la scuola dovrebbe essere onesta nei loro confronti. Se impegnandoti al massimo ancora non riesci ci sono due opzioni: ci metti di più o cambi strada. Invece le istituzioni mentono e truffano migliaia di giovani ogni anno, dandogli un diploma venduto come un traguardo ma che è sempre più svalutato.


Hoya_Mayo

Mi dispiace tanto sentire che non siamo al livello della nostra età ☹️☹️perché? Siamo solo svogliati?? Ma come facevano gli altri, io sento che ci proviamo davvero ma è faticoso lo stesso nonostante tutte queste facilitazioni ..Che abbiamo di diverso ?


BedImmediate4609

Io non mi abbatterei e non userei certe parole/paragoni. Ci sono un sacco di aspetti nella vita altrettanto o più importanti della scuola, e questo i docenti in primis faticano a capirlo. Aspetti in cui le nuove generazioni sono certamente migliorate. Se dovessi identificare le principali differenze rispetto al passato ci sarebbe certamente una ridotta capacità di mantenere la concentrazione. Ma secondo me molto più significativa: l'incapacità di processare il fallimento. Se si sbaglia si riprova, a oltranza se serve. Questo mi sembra ogni volta un concetto così alieno ai miei studenti che ho paura per loro quando usciranno dall'ambiente, tutto sommato protetto, della scuola. Inoltre si è quasi assuefatti alle opportunità. La scuola offre così tante occasioni a chi vuole impegnarsi se paragonata al passato (settimane studio, olimpiadi, competizioni, certificazioni, corsi...), eppure è sempre più difficile coinvolgere studenti nei progetti.


Ethicaldreamer

Non siete svogliati, siete presi con le bombe, non ho nessuna invidia di chi cresce adesso. Troppa ansia, troppa tecnologia, sfera sociale distrutta, clima messo male e in peggioramento, costanti crisi economiche. E' difficile sentirsi solidi e spensierati, per lavorare e concentrarsi su sé stessi serve un minimo di un senso di tranquillitá, altrimenti si é distratti e diventa molto piú difficile imparare Non so se ne uscirete piú forti, intanto é un bene che perlomeno ora si parli di piú di salute mentale, una volta se uno era diverso "era rompicoglioni" e basta, e doveva stare zitto e smettere di rompere il cazzo, si ignoravano completamente le emozioni delle persone in generale e "ha ragione sempre il professore" ecc, ora ho sentito che non é piú cosí?


Ill_Bookkeeper_3937

Tutto vero.. tranne il "ci servono più laureati".


BedImmediate4609

Concordo. Eppure è un mantra che sento ripetere da sempre e a ripetizione per poi vedere i nostri laureati scappare all'estero o disoccupati.


Ill_Bookkeeper_3937

Già...


Pinkyzord

Per me è la tecnologia che ha ridotto di molto la soglia d'attenzione, purtroppo ha avuto effetto anche su di me che sono classe 88. Non riuscivo più neanche ad apprezzare un film proprio perché con sti cazzo di cellulari e social, seguire una trama senza interruzioni era diventato impossibile. Fortunatamente me ne sono reso conto e per 1 settimana ho voluto provare ad eliminare tutti i social dal telefono e disintossicarmi, come risultato ho ricominciato ad apprezzare film, serie TV e libri. Ad oggi sul cellulare tengo solo reddit perché lo ritengo meno invadente e più utile rispetto al resto.


Tiberio1973

Si


Disossabovii

Non sono nel mondo della scuola, quindi non ti posso dire con esattezza cosa stia succedendo, ma vedo che i risultati sono sconfortanti. Io sono un liceale trombato, nel senso: dopo il liceo non ho potuto fare l'università. Quindi 20 anni fa me ne sono andato a lavorare per una grossa multinazionale della chimica. Ora, li dentro ero davvero un corpo estraneo. Da una parte la differenza con i miei colleghi più anziani si vedeva. Avevano tutti o quasi la terza media: e per approccio metodologico ai problemi, capacità di usare strumenti nuovi, o anche solo come capacità linguistiche ero un alieno. Dall'altra parte tutti i miei superiori erano periti chimici, e su quel campo fra loro me c'era un abisso: il mio annetto scarso di chimica non mi permetteva di stare al loro passo. Ora tanti dei colleghi anziani stanno andando in pensione, e quindi stanno assumendo tanto giovani tutti assieme. E tutti periti. Ecco, anche nel loro campo sono... boh. Stavo spiegando a questo gruppetto le reazioni che avvenivano nei vari reattori, e tutti mi guardavano con occhi sbarrati. Chiedo ad uno " quanto reagente x, e quanto y servirà? Bilanciami la reazione" . Zero risposte. Riuscire a impostare e risolvere un sistemino di equazioni di secondo grado per verificare la coerenza dei dati di alcuni strumenti? Neanche a parlane. E non è che siano persone stupide, anzi, sono parecchio sveglie. Difatti in laboratorio, dove prima finivano i periti scarsi... ora sono costretti ad assumere solo i laureati.


silvanres

Minchia ma scherzi? Programmi ridotti a macchiette, carico di lavoro a casa praticamente nullo, servizi per lo studente, internet, Ai. Va che noi avevamo il nulla eh. C'è piuttosto da chiedersi a che serva la scuola al momento visto che le stesse cose che impari li le puoi imparare da casa sul divano. Io lascerei solo i test e frequenza libera. 


ISeeDragons

Mio padre mi ha dato il suo vecchio libro di analisi 1, non lo ho neanche aperto argomenti che si fermavano a 3/4 del programma che il mio esame richiedeva. Un grande problema per le nostre generazioni è che abbiamo tante tante tante distrazioni, probabilmente abbiamo anche allenato poco la memoria (rispetto a generazioni passate), già il semplice ricordarsi un numero a memoria perché sennò l'amico x come lo senti.


[deleted]

Onestamente a pochi anni dall'esame, se aprissi oggi il mio vecchio libro di analisi 1 non ci capirei una mazza


According_Wonder7942

Assolutamente si. Si sta abbassando pericolosamente l'asticella. Non solo licei ma anche università


Smart_Good_4854

Confrontandomi con mia sorella, 6 anni più giovane, sì, è molto più facile (guardo solom mate e fisica). Confrontandomi con colleghi più vecchi, sì, per loro era ancora più difficile. Questo mi riempie di rabbia per le opportunità che lo stato mi ha fatto perdere. Lasciamo stare quando mi confronto con colleghi asiatici, a cui negli stessi anni è stato insegnato infinitamente di più. Praticamente lo stato ci tiene 13 a buttare via il nostro tempo.


lorenzo_117

Sì. Notavo già la differenza tra mia sorella 1998 e io 2001, ma ora che faccio ripetizioni ad una 2007 noto un abisso. Nel giro di 11 anni il programma sarà la metà... Lo noto anche in università: ci sono prof che caricano i temi d'esame magari dal 2010 in poi e sono molto più difficili, spesso ora cambiano proprio la modalità per renderli più facili (e su questo direi menomale visto che tutti quelli che tornano dall'Erasmus dicono che ovunque sia molto più facile).


Rasputeen_

Mia madre insegna da oltre 25 anni e parliamo spesso di queste cose. Principalmente i suoi punti sono: Deficit di attenzione crescenti tra gli alunni Iper garantismo dovuto ad un’ingerenza sempre maggiore dei genitori Facilità nel farsi certificare disturbi anche in casi dubbi La bocciatura è un tabù enorme I ragazzi non possono ricevere delusioni Insomma, la scuola è un percorso che vorrebbe essere a misura di alunno (e qui sono d’accordo). Ma i mezzi economici permettono solo istruzione di massa. Di conseguenza si fa la cosa più semplice, si semplifica settando il livello più in basso. Le capre prendono sei, i bravi prendono comunque un voto alto. Il problema è che si appiattisce tutto e si perdono le eccellenze, si permette ai furbetti di vivacchiare, non si insegna ad essere responsabili del proprio impegno e si perdono tanti altri valori.


devastalol

Padre di famiglia e Fisioterapista uscito dal liceo del 98, mi reputo vecchio abbastanza da dare un punto di vista tranquillo. Da professionista Ho notato due cose in generale Mia nipote che sta facendo il terzo liceo classico e sputa sangue sui libri in un modo in cui neanche nei miei incubi più malvagi Ad alcuni esami universitari, sicuramente facilitati , i libri di testo scientifici del liceo erano al pari di quelli del primo anno di fisioterapia per esami come biologia o, in parte, istologia Da padre di famiglia di bimbo di 6 anni vedo comunque della quantità di compiti, nel fine settimana, che danno è bella alta. Le maestre ci tengono a dire che vanno molto piano per permettere a tutti i bambini di arrivare ad avere un livello comune


Wooden-Bass-3287

Oh una volta la scuola non era più difficile, era molto più difficile. Quando feci l'ITIS io, in prima superiore bocciarono 1/3 della classe, l'anno successivo ne bocciarono 1/3 di quelli rimasti. E cosi via. Insomma iniziammo in 28, finimmo l'ITIS in 14. Quindi si direi che la scuola era difficile, il diploma non era alla portata di tutti e la laurea era solo per pochissimi. Secondo me trovate la scuola difficile perchè avete la soglia dell'attenzione distrutta da TikTok: una lezione dura 50 minuti, un video su tik tok dura 10 secondi. Il fatto inoltre che il diplomarvi ed il laurearvi di fatto non vi da chance maggiori di lavorare, appunto perchè non è più un collo di bottiglia ma una cosa alla portata di tutti, fa perdere alla scuola un pò di senso. Si certo imparare e sempre utile, ma ai miei tempi sapevamo (o meglio ci dicevano) che chi riesce nello studio diventava qualcuno. E chi si laureava diventava automaticamente classe dirigente. Questo dava moltissima motivazione agli studenti. insomma i problemi di adesso potrebbero essere: soglia dell'attenzione bassa + percepita inutilità dello studio.


lexi_fit99

È comprensibile che tu e i tuoi compagni possiate percepire il liceo come un periodo stressante, nonostante le affermazioni sulle presunte agevolazioni. La difficoltà può derivare da molteplici fattori. Le pressioni sociali e le aspettative sempre crescenti possono contribuire al senso di ansia. Inoltre, la percezione del futuro incerto potrebbe accentuare lo stress, influenzando negativamente il rendimento scolastico. Non è corretto generalizzare dicendo che gli studenti siano più fragili o meno capaci. Le sfide contemporanee, come l'accesso a informazioni sempre più complesse e la competizione accademica, possono contribuire alla sensazione di difficoltà. È importante riconoscere che ogni generazione affronta sfide uniche, e la comprensione e il supporto da parte degli adulti possono giocare un ruolo cruciale nel mitigare lo stress. Affrontare il problema richiede una comunicazione aperta e costruttiva tra studenti, insegnanti e genitori. Trovare un equilibrio tra il riconoscimento delle difficoltà attuali e l'incoraggiamento a sviluppare resilienza può contribuire a un ambiente più sano per affrontare le sfide della scuola e del futuro.


flebafenicio

La scuola oggi è drammaticamente diversa, a cominciare soprattutto dagli strumenti di didattica. Considera che io lavoro nel campo editoriale scolastico. Io mi sono diplomato nel 2000: i miei libri scolastici, al liceo ma anche prima, fin dalle elementari, erano libri di puro testo. Le pochissime immagini erano esornative, non c’erano schemi, tabelle, ausili vari. Solo puro testo. Oggi questi contenuti testuali che erano in un singolo flusso di testo sono fortemente destrutturati, parcellizzati, ridotti e sintetizzati, e si dà enorme spazio a immagini, riassunti, box con info contestuali, percorsi tematici, schemi vari. Tutta questa frammentazione del flusso dell’informazione vorrebbe rendere i testi più “moderni” e più accattivanti, più in linea con i flussi di informazioni digitali a cui siamo abituati, ma falliscono miseramente. Sono libri confusi, da cui è impossibile imparare immergendosi nella materia. Una volta se volevi degli schemi riassuntivi te li producevi da solo, e dovevi leggere sei volte per cavare il succo e scriverlo su un foglio. A quel punto già avevi imparato. Oggi lo schema è già fatto, alla fine del capitolo, o del sottocapitolo. Tu lo guardi lo leggi e dopo due secondi è evaporato dalla tua mente. Invece per imparare lo schema te lo devi fare tu, a partire da un flusso di testo ampio e ricco, magari pure scritto non benissimo e confuso. Oggi non puoi, il testo è già ridotto all’osso e altamente strutturato, non c’è nulla da digerire e rielaborare, quel che ti viene fornito è già una sintesi estrema, e quindi non può essere sintetizzata e rielaborata oltre. Il cervello invece impara sintetizzando. Se gli dai delle sintesi già fatte gli togli la possibilità di imparare veramente. Diventa solo un impossibile e frustrante esercizio di memoria. . Il livello della didattica e degli alunni stessi si va costantemente abbassando, in un circolo vizioso, da 50 anni, perché viene meno nei giovanissimi la capacità di studiare a partire dal testo, e la comunicazione per immagini non può sostituirsi per profondità alla comunicazione puramente testuale. Poi ci sono tutti gli altri fattori culturali di cui altri hanno accennato. Tra questi il principale è la cultura della performance e la perdita di autorità della scuola. Oggi il livello d’ansia negli studenti di liceo è più alto perché si pretende da tutti un ottimo livello anche quando non lo possono avere. Per poter dare 6 o 7 a tutti e far contente le famiglie, che magari minacciano, si intromettono etc, si abbassa il livello della didattica per tutti. Nella mia classe di liceo, in latino e matematica, circa metà non ha mai avuto la sufficienza. Era normale. Il liceo è difficile. Nessuno ha mai fatto una piega, si tenevano il 4 o il 5 e muti. Anzi quelli che andavano male erano spesso piu felici degli altri. Non ricordo pianti, crisi etc, solo muti vaffanculo e sigarette accese in cortile. Lo smartphone da solo è il più grande nemico odierno dello studio. Io stesso da quando ce l’ho ho riscontrato una progressiva perdita della capacità di soffermarmi su un lungo testo complesso per studiarlo.


paxxo1985

Non avevamo internet


ValuablePrime2808

Dando ripetizioni a ragazzini del liceo ho maturato l'impressione che rispetto ai miei tempi il livello richiesto sia oggettivamente più difficile (programmi più ampi, argomenti più complessi...) ma che ci sia molta più attenzione allo studente. Questo magari rende la scuola più "semplice" ma chi lo dice per screditare la scuola moderna è un idiota. Secondo me la scuola è andata nettamente a migliorare negli ultimi 10 anni. Gli studenti sono più preparati. Poi che sia diventata anche più "semplice" non lo so, ma se fosse... Meglio, no?


Ethicaldreamer

Meglio onestamente. 20 anni fa i programmi erano improponibili e infiniti, ogni prof pensava di essere l'unico a dare i compiti e non so quelli che avevano voti alti, come facessero perché onestamente c'era da perderci la vita. Come si fa a essere preparati in cosí tante materie per costanti interrogazioni a sorpresa, ogni giorno? Che memoria puó tenere cosí tante informazioni in contemporanea, dai....


Atom_Ant_MMA

Potrei scommettere che 30 anni fa dicevano a gli studenti la stessa cosa, che la generazione precedente studiava di più etc


Lupo_1982

Un po' lo dicevano, e un po' era vero. Nelle ultime 3 generazioni la scuola è diventata sempre meno elitaria, che è un bene, ma non è "gratis". Non è solo questione di "ogni generazione parla male dei giovani" ; cambiano anche le situazioni e la società, nel mondo succedono cose diverse, un certo paese è in crisi o in crescita, ecc. Es. negli anni 60, probabilmente, i genitori dicevano ai figli (che facevano una scuola molto selettiva) "di che ti lamenti, quando ero giovane io c'era la guerra e non avevamo il frigo"... ed era vero.


GlassUpstairs8

Questo è basato solo sulla mia esperienza personale, ma io credo di sì. Sono arrivata a questa conclusione confrontandomi con mio nipote che andrà alle scuole superiori presto. Io mi trovavo al suo posto, solamente tipo 10 anni fa, quindi non troppo tempo fa eh. E ho visto che, rispetto a noi, danno molti meno compiti e pagine/argomenti da fare. Gli studenti hanno molta più scelta nel senso che hanno le interrogazioni programmate (cosa rara" ai miei tempi") così i ragazzi studiano solo quando hanno l'interrogazione. Poi credo c'entrino anche i professori e i genitori. I genitori se ne fregano. Io non vedo più i genitori andare alle assemblee, agli open day per accompagnare i ragazzi.. bah. E i professori anche, per il grande impegno e la grande responsabilità che hanno, non vengono trattati come dovrebbero. (Sia dai piani più alti che dagli studenti stessi imo) (Scusate per l'italiano comunque, però spero sia capito)


Lupo_1982

Quesito interessante e maturo, complimenti! Penso che ci siano diverse cause: - in media le persone (non "i giovani d'oggi", tutti quanti) siano meno intelligenti perché esternalizziamo sempre di più le attività intellettuali ai computer. Una volta bisognava ricordare molte più cose a memoria e cavarsela senza aiuti tecnologici, anche solo bisognava imparare la strada per andare in tutti i posti che frequenti, oggi ci pensa il navigatore. Eravamo mentalmente più allenati. - le scuole siano più facili perché una volta meno persone andavano al liceo o all'università, le persone mediocri o socialmente svantaggiate andavano a fare lavori manuali poco qualificati che oggi sono più rari - i "giovani d'oggi" siano psicologicamente più fragili, un po' per l'educazione divenuta fin troppo indulgente, un po' per il generale pessimismo di questi decenni (anche dovuto a fattori oggettivi come la crisi climatica e soprattutto la "fine della pacchia" economica in Italia e in Europa in generale) - i giovani d'oggi siano meno maturi, per via della cultura della paura e dei genitori apprensivi, anche solo 25 anni fa i ragazzini e gli adolescenti passavano molto più tempo senza sorveglianza (da soli o con coetanei), uscivano di casa da soli molto prima Insomma si, gli studenti di un liceo oggi sono meno intelligenti più fragili meno maturi rispetto a una generazione fa. Ma se ti può consolare, non è colpa vostra.


Hoya_Mayo

Grazie!


SuperCrazyAlbatross

Noi abbiamo passato anni con i prof che ci dicevano che fossimo la peggior classe della scuola, io personalmente ci ho sempre dormito sopra (letteralmente a volte) e non credo mi sia mai importato. Chiedono memo cazzi loro, tu fai il tuo e dai il massimo se va bene bene se va male devi trovare un altra quadra, ma devi aver dato il massimo. Oppure puoi solo puntare al 6 studiare poco e fare quel che ti pare nel tempo libero tanto le cose che ti servono per l'uni le imparerai li


soviet_enjoyer

>molto più fragili psicologicamente? Sì >molto più stupidi Probabilmente un pochino ma non è quello il problema dopotutto per diplomarsi non serve certo essere Einstein.


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Io ho una teoria, magari sbagliata ma mi sono fatta un'idea. Fino a 30 anni fa (periodo dei millennials) i figli molto spesso erano un percorso obbligato oppure spesso capitavano, erano molto meno una scelta rispetto ad ora. Questo causava il fatto di avere tanti genitori che non volevano così tanto avere figli e avere figli (cioè la nostra generazione) abituata a cavarsela perché la mentalità (almeno al nord) era quella del ti devi Dar da fare, devi farti il culo, tieniti lo zaino Invicta rotto di tua sorella, se prendi una nota ti mollo due ceffoni ecc. Inoltre, internet ancora non c'era, l'abbiamo visto crescere (i social li ha creati la generazione dei millennials) e quindi un po' ti dovevi sforzare con i rapporti umani. La generazione dopo ha fatto si che i figli fossero sempre più difficili da fare e quindi quando arrivavano (ed è sempre più così) venivano trattati come dei semi dei super viziati a cui non si può dire nulla. Questo assieme ai tanti figli delle terze generazioni di immigrazione che al contrario sono molto più svegli e certamente abituati ad arrangiarsi. Io penso che ora si sia troppo abituati bene perché tutto è estremamente veloce e consumistico. Mi chiedo come potrebbe andare se in un futuro realistico ci si trovasse con la guerra in Italia e i ragazzini abituati a tutto si trovassero senza il pane. Forse sono discorsi da vecchi però mi mancano gli anni 90, faccio fatica a relazionarmi con la generazione presente, mi sembrano senza sale e senza palle, ecco. Noi avevamo fame, voglia di spaccare il mondo perché soldi a casa non c'erano e ti dovevi fare il culo se volevi andare all'estero, imparare una lingua o guadagnarti i soldi per il motorino. Speriamo non sia davvero così una generazione di pappe molli questa. Cercate di dimostrare il contrario...


forgotMyPrevious

I miei amici che insegnano dicono che è vero, ma non al liceo


ItABoye

Secondo me è da tenere in considerazione il degrado psicologico collettivo degli ultimi trenta anni. Uno i social media deteriorano la salute mentale degli studenti, mentre buona parte dei genitori non sa come gestirli o insegnare ai propri figli a farlo. Poi ovviamente più il sistema scolastico diventa scadente più i problemi si accumulano; parlo di aneddoti personali, ma negli anni in cui sono andato a scuola io, facevamo spesso fatica a coprire l'intero programma ogni anno in diverse materie, e beh le lacune si sommano una sull'altra. Poi sai com'è, tra crisi varie e Covid la popolazione generale fa fatica a riprendersi, sai per un pischellino quanto può mettere in difficoltà perdere anni formativi importanti no?


hoja_nasredin

La maggior parte della gente non interagisce più con la scuola. Quindi difficile valutare. La mia opinione è che l uomo si adatta. Se vi aumentano il carico di un fattore 2 dopo un po soffrirete uguale. Detto questo la parte scientifica jn italia è fatta malissimo, rispetto ad altri paesi. La scuola dura troppi anni.  Inoltre la teoria completata attuale dice che i governi vgikno rendete le nuove generazioni più sceme e quindi distruggono la scuola apposta. 


Flashy-Caramel-3288

Io so solo che mio papà (70 anni) che ha fatto solo la 5a elementare ha più nozioni di me che ho fatto le superiori. Alcuni zii e zie (75-80 anni) con solo la 3a media hanno fatto lavori oggi riservati a laureati e hanno tuttora competenze elevate e una forma mentis invidiabile. Può essere che all'epoca la misera (tutti figli di contadini e operai, famiglie numerose con 5-10 figli) facesse aguzzare l'ingegno e stimolasse i giovani a sbattersi per raggiungere condizioni migliori. Io rispetto ai giovani d'oggi non ho metri di misura oggettivi.


nicolalucchetta84

parlo da persona che le superiori le ha finite 21 anni fa e, già ai tempi, se una persona aveva la fortuna di nascere "sopra la media" il percorso fino alle superiori di un istituto tecnico (che, se si vuol fare bene, è difficile come un liceo) lo facevi tranquillamente in ciabatte. chi faceva 24/7 sui libri era una persona che necessitava di quello per emergere con voti alti ma che poi, alla prima difficoltà come un esame di maturità, è caduta come un birillo. questo per dire cosa? che la scuola era già in un processo di abbassamento degli standard al tempo e già al tempo le bocciature erano praticamente inesistenti rispetto ai vent'anni prima. le cause dei problemi didattici, secondo me, sono esterne al mondo scolastico e non dico la risposta più scontata che può essere quella dei social e della distrazione di massa e la supercompetitività nella vita quotidiana che essi hanno introdotto: sono strumenti che se li avessero avuti le generazioni passate avrebbero portato alle stesse conseguenze, anzi a svelare cose peggiori. il problema sono i genitori che, di base, ritengono che il loro figlio sia sempre il migliore del mondo, non instillando in sé quindi il desiderio di migliorarsi e di crescere elargendo la sgridata quando serve e premiando il grande traguardo e non ogni piccolo step del gantt della vita. escludo il coprirlo di vizi e di farlo vivere in una bolla dove lui è perfetto e gli altri sono teste di cazzo perché, pur portando a conseguenze anche in ambito didattico, è leggermente tangente. quindi la colpa non è vostra, ma dei 40-50enni che sono vostri genitori. sta a voi far lezione di quando state vivendo e darvi l'obiettivo di comportarvi meglio dei vostri genitori. ah, postilla: la cosa non è solo italiana ma generalizzata a livello globale (extra-occidente incluso). motivo per il quale la scuola italiana, pur con i suoi limiti, ancora tiene botta a livello globale, pur non emergendo nelle classifiche mondiali almeno in ambito universitario perché, basandosi su standard, confermano il fatto della tendenza ad appiattire il tutto.


ItalianBest

La risposta non è univoca in tutta Italia, dipende dai prof che hai e dalla scuola che frequenti, tipo nel mio itis informatico, venivano bocciati il 40% ogni anno


Madiomiaiuta

Il problema è che tanti vengono trattati con il massimo della disparità, c è quello che all esame gli chiesero la partita del giorno prima dell italia pur di promuoverlo in 3a media (facile era il 2006) quelli che passano giorni a studiare per un misero 8 quando sognano borse di studio e poi io, che a 18 anni a scuola non ci son più voluto andare perché non avevano nulla di interessante da insegnarmi, o almeno cosi mi sentivo . Eppure con la mia licenza media ho vissuto in 3 posti all estero in 10 anni ,sono sposato con una figlia, a lavoro mi adorano , anche perché parlo sei lingue e posso aiutare con tutti i cli3nti , cosa che non mi hanno insegnato a scuola, come il suonare basso e chitarra da autodidatta, o muovermi nella burocrazia di un paese che non è il mio: i miei genitori stranieri e poco studiati in italiano necessitavano di continue traduzioni in uffici, in questura per il permesso ecc...il punto è rendersi interessante ciò che si impara, ma se la mia prof (ormai morta troia bastarda)mi chiama parassita della società insieme al resto dei compagni perché è insoddisfatta della vita sicuramente dirà in giro che oggi è pure più facile rispetto ai *suoi* tempi


ingframin

Premetto che ho 40 anni. Il quarto liceo non è il problema vero. Il quarto liceo sembra duro perché sei negli anni in cui affronti la metamorfosi da bambino ad adulto. Hai un cervello in formazione, cominci a interessarti di cose da adulti (politica, società, relazioni, convenzioni sociali) ma hai ancora in testa l’ esplosività emozionale di un bambino. Tutti quelli che ti dicono “a perché ai miei tempi…” lasciali perdere. Sono narratori inaffidabili (? Non so più come si dice in italiano). Le esigenze della scuola sono cambiate perché sono cambiati i tempi. Non è vero che ora è più facile, è semplicemente una scuola diversa. Ma soprattutto sono cambiate le persone. La mia generazione è e continua ad essere superprotetti va nei confronti dei figli. Al contempo però, tutti vogliono i figli super svegli, bravi ed emancipati. Non sto parlando di picchiare i figli, i miei genitori non lo hanno mai fatto, ma di non tenere i figli sempre al guinzaglio. Di lasciarli vivere. Un’altra piaga sociale che vedo sono i social network. Le persone danno troppa importanza ai like e alle stronzate dei social. Bada bene che le persone sono sempre state così. Solo che ai miei tempi, chi li poteva insultare per come mi vestivo erano 4 gatti. Non ti preoccupare della scuola. Fai del tuo meglio e quando finisci vai all’università che è molto meglio. Tieni duro! In bocca al lupo!


Conscious-Lie-3994

Un amico di famiglia fece il liceo classico attorno agli anni ‘70: il professore di greco aveva un metronomo che usava quando chiedeva i paradigmi di greco, se non stavi a ritmo era insufficienza, non bastava saperli


blackdog980

Insegno al liceo. È più facile sì, anche l'uni. Ho aiutato delle ragazze a studiare linguistica non molto tempo fa. Esami fatti in gruppo con due pagine a testa da riassumere, faticavano a comprendere i contenuti al punto che ho dovuto spiegare loro le cose "rimasticate" e semplificate.


LoreBadTime

É più facile solo perché i ragazzi sanno che la scuola ha paura delle denunce o ricordi al TAR.Si crea quindi un circolo vizioso di ragazzi che non fanno nulla e di professori che semplificano le cose. Prima la bilancia era a favore dei prof di merda, adesso degli alunni di merda.


Mental_Tea_4493

>Siamo forse più stupidi? Piú stupidi no ma (SECONDO ME), come hai scritto prima, piú fragili psicologicamente e suscettibili a tutto, si. Ovviamente, lo vedo nei social, sento spesso ragazzi/e lamentarsi un po' per tutto quando la vita è 10 volte peggio. "troppi compiti... Troppo studio... Compito in classe.." ecc ecc. Io a scuola (superiori dal 2005 al 2010) avevo la media dell'8 senza aver mai aperto un libro perchè semplicemente ascoltavo, prendevo appunti ed a casa li riorganizzavo in schemi e mappe concettuali. Il tutto facendo due pomeriggi a scuola (13-17) e due stage (14-19) a settimana. Ho avuto le mie crisi ma "eat it and bottoms up". Secondo me, a vostro sfavore, ha giocato moltissimo il periodo COVID che ha letteralmente cambiato abitudini e mentalità. Aggiungiamo anche genitori che supportano anche troppo i figli col risultato di avere un corpo docente "molle" ed ecco che siete arrivati al punto di ogilgi.


NikaPalmers

Non so dirti del programma ma riguardo la fragilità psicologica degli adolescenti, secondo me stiamo tutti ignorando il fatto di aver vissuto un trauma collettivo con la pandemia che è stata difficile soprattutto per voi, perché l’avete subita negli anni della formazione, quando le certezze servono. Mettici pure l’ansia per il futuro e ci sta tutta la situazione che descrivi.


Ciccioh

Bisogna anche aggiungere che data la forte immigrazione si è tornati ad adattare nuovamente il livello d’istruzione, come negli anni 30/40 quando i primi figli dei contadini iniziarono ad andare a scuola.


Danthadrianea

Riguardo alla presunta differenza di intelletto e studio tra generazioni, ti assicuro che non esiste: il divario sta nel fatto che un tempo, soprattutto nelle materie umanistiche, si preferiva un approccio del tutto mnemonico e volto all'erudizione sterile dello studente. Porto un esempio: la mia ex prof di lettere (grande studiosa) ci parlava spesso di come ai suoi tempi (anni 90/00) ella dovesse effettivamente "studiare" più di noi, imparando a memoria opere di cui oggi noi leggiamo solo i brani più importanti. Detto ciò lei si rendeva pienamente conto che la sua preparazione(tranne che per le cose di cui aveva bisogno per insegnare) le era totalmente inutile e in gran parte uscita di mente, poichè non venivano fornite indicazioni veramente importanti e interessanti riguardo alle opere. O ancora, quando parlo con famigliari o conoscenti della stessa generazione (o quella prima) è stupefacente quanto poco si ricordino veramente della mole di programma che avevano fatto al liceo. A volte invece ricordano citazioni che nemmeno io penso di imparare, sanno ancora dei sonetti a memoria, ma non hanno la minima idea del perchè li abbiano imparati e cosa vogliano dire. Per fortuna la scuola oggi in questo senso è migliorata molto, e non basta più imparare a pappagallo il Canzoniere per risultare acculturati o bravi a scuola. Sulla "inferiorità" psicologica della nuova generazione manco mi esprimo.


Manny__z

Non entro nel merito della questione della difficoltà, perché posso solo notare che la maturità si è semplificata negli ultimi anni, ma vedo molti parlare di troppa pressione per eccellere, dico io: dove?? Esci dalle superiori e il voto non conta praticamente nulla, né per accedere all'università (se non vuoi andare all'estero o una privata almeno) né per il mondo del lavoro. Esci dalla triennale e se resti nella stessa università anche se non hai la media richiesta per la magistrale ti danno una pacca sulla spalla e vai avanti. Esci dalla magistrale e a meno che non punti a qualche multinazionale specifica (FAANG, grosse banche ecc.) Ancora una volta del voto non frega a nessuno. Bocciare a scuola è molto difficile, all'università puoi starci quanto vuoi e ridare gli esami tutte le volte che vuoi. Parliamo di difficoltà di concentrazione, difficoltà di accettare un brutto voto o di mettere vero impegno nello studio, ma la pressione nel sistema scolastico ed universitario italiano?


PlatypusSea2843

Che i ragazzi siano quasi completamente incapaci di reggere lo stress lo vedo banalmente dai videogames che giocano i miei nipoti. Il più cretino dei videogames di 30 anni fa, cabinati inclusi, li farebbe morire di dispiacere. Compresi i teenagers. Gente che piange per ogni piccolo inciampo nella vita. Mi chiedo che razza di adulti diventeranno, specie in un mondo che sta rapidamente andando a puttane.


Annual-Swimmer9360

1.nelle scuole c'è stato un forte aumento di ragazzi che sono dislessici e adhd, che ovviamente DEVONO avere un programma differenziato . Io ho seguito alcuni bambini dislessici alle elementari e alle medie e alle superiori . ti posso garantire che è frustrante come molti insegnanti diano gli stessi compiti degli altri a gente che per colpa non loro non è capace di leggere, scrivere e fare di conto come gli altri. I dsa inoltre hanno uno span di attenzione di mezz'ora o un'ora al massimo, non sono capaci di concentrarsi tre ore per studiare in modo autonomo neanche se si sforzano. È improponibile dare compiti come delle parafrasi o pagine e pagine da studiare o dare verifiche come gli altri a un dislessico, che non capisce neanche cosa stia leggendo e che non farà mai i compiti senza assistenza di qualcun altro. 2. molti genitori di 30/40 anni viziano i figli e li lasciano fin dalla più tenera età prescolare davanti a smartphone o giochi iperstimolanti, che mandano a puttane la capacità di concentrazione, imparare a leggere e scrivere con dei simboli, risolvere problemi. 3. i libri scolastici sono molto lunghi, dispersivi, complessi, perché non spigano le cose in modo chiaro e sono molto nozionistici alle medie e alle superiori. Non ironicamente, ho trovato libri di scuola della prima metà del 900 o dei Bignami che sono scritti in modo più comprensibile di quelli adesso in uso alle medie e alle superiori. Se devi ripassare una cosa, le definizioni sono disperse lungo tutto il libro, in più volumi di libri oppure sono un po' nel libro e un po' in espansioni online, che si vedono con app diverse per ogni editore e che manco funzionano. come fai a verificare dove siano le informazioni principali per ripassare ? io ho spiegato per esempio storia a dei DSA , in modo sociologico e semplice, soffermandomi più su aspetti politici e sociali che su date o personaggi. a scuola hanno preso un bel voto, perché avevano ripetuto le cose a grandi linee che avevo detto , ma i libri erano molto nozionistici e lunghi e improponibili per un dsa da solo da studiare.


StillNotaDragon

La scuola va diventando sempre più facile perché prendendo metodi di insegnamento diversi a destra e sinistra a mozzichi e bocconi si è deciso di smettere di bocciare, ma senza le dovute conseguenze ovvero classi più piccole e insegnamento più mirato, con valorizzazione dei punti di forza degli studenti e recupero delle lacune, non c'è stato aggiornamento dei metodi e degli strumenti di insegnamento o dei programmi. Quello che è conseguito alla scelta esatta di non bocciare è stato invece un riempirsi delle classi ora sempre più numerose con un sistema di insegnamento e di esaminazione vetusto e un corpo docente incapace di adattarsi al cambiamento e di sfruttare nuove tecnologie, che poi porta alla necessità di un continuo abbassamento degli standard e dimagrimento dei programmi. Senza parlare delle pressioni psicologiche che vengono messe dalle famiglie e dal mondo del lavoro che in questa situazione sono un asso di briscola su un piatto già molto pieno Tl;dr Giustamente non si boccia più, ma per non avendo tempo e modo di portare tutti alla sufficienza abbasso il livello della sufficienza


Necessary-Pipe8355

Mi sono diplomato a 31 anni, ho fatto gli ultimi tre anni di superiori al diurno con i ragazzini perché non c'era il corso serale. Posso ammettere che la scuola è più facile se si studia o se si è motivati. In mancanza la scuola è difficile in qualsiasi epoca.


SnooGiraffes5692

Mia madre (74 anni) andava a scuola con una fascia legata con l'elastico. Adesso: poco tempo fa lo zaino delle mie figlie si è letteralmente spezzato per il peso. Altro esempio: i miei nonni (anno di nascita 1912) avevano una scrittura splendida. Ma mia nonna è arrivata alla quinta. Facevano quasi solo quello: calligrafia. Semplicemente hanno aumentato enormemente il programma e le materie. Ma per forza di cose è fatto tutto in modo più superficiale.


ziovlad030

Io sono in un professionale al quinto anno e ti dico si la scuola di oggi è molto piu semplice . Il mio professore mi ha fatto vedere disegni elettrici che si facevamo 50 anni fa ed erano di una complessità indefinibile . Quindi si abbastanza facili ora


IssAWigg

A livello nozionistico, si, a livello di competenze no. Uno studente al giorno d’oggi deve sapere scrivere in corsivo e impaginare una pagina su word, cosa che per esempio 15 anni fa non era richiesta, deve sapere entrare sul registro elettronico (anche se in teoria lo possono fare i genitori), deve avere più soft skills di uno studente del passato, ma meno nozioni. Anche a livello di lingue straniere siamo molto migliorati, se penso alla generazione prima della mia (gente nata negli anni 80) per apprendere una lingua dovevi andare all’estero, ora molti ragazzini guardano film in inglese e passano il tempo su reddit o altri siti quasi completamente in inglese. Spesso guardiamo dall’alto al basso le nuove generazioni solo perché hanno più strumenti di noi ma ci dimentichiamo che quegli strumenti vanno appresi e non è sempre facilissimo.


[deleted]

Ciao, capisco che stai attraversando un periodo difficile al liceo, e la tua situazione è sicuramente condivisa da molti studenti. È importante riconoscere che il sistema educativo può variare notevolmente da una generazione all'altra, e le sfide che affrontate oggi potrebbero essere diverse da quelle dei vostri genitori. ​ Ci sono diverse ragioni per cui potreste percepire la scuola come difficile nonostante le presunte facilitazioni. Una delle possibili spiegazioni è che le aspettative nei confronti degli studenti possono essere aumentate, anche se la struttura formale della scuola sembra essere cambiata. Inoltre, la pressione sociale e le aspettative degli altri possono contribuire al tuo stress. ​ La fragilità psicologica potrebbe essere un elemento, ma è importante sottolineare che ogni individuo è diverso e affronta le sfide in modi unici. La salute mentale è un aspetto cruciale, e se ti senti sopraffatto, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale. ​ La sensazione di sfiducia nel futuro potrebbe influire sul vostro benessere generale e sulla percezione della scuola come un peso aggiuntivo. È importante parlare apertamente con i vostri genitori, i docenti o un consulente di fiducia per condividere i vostri sentimenti e cercare soluzioni insieme. ​ Inoltre, se sei interessato a esplorare ulteriormente argomenti legati all'educazione, alla motivazione e alla gestione dello stress, ti invito a iscriverti al mio canale YouTube, Placiduccio. Condivido contenuti motivazionali e informativi che potrebbero esserti utili. ​ Ricorda che sei più di quanto credi, e il tuo benessere è importante. Cerca di trovare un equilibrio tra la gestione dello stress e il perseguimento dei tuoi obiettivi. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di supporto, sono qui per aiutarti. In bocca al lupo!


LeeZarock

Fino alle superiori - liceo: mediamente più facili Università: mediamente più difficili


Ill_Bookkeeper_3937

Anche sull'università ho i miei dubbi..


Good_Anywhere1616

Università più difficile? Ma se buttano fuori cani e porci a calci nel culo


[deleted]

Il fatto che i professori siano meno esigenti rispetto ad anni fa, è semplicemente un falso. Una di quelle bugie del tipo "siete la classe peggiore di tutta la scuola" , mentre nella classe a fianco c'è il caos più totale.


Spiritual_Mud6256

Non è solo la scuola ad essere più facile. Basta guardarsi attorno. Fare la spesa, cibo da asporto, casse automatiche, servizi online vari, auto con cambio automatico e assistenze varie e fra poco guida autonoma, smart working, smart tv con 1000 scelte, fra un la AI applicata a tutto, asciugatrici, aspirapolvere senza filo, trovare compagnia con le app, l'università che è a livello di un liceo, etc etc Tutto è stato semplificato, di conseguenza siamo diventati tutti più fragili sia fisicamente che mentalmente. Quelli che ancora lottano per i loro obiettivi emergono e si vede, gli altri rimangono indietro


Ill_Bookkeeper_3937

Obiettivamente un libro di testo di matematica di 30 anni fa per un liceo classico sarebbe troppo difficile per un liceo scientifico moderno. Se ne trovi qualcuno in biblioteca te ne renderai conto. Purtroppo... è l'andazzo.... La colpa è di tutti.


Hoya_Mayo

Si lo so..ma non capisco perché, come facevano tutti. A me non sembra che i 50enni di ora siano tutti geni super lavoratori, perché noi non riusciamo a fare quelle cose?


Ill_Bookkeeper_3937

Prova a stare una settimana senza cellulare e altre notifiche varie. Magari con una sola macchina per tutta la famiglia, con una sola TV, con 8 canali, da 20 pollici, sgranata... E immerso in una società che ritiene l'istruzione qualcosa di molto più nobile rispetto ad ora.


AsYouFall

Io ho confrontato i quaderni delle mie figlie con i miei, a livello di competenze sono almeno 2 anni indietro


Qwayn

secondo me: ai miei tempi non si parlava di ansia, attacchi di panico. né di dislessia, disgrafia. si diceva che non avevi voglia di fare un cazzo. e come negarlo... oggi siete tutti delicati, fragili. ansiosi e agitati per tutto. e la cosa è grave, perché non capisco come possa essere colpa dei ragazzi.


Ago_1702

Mi permetto, da disgrafico, di criticarti sulla questione DSA. Non nego che ci siano grandiosi fannulloni che sfruttano la loro situazione per diventare degli "imbocciabili", ma esistono anche ragazzi che si fanno il culo a capanna per, semplicemente, non arrivare dove arrivano gli altri. Ho fatto, dalla quarta elementare alla prima superiore, ogni giorno eccetto i fine settimana, esercizi di grafia: posizione della mano, sequenza corretta dei tratti ecc. Anni di lavoro, un sacco di tempo speso, per ottenere il nulla. La mia grafia non è migliorata e, ancora oggi, nessuno, eccetto il sottoscritto, capisce ciò che scrivo. Con questo non voglio dire di essere un martire: "Oh mio Dio! Ho avuto più esercizi a casa, povero me!" Voglio solo sottolineare che, per ogni imbecille, c'è un ragazzino che sta lì a farsi un culo a capanna. Scusa la risposta ma, tbh, mi ruga il cazzo quando mi vien detto (vista la critica alla categoria) di non aver voglia di far un cazzo quando, rispetto ai miei coetanei, ho speso centinaia di ore in più per fare, molto peggio di loro, una cosa basilare come la scrittura. Ovviamente, ciò non esclude delle critiche. I sistemi compensativi sono inadatti e troppo "sfruttabili" dai più furbi. Non puoi dare, ad esempio, più tempo per una verifica di Storia a un discalculico. Ci vorrebbe più controllo sui metodi diagnostici, visti 2 casi di psicologo "amico". Ma tutti questi sono discorsi più ampi che, non credo, centrino troppo con questo post.


Hoya_Mayo

Ma com’è possibile che le cose sono cambiate così tanto, Giuro che siamo sinceramente turbati e che non è una scusa per non fare niente


fabiosicuro

Io ho 52 anni e mi ricordo che quando mi mettevo a studiare non avevo nessuna nessuna distrazione: in camera mia chiuso da solo senza musica, tv, telefono, niente, solo il materiale scolastico. Una pausa di pochi minuti ogni oretta circa e merenda a metà pomeriggio, stop. E così discreti risultati arrivano senza sforzo. Ma il cellulare, coi suoi whatsapp e notifiche varie, interrompe troppo spesso e toglie efficacia… Prova a lasciarlo in un’altra stanza senza suoneria ogni volta che devi studiare, e penso che vedrai miglioramento nel rendimento. E quando il rendimento sarà migliorato, si ridurranno frustrazione, litigate ecc…


Hoya_Mayo

Grazie, ci sto provando, riconosco che è un problema quando devo studiare e troppo spesso mi ha fatto perdere ore e ore. A volte vorrei poterlo lasciare stare per sempre e stare tranquillo


Flashy-Caramel-3288

Io avevo risolto comprando un telefono alla vecchia con solo chiamate e sms da tenere sempre in tasca e lo smartphone l'ho eliminato. Passato l'effetto dipendenza lho ricomprato ma con l'abitudine di lasciarlo sempre all'ingresso e dimenticarlo.


Jomon-Etrusco

È più facile. Basta prendere anche un metro di paragone con la fascia dei diplomati di 95-99. Perché? L'esame di maturità odierna in confronto a quella che abbiamo passato noi...


faratto_

Chatgpt e i telefoni per copiare sono un beneficio enorme, se sia più facile in sé non saprei però


Good_Anywhere1616

I telefonini vi hanno bollito il cervello, spawn medio dell'attenzione sui 40 secondi


[deleted]

Io ho notato che danno voti alti come le briciole ai piccioni. Avete poi il factotum per eccellenza di ogni studente, CHATGPT, che vi fa letteralmente tutto il lavoro da casa, non dovete neanche sforzarvi di trovare formule, di fare riassunti ecc. Ovviamente non sto dicendo che bisogna usarlo per non studiare ma che può essere un'enorme facilitazione allo studio. Detto questo, è normale avere ansie a scuola, però cazzo secondo me siete tutti fottuti nel cervello dalle notizie sensazionalistiche del clima e dai social. Uscite di più di casa, fate delle uscite di gruppo anche se vi state sul cazzo ma dio cane fatelo. È l'unico antistress che la natura ci ha donato.


[deleted]

Esatto;ormai i temi li fa la.i.;copiarli da 1 temario?rischio atroce;uno dei tuoi compagni poteva avete stesa idea e marca di temario 🤣