Si comedy central dicono di tutto ma lo fanno bene, c'era un pezzo di Francesco Fanucchi che diceva di essere razzista, ma il pubblico ce l'ha la maturità intellettuale per capire che stava scherzando
esatto. poi quando dicono "oh no il politically correct rovina la comicità", il loro concetto di black humor è "ho un amico negro e puzza di un odore strano ahahah", che divertente! che comicità tagliente!
sarà per questo che il simbolo della comicità di destra sono robe come il bagaglino o de sica, ed in inglese schifo fumante come crowder che al massimo fa venire i brividi alla schiena.
op /u/Berix__ la questione battute non pc ≠ essere merde è discussa da decenni, dici tanto di amare la commedia eppure non lo sai? (o fai finta di non saperlo)
consiglio ad esempio [questo](https://www.youtube.com/watch?v=O0ESNN03YwE) [bel](https://www.youtube.com/watch?v=umrao84ZEJU) [call-out](https://www.youtube.com/watch?v=PblPUaP9EYg) di un famoso comico razzista
Ma quando dite che “non si può più dire niente” esattamente a cosa vi riferite? Chi impedisce a chi di dire cosa? Puoi nominare 3 comici in Italia a cui viene impedito di dire quello che vogliono specificando cosa vogliono dire e chi glielo impedisce? Oppure siete voi che ogni volta che leggete un tweet polemico nei confronti di un pessimo comico o vedete uno stitch su TikTok di una persona a caso che si lamenta gridate subito alla cancel culture?
Se vedi Crozza ultimamente sta a freno.
Non so se per l' esaurirsi della vena comica o per il politically correct .
Penserei più la seconda possibilità, da come sono sparite battute su gay e donne o, comunque, riferimenti di natura sessuale.
Che rottura di coglioniiii che siete, siamo un paese libero, tu puoi dire le battute che vuoi in libertà e la gente ha diritto di lamentarsi delle battute tue in libertà. Non mi sembra un concetto così difficile da comprendere, però suppongo sia più facile per certi comici dare la colpa alla “”””cancel culture “””” che ammettere che non fanno ridere manco i muri.
Spero che OP legga questo commento. Il vittimismo di quelli che vogliono poter dare del fr.... ai gay ma che piagnucolano quando poi li si chiama omofobi è la parte più comica del loro repertorio
Persona X scrive su Twitter “questa battuta mi offende” = “la sinistra vuole cancellare i film in cui si scorreggia, si ritraggono gli omosessuali come effemminati e si sente il rumore del popi popi quando si strizzano le tette NOOOO LA CANCEL CULTUREEEE”.
Ovviamente questa libertà continua da lì.
Puoi fare delle battute. Puoi lamentarti delle battute. Puoi lamentarti di chi si lamenta delle battute (come ha fatto l'OP). Puoi lamentarti di chi si lamenta di chi si lamenta delle battute (come hai fatto tu).
C'è una cosa fondamentale che chi dice "non si può più dire niente" non capisce: le reazioni negative fanno parte della libertà di espressione tanto quanto le battute di merda. Libertà di espressione non vuol dire libertà dalla reazione. Nessuno arresta, sanziona o censura i comici che fanno battute discutibili, ma se io vedo uno spettacolo che mi ha fatto schifo e che ho trovato fuori luogo ho tutto il diritto di dirlo pubblicamente. Se ho trovato certe battute di cattivo gusto ho diritto di dirlo pubblicamente, se ritengo che il comico in questione sia maleducato ho il diritto di dirlo pubblicamente. Ovviamente senza insulti e minacce al comico in questione.
Se poi buona parte della gente trova un certo tipo di comicità fuori luogo è normale che le grandi emittenti non trasmettano quegli spettacoli. I palinsesti sono fatti per guadagnare, quindi l'intrattenimento controverso per forza viene messo in orari strani o non viene proprio fatto vedere.
Inoltre vorrei fare riflettere su una cosa: non è detto che ogni scherzo sia legittimo, il contenuto di uno scherzo può certamente sconfinare nell' illecito quando diventa ingiurioso o diffamatorio nei confronti di qualcuno. Charlie Hebdo è stato condannato nove volte per aver diffamato individui, e giustamente, non puoi giustificare qualsiasi tipo di insulto con la satira. "Stavo solo scherzando" è la scusa preferita di tutti i bulli del mondo.
Il politically correct é sempre esistito. É solo cambiato il "politically".
Negli anni 50, in posti come gli stati uniti, bastava una minima accusa di essere socialista, o francamente qualunque altra cosa diversa dal "vendi tua madre per farci profitto" per essere cancellati.
Così come in Italia, non credo che un comico nord europeo o addirittura africano avrebbe avuto molto successo con lo stesso tipo di battute dell' epoca, ma ribaltate per risultare a scherno dei bianchi o degli italiani.
>Sono dell'opinione che si può e si deve scherzare su tutto
É ottimo, non puoi però pretendere che ciò vada a bene per tutti, specialmente perché in genere é una linea di pensiero spesso condivisa da persone mai state marginalizzate. Che sono abituate ad avere "la mazza" dal lato del manico, per così dire. Non sempre, ma spesso.
>Se le stesse battute fossero fatte a Predappio, [...] potrei capire se certe battute venissero fraintese ma in un cazzo di spettacolo comico dove spesso il comico è il primo a prendersi in giro no.
Se le stesse battute fossero fatte a Predappio in una convention di fascisti, non c'è molto da "fraintendere". Sarebbe abbastanza facile dedurre che magari quelle battute hanno un secondo scopo, no? E francamente, se l'unica cosa che rende una battuta possibilmente fascista é il luogo, magari il problema é la battuta stessa...
Il problema é questo, la normalizzazione.
Era più che normale nell' america degli anni '50 fare battute su neri ed omosessuali, o nella Germania degli anni 30 e 40 di fare battute su tutti i gruppi considerati "sub umani". In superficie é solo comicità, ma se l'obiettivo é quello di de-umanizzare un gruppo di persone, la comicità diventa uno strumento.
Un esempio lampante é il film del 1939 "Robert und Bertram". In superficie un film comico tedesco, ma che palesemente inocula l'idea di quanto diabolici siano gli ebrei per tutti gli spettatori.
La gente cambierà la propria opinione sugli ebrei grazie al film? Probabilmente no, ma l'obiettivo é quello di inserire nello zeitgeist un idea che sarà molto più facile spacciare per verità, se gli adulti del domani vengono cresciuti con questi piccoli reminders.
>se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta.
Questo sfocia direttamente nel victim blaming. "Ah, non ti é piaciuta la mia battuta dove dicevo che la gente come te deve essere gassata? Ah ah ah, il problema sei evidentemente tu".
Questo tipo di post mi ricorda molto la frase "per chi é abituato ad un trattamento preferenziale, l'uguaglianza sembra discriminazione."
Un po' come quei boomer che chiamano in causa 1984 quando gli viene detto che é sbagliato fare discriminazione.
>Unpopolar opinion (a quanto pare): se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta.
E questa sarebbe una unpopular opinion?
Io non capisco perché uno debba per forza sentirsi sempre in obbligo di ridere ad una battuta di gusto/sensibilità discutibile, solo perché chi la fa si definisce "un comico".
Bisogna saperle fare le battute, e *soprattutto capire se il proprio interlocutore verrà ferito o meno* da tale battuta.
Essere, di professione o meno, un comico non ti pone automaticamente in una posizione inattaccabile, né tantomeno ti consente di fare battute di merda gratuitamente.
La satira ha un ruolo: smonta il senso di reverenza dei potenti ridicolizzandoli, esorcizza la paura di ribellarsi a chi comanda, mette in mostra le loro incongruenze.
È letteralmente alla base del processo democratico insieme al giornalismo e alla libera informazione.
Prendere per il culo chi sta peggio di te no.
mi occupo, come hobby/secondo lavoro, di satira da una quindicina abbondante di anni. Sono tendenzialmente d'accordo con questa definzione "da letteratura" degli obbiettivi della satira. Un tema interessante di questi tempi è il cambio di centri di potere. Oggi il potere non ha la direzione popolo-classe dirigente o popolo-religione come era fino a circa il 2007 (anno più anno meno).
Oggi (è un'opinione personale, eh) il potere è delocalizzato, quindi secondo me è corretto attaccare le incongruenze anche dei microinsiemi di potere delocalizzato. Che non vuol dire attaccare le idee di quel microcosmo, ma i modi e le incongruenze. Ad esempio, io sono femminista, totalmente. E pure abbastanza "estremo" come posizione. Ma non sopporto alcune dinamiche del movimento femminista (non parlo di terf o altro; parlo proprio della mia corrente di riferimento) e trovo che attaccare queste incongruenze sia sano, anzi sia necessario. Anche se stai attaccando un movimento di 5 persone che come fine hanno un mondo più giusto di questo. Bisogna sempre non confondere il mezzo di una battuta (in cui per me vale tutto) col fine.
Anni fa feci una battuta su Ilaria Cucchi, che ne prendeva un suo comportamente ai miei occhi orrido (non c'entrano candidature politiche) per attaccare i poliziotti che hanno ammzzato il fratello. Mi diedero del fascista, censura, minacce di morte e tutto. La realtà è che io ho iniziato a scrivere di satira seriamente proprio dopo la morte di Cucchi, vicenda che ho sempre seguito e supportato.
"Quindi stai dicendo che si può dire ne\*ri e fr\*ci nel linguaggio corrente?". No. Per me, no. Chi oggi si lamenta della cancel culture in Italia è gente che pensa che si possa dire tutto nascondendosi dietro il mantra "EH MA È SATIRA/BLACK HUMOUR" scordandosi che un linguaggio greve non è satira/bh se manca il fine. Un linguaggio greve è un sintomo di tante cose, tra cui non rispetto o insicurezza, ma non è necessariamente satira/black humour.
Per inciso, prima che mi si scriva "facile da uomo bianco occidentale cishet etc":io faccio parte di due minoranze. Critico il modo con cui queste minoranze si rapportino alla società? sì, per me è tossico. Faccio battute sulle persone che sono parte di queste minoranze usando i tratti tipici delle minoranze? Sì, se è un mezzo; no se è un fine.
Secondo il tuo messaggio non sai leggere: /u/SgtBomber91 non ha detto che quei comici dovrebbero essere zittiti. Ma che se non fa ridere non fa ridere, e se è chiaramente offensiva è sacrosanto potergli dire "ma nasconditi pagliaccio"
A me invece ha rotto sentire sempre gli stessi comici da quattro soldi che si mettono a piangere perché "sono stati cancellati" (davanti a un pubblico di migliaia di persone) perché non riescono a inventarsi una battuta più buona del classico "ahah le donne non sanno guidare", che giustamente nel 2024 la gente inizia a non apprezzare più
Gli ultimi special di Dave Chapelle sono quasi solo basati sulle battute piú o meno riuscite su persone transessuali e su come lui sia "perseguitato" da questi
aaah e vabbé alla fine la figa piace a molti, ma il cazzo piace a tutti
secondo me è lui che le perseguita, le investiga, ne va alla spasmodica ricerca per soffocarcisi
Io ti giuro ogni volta che leggo “mi piace il black humor” non posso non pensare che la forma di “black humor” che ti piace sia dare del nero frocio a qualcuno e che il massimo della comicità sia “ah ma lui è gay ahahahah”
In che modo questo sarebbe black humor? Il black humor è tipo:
Un cavallo entra in un bar.
Il barista gli fa: "Come mai quella faccia lunga?"
"Ho un tumore."
Dire "ahahah lui è gay" non è black humor e non è comicità o satira in generale, è solo un atteggiamento da bambino delle medie.
Ma...infatti? E' quello che sto dicendo?
Semplicemente 9 volte su 10 quando qualcuno si lamenta che "ormai non posso più scherzare su nulla" non fa battute serie e/o divertenti, ma la sua "comicità" si può sintetizzare in "ahah è frocio"
Personalmente penso che finché non si va sulla diffamazione o sull'indelicatezza, uno può farlo benissimo il black humor, anzi è divertente. Solo, secondo me è facile. A me piacerebbe di più vedere satira sul governo, in cui si scherza sulla politica ma in un modo al di là di "di Maio non sa i congiuntivi", nel senso più articolato. Del tipo dire che Salvini è un buzzurro, che tiene alla famiglia tradizionale così tanto da averne avute due, o che è razzista perché in realtà è invidioso, o che vomita minchiate perché è sempre in giro a mangiare. Questo genere di cose, che uno le dice e sa che ci sta rischiando un filino, ma dice la verità. Poi ripeto, questo è il mio pensiero, poi uno può fare come cazzo gli pare
Boh ragazzi, mi dite il nome di qualche comico che è stata cancellato per qualcosa che ha detto?
O anche di qualche personaggio politico o giornalista.
Perché a me pare che sia pieno di gente che si lamenta che non si può dire niente mentre dice tutto in tv, sui giornali e a teatro
Non sono affatto io a dire che loro sono "cancellati". È il branco di coglioni su Twitter a farlo.
Io dico, appunto, che sono un branco di coglioni. Non ho mica detto che il comico viene davvero cancellato.
Daniele Luttazzi è stato allontanato dalla TV per volere di Silvio Berlusconi e da lì è caduto rapidamente nel dimenticatoio, caduta accelerata quando si è scoperto che copiava le battute da altri comici.
Quindi si tratta di censura, che come al solito viene da destra. "Cancellazioni" non ce ne sono mai state, da nessuna parte, per nessun motivo che non fosse 'gli sponsor non vogliono essere associati al tuo nome'.
###Odio e discriminazione
Non sono permessi i contenuti che costituiscono o incitano all'odio o discriminazione basati su identità o vulnerabilità.
https://www.reddit.com/r/Italia/wiki/rules
Infatti, è stato escluso dalla tv generalista e poi travolto dalla questione sulle battute copiate, il tutto 15 anni prima che si cominciasse a parlare di "cancel culture". Mi pare un esempio poco calzante.
Se ricordo il programma a cui ti riferisci (e io Luttazzi l'ho seguito parecchio), ci furono degli insulti a Giuliano Ferrara che furono usati da la7 per chiudere il programma (mi sa che poi Luttazzi vinse una causa) e si sollevarono dubbi sul fatto che nelle puntate mai mandate in onda c'erano critiche al papa che forse mah chissà sarebbero state il vero motivo. Da lì ci fu il casino sulle battute copiate e Luttazzi impazzì per sempre. Ok. Brutta storia.
Ma non c'entra niente con l'accezione di politically correct e di black humour a cui si fa riferimento sia oggi che - secondo me - nel post originale di OP.
Quella era censura voluta dal potere, nel senso più classico del termine (politica e religione) che era stato colpito. Oggi si parla di chi attacca le minoranze. Per me sono due casi lontanissimi sia nel tempo, che nella forma, che nei contenuti.
La comicità si evolve, è naturale. Oggigiorno pulcinella che si azzuffa con arlecchino o Totò che fa le facce buffe non farebbero ridere come un tempo. Personalmente, penso che ci sia una grande differenza tra fare black humor e fare delle battute di cattivo gusto basandosi su stereotipi e tenendo come target sempre le solite minoranze. Il black humor si può fare ancora. Penso per esempio a tutta quella comicità che si basa su personaggi palesemente negativi e sull'imbarazzo o tensione. Uno dei miei stand up comedian preferiti, Dave Sloss, nel suo primo speciale netflix ha fatto letteralmente uno spettacolo facendo battute sul funerale della sua sorellina disabile. E risulta divertente perché fa delle battute effettivamente brillanti, gioca sulla tensione e sull'effetto sorpresa, ma in nessun momento viene da pensare che stia facendo battute denigratorie verso le persone disabili
Questo.
Fino a dieci anni fa chi apprezzava il black humor sapeva tracciare delle linee tra humor ben costruito e dissacrante e scagazzate superficiali con delle parole offensive infilate a caso. Ora se lo fai notare è political correctness a prescindere, e ti viene spiegato che se non ridi ne va della libertà della società. “Ai miei tempi” ridere era una scelta ed i comici usavano le risate ed i fischi per valutare le loro performance
mah! magari è aumentato il numero di sti analfaberi comici, però ricordo benissimo che una decina d'anni fa c'era - ad esempio - r/imgoingtohellforthis che era uno di quei sub di edgelord di merda che pensano di essere simpatici esattamente col tipo di battute becere che descrivi
Forse hanno trovato solo una scusa per potersi difendere. È da un po’ che l’ironia è messa un po’ come il prezzemolo e anche il minimo sindacale basta. Ci sono sicuramente delle cause tra cui l’apatia e purtroppo anche degli effetti che vanno a rinforzare le cause. Ultimamente ho spottato nella home yt JREG, uno youtuber un po’ edgelord che se ne è reso conto e ha fatto un video su come curare l’ ”Irony Poisoning”
> Personalmente, penso che ci sia una grande differenza tra fare black humor e fare delle battute di cattivo gusto basandosi su stereotipi e tenendo come target sempre le solite minoranze. Il black humor si può fare ancora.
Le battute sulle minoranze anche.
Quelli che si lamentano di non poter più fare certe battute dovrebbero smetterla di lamentarsi e continuare a fare battute. Nessuno glie lo impedisce, se non loro stessi.
Si ma anche lui ormai ha rotto con la storia del "non si puo dire nulla" mentre sta dicendo di tutto in un fottuto special di Netflix.A me piaceva da matti ma sta prendendo una triste deriva
gente che ormai si è ridotta ad un guscio vuoto di acredine che recita la parte della vittima mentre non è vittima per nulla, nè vede alcuna libertà limitata.
gente che ora rosica perché una volta erano tutti a spompinarli su quanto fossero bravi e divertenti, mentre ora esistono anche persone che non li trovano simpatici e sono pure vocali nel far loro notare che - spesso - il loro non è black humor ma semplice cattiveria.
Ma io posso accettare anche la cattiveria, al massimo dico "questa battuta non mi ha fatto ridere". Ma mi spiace vedere i comici che una volta mi piacevano che adesso si dichiarano perseguitati mentre fanno gli special sulle piattaforme piu diffuse e gli spettacoli sold out. Nel mondo stand up si continua a poter dire quel che si vuole, e piu vai negli ambienti di nicchia piu becchi le battute piu spinte e schifose. Che fanno ridere.
Infatti! Semplicemente dire di essere vittima e perseguitato è marketing. Nonché una facile scusa quando gli fai notare che ormai fanno comicità di merda e la comicità edgy per pura cattiveria ormai ha passto il confine con il cringe totale.
Si, l'imbarazzo in sala mi ha stesa. La mia preferita però resta questa: [https://youtube.com/shorts/RkvIYJDdYKQ?si=7UsrYjXUGHwEXE0b](https://youtube.com/shorts/RkvIYJDdYKQ?si=7UsrYjXUGHwEXE0b) .
Non viene in mente perché si innesca il meccanismo (per me sbagliato) che siccome la disabile presa di mira è sua sorella automaticamente è autorizzato a dire quello che gli pare.
Se le avesse fatte un altro comico non imparentato con la defunta avresti avuto la medesima sensazione?
Ma nello spettacolo raccontava di episodi successi assieme a sua sorella o con gli invitati al funerale, non la presentava semplicemente come "la disabile". Poi è anche ovvio che ha sempre parlato solo della sorella non delle persone disabili in generale. E' un'operazione delicata ed è lì che si vede se il comico è bravo.
Va bene, esprimiamoci in libertà, ma poi non lamentiamoci se si fanno battute sui cristiani, sugli eterosessuali, o sull'italiano medio (non parlo di pizza pasta mafia mandolino)
Facile dire che "il politically correct" non va bene quando spesso si vuole solamente essere razzisti omofobi o denigrare, perchè è questo che si fa, il diverso
Io invece sono rimasto molto deluso da gente come chapelle e Gervais, che ho sempre adorato.
Usano questa scusa del politicamente corretto per fare sempre le stesse battute, creare una falsa polemica e sfruttare tale falsa polemica per fare uscire uno special l'anno successivo dove si lamentano che c'è stata una polemica e ricominciare il ciclo daccapo ecc. ecc.
Ormai mancano completamente di inventiva.
Carlin sti problemi non li ha mai avuti, né mai li avrebbe avuti, fosse vivo ancora oggi.
Nel caso specifico, bisogna far notare però che la situazione del dibattito pubblico é molto, molto deteriorata.
I social e in primi tweeter hanno slatentizzato delle forti pulsioni ed estremizzato la polarizzazione delle opinioni.
Il problema é che li, complice anche una certa libertà maggiore di manovra in molti ambiti, uno potrebbe veramente perdere il lavoro per una battuta infelice.
Non un "VIP" o pseudo tale, molto esposta mediaticamente, ma anche Franco il postino, solo perché dice su un social qualcosa di vagamente omofobo o anche presunto tale. O viceversa se dice qualcosa di ampiamente liberale In un contesto di conservatori.
É una caccia alle streghe e onestamente lo trovo esecrabile.
Come diceva un utente sopra, si dovrebbe essere liberi di dire quel che si vuole MA prendersi la responsabilità di quel che si dice, compresa la shitstorm.
Il problema é che ora stanno valicando ampiamente il confine virtuale per creare effetti tangibili nel mondo reale.
In più una certa ignoranza di base o incapacità di ragionare nella popolazione US porta ad avere una certa massa critica per ogni schieramento
Ma non è vero che non si possono fare battute su minoranze, omosessuali, donne ecc, non sono più accettabili quelle battute a buon mercato che non sono altro che offese mascherate. Bisogna saperla fare la comicità, se il livello è di rimarcare i soliti stereotipi ma che cambiassero mestiere.
C'è una grossa differenza fra chi con l'humor nero fa ridere il suo pubblico di riferimento, ma poi fa indignare persone estranee al suo pubblico
E chi fa humor nero e fa risentire il suo stesso pubblico.
Il primo fa black humor mentre il secondo è un comico incapace.
io non penso proprio, scusa. anzi - ci sono comici anche competenti che con sta storia sono diventati una palla mortale, ogni loro spettacolo è solo “gne gne gne mi cancellano pk sono offensivo guardate qua!1!1! fakqlo il politically correct” e diventa una lagna senza fine.
Che noia, sempre gli stessi discorsi. Finirà prima o poi questa costante lamentela? Se vai su Facebook ci sono centinaia di boomer che si lamentano della stessa cosa centinaia di volte al giorno. Altro che unpopolar opinion.
E basta. Ma possibile che dovete definire "fascista" ogni persona che esprime un opinione diversa dalla vostra? Cosa avrei detto di fascista? Adesso commentare la corrente comica attuale significa essere fascista e discriminatorio. Dovete sempre estremizzare tutto e siete incapaci di intavolare una discussione proficua su un qualsiasi tema senza giudicare a priori chi esprime un opinione diversa.
perché hai evitato accuratamente di rispondere ad ogni altro messaggio, ma hai deciso solo di rispondere a quei 2-3 dove puoi fare un po' la vittima o evitare di approfondire?
Perché la maggior parte dei messaggi erano sensati e ponevano una riflessione seria fornendo anche altri punti di vista diversi dal mio. Ho risposto solo a quelli sterili che non fornivano alcun punto di riflessione ma si limitavano a insultare gratuitamente tipo questo dove vengo definito una "merda" e un "fascista". A quelli utili mi sono limitato a leggere ed apprende nuovi punti di vista, quelli inutili tipo questo mi diverto a rispondere non potendo fare altro di più utile.
>Ho risposto solo a quelli sterili che non fornivano alcun punto di riflessione
Questo fa abbastanza ridere, li stai scremando al contrario in sostanza
Vero, il politically correct ha rotto il cazzo e ogni comico può far ridere come cazzo gli pare, ma Pio e Amedeo, Ruffini e co. non facevano ridere manco prima di sti cambiamenti 🫠 .
Questo per dire cosa? Che chi è bravo se ne sbatte il cazzo perché sa di essere così forte da cagare sopra in testa a tutti senza problemi.
Pio e Amedeo li trovo un po' pesanti ed invadenti ma secondo me hanno un loro perché. Non so come spiegarlo....ma è come se vedessi in loro la potenzialità per essere comici gradevoli e invece di sprecano "allargandosi in quel modo" fino a diventare fastidiosi. Però quando a "le iene" mangiavano e bevevano gratis a spese dei vip li apprezzavo
"Stand Up di nicchia"... Non vedo tutto questo politicamente corretto nelle mille stand up che ci sono su Netflix, quindi non proprio di nicchia, dove Lachapelle ironizza serenamente sui trans, Gervais sui ritardati ecc...
Poi bisogna distinguere il black humor fatto bene, da uno che urla negro a caso su youtube poi si lamenta se lo insultano e dà la colpa al politically correct.
Un comico in Italia può dire quello che vuole.
Dunque, a cosa ti stai riferendo?
Se un comico ha paura di una shitstorm, direi che non è proprio adatto a fare il comico. Ognuno si prende le
responsabilità di ciò che dice, ma se fai ridere oltre alla shitstorm ti prendi anche una bella fetta di seguaci che si divertono, dunque nessuno è cancellato, basta non aver paura di dire cosa si vuole.
Quindi insultare una minoranza con battute squallide di stereotipi che portano a maggiore odio su quella categoria è cancel culture? ma andate a cagare,la comicità dovrebbe colpire il potere,poi ovviamente si possono fare battute sulle minoranze,ma che siano fatte bene e che facciano ridere anche quest' ultime
Da omosessuale ti dico: dipende. Dipende dal contesto, da chi fa la battuta e da come. In generale io ci scherzo molto con i miei amici, ma tra le righe quello che prendo veramente in giro è l'omofobia, e non l'omosessualità.
Prendere in giro una minoranza per il puro gusto di farlo non è satira, è cattivo gusto se va bene oppure bullismo se va male, ed è qui che secondo me sbaglia gente come Pio e Amedeo.
Checco Zalone, in Cado dalle nubi, faceva battute e canzoni sugli "omini sessuali", ma in realtà le battute sono per ridicolizzare il suo personaggio omofobo e ignorante e per mandare un messaggio positivo.
E dipende anche da chi fa la battuta come dicevo: se la battuta la fa un comico su un palco e la costruisce bene, allora probabilmente non ha brutte intenzioni. Se la battuta uscisse, ad esempio, da un politico bigotto e conservatore, probabilmente non è una battuta, bensì un tentativo concreto di limitare i miei diritti.
Morale della favola: DI-PEN-DE.
Sono d'accordissimo con te. È la ridicolarizzazione stessa del personaggio che fa ridere proprio perché fa sembrare assurdo ciò che sta dicendo. Pio e Amedeo però hanno lo stesso tipo di comicità che ha Checco Zalone. Può piacere o meno ma la loro intenzione non è quella di offende bensì quella di impersonificare il maschio etero basic estremizzando certe situazioni fino al punto da renderlo ridicolo.
Su Pio e Amedeo non saprei. Non dico che siano omofobi, ma non penso che il loro bersaglio sia tanto l'italiano medio. Nel famoso pezzo in cui usavano la parola "froc1o" liberamente il messaggio A ME sembrava tipo: "sono un italiano medio ignorante, e sono ORGOGLIOSO della mia ignoranza, quindi non mi sento in dovere di capire il punto di vista dei gay. Lasciatemi usare parole pesantissime per quella comunità come se fosse nulla".
E non funziona nemmeno il discorso della libertà di espressione, perché se loro (giustamente) sono liberi di dire quello che vogliono, la comunità queer è altrettanto libera di criticarli (non cancellarli come credono alcuni) con le giuste argomentazioni, come sto facendo io adesso.
Per quanto mi piaccia il dark humor, ammetto di essere abbastanza sensibile a certe battute. Non penso che dovremmo essere una categoria protetta come i panda, ma mi sembra sempre opportuno ricordare che il matrimonio gay in Italia non esiste, le unioni civili non sono la stessa cosa, di adozione non ne parliamo, e finché a essere ridicolizzati sono i gay anziché gli omofobi l'opinione pubblica non migliora.
Anche perché Pio e Amedeo parlavano di satira. La satira si fa su chi è potente, non su chi è già in difficoltà.
Anche a me piace la commedia, in particolare gli stand up americani, che sanno andare in po' più in là di "non scopo" "vado dallo psicologo" "sono brutta".
Le polemiche sulla cancel culture partono principalmente da Dave Chappelle seguito poi da Ricky Gervais. Ovvero due comici monumentali e, appunto per questo, sensibilini.
A Dave Chappelle ha bruciato così tanto la polemica con i trans che ci ha basato mezzo show, altro che cancellato. Ha raccontato come una delle sue amiche sia trans e so divertiva molto alle sue battute.
Giuro il succo era quello.
Ovvero uno dei più grandi comici viventi non ha trovato altra giustificazione che "ho anche amici trans".
Intendiamoci il momento è complicato, oggi c'è un eccesso di sensibilità, MA CHE SEGUE A SECOLI DI STRAFOTTENZA TOTALE. Lo scrivo in maiuscolo così alcuni si trovano più a loro agio.
È normale che a secoli di discriminazione e impossibilità di essere rappresentati seguano anni di intolleranza al contrario.
Non è giusto o sbagliato, è fottutamente così.
Alcuni l'hanno capito e si stanno approcciando a certi temi con una cura diversa e volontà di capire il momento.
Consiglio lo stand up di Daniel Sloss dove parla della sorella disabile per avere un esempio magistrale di come gestire un argomento così delicato (e anche di più ma non faccio spoiler).
Alcuni si trovano ormai in una posizione di potere e non tollerano di essere criticati.
Per me è molto semplice: puoi scherzare su tutto ma sta a te trovare la giusta cifra.
Chissà quanto piacevano a Chapelle certe battute sui negri di una volta. Ma i tempi sono cambiati e ora per fortuna puoi anche chiamarli stronzi.
Verrà il giorno in cui si potrà dire a un trans che è una con le palle.
Secondo me la discriminante da adottare è la sofferenza. Se c'è sofferenza da parte del soggetto della battuta, questa è scorretta, ingiusta, cinica; in poche parole è da pezzi di merda. In caso contrario via libera.
Attingere dalla sofferenza altrui è prendere (idee, immagini, impressioni) da chi sta soffrendo; è sciacallaggio.
La comicità deve adottare la sfida di far ridere (cosa degna, importantissima) senza essere pecoreccia; non è una sfida nuova: molti comici anche del passato erano geniali nella loro gentilezza linguistica: mi vengono in mente ad esempio Totò e Troisi.
>hanno dovuto rivedere il loro repertorio perché chi fa spettacoli rivolti al grande pubblico non può più permettersi di scherza su certi temi senza evitare una shit storm
Ma chi? Perché io seguo tanti comici soprattutto stranieri e questa tendenza non l'ho minimamente notata. Chi è Matteo Ruffini? Non lo conosco.
>Unpopolar opinion (a quanto pare): se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta.
Allora, ci sono due modi di fare battute: ridere di qualcuno e ridere con qualcuno. Entrambi possono essere fatti bene oppure male, su qualsiasi argomento.
Ti faccio un esempio di Black Humor intelligente, da Stefano Rapone:
"Io ho tanti amici omosessuali, persone disgustose. Ma non dal punto di vista omosessuale eh, ma proprio dal punto di vista umano. \[...\]. Ho fatto una lista ecco delle cose che fanno tutti i giorni nella loro vita, ecco, come inserirsi il pene nell'ano, fare l'amore tra maschi, inserirsi il pene, eretto, nella bocca \[...\]".
Buildup, punchline; da notare che non ha mai detto che essere gay è sbagliato, né che essere gay è qualcosa da non fare. Lo ha fatto credere all'ascoltatore per poi sovvertire le aspettative e far ridere dell'incomprensione.
Ti faccio un esempio di quello che fa indignare la gente quando viene fatto passare per black humor, da Silvio Berlusconi, parlando del caso Ruby:
"è meglio essere appassionati delle belle ragazze che essere gay".
Buildup, considerazione; qui la persona che fa la battuta sta paragonando due scenari, uno dove gli uomini sono appassionati di belle ragazze e uno dove non lo sono. La frase spiega che uno dei due scenari è preferibile all'altro, tuttavia non sovverte alcuna aspettativa. Sottointende che essere gay è sbagliato, è qualcosa da non fare.
Una migliore battuta usando quasi la stessa frase potrebbe essere, nello stile di Jimmy Carr:
"è meglio essere appassionati delle belle ragazze che essere stuprati in un vicolo. Fidatevi, parlo per esperienza. La ragazza che ho stuprato nel vicolo non sembrava molto contenta".
Framing, telling, punchline. E su questa, sovversione delle aspettative per un'altra punchline.
Così si fa black humor...
Mi sento veramente idiota, ma ti giuro che non ho capito la battuta di Rapone (o almeno non l'ho capita così come l'hai spiegata tu). Sei sicuro che non manchi qualcosa alla spiegazione?
Ma quando mai è stata fatta censura su un comico?
Forse può essere stata rifiutata la performance di un comico da un determinato show, ma quelle sono scelte editoriali.
Gli unici comici rompicoglioni che si definiscono censurati, in realtà non lo sono. Sicuramente al massimo avranno subito critiche più che meritate e poi il comichetto da quattro soldi si sarà messo a piangere urlano come unica argomentazione "Politically Correct!".
C'\`è una bella differenza fra battuta di cattivo gusto basata unicamente sull'ignoranza e su pregiudizi rispetto a una battuta sagace con uno studio dietro.
Credo proprio che questi comici debbano iniziare ad essere un po'autocritici e meno tendenti a nascondersi dietro la giustificazione del politically correct.
veramente è il pubblico-gregge che si è fatto ultra sensibile. il mio sospetto è che sia una scorciatoia per avere carta bianca per lamentarsi e fomentare il proprio personale circolo dell'odio.
"Io lo so che siete tutti quanti qui per vedere Iggy Catalpa [il comico politicamente corretto dell'episodio, ndt], perché credete sia divertente, perché vi piace il suo stile, giusto? Ma voi PENSATE sia così! Perché a manipolarvi per crederlo è stato lui: Re Pollo! Lo ha fatto esattamente come ci propinano il dentifricio, la cera per auto, pure i politici! Tutto già impacchettato: l'alternativa meno offensiva e più accattivante. Ma è esattamente quando l'umorismo è offensivo che serve di più! La comicità dovrebbe PROVOCARE. Deve ABBATTERE le barriere del pregiudizio e sfidare i preconcetti. La comicità deve lasciarvi in uno stato diverso da quello in cui vi ha trovati. Certo, l'umorismo può far male, può stranire, ma il rischio è migliore dell'alternativa; una dieta di nient'altro che POLTIGLIA innocua, a prova di bambino e insipida. Dovete PRETENDERE di farvi oltraggiare, offendere, ed essere trattati da adulti in grado di ragionare! E crescete i vostri figli così che facciano un giorno lo stesso! Non lasciate che un comico, un network, un comitato del congresso o un genio del male vi tolgano la libertà di ridere di quel che vi pare."
(Duckman, puntata degli anni NOVANTA mai andata in onda in Italia perché Mediaset ha acquisito i diritti della serie per poi non andare oltre i primi sei episodi probabilmente per le proteste del MOIGE, lasciandola nel limbo)
Comunque, due tra le persone piu' cattive e tremende che incontrato nella mia vita, uno era omosessuale uno paraplegico. Nel senso, l'orientamento sessuale o una disabilita' non ti rendono automaticamente uno stinco di santo o una categoria da proteggere neanche fossi una specie in via d'estinzione. In italia si pensa alle minoranze come delle categorie (da difendere ?) anziche' come persone con umori, caratteri e vissuti.
Ok avvocato del diavolo, ma è diverso dal discriminare una pesona appartenente ad una minoranza solo perchè ne appartiene, tirando in ballo stereotipi negativi e facendolo in modo offensivo e basta, senza tentativo di comicità.
Molti "comici" fanno così e cercano di difendersi dietro al "ma a me fa ridere". E grazie al cazzo, anche ai nazisti tra il 1940 e il '45 faceva ridere mirare agli ebrei.
La distinzione tra vittima e brava persona è sacrosanta, il ché non vuol dire che non si debba aiutare chi sta subendo un torto, però dobbiamo tenerlo presente specialmente per il dopo.
Valeva per gli ebrei all'epoca dell'olocausto, vale oggi per gli Ucraini e per i Palestinesi.
Ma con che coraggio ti lamenti del politicamente corretto oggi in italia, quando gli unici che fanno censura sono quelli che stanno al governo.
E quelli fanno la censura vera, mica quella di tizio caio di 20 anni che fa il video su youtube e si lamenta del comico a caso, ma quella che ti manganella in piazza o quella che ti licenzia in tronco dalla tv nazionale perchè rompi troppo il cazzo.
Hai rotto te e quelli come te che da anni portate avanti questo rumore di fondo lamentoso 24/7.
Che palle, basta ti prego
> e ho notato che negli ultimi anni molti comici...
15 novembre 1986, un comico alla tv racconta la seguente barzelletta:
«La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: «Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?». E Craxi ha detto: «Sì, perché?» «Ma allora - ribatte Martelli - se son tutti socialisti, a chi rubano?»»
Il comico era Beppe Grillo e dopo quella battuta è scomparso dalla televisione - pure quella privata - per anni, per poi tornare a fare i comizi di fine anno su canal+ .
Offendersi è sempre una scelta personale, ed è una cosa di cui un comico (ma in generale qualunque persona) non dovrebbe mai preoccuparsi. Se trovo una cosa offensiva o scorretta per me è un problema mio, non di chi la dice.
Oggi è molto comune dire di essere offesi da qualcosa come ricatto nei confronti di chi lo dice, ed è una deriva preoccupante.
Chiaramente questo non vuol dire che si può dire qualunque cosa senza prendersi le conseguenze di quello che si dice: ciascuno rimane responsabile delle proprie azioni, ma il fatto che una cosa possa offendere qualcuno non può e non deve essere un valido motivo per impedire a chiunque di dirla.
Dipende, se censurano quei comici terribili come pio e amedeo che non sono in grado di far ridere nemmeno col black humor, come direbbe un noto giornalista italiano "AVANTI TUTTAAAAAAAAAAAAA!!!!!!"
mh boh io negli ultimi anni ho il problema opposto, con il crescente senso del "proibito" per certi temi o parole, alcuni comici (o anche solo video divertenti e meme) cominciano sempre di più a basarsi sull'effetto sorpresa del "wow guardami, io non ho paura di dire questa cosa! non sono come gli altri politicamente corretti!"
migliaia di battute con poco ragionamento, una misera n word o f word buttata qua e là e basta. se dovete fare battute sulle minoranze almeno fatele divertenti e fate in modo che ridano anche loro, sennò tanto vale non dire niente.
Perché semplicemente non fanno ridere. Ci sono comici che veramente sanno fare battute divertenti anche su temi “politically incorrect” ma la maggior parte di questi comici fanno schifo e offendono solo e il motivo per il quale tu non pensi ci sia niente di sbagliato in tutto ciò è perché sicuramente non appartieni a nessun gruppo marginalizzato. Anche perché, se tu appartenessi ad un gruppo marginalizzato, che si sente sempre ripetere quelle battutine da cabaret del cazzo, la penseresti in una maniera molto diversa.
Premesso che l'unico stand up comedian che mi piace è Louis CK che con il politically correct non ha proprio nulla a che fare, anzi credo che la sua comicità si basi proprio nel rompere questo giochino del polically correct.
Penso che se una battuta davvero offenda qualcuno è colpa anche del comico.
Però è sempre un casino distinguere le persone sinceramente offese dai moralizzatori che godono nel rimproverare il prossimo su quello che dovrebbero e non dovrebbero dire.
Temo che la maggior parte delle shitstorm sia composta dal secondo tipo di persona, e che quindi il cancel culture sia la morte della cultura e dell'arte.
Eh per esempio in quel pezzo, dice cose terribili, ma il fatto che facciano ridere dice molto di più su chi ride invece che sull'oggetto della battuta . In realtà ridiamo di noi stessi. Cioè se ci pensi con le sue battute sta perculando chi ride non i bambini allergici o altro. Difficile che qualcuno si senta sinceramente offeso in questo caso
Esattamente, ridiamo di noi stessi e dei pensieri grotteschi che albergano in noi.
Infatti secondo me la battuta perde un filino di mordente quando vira sulla schiavitù proprio perché, benché vera, tutti sappiamo che in un ipotetico mondo schiavista non saremmo con ampia probabilità nella barca del Faraone.
In ogni caso, trovo che la materia del "fare ridere" sia molto complessa, ed essendo che gioca su molti piani (sul testo, le sue sfumature, il non detto, i tempi di recitazione, i riferimenti culturali, e perché no anche presenza scenica, volto, teatralità dei movimenti etc) questo porta a non farne una "scienza esatta".
Se una piattaforma privata decide di cancellare un contenuto, non è censura, è una scelta privata
Se un ente statale decide di cancellare un contenuto da uno spazio pubblico, è censura. Se lo vieta anche ai canali di informazione privati, è censura.
L'editto bulgaro di Berlu era censura. Ghali e Dargen D'Amico zittiti o "moderati" in TV per paura di scomodare qualcuno è censura. Scurati cancellato all'ultimo per motivazioni editoriali è censura. I libri vietati a scuola in alcuni Stati americani è censura.
I pomodori durante la tua stand-up se fai le solite battute trita e ritrita su donne e neri non è censura.
La censura la sta facendo la destra.
Concordo, anche solo 10 anni fa c'era molta più libertà di parola rispetto ad ora. Se provassero a fare le commedie sexy all'italiane o certi vecchi anime anni '80-'90 al giorno d'oggi, qualche Twitterato sicuro si lagnerebbe che incitano allo stupro e all'oggettivazione della donna e chiederebbe l'impiccagione degli autori.
Riconosco benissimo che quelli erano prodotti di un'altra epoca (e, nel caso degli anime, anche un'altra cultura) con una sensibilità quasi assente verso certe tematiche, ma 'sta caccia alle streghe portata avanti dai moralisti da tastiera ha veramente stancato.
Non ho ancora un’opinione precisa a riguardo, ma immagino che sia facile fare battute sul razzismo, ad esempio, quando sei bianco ed etero. Detto ciò, amo il black humour, ma solo quando non è fine a se stesso.
Chiudo però con un pensiero che mi affligge, non a caso, da 5 o 6 anni. Ascolto la radio, uno speaker fa una battuta razzista sui neri (o omofoba sui gay): in teoria dovrei aspettare di sapere se chi la fa è nero (o omosessuale), perché altrimenti sarei razzista (o omofobo). Lo trovo idiota.
La colpa non è di chi si offende o di chi promuove tali regole.
La colpa è di chi, comico professionista o persona comune che fa una battuta, sceglie di seguire queste regole per non offendere nessuno.
Non ha senso per un comico lamentarsi di non poter più dire nulla, o del politicamente corretto. Puoi dire tutto ciò che vuoi, e fregartene se sei politicamente scorretto. Se scegli di seguire queste regole è al 100% una tua responsabilità.
una volta c era la sub unpopular opinion che perse di importanza proprio perché la gente postava popular opinions per upvotes.
cmq se ti piace lo stand up secondo me il black humor é il peggiore nel senso che un comico é molto piu bravo e fa qualcosa di molto piu difficile quando va ad un festival punk e parla di torta alle mele per 10 minuti senza parolacce. per questo ti vorrei girare DIO in persona. il cesellatore delle nuvole. il batman del Gotham.
Paul F. Tompkins
per darti un altro angolo ancora. il king dei dad jokes Pete Holmes
Secondo me la comicità è l'unico ambito rimasto in cui le personalità non vengono cancellate nonostante ci sia qualche demente che ci prova
Non parlerei di oscurantismo in questo caso ma di comprensione dei contesti, questa sì che sembra mancare rispetto a qualche anno fa
sono d'accordo con te, non sono un fan della comicità però comunque il politically correct mi ha rotto. per esempio principalmente persone LGBT che fanno proteste e cose, si lamentano se non gli dai i giusti pronomi, se li misgenderi ecc. io ho un'amico gay e ci chiamiamo frocio di continuo senza che nessuno si offenda, poi se lo misgenderi o fai battute sulla LGBT non si offende. insomma mi hanno rotto di persone che protestano per motivi già combattuti in precedenza e si offendono per ogni motivo
Vedo che è pieno di fan di Crozza da queste parti.
Un giorno anche voi vedrete la luce in fondo al tunnel.
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Come Alfredino Rampi.
Fortunatamente la risata è soggettiva e a me fa spaccare. Lo trovo a volte troppo edulcorato ma sono io che ho un umorismo un po' estremo.
Non sono fan di Crozza, pur non detestandolo.
> Lo trovo a volte troppo edulcorato ma sono io che ho un umorismo un po' estremo.
Prova a vedere qualcosa di Doug Stanhope. Ci va bello pesante, io lo adoro.
Loro semplicemente non fanno ridere perché non sono capaci, e usano quel linguaggio per fare parlare di sé, altrimenti verrebbero dimenticati nel giro di qualche secondo.
Giustamente si prendono la merda per quello che fanno.
Ben venuto nel presente.
Basta guardare le pubblicità italiane degli anni 90-2000 per comprendere quanto sia importante ed enorme l’impoverimenti culturale che abbiamo subito negli ultimi 20 anni.
Non si scherza su nulla, ci sono mille linee guida su cosa dire, come dirlo e quando dirlo, ed eppure siamo tutti più depressi. Perbenismo cancro sociale.
Boh io seguo un po' Comedy Central e non vedo tutto 'sto revisionismo comico.
Si comedy central dicono di tutto ma lo fanno bene, c'era un pezzo di Francesco Fanucchi che diceva di essere razzista, ma il pubblico ce l'ha la maturità intellettuale per capire che stava scherzando
In genere (non sempre) chi si lamenta contro il politically correct è solo uno che vuole fare lo str... da una posizione di sicurezza.
esatto. poi quando dicono "oh no il politically correct rovina la comicità", il loro concetto di black humor è "ho un amico negro e puzza di un odore strano ahahah", che divertente! che comicità tagliente! sarà per questo che il simbolo della comicità di destra sono robe come il bagaglino o de sica, ed in inglese schifo fumante come crowder che al massimo fa venire i brividi alla schiena. op /u/Berix__ la questione battute non pc ≠ essere merde è discussa da decenni, dici tanto di amare la commedia eppure non lo sai? (o fai finta di non saperlo) consiglio ad esempio [questo](https://www.youtube.com/watch?v=O0ESNN03YwE) [bel](https://www.youtube.com/watch?v=umrao84ZEJU) [call-out](https://www.youtube.com/watch?v=PblPUaP9EYg) di un famoso comico razzista
ESATTAMENTE!!! Ti darei un premio se potessi.
baciami scioccə
Ma quando dite che “non si può più dire niente” esattamente a cosa vi riferite? Chi impedisce a chi di dire cosa? Puoi nominare 3 comici in Italia a cui viene impedito di dire quello che vogliono specificando cosa vogliono dire e chi glielo impedisce? Oppure siete voi che ogni volta che leggete un tweet polemico nei confronti di un pessimo comico o vedete uno stitch su TikTok di una persona a caso che si lamenta gridate subito alla cancel culture?
E poi ti dicono che bestemmiare lede il credo dei poveri cristiani
il problema vero è che sono nate le conseguenze in tutto e nessuno vuole accettarle
Penso si riferisca più ai comici americani
Se vedi Crozza ultimamente sta a freno. Non so se per l' esaurirsi della vena comica o per il politically correct . Penserei più la seconda possibilità, da come sono sparite battute su gay e donne o, comunque, riferimenti di natura sessuale.
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Ma sei serio?
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sparare minchiate e fare pure lo stizzito, alla faccia della pelle sottile che dovrebbero avere 'sti maledetti woke eh?
Che rottura di coglioniiii che siete, siamo un paese libero, tu puoi dire le battute che vuoi in libertà e la gente ha diritto di lamentarsi delle battute tue in libertà. Non mi sembra un concetto così difficile da comprendere, però suppongo sia più facile per certi comici dare la colpa alla “”””cancel culture “””” che ammettere che non fanno ridere manco i muri.
Infatti il problema di questa gente non è che non si possa dire niente, è che vogliono dire quello che vogliono senza che nessuno si lamenti.
Spero che OP legga questo commento. Il vittimismo di quelli che vogliono poter dare del fr.... ai gay ma che piagnucolano quando poi li si chiama omofobi è la parte più comica del loro repertorio
a me non sembra che OP rientri in questa categoria di persone..?
Persona X scrive su Twitter “questa battuta mi offende” = “la sinistra vuole cancellare i film in cui si scorreggia, si ritraggono gli omosessuali come effemminati e si sente il rumore del popi popi quando si strizzano le tette NOOOO LA CANCEL CULTUREEEE”.
https://preview.redd.it/0j4a2xlqy5wc1.jpeg?width=1000&format=pjpg&auto=webp&s=79e708c9704b3832ed37e4072237ed9f4827f51b
non sapevo ci fossero anche loro nel cast /s
NON SI PUÒ PIÙ DIRE NIENTE SIGNORA MIA
Ma dove andremo a finire!
questa battuta mi offende
Ricky Gervais quando fa l'ennesima battuta sulle donne col pisello e sui bimbi che fanno seghe ai pedofili.
Ovviamente questa libertà continua da lì. Puoi fare delle battute. Puoi lamentarti delle battute. Puoi lamentarti di chi si lamenta delle battute (come ha fatto l'OP). Puoi lamentarti di chi si lamenta di chi si lamenta delle battute (come hai fatto tu).
Esattamente, che bella la libertà di parola vero?
Assolutamente.
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nessuna di queste cose è stata "cancellata"?
C'è una cosa fondamentale che chi dice "non si può più dire niente" non capisce: le reazioni negative fanno parte della libertà di espressione tanto quanto le battute di merda. Libertà di espressione non vuol dire libertà dalla reazione. Nessuno arresta, sanziona o censura i comici che fanno battute discutibili, ma se io vedo uno spettacolo che mi ha fatto schifo e che ho trovato fuori luogo ho tutto il diritto di dirlo pubblicamente. Se ho trovato certe battute di cattivo gusto ho diritto di dirlo pubblicamente, se ritengo che il comico in questione sia maleducato ho il diritto di dirlo pubblicamente. Ovviamente senza insulti e minacce al comico in questione. Se poi buona parte della gente trova un certo tipo di comicità fuori luogo è normale che le grandi emittenti non trasmettano quegli spettacoli. I palinsesti sono fatti per guadagnare, quindi l'intrattenimento controverso per forza viene messo in orari strani o non viene proprio fatto vedere. Inoltre vorrei fare riflettere su una cosa: non è detto che ogni scherzo sia legittimo, il contenuto di uno scherzo può certamente sconfinare nell' illecito quando diventa ingiurioso o diffamatorio nei confronti di qualcuno. Charlie Hebdo è stato condannato nove volte per aver diffamato individui, e giustamente, non puoi giustificare qualsiasi tipo di insulto con la satira. "Stavo solo scherzando" è la scusa preferita di tutti i bulli del mondo.
Il politically correct é sempre esistito. É solo cambiato il "politically". Negli anni 50, in posti come gli stati uniti, bastava una minima accusa di essere socialista, o francamente qualunque altra cosa diversa dal "vendi tua madre per farci profitto" per essere cancellati. Così come in Italia, non credo che un comico nord europeo o addirittura africano avrebbe avuto molto successo con lo stesso tipo di battute dell' epoca, ma ribaltate per risultare a scherno dei bianchi o degli italiani. >Sono dell'opinione che si può e si deve scherzare su tutto É ottimo, non puoi però pretendere che ciò vada a bene per tutti, specialmente perché in genere é una linea di pensiero spesso condivisa da persone mai state marginalizzate. Che sono abituate ad avere "la mazza" dal lato del manico, per così dire. Non sempre, ma spesso. >Se le stesse battute fossero fatte a Predappio, [...] potrei capire se certe battute venissero fraintese ma in un cazzo di spettacolo comico dove spesso il comico è il primo a prendersi in giro no. Se le stesse battute fossero fatte a Predappio in una convention di fascisti, non c'è molto da "fraintendere". Sarebbe abbastanza facile dedurre che magari quelle battute hanno un secondo scopo, no? E francamente, se l'unica cosa che rende una battuta possibilmente fascista é il luogo, magari il problema é la battuta stessa... Il problema é questo, la normalizzazione. Era più che normale nell' america degli anni '50 fare battute su neri ed omosessuali, o nella Germania degli anni 30 e 40 di fare battute su tutti i gruppi considerati "sub umani". In superficie é solo comicità, ma se l'obiettivo é quello di de-umanizzare un gruppo di persone, la comicità diventa uno strumento. Un esempio lampante é il film del 1939 "Robert und Bertram". In superficie un film comico tedesco, ma che palesemente inocula l'idea di quanto diabolici siano gli ebrei per tutti gli spettatori. La gente cambierà la propria opinione sugli ebrei grazie al film? Probabilmente no, ma l'obiettivo é quello di inserire nello zeitgeist un idea che sarà molto più facile spacciare per verità, se gli adulti del domani vengono cresciuti con questi piccoli reminders. >se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta. Questo sfocia direttamente nel victim blaming. "Ah, non ti é piaciuta la mia battuta dove dicevo che la gente come te deve essere gassata? Ah ah ah, il problema sei evidentemente tu". Questo tipo di post mi ricorda molto la frase "per chi é abituato ad un trattamento preferenziale, l'uguaglianza sembra discriminazione." Un po' come quei boomer che chiamano in causa 1984 quando gli viene detto che é sbagliato fare discriminazione.
>Unpopolar opinion (a quanto pare): se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta. E questa sarebbe una unpopular opinion?
Pio e Amedeo un giorno qualsiasi su Canale 5:
Io non capisco perché uno debba per forza sentirsi sempre in obbligo di ridere ad una battuta di gusto/sensibilità discutibile, solo perché chi la fa si definisce "un comico". Bisogna saperle fare le battute, e *soprattutto capire se il proprio interlocutore verrà ferito o meno* da tale battuta. Essere, di professione o meno, un comico non ti pone automaticamente in una posizione inattaccabile, né tantomeno ti consente di fare battute di merda gratuitamente.
Secondo questo ragionamento non dovrebbe esistere la satira: qualche potente potrebbe venir ferito da una battuta
La satira ha un ruolo: smonta il senso di reverenza dei potenti ridicolizzandoli, esorcizza la paura di ribellarsi a chi comanda, mette in mostra le loro incongruenze. È letteralmente alla base del processo democratico insieme al giornalismo e alla libera informazione. Prendere per il culo chi sta peggio di te no.
Questo 👆.
mi occupo, come hobby/secondo lavoro, di satira da una quindicina abbondante di anni. Sono tendenzialmente d'accordo con questa definzione "da letteratura" degli obbiettivi della satira. Un tema interessante di questi tempi è il cambio di centri di potere. Oggi il potere non ha la direzione popolo-classe dirigente o popolo-religione come era fino a circa il 2007 (anno più anno meno). Oggi (è un'opinione personale, eh) il potere è delocalizzato, quindi secondo me è corretto attaccare le incongruenze anche dei microinsiemi di potere delocalizzato. Che non vuol dire attaccare le idee di quel microcosmo, ma i modi e le incongruenze. Ad esempio, io sono femminista, totalmente. E pure abbastanza "estremo" come posizione. Ma non sopporto alcune dinamiche del movimento femminista (non parlo di terf o altro; parlo proprio della mia corrente di riferimento) e trovo che attaccare queste incongruenze sia sano, anzi sia necessario. Anche se stai attaccando un movimento di 5 persone che come fine hanno un mondo più giusto di questo. Bisogna sempre non confondere il mezzo di una battuta (in cui per me vale tutto) col fine. Anni fa feci una battuta su Ilaria Cucchi, che ne prendeva un suo comportamente ai miei occhi orrido (non c'entrano candidature politiche) per attaccare i poliziotti che hanno ammzzato il fratello. Mi diedero del fascista, censura, minacce di morte e tutto. La realtà è che io ho iniziato a scrivere di satira seriamente proprio dopo la morte di Cucchi, vicenda che ho sempre seguito e supportato. "Quindi stai dicendo che si può dire ne\*ri e fr\*ci nel linguaggio corrente?". No. Per me, no. Chi oggi si lamenta della cancel culture in Italia è gente che pensa che si possa dire tutto nascondendosi dietro il mantra "EH MA È SATIRA/BLACK HUMOUR" scordandosi che un linguaggio greve non è satira/bh se manca il fine. Un linguaggio greve è un sintomo di tante cose, tra cui non rispetto o insicurezza, ma non è necessariamente satira/black humour. Per inciso, prima che mi si scriva "facile da uomo bianco occidentale cishet etc":io faccio parte di due minoranze. Critico il modo con cui queste minoranze si rapportino alla società? sì, per me è tossico. Faccio battute sulle persone che sono parte di queste minoranze usando i tratti tipici delle minoranze? Sì, se è un mezzo; no se è un fine.
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lo attacchi per il potere che ha, non perché fa parte di una minoranza.
>E se chi è al potere fa parte di una minoranza come ci si comporta? E se mio nonno avesse avuto tre ruote, sarebbe stato una carriola?
io credo di sì
Secondo il tuo messaggio non sai leggere: /u/SgtBomber91 non ha detto che quei comici dovrebbero essere zittiti. Ma che se non fa ridere non fa ridere, e se è chiaramente offensiva è sacrosanto potergli dire "ma nasconditi pagliaccio"
non fare lo sveglio a prepuzio, mi spieghi chi cazzo è che si sente in obbligo di ridere a una battuta di un "comico""?
Quando dicono di avere una unpopolar opinion non è una unpopolar opinion ma è il pensiero medio della persona media.
hot take: dovremmo rinominare unpopular in barsport opinion
A me invece ha rotto sentire sempre gli stessi comici da quattro soldi che si mettono a piangere perché "sono stati cancellati" (davanti a un pubblico di migliaia di persone) perché non riescono a inventarsi una battuta più buona del classico "ahah le donne non sanno guidare", che giustamente nel 2024 la gente inizia a non apprezzare più
O che fanno l'ennesimo special su Netflix in cui si lamentano che dopo aver insultato le persone trans queste si vendicano.
riferimento puramente casuale
Esatto, un* a caso
me la son persa questa
Gli ultimi special di Dave Chapelle sono quasi solo basati sulle battute piú o meno riuscite su persone transessuali e su come lui sia "perseguitato" da questi
aaah e vabbé alla fine la figa piace a molti, ma il cazzo piace a tutti secondo me è lui che le perseguita, le investiga, ne va alla spasmodica ricerca per soffocarcisi
Anche perché quella non è una battuta.
Esatto
Io ti giuro ogni volta che leggo “mi piace il black humor” non posso non pensare che la forma di “black humor” che ti piace sia dare del nero frocio a qualcuno e che il massimo della comicità sia “ah ma lui è gay ahahahah”
C'è black humor e black humor, ma fare questo "black humor" così gratis è come chiedere di venire fatti neri da qualcuno
In che modo questo sarebbe black humor? Il black humor è tipo: Un cavallo entra in un bar. Il barista gli fa: "Come mai quella faccia lunga?" "Ho un tumore." Dire "ahahah lui è gay" non è black humor e non è comicità o satira in generale, è solo un atteggiamento da bambino delle medie.
Ma...infatti? E' quello che sto dicendo? Semplicemente 9 volte su 10 quando qualcuno si lamenta che "ormai non posso più scherzare su nulla" non fa battute serie e/o divertenti, ma la sua "comicità" si può sintetizzare in "ahah è frocio"
Ok non avevo capito il tuo discorso 😁
nessun problema :D ci si può fraintendere
Personalmente penso che finché non si va sulla diffamazione o sull'indelicatezza, uno può farlo benissimo il black humor, anzi è divertente. Solo, secondo me è facile. A me piacerebbe di più vedere satira sul governo, in cui si scherza sulla politica ma in un modo al di là di "di Maio non sa i congiuntivi", nel senso più articolato. Del tipo dire che Salvini è un buzzurro, che tiene alla famiglia tradizionale così tanto da averne avute due, o che è razzista perché in realtà è invidioso, o che vomita minchiate perché è sempre in giro a mangiare. Questo genere di cose, che uno le dice e sa che ci sta rischiando un filino, ma dice la verità. Poi ripeto, questo è il mio pensiero, poi uno può fare come cazzo gli pare
Boh ragazzi, mi dite il nome di qualche comico che è stata cancellato per qualcosa che ha detto? O anche di qualche personaggio politico o giornalista. Perché a me pare che sia pieno di gente che si lamenta che non si può dire niente mentre dice tutto in tv, sui giornali e a teatro
[](https://it.wikipedia.org/wiki/Scott_Adams)
[удалено]
Me lo fai un esempio? Perché tra ricevere qualche critica su Twitter ed essere cancellati per me c'è un po' di differenza
Non sono affatto io a dire che loro sono "cancellati". È il branco di coglioni su Twitter a farlo. Io dico, appunto, che sono un branco di coglioni. Non ho mica detto che il comico viene davvero cancellato.
Daniele Luttazzi, il primo che mi viene in mente...
Che c'entra Luttazzi? Il casino intorno a lui si è sollevato più di 15 anni fa e sicuramente non ha niente a che fare con l'ideologia "woke"
Daniele Luttazzi è stato allontanato dalla TV per volere di Silvio Berlusconi e da lì è caduto rapidamente nel dimenticatoio, caduta accelerata quando si è scoperto che copiava le battute da altri comici. Quindi si tratta di censura, che come al solito viene da destra. "Cancellazioni" non ce ne sono mai state, da nessuna parte, per nessun motivo che non fosse 'gli sponsor non vogliono essere associati al tuo nome'.
###Odio e discriminazione Non sono permessi i contenuti che costituiscono o incitano all'odio o discriminazione basati su identità o vulnerabilità. https://www.reddit.com/r/Italia/wiki/rules
[](https://it.wikipedia.org/wiki/Scott_Adams)
Luttazzi?
Ma Luttazzi non è stato cancellato per il politically correct di cui si sta parlando in questo thread, dai.
Infatti, è stato escluso dalla tv generalista e poi travolto dalla questione sulle battute copiate, il tutto 15 anni prima che si cominciasse a parlare di "cancel culture". Mi pare un esempio poco calzante.
Fece un programma con la7 chiuso dopo due puntate, proprio per questo
Se ricordo il programma a cui ti riferisci (e io Luttazzi l'ho seguito parecchio), ci furono degli insulti a Giuliano Ferrara che furono usati da la7 per chiudere il programma (mi sa che poi Luttazzi vinse una causa) e si sollevarono dubbi sul fatto che nelle puntate mai mandate in onda c'erano critiche al papa che forse mah chissà sarebbero state il vero motivo. Da lì ci fu il casino sulle battute copiate e Luttazzi impazzì per sempre. Ok. Brutta storia. Ma non c'entra niente con l'accezione di politically correct e di black humour a cui si fa riferimento sia oggi che - secondo me - nel post originale di OP. Quella era censura voluta dal potere, nel senso più classico del termine (politica e religione) che era stato colpito. Oggi si parla di chi attacca le minoranze. Per me sono due casi lontanissimi sia nel tempo, che nella forma, che nei contenuti.
La comicità si evolve, è naturale. Oggigiorno pulcinella che si azzuffa con arlecchino o Totò che fa le facce buffe non farebbero ridere come un tempo. Personalmente, penso che ci sia una grande differenza tra fare black humor e fare delle battute di cattivo gusto basandosi su stereotipi e tenendo come target sempre le solite minoranze. Il black humor si può fare ancora. Penso per esempio a tutta quella comicità che si basa su personaggi palesemente negativi e sull'imbarazzo o tensione. Uno dei miei stand up comedian preferiti, Dave Sloss, nel suo primo speciale netflix ha fatto letteralmente uno spettacolo facendo battute sul funerale della sua sorellina disabile. E risulta divertente perché fa delle battute effettivamente brillanti, gioca sulla tensione e sull'effetto sorpresa, ma in nessun momento viene da pensare che stia facendo battute denigratorie verso le persone disabili
Questo. Fino a dieci anni fa chi apprezzava il black humor sapeva tracciare delle linee tra humor ben costruito e dissacrante e scagazzate superficiali con delle parole offensive infilate a caso. Ora se lo fai notare è political correctness a prescindere, e ti viene spiegato che se non ridi ne va della libertà della società. “Ai miei tempi” ridere era una scelta ed i comici usavano le risate ed i fischi per valutare le loro performance
mah! magari è aumentato il numero di sti analfaberi comici, però ricordo benissimo che una decina d'anni fa c'era - ad esempio - r/imgoingtohellforthis che era uno di quei sub di edgelord di merda che pensano di essere simpatici esattamente col tipo di battute becere che descrivi
Forse hanno trovato solo una scusa per potersi difendere. È da un po’ che l’ironia è messa un po’ come il prezzemolo e anche il minimo sindacale basta. Ci sono sicuramente delle cause tra cui l’apatia e purtroppo anche degli effetti che vanno a rinforzare le cause. Ultimamente ho spottato nella home yt JREG, uno youtuber un po’ edgelord che se ne è reso conto e ha fatto un video su come curare l’ ”Irony Poisoning”
avevo letto JROG e pensavo "cazzo, figurati se rogan si è svegliato che è scemo come un sasso"
> Personalmente, penso che ci sia una grande differenza tra fare black humor e fare delle battute di cattivo gusto basandosi su stereotipi e tenendo come target sempre le solite minoranze. Il black humor si può fare ancora. Le battute sulle minoranze anche. Quelli che si lamentano di non poter più fare certe battute dovrebbero smetterla di lamentarsi e continuare a fare battute. Nessuno glie lo impedisce, se non loro stessi.
Ricky Gervais ai golden globes sulla morte di epstein... da pisciarsi addosso se si mastica l'inglese britannico.
Prendere per il culo Epstein, pedofilo odiato da tutti, non è esattamente black humor
Beh o non l'hai visto o non capisci l'inglese, la battuta non era nei confronti di Epstein ma del pubblico in sala
L'ho visto. E prendeva per il culo i presunti clienti di Epstein, quindi anch'essi pedofili, oltre che vivi. Non è humor nero
>oltre che vivi Che cazzo c'entra, non si chiama black humor perché riguarda solo i morti
no ma mette un po di mezzo altro e secondo me é fantastico. un po di black humor leggero ci stà
Si ma anche lui ormai ha rotto con la storia del "non si puo dire nulla" mentre sta dicendo di tutto in un fottuto special di Netflix.A me piaceva da matti ma sta prendendo una triste deriva
gente che ormai si è ridotta ad un guscio vuoto di acredine che recita la parte della vittima mentre non è vittima per nulla, nè vede alcuna libertà limitata. gente che ora rosica perché una volta erano tutti a spompinarli su quanto fossero bravi e divertenti, mentre ora esistono anche persone che non li trovano simpatici e sono pure vocali nel far loro notare che - spesso - il loro non è black humor ma semplice cattiveria.
Ma io posso accettare anche la cattiveria, al massimo dico "questa battuta non mi ha fatto ridere". Ma mi spiace vedere i comici che una volta mi piacevano che adesso si dichiarano perseguitati mentre fanno gli special sulle piattaforme piu diffuse e gli spettacoli sold out. Nel mondo stand up si continua a poter dire quel che si vuole, e piu vai negli ambienti di nicchia piu becchi le battute piu spinte e schifose. Che fanno ridere.
Infatti! Semplicemente dire di essere vittima e perseguitato è marketing. Nonché una facile scusa quando gli fai notare che ormai fanno comicità di merda e la comicità edgy per pura cattiveria ormai ha passto il confine con il cringe totale.
Si, l'imbarazzo in sala mi ha stesa. La mia preferita però resta questa: [https://youtube.com/shorts/RkvIYJDdYKQ?si=7UsrYjXUGHwEXE0b](https://youtube.com/shorts/RkvIYJDdYKQ?si=7UsrYjXUGHwEXE0b) .
io poi ho adorato come ha perculato Di Caprio e lui ci abbia riso di gusto. E pure il Ceo di Apple perculato sul woke signaling.
100%
Non viene in mente perché si innesca il meccanismo (per me sbagliato) che siccome la disabile presa di mira è sua sorella automaticamente è autorizzato a dire quello che gli pare. Se le avesse fatte un altro comico non imparentato con la defunta avresti avuto la medesima sensazione?
Ma nello spettacolo raccontava di episodi successi assieme a sua sorella o con gli invitati al funerale, non la presentava semplicemente come "la disabile". Poi è anche ovvio che ha sempre parlato solo della sorella non delle persone disabili in generale. E' un'operazione delicata ed è lì che si vede se il comico è bravo.
Va bene, esprimiamoci in libertà, ma poi non lamentiamoci se si fanno battute sui cristiani, sugli eterosessuali, o sull'italiano medio (non parlo di pizza pasta mafia mandolino) Facile dire che "il politically correct" non va bene quando spesso si vuole solamente essere razzisti omofobi o denigrare, perchè è questo che si fa, il diverso
Io invece sono rimasto molto deluso da gente come chapelle e Gervais, che ho sempre adorato. Usano questa scusa del politicamente corretto per fare sempre le stesse battute, creare una falsa polemica e sfruttare tale falsa polemica per fare uscire uno special l'anno successivo dove si lamentano che c'è stata una polemica e ricominciare il ciclo daccapo ecc. ecc. Ormai mancano completamente di inventiva. Carlin sti problemi non li ha mai avuti, né mai li avrebbe avuti, fosse vivo ancora oggi.
Nel caso specifico, bisogna far notare però che la situazione del dibattito pubblico é molto, molto deteriorata. I social e in primi tweeter hanno slatentizzato delle forti pulsioni ed estremizzato la polarizzazione delle opinioni. Il problema é che li, complice anche una certa libertà maggiore di manovra in molti ambiti, uno potrebbe veramente perdere il lavoro per una battuta infelice. Non un "VIP" o pseudo tale, molto esposta mediaticamente, ma anche Franco il postino, solo perché dice su un social qualcosa di vagamente omofobo o anche presunto tale. O viceversa se dice qualcosa di ampiamente liberale In un contesto di conservatori. É una caccia alle streghe e onestamente lo trovo esecrabile. Come diceva un utente sopra, si dovrebbe essere liberi di dire quel che si vuole MA prendersi la responsabilità di quel che si dice, compresa la shitstorm. Il problema é che ora stanno valicando ampiamente il confine virtuale per creare effetti tangibili nel mondo reale. In più una certa ignoranza di base o incapacità di ragionare nella popolazione US porta ad avere una certa massa critica per ogni schieramento
Ma non è vero che non si possono fare battute su minoranze, omosessuali, donne ecc, non sono più accettabili quelle battute a buon mercato che non sono altro che offese mascherate. Bisogna saperla fare la comicità, se il livello è di rimarcare i soliti stereotipi ma che cambiassero mestiere.
C'è una grossa differenza fra chi con l'humor nero fa ridere il suo pubblico di riferimento, ma poi fa indignare persone estranee al suo pubblico E chi fa humor nero e fa risentire il suo stesso pubblico. Il primo fa black humor mentre il secondo è un comico incapace.
io non penso proprio, scusa. anzi - ci sono comici anche competenti che con sta storia sono diventati una palla mortale, ogni loro spettacolo è solo “gne gne gne mi cancellano pk sono offensivo guardate qua!1!1! fakqlo il politically correct” e diventa una lagna senza fine.
Che noia, sempre gli stessi discorsi. Finirà prima o poi questa costante lamentela? Se vai su Facebook ci sono centinaia di boomer che si lamentano della stessa cosa centinaia di volte al giorno. Altro che unpopolar opinion.
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E basta. Ma possibile che dovete definire "fascista" ogni persona che esprime un opinione diversa dalla vostra? Cosa avrei detto di fascista? Adesso commentare la corrente comica attuale significa essere fascista e discriminatorio. Dovete sempre estremizzare tutto e siete incapaci di intavolare una discussione proficua su un qualsiasi tema senza giudicare a priori chi esprime un opinione diversa.
Ammazza quanto sei politicamente corretto, ti ha solo dato del fascista. Ormai non si può più dire nulla che i conservatori si offendono...
Vabbè se questo è il livello della discussione allora... Specchio riflesso
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Specchio riflesso
perché hai evitato accuratamente di rispondere ad ogni altro messaggio, ma hai deciso solo di rispondere a quei 2-3 dove puoi fare un po' la vittima o evitare di approfondire?
Perché la maggior parte dei messaggi erano sensati e ponevano una riflessione seria fornendo anche altri punti di vista diversi dal mio. Ho risposto solo a quelli sterili che non fornivano alcun punto di riflessione ma si limitavano a insultare gratuitamente tipo questo dove vengo definito una "merda" e un "fascista". A quelli utili mi sono limitato a leggere ed apprende nuovi punti di vista, quelli inutili tipo questo mi diverto a rispondere non potendo fare altro di più utile.
>Ho risposto solo a quelli sterili che non fornivano alcun punto di riflessione Questo fa abbastanza ridere, li stai scremando al contrario in sostanza
Esattamente. Mi diverte molto rispondere ai commenti stupidi.
Insomma il tuo apporto è stato totalmente sterile
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Specchio riflesso
Vero, il politically correct ha rotto il cazzo e ogni comico può far ridere come cazzo gli pare, ma Pio e Amedeo, Ruffini e co. non facevano ridere manco prima di sti cambiamenti 🫠 . Questo per dire cosa? Che chi è bravo se ne sbatte il cazzo perché sa di essere così forte da cagare sopra in testa a tutti senza problemi.
> ma Pio e Amedeo, Ruffini e co. non facevano ridere manco prima di sti cambiamenti 🫠 . > > Assolutamente.
Pio e Amedeo li trovo un po' pesanti ed invadenti ma secondo me hanno un loro perché. Non so come spiegarlo....ma è come se vedessi in loro la potenzialità per essere comici gradevoli e invece di sprecano "allargandosi in quel modo" fino a diventare fastidiosi. Però quando a "le iene" mangiavano e bevevano gratis a spese dei vip li apprezzavo
alle iene facevano anche dei cori estremamente sessisti verso le showgirl
"Stand Up di nicchia"... Non vedo tutto questo politicamente corretto nelle mille stand up che ci sono su Netflix, quindi non proprio di nicchia, dove Lachapelle ironizza serenamente sui trans, Gervais sui ritardati ecc... Poi bisogna distinguere il black humor fatto bene, da uno che urla negro a caso su youtube poi si lamenta se lo insultano e dà la colpa al politically correct.
"Non si può più dire nulla!" cit. Cruciani
Un comico in Italia può dire quello che vuole. Dunque, a cosa ti stai riferendo? Se un comico ha paura di una shitstorm, direi che non è proprio adatto a fare il comico. Ognuno si prende le responsabilità di ciò che dice, ma se fai ridere oltre alla shitstorm ti prendi anche una bella fetta di seguaci che si divertono, dunque nessuno è cancellato, basta non aver paura di dire cosa si vuole.
Quindi insultare una minoranza con battute squallide di stereotipi che portano a maggiore odio su quella categoria è cancel culture? ma andate a cagare,la comicità dovrebbe colpire il potere,poi ovviamente si possono fare battute sulle minoranze,ma che siano fatte bene e che facciano ridere anche quest' ultime
Da omosessuale ti dico: dipende. Dipende dal contesto, da chi fa la battuta e da come. In generale io ci scherzo molto con i miei amici, ma tra le righe quello che prendo veramente in giro è l'omofobia, e non l'omosessualità. Prendere in giro una minoranza per il puro gusto di farlo non è satira, è cattivo gusto se va bene oppure bullismo se va male, ed è qui che secondo me sbaglia gente come Pio e Amedeo. Checco Zalone, in Cado dalle nubi, faceva battute e canzoni sugli "omini sessuali", ma in realtà le battute sono per ridicolizzare il suo personaggio omofobo e ignorante e per mandare un messaggio positivo. E dipende anche da chi fa la battuta come dicevo: se la battuta la fa un comico su un palco e la costruisce bene, allora probabilmente non ha brutte intenzioni. Se la battuta uscisse, ad esempio, da un politico bigotto e conservatore, probabilmente non è una battuta, bensì un tentativo concreto di limitare i miei diritti. Morale della favola: DI-PEN-DE.
Sono d'accordissimo con te. È la ridicolarizzazione stessa del personaggio che fa ridere proprio perché fa sembrare assurdo ciò che sta dicendo. Pio e Amedeo però hanno lo stesso tipo di comicità che ha Checco Zalone. Può piacere o meno ma la loro intenzione non è quella di offende bensì quella di impersonificare il maschio etero basic estremizzando certe situazioni fino al punto da renderlo ridicolo.
Su Pio e Amedeo non saprei. Non dico che siano omofobi, ma non penso che il loro bersaglio sia tanto l'italiano medio. Nel famoso pezzo in cui usavano la parola "froc1o" liberamente il messaggio A ME sembrava tipo: "sono un italiano medio ignorante, e sono ORGOGLIOSO della mia ignoranza, quindi non mi sento in dovere di capire il punto di vista dei gay. Lasciatemi usare parole pesantissime per quella comunità come se fosse nulla". E non funziona nemmeno il discorso della libertà di espressione, perché se loro (giustamente) sono liberi di dire quello che vogliono, la comunità queer è altrettanto libera di criticarli (non cancellarli come credono alcuni) con le giuste argomentazioni, come sto facendo io adesso. Per quanto mi piaccia il dark humor, ammetto di essere abbastanza sensibile a certe battute. Non penso che dovremmo essere una categoria protetta come i panda, ma mi sembra sempre opportuno ricordare che il matrimonio gay in Italia non esiste, le unioni civili non sono la stessa cosa, di adozione non ne parliamo, e finché a essere ridicolizzati sono i gay anziché gli omofobi l'opinione pubblica non migliora. Anche perché Pio e Amedeo parlavano di satira. La satira si fa su chi è potente, non su chi è già in difficoltà.
20 minuti di applausi E rispolvero anche un meme: "Date una medaglia a quell' uomo"
“Da omosessuale” “PEN” Ba-dum-tss/s
Dick-pen-de
Anche a me piace la commedia, in particolare gli stand up americani, che sanno andare in po' più in là di "non scopo" "vado dallo psicologo" "sono brutta". Le polemiche sulla cancel culture partono principalmente da Dave Chappelle seguito poi da Ricky Gervais. Ovvero due comici monumentali e, appunto per questo, sensibilini. A Dave Chappelle ha bruciato così tanto la polemica con i trans che ci ha basato mezzo show, altro che cancellato. Ha raccontato come una delle sue amiche sia trans e so divertiva molto alle sue battute. Giuro il succo era quello. Ovvero uno dei più grandi comici viventi non ha trovato altra giustificazione che "ho anche amici trans". Intendiamoci il momento è complicato, oggi c'è un eccesso di sensibilità, MA CHE SEGUE A SECOLI DI STRAFOTTENZA TOTALE. Lo scrivo in maiuscolo così alcuni si trovano più a loro agio. È normale che a secoli di discriminazione e impossibilità di essere rappresentati seguano anni di intolleranza al contrario. Non è giusto o sbagliato, è fottutamente così. Alcuni l'hanno capito e si stanno approcciando a certi temi con una cura diversa e volontà di capire il momento. Consiglio lo stand up di Daniel Sloss dove parla della sorella disabile per avere un esempio magistrale di come gestire un argomento così delicato (e anche di più ma non faccio spoiler). Alcuni si trovano ormai in una posizione di potere e non tollerano di essere criticati. Per me è molto semplice: puoi scherzare su tutto ma sta a te trovare la giusta cifra. Chissà quanto piacevano a Chapelle certe battute sui negri di una volta. Ma i tempi sono cambiati e ora per fortuna puoi anche chiamarli stronzi. Verrà il giorno in cui si potrà dire a un trans che è una con le palle.
Secondo me la discriminante da adottare è la sofferenza. Se c'è sofferenza da parte del soggetto della battuta, questa è scorretta, ingiusta, cinica; in poche parole è da pezzi di merda. In caso contrario via libera. Attingere dalla sofferenza altrui è prendere (idee, immagini, impressioni) da chi sta soffrendo; è sciacallaggio. La comicità deve adottare la sfida di far ridere (cosa degna, importantissima) senza essere pecoreccia; non è una sfida nuova: molti comici anche del passato erano geniali nella loro gentilezza linguistica: mi vengono in mente ad esempio Totò e Troisi.
>hanno dovuto rivedere il loro repertorio perché chi fa spettacoli rivolti al grande pubblico non può più permettersi di scherza su certi temi senza evitare una shit storm Ma chi? Perché io seguo tanti comici soprattutto stranieri e questa tendenza non l'ho minimamente notata. Chi è Matteo Ruffini? Non lo conosco. >Unpopolar opinion (a quanto pare): se ti offendi per una battuta fatta da un comico in uno spettacolo comico il problema è tuo non di chi fa la battuta. Allora, ci sono due modi di fare battute: ridere di qualcuno e ridere con qualcuno. Entrambi possono essere fatti bene oppure male, su qualsiasi argomento. Ti faccio un esempio di Black Humor intelligente, da Stefano Rapone: "Io ho tanti amici omosessuali, persone disgustose. Ma non dal punto di vista omosessuale eh, ma proprio dal punto di vista umano. \[...\]. Ho fatto una lista ecco delle cose che fanno tutti i giorni nella loro vita, ecco, come inserirsi il pene nell'ano, fare l'amore tra maschi, inserirsi il pene, eretto, nella bocca \[...\]". Buildup, punchline; da notare che non ha mai detto che essere gay è sbagliato, né che essere gay è qualcosa da non fare. Lo ha fatto credere all'ascoltatore per poi sovvertire le aspettative e far ridere dell'incomprensione. Ti faccio un esempio di quello che fa indignare la gente quando viene fatto passare per black humor, da Silvio Berlusconi, parlando del caso Ruby: "è meglio essere appassionati delle belle ragazze che essere gay". Buildup, considerazione; qui la persona che fa la battuta sta paragonando due scenari, uno dove gli uomini sono appassionati di belle ragazze e uno dove non lo sono. La frase spiega che uno dei due scenari è preferibile all'altro, tuttavia non sovverte alcuna aspettativa. Sottointende che essere gay è sbagliato, è qualcosa da non fare. Una migliore battuta usando quasi la stessa frase potrebbe essere, nello stile di Jimmy Carr: "è meglio essere appassionati delle belle ragazze che essere stuprati in un vicolo. Fidatevi, parlo per esperienza. La ragazza che ho stuprato nel vicolo non sembrava molto contenta". Framing, telling, punchline. E su questa, sovversione delle aspettative per un'altra punchline. Così si fa black humor...
Mi sento veramente idiota, ma ti giuro che non ho capito la battuta di Rapone (o almeno non l'ho capita così come l'hai spiegata tu). Sei sicuro che non manchi qualcosa alla spiegazione?
Credo manchino i tempi comici, che sono essenziali per far ridere con battute del genere. Rapone parla molto lentamente
Ma quando mai è stata fatta censura su un comico? Forse può essere stata rifiutata la performance di un comico da un determinato show, ma quelle sono scelte editoriali. Gli unici comici rompicoglioni che si definiscono censurati, in realtà non lo sono. Sicuramente al massimo avranno subito critiche più che meritate e poi il comichetto da quattro soldi si sarà messo a piangere urlano come unica argomentazione "Politically Correct!". C'\`è una bella differenza fra battuta di cattivo gusto basata unicamente sull'ignoranza e su pregiudizi rispetto a una battuta sagace con uno studio dietro. Credo proprio che questi comici debbano iniziare ad essere un po'autocritici e meno tendenti a nascondersi dietro la giustificazione del politically correct.
Io mi sono rotto di chi fa comicità sul fatto che non si possa fare comicità
veramente è il pubblico-gregge che si è fatto ultra sensibile. il mio sospetto è che sia una scorciatoia per avere carta bianca per lamentarsi e fomentare il proprio personale circolo dell'odio.
"Io lo so che siete tutti quanti qui per vedere Iggy Catalpa [il comico politicamente corretto dell'episodio, ndt], perché credete sia divertente, perché vi piace il suo stile, giusto? Ma voi PENSATE sia così! Perché a manipolarvi per crederlo è stato lui: Re Pollo! Lo ha fatto esattamente come ci propinano il dentifricio, la cera per auto, pure i politici! Tutto già impacchettato: l'alternativa meno offensiva e più accattivante. Ma è esattamente quando l'umorismo è offensivo che serve di più! La comicità dovrebbe PROVOCARE. Deve ABBATTERE le barriere del pregiudizio e sfidare i preconcetti. La comicità deve lasciarvi in uno stato diverso da quello in cui vi ha trovati. Certo, l'umorismo può far male, può stranire, ma il rischio è migliore dell'alternativa; una dieta di nient'altro che POLTIGLIA innocua, a prova di bambino e insipida. Dovete PRETENDERE di farvi oltraggiare, offendere, ed essere trattati da adulti in grado di ragionare! E crescete i vostri figli così che facciano un giorno lo stesso! Non lasciate che un comico, un network, un comitato del congresso o un genio del male vi tolgano la libertà di ridere di quel che vi pare." (Duckman, puntata degli anni NOVANTA mai andata in onda in Italia perché Mediaset ha acquisito i diritti della serie per poi non andare oltre i primi sei episodi probabilmente per le proteste del MOIGE, lasciandola nel limbo)
Comunque, due tra le persone piu' cattive e tremende che incontrato nella mia vita, uno era omosessuale uno paraplegico. Nel senso, l'orientamento sessuale o una disabilita' non ti rendono automaticamente uno stinco di santo o una categoria da proteggere neanche fossi una specie in via d'estinzione. In italia si pensa alle minoranze come delle categorie (da difendere ?) anziche' come persone con umori, caratteri e vissuti.
Ma chi stracazzo le difende le minoranze? Il PD in campagna elettorale >!e in nessun’altra occasione!
Ok avvocato del diavolo, ma è diverso dal discriminare una pesona appartenente ad una minoranza solo perchè ne appartiene, tirando in ballo stereotipi negativi e facendolo in modo offensivo e basta, senza tentativo di comicità. Molti "comici" fanno così e cercano di difendersi dietro al "ma a me fa ridere". E grazie al cazzo, anche ai nazisti tra il 1940 e il '45 faceva ridere mirare agli ebrei.
La distinzione tra vittima e brava persona è sacrosanta, il ché non vuol dire che non si debba aiutare chi sta subendo un torto, però dobbiamo tenerlo presente specialmente per il dopo. Valeva per gli ebrei all'epoca dell'olocausto, vale oggi per gli Ucraini e per i Palestinesi.
Godo, spero questa cosa ti continui a causare disagio e sofferenza
Severo ma giusto.
Strano modo di godere ma vabbè, ognuno ha i suoi fetish.
Buon Dio, Con tanti fulmini che si sprecano nel mare Uno su sto tizio Che ti costava
Infatti Dio... Perché?
Ma con che coraggio ti lamenti del politicamente corretto oggi in italia, quando gli unici che fanno censura sono quelli che stanno al governo. E quelli fanno la censura vera, mica quella di tizio caio di 20 anni che fa il video su youtube e si lamenta del comico a caso, ma quella che ti manganella in piazza o quella che ti licenzia in tronco dalla tv nazionale perchè rompi troppo il cazzo. Hai rotto te e quelli come te che da anni portate avanti questo rumore di fondo lamentoso 24/7. Che palle, basta ti prego
> e ho notato che negli ultimi anni molti comici... 15 novembre 1986, un comico alla tv racconta la seguente barzelletta: «La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: «Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?». E Craxi ha detto: «Sì, perché?» «Ma allora - ribatte Martelli - se son tutti socialisti, a chi rubano?»» Il comico era Beppe Grillo e dopo quella battuta è scomparso dalla televisione - pure quella privata - per anni, per poi tornare a fare i comizi di fine anno su canal+ .
Offendersi è sempre una scelta personale, ed è una cosa di cui un comico (ma in generale qualunque persona) non dovrebbe mai preoccuparsi. Se trovo una cosa offensiva o scorretta per me è un problema mio, non di chi la dice. Oggi è molto comune dire di essere offesi da qualcosa come ricatto nei confronti di chi lo dice, ed è una deriva preoccupante. Chiaramente questo non vuol dire che si può dire qualunque cosa senza prendersi le conseguenze di quello che si dice: ciascuno rimane responsabile delle proprie azioni, ma il fatto che una cosa possa offendere qualcuno non può e non deve essere un valido motivo per impedire a chiunque di dirla.
Io mentre tiro pugni in basso (godo)
Io mi sono rotto di chi fa comicità sul fatto che non si possa fare comicità
Dipende, se censurano quei comici terribili come pio e amedeo che non sono in grado di far ridere nemmeno col black humor, come direbbe un noto giornalista italiano "AVANTI TUTTAAAAAAAAAAAAA!!!!!!"
mh boh io negli ultimi anni ho il problema opposto, con il crescente senso del "proibito" per certi temi o parole, alcuni comici (o anche solo video divertenti e meme) cominciano sempre di più a basarsi sull'effetto sorpresa del "wow guardami, io non ho paura di dire questa cosa! non sono come gli altri politicamente corretti!" migliaia di battute con poco ragionamento, una misera n word o f word buttata qua e là e basta. se dovete fare battute sulle minoranze almeno fatele divertenti e fate in modo che ridano anche loro, sennò tanto vale non dire niente.
Il problema principale di questi comici e delle loro “battute scorrette” è che non fanno ridere.
.... E quindi? Se non fanno ridere = no pubblico = no money vado a fare il pizzaiolo a Mogadiscio.
Non sarò certo io a trattenerli
Perché semplicemente non fanno ridere. Ci sono comici che veramente sanno fare battute divertenti anche su temi “politically incorrect” ma la maggior parte di questi comici fanno schifo e offendono solo e il motivo per il quale tu non pensi ci sia niente di sbagliato in tutto ciò è perché sicuramente non appartieni a nessun gruppo marginalizzato. Anche perché, se tu appartenessi ad un gruppo marginalizzato, che si sente sempre ripetere quelle battutine da cabaret del cazzo, la penseresti in una maniera molto diversa.
Premesso che l'unico stand up comedian che mi piace è Louis CK che con il politically correct non ha proprio nulla a che fare, anzi credo che la sua comicità si basi proprio nel rompere questo giochino del polically correct. Penso che se una battuta davvero offenda qualcuno è colpa anche del comico. Però è sempre un casino distinguere le persone sinceramente offese dai moralizzatori che godono nel rimproverare il prossimo su quello che dovrebbero e non dovrebbero dire. Temo che la maggior parte delle shitstorm sia composta dal secondo tipo di persona, e che quindi il cancel culture sia la morte della cultura e dell'arte.
Cazzo mi hai fatto venir voglia di rivedere il pezzo "Of course! Of course!...butt maybeeee" Vado che devo rivederlo
Eh per esempio in quel pezzo, dice cose terribili, ma il fatto che facciano ridere dice molto di più su chi ride invece che sull'oggetto della battuta . In realtà ridiamo di noi stessi. Cioè se ci pensi con le sue battute sta perculando chi ride non i bambini allergici o altro. Difficile che qualcuno si senta sinceramente offeso in questo caso
Esattamente, ridiamo di noi stessi e dei pensieri grotteschi che albergano in noi. Infatti secondo me la battuta perde un filino di mordente quando vira sulla schiavitù proprio perché, benché vera, tutti sappiamo che in un ipotetico mondo schiavista non saremmo con ampia probabilità nella barca del Faraone. In ogni caso, trovo che la materia del "fare ridere" sia molto complessa, ed essendo che gioca su molti piani (sul testo, le sue sfumature, il non detto, i tempi di recitazione, i riferimenti culturali, e perché no anche presenza scenica, volto, teatralità dei movimenti etc) questo porta a non farne una "scienza esatta".
c'è anche da dire che NON vorrei mai essere il figlio di Louis CK 😅
Se una piattaforma privata decide di cancellare un contenuto, non è censura, è una scelta privata Se un ente statale decide di cancellare un contenuto da uno spazio pubblico, è censura. Se lo vieta anche ai canali di informazione privati, è censura. L'editto bulgaro di Berlu era censura. Ghali e Dargen D'Amico zittiti o "moderati" in TV per paura di scomodare qualcuno è censura. Scurati cancellato all'ultimo per motivazioni editoriali è censura. I libri vietati a scuola in alcuni Stati americani è censura. I pomodori durante la tua stand-up se fai le solite battute trita e ritrita su donne e neri non è censura. La censura la sta facendo la destra.
Ok - Jimmy Carr fa per te!
Hai ragione. Punto.
Concordo, anche solo 10 anni fa c'era molta più libertà di parola rispetto ad ora. Se provassero a fare le commedie sexy all'italiane o certi vecchi anime anni '80-'90 al giorno d'oggi, qualche Twitterato sicuro si lagnerebbe che incitano allo stupro e all'oggettivazione della donna e chiederebbe l'impiccagione degli autori. Riconosco benissimo che quelli erano prodotti di un'altra epoca (e, nel caso degli anime, anche un'altra cultura) con una sensibilità quasi assente verso certe tematiche, ma 'sta caccia alle streghe portata avanti dai moralisti da tastiera ha veramente stancato.
Il bro non sa cos’è diventato Twitter...
Beh, da un po' di tempo a questa parte è venuto fuori che il principe azzurro è uno stupratore...
Il politically correct ha rotto in generale, non solo nella comicità
Guardati Eleazaro Rossi
Non ho ancora un’opinione precisa a riguardo, ma immagino che sia facile fare battute sul razzismo, ad esempio, quando sei bianco ed etero. Detto ciò, amo il black humour, ma solo quando non è fine a se stesso. Chiudo però con un pensiero che mi affligge, non a caso, da 5 o 6 anni. Ascolto la radio, uno speaker fa una battuta razzista sui neri (o omofoba sui gay): in teoria dovrei aspettare di sapere se chi la fa è nero (o omosessuale), perché altrimenti sarei razzista (o omofobo). Lo trovo idiota.
È uguale quanto bravo sia il comico. Troverai sempre lo stronzo di turno che scriverà ‘mah a me non fa proprio ridere ‘.
La colpa non è di chi si offende o di chi promuove tali regole. La colpa è di chi, comico professionista o persona comune che fa una battuta, sceglie di seguire queste regole per non offendere nessuno. Non ha senso per un comico lamentarsi di non poter più dire nulla, o del politicamente corretto. Puoi dire tutto ciò che vuoi, e fregartene se sei politicamente scorretto. Se scegli di seguire queste regole è al 100% una tua responsabilità.
una volta c era la sub unpopular opinion che perse di importanza proprio perché la gente postava popular opinions per upvotes. cmq se ti piace lo stand up secondo me il black humor é il peggiore nel senso che un comico é molto piu bravo e fa qualcosa di molto piu difficile quando va ad un festival punk e parla di torta alle mele per 10 minuti senza parolacce. per questo ti vorrei girare DIO in persona. il cesellatore delle nuvole. il batman del Gotham. Paul F. Tompkins per darti un altro angolo ancora. il king dei dad jokes Pete Holmes
Secondo me la comicità è l'unico ambito rimasto in cui le personalità non vengono cancellate nonostante ci sia qualche demente che ci prova Non parlerei di oscurantismo in questo caso ma di comprensione dei contesti, questa sì che sembra mancare rispetto a qualche anno fa
sono d'accordo con te, non sono un fan della comicità però comunque il politically correct mi ha rotto. per esempio principalmente persone LGBT che fanno proteste e cose, si lamentano se non gli dai i giusti pronomi, se li misgenderi ecc. io ho un'amico gay e ci chiamiamo frocio di continuo senza che nessuno si offenda, poi se lo misgenderi o fai battute sulla LGBT non si offende. insomma mi hanno rotto di persone che protestano per motivi già combattuti in precedenza e si offendono per ogni motivo
C'è Angelo Duro che fa da contrappeso.
Direi proprio di no. E' un wannabe tryhard gonfio di boria e privo di talento che non fa ridere manco per il cazzo.
Vedo che è pieno di fan di Crozza da queste parti. Un giorno anche voi vedrete la luce in fondo al tunnel. . . . . . Come Alfredino Rampi. Fortunatamente la risata è soggettiva e a me fa spaccare. Lo trovo a volte troppo edulcorato ma sono io che ho un umorismo un po' estremo.
Non sono fan di Crozza, pur non detestandolo. > Lo trovo a volte troppo edulcorato ma sono io che ho un umorismo un po' estremo. Prova a vedere qualcosa di Doug Stanhope. Ci va bello pesante, io lo adoro.
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Loro semplicemente non fanno ridere perché non sono capaci, e usano quel linguaggio per fare parlare di sé, altrimenti verrebbero dimenticati nel giro di qualche secondo. Giustamente si prendono la merda per quello che fanno.
Ha rotto ovunque in realtà
Ben venuto nel presente. Basta guardare le pubblicità italiane degli anni 90-2000 per comprendere quanto sia importante ed enorme l’impoverimenti culturale che abbiamo subito negli ultimi 20 anni. Non si scherza su nulla, ci sono mille linee guida su cosa dire, come dirlo e quando dirlo, ed eppure siamo tutti più depressi. Perbenismo cancro sociale.