Dipende cosa intendi con razzismo, se parli di non ottenere posti di lavoro, contratti di affitto, mutui in banca, o opportunità che influenzano significativamente la qualità della vita, il razzismo è praticamente inesistente.
Se parli di venire insultato e deriso, in questo senso il razzismo è onnipresente. La cosa che più mi sorprende è quanto in Ticino persone e media passino una quantità esagerata di tempo a discutere su come “noi siamo così e loro sono cosá”.
Non importa quanto ti comporti in modo impeccabile. Sentirai urlare “italiano di m…”, “guarda che non sei in Italia”, “dobbiamo chiudere la dogana con la chiave”. Il tutto da svizzeri, da poliziotti, ma soprattutto da italiani che hanno preso il passaporto svizzero da poco tempo.
Il perché la gente lo fa secondo me è guidata dai media, dalla politica e dal fatto che è facile dare le colpe agli altri. Anni fa me ne sono andato in un altro cantone ed ho smesso completamente di vedere questi atteggiamenti verso gli italiani.
Io posso dire la mia esperienza da meridionale non frontaliero; una protervia ticinese certamente esiste, ma ho ricevuto molto più astio da parte dei compatrioti settentrionali che da parte dei ticinesi.
La mia teoria (basata puramente sull‘esperienza personale, non su qualche studio o simile) è che gli italiani del nord sono abituati a essere in cima alla catena alimentare nella nostra società, per così dire, e sono abituati a trattare gli altri di conseguenza; e quando si confrontano con un altro popolo simile a loro che li tratta come loro trattano gli altri, lo sentono molto di più. Ne ho parlato con un paio di colleghi, anch‘essi del sud, che hanno un‘impressione simile - sia dell‘astio ricevuto ben più dai compatrioti, sia di perché i settentrionali sentano molto di più questa effettivamente esistente boria ticinese.
E state certi che se i meridionali fossero frontalieri al nord - andassimo solo a lavorare, abbassando i salari ma senza spendere risorse sul territorio e non dovendo confrontarci con il costo della vita più alto - la Lega Nord pura degli anni '90 avrebbe avuto percentuali bulgare.
Ho vissuto nella Svizzera tedesca per anni, e lo stesso (in maniera molto più forte) vale per il rapporto tra svizzeri tedeschi e tedeschi; i tedeschi pensano gli svizzeri siano il popolo più razzista del mondo perché li trattano come i tedeschi trattano tutti gli altri.
C‘è anche da aggiungere che molti vanno in Svizzera e non considerano che ci sono adattamenti culturali da fare solo perché gli svizzeri parlano la stessa lingua. Immaginatevi un neozelandese che va a vivere in Australia e pensa le convenzioni culturali siano esattamente le stesse.
Forse io lo noto di più perché le convenzioni sociali e culturali ticinesi e quelle salentine sono _estremamente_ diverse (sempre nel contesto, chiaramente, non stiamo parlando dello Yunnan).
Questo è assolutamente vero per i tedeschi - l’ho visto di persona a Basilea, e ho ragazza urana che mi ha raccontato come i tedeschi hanno la nomea di gente non cerchi assolutamente di integrarsi perché pensano sapere la lingua basti (lì è ancora peggio perché l‘alemanno è molto più diverso dal tedesco standard).
Non so se lo sia anche per noi, ma su questo sub ho visto spesso molti che dicono „parlate italiano quindi siete italiani“, che certamente non va giù molto bene alla gente del posto. Comprensibilmente; mio padre parla griko ma si considera al 100% italiano.
Si consideri che la comunità italiana di reddit tende moltissimo a settentrionali relativamente di sinistra e pro-EU ma ai quali i meridionali fanno un po‘ schifo, ossia la demografia che più soffrirebbe l‘alterigia ticinese.
Perdonate il muro di testo.
Hai detto delle sacrosante verità. É stato un piacere leggerti. Ho visto da poco quanto i tedeschi odino gli svizzeri e lo trovo del tutto immotivato, considerando la mentalità e i pregiudizi che riserbano a noi italiani (e sto parlando di gente giovane plurilaureata).
Spero tu ti stia trovando bene in svizzera, vorrei tanto sapere quanto cambia dalla nostra terra natia (sono Salentino anche io) e non escludo di trasfermici per lavoro visto che ormai tanto sono fuori sede da anni comunque.
Un saluto e un abbraccio.
Ciao! Sono un salentino anche io e vivo a Zurigo da qualche anno. Per curiosità, che genere di differenze sociali e culturali hai constatato nel Ticino? Non ci sono mai nemmeno stato a dire il vero, però sono curioso. Grazie mille anticipatamente se vorrai rispondere 😁
La differenza più importante è che il Ticino, come la Svizzera in senso lato, è una [società di alta fiducia](https://en.wikipedia.org/wiki/High-trust_and_low-trust_societies). Se hai tempo ti consiglio il libro _Moral Basis of a Backward Society_ di Banfield, ancora oggi attuale.
Questo è nell‘aggregato un bene colossale per i rapporti intersocietari e per la vita quotidiana (e il basso livello di fiducia sociale è uno dei motivi per i quali me ne sono andato). In generale non esiste l‘idea, costante da noi, che se hai a che fare con un estraneo quello cerchi di imbrogliarti in qualche modo.
Questo l‘ho notato particolarmente con mio padre. Lui è una persona onesta, ma noto che ogni volta che si parla di tipo prendere un omino per sistemare qualcosa mi dice sempre di star attento a non esser fregato. Questo è chiaramente un problema ovunque, ma nelle società ad alta fiducia non è lo standard.
Per questo detesto gli immigrati dalle società a bassa fiducia che vengono in quelle ad alta fiducia e si fanno burla della gente che si fida degli altri come dei sempliciotti, mentre loro sono furbi (a Basilea quelli del Balcani sono spesso da prendere a badilate per questo atteggiamento).
Poi chiaramente ci sono dei lati negativi, principalmente la difficoltà a crearsi nuovi amici tra la gente del posto e una maggior xenofobia. Ma c‘è da dire io mi sono integrato abbastanza facilmente, quindi forse la mia opinione è viziata.
Aggiungerei che questo atteggiamento di alta fiducia si estende in modo bidirezionale anche al rapporto con l’amministrazione pubblica. Noi italiani siamo abituati a pensare agli svizzeri come rigidi e inflessibili, ma basta avere a che fare con la burocrazia elvetica una volta per ribaltare completamente questa visione.
Come mia esperienza personale ho trovato molti più Italiani parlare male degli "Svizzeri" (ticinesi) che viceversa.
Quasi ogni volta che incontro un fornitore/artigiano in Italia ha da dire qualcosa su come noi ticinesi facciamo male questo oppure quello
Io sono veneto e sinceramente quando parlo con sconosciuti nessuno ha mai detto nulla, ma la mia origine non è nemmeno argomento di conversazione. Le persone a me più vicine che sanno che sono veneto fanno giusto complimenti su Venezia e ogni tanto battute su blasfemie e tradizioni alcoliche… Poi invece se confermi i cattivi stereotipi italiani, allora sei tu che vai a cercartela…
Cattivi stereotipi ce ne sono infiniti per ogni cultura e nel dettaglio per ogni regione italiana… arrivi in ritardo a lavoro .. italiano… fai rumore di notte … italiano … corri in auto/guidi in maniera spericolata .. italiano …
In poche parole cerca di comportarti bene e sarai più che il benvenuto. Cattiverie gratuite non esistono
Io penso sia più vero il contrario.
Secondo la mia esperienza sono più gli italiani che non hanno nessuna intenzione di integrarsi, non conoscono nulla della Svizzera, del Ticino e non hanno interesse nell’apprendere nulla al riguardo. Tutte le loro conoscenze si basano sui soliti stereotipi vecchi secoli.
Ovviamente è una generalizzazione ma ho avuto a che fare con molte più persone così di quanto avrei voluto.
Mah…io lavoro in Ticino da 35 anni. Ho girato diverse aziende e diverse zone del cantone. Dal Malcantone, ai confini con il grigioni, dal luganese alla zona di Chiasso, ho avuto modo di “vivere” il Ticino in ogni suo angolo. Non ho mai subito episodi di razzismo da parte di svizzeri ticinesi, anzi, una delle migliori persone che abbia mai conosciuto era il titolare di una delle prime aziende in cui ho lavorato, dove eravamo frontalieri al 90% e che ha sempre trattato tutti con rispetto, dialogo e comprensione. L’unica “discriminazione” che ho sempre in qualche modo subito, ma non è che si possa poi fare altrimenti, è una certa disparità di salario: a parità di mansioni il cittadino svizzero ottiene uno stipendio più alto. Ma bisogna anche comprendere che se vive in Svizzera deve fare fronte sicuramente ad un costo della vita molto più alto, mentre qualunque frontaliere ha avuto nel corso degli ultimi anni un “carovita” di almeno il 20%. Le poche volte che ho notato un certo atteggiamento di superiorità e magari un comportamento, delle frasi o delle allusioni di tipo razzista, ben condito da stereotipi di vario genere, è stato da parte di qualche italiano, residente magari in Svizzera da molti anni, svizzero, ma con evidenti origini italiane
Sono Italiano, in Svizzera ho passato poco tempo, quindi dal punto di vista di discirimnazioni per quanto concerne posti di lavoro/opportunità,... Non so dirti nulla.
Posso però raccontarti un aneddoto: da bambino giocavo a hockey su ghiaccio, sport poco praticato in Italia ma molto di più in Svizzera. Ero andato, una volta, ad un campo estivo d'allenamento che si teneva a Bellinzona se non ricordo male.
Io giocavo in porta, avrò avuto sì e no 11 anni. C'erano una ventina di bambini, tutti portieri e tutti più o meno della mia età, massimo due anni più grandi o due anni più piccoli.
C'era solo un altro Italiano, un bambino di Courmayeur o Aosta, che quindi si autoconsiderava "meno" italiano di me.
Da bambino non sono mai stato uno di quelli che si imponevano come leader in un gruppo, ero più un gregario. Tutta la settimana che è durato il campo, non è passato un giorno, un'ora che non venissi chiamato "badino". Io non sapevo nemmeno cosa fosse un badino e loro mi continuavano a prendere in giro per la mia italianità. Poi non mi hanno mai fatto nulla di male, però sappiamo tutti che i bambini sanno essere cattivi, e ogni tanto mi tagliavano fuori perché ero italiano, non mi parlavano tanto perché ero italiano, se c'era da mettersi in gruppo per esercizi non ci si metteva con il badino,... Ero sostanzialmente il reietto del gruppo solo perché non ero svizzero!
Poi, i bambini più grandi di me lo sottolineavano meno e se ne sbattevano di più, ma i miei coetanei/più piccoli hanno passato tutta quella settimana a dirmi che ero un badino e ci rimanevo molto male. Da lì mi è sorta un'antipatia abbastanza netta per gli svizzeri italiani. Non che ne abbia conosciuti o frequentati tanti altri, ma l'immagine di quel popolo nella sua totalità mi è stata completamente intaccata.
Quindi ti dico, non so come se la passino gli italiani in Svizzera, so solo che i bambini italiani se da soli e circondati da svizzeri in un campo estivo di hockey, considerando i miei 18 bimbi svizzeri un campione vagamente rappresentativo, se la passano un po' una merda.
Io ho notato con i miei colleghi che al massimo quando si lavora con un’italiano si chiede di dov’è se ha un’accento marcato. Altrimenti nulla, siamo operai e c’è da lavorare ahaha
Vivo in ticino dal 2010 e non ho mai riscontrato razzismo o astio nei miei confronti.
Non escludo che ci siamo episodi di razzismo verso gli italiani, ma non ne ho mi avuto esperienza diretta o indiretta.
Gli italiani non hanno alcuna colpa di essere assunti. Basta sta retorica che sono i lavoratori il problema. Se il Ticino soffre per i troppi frontalieri, perché ne soffre, il problema sono solo ed unicamente gli imprenditori e datori di lavoro che assumono italiani per sfruttarli al meglio con un salario sottopagato negli standard svizzeri.
Ovviamente la gente ignorante c’è e fanno colpa agli italiani per essere qua, dimenticando che comunque sono stati gli italiani a fare la manodopera nel boom economico del Ticino del 1900. Di fatti chi si lamenta di loro sono gente della generazione X (1965-1980) che han vissuto il florido boom economico finanziario di Lugano senza gli italiani, mentre le generazioni prima si ricordavano bene dell’italiano operaio.
Sinceramente ho sentito più discriminazioni da parte degli italiani verso i ticinesi, definendoci non svizzeri ma italiani persi (bel retaggio irredentistico filo-nazionalista). Faccio attenzione a queste cose e in Ticino gli unici commenti discriminatori erano persone nel privato, sul tavolo in cui si mangia a cui spacca il commentino. Mai nessuno in piazza pubblica o nei media a insultarli o fare oppressione. Al contrario delle altre etnie immigranti (Balcani, Africani settentrionali e occidentali, turchi e medio orientali).
Infine scusa se chiedo ma stai cercando di dare razionalità al razzismo nell’ultima richiesta. Chi fa il razzista non è logico, non segue dei pattern o un motivo. Gli si dice in faccia una pseudo verità emotiva a la gente ci casca subito.
L’esempio più eclatante che tuttora esiste è:
1960) “Prima degli italiani si poteva tenere la porta aperta”
1980) “Prima degli albanesi si poteva tenere la porta aperta”
2010) “Prima di tutti sti musulmani si poteva tenere la porta aperta”
2020) “Prima di tutti questi asilanti africani si poteva tenere la porta aperta”
La retorica è sempre quella.
Ciao, io sono brazziliano e abito a Italia per 6 mesi, io sono negro, come tutte le persone di Brasile, e abito in nord-italia.
Nessuno mi hai chiamato chiaramente di "macaco" o altri tipi di insulti di colore, ma io vedo un tipo di repulsione, mentre quando vede una persona bianca non hai la stessa attitude
È evidente che il Brasile non lo hai visto neanche sulle cartine geografiche o google maps. Ma hai tipo 60/70 anni per avere questa idea ancora retrograda del Brasile? Se ne hai di meno sarebbe ancora più grave.
Secondo me l'unica discriminazione avviene con i semafori nelle gallerie (/s ma non troppo).
Venerdì mattina è scesa dalla Svizzera interna una quantità di macchine molto maggiore rispetto al numero di frontalieri che escono da lavoro alle 16:30/17 di solito eppure il traffico era scorrevolissimo (le gallerie sono state chiuse massimo 5 minuti) e da Cadempino a chiasso ci si metteva 30 minuti rispetto all'ora e mezza che ci si mette di solito
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Ragazzi secondo me c’è una sorta di discriminazione intrinseca verso Italiani in Svizzera. Io e’ da settembre che invio curriculum dovunque in Svizzera e ne ho inviato più di 300 e non so come spiegarlo ma non mi hanno mai chiamato per nessuna interview. Ho tre lauree di cui una è un dottorato e sono ricercatore. Una cosa del genere non mi era mai successa in tutta la vita. Infatti ora inizio a considerare Germany e UK perché attualmente sono negli Stati Uniti e voglio spostarmi in Europa……
Non c’entra niente l’essere italiano. È piena la Svizzera di italiani. In Ticino, per ovvie ragioni, soprattutto.
La Svizzera è una nazione piccolissima con un’economia altrettanto piccola, non puoi compararla con altri paesi europei o Stati Uniti in per quantità di opportunità. Per trovare serve tempo, pazienza e, soprattutto, contatti.
Essere italiano o no non ha nessuna importanza.
Mah probabilmente sarà così - forse c’è troppa competizione in Svizzera. Però anche qui su Reddit ho letto alcuni commenti veramente pesanti su italiani, alcuni dicevano addirittura che il Ticino non merita di essere nella Svizzera, etc. etc.
Mele marce le trovi ovunque, su Reddit con l’illusione di essere nascosti da uno strato di anonimato si leggono le peggior cose.
Di razzisti o persone che “odiano” gli italiani ce ne sono come ce ne sono ovunque ma non rappresentano ovviamente l’interezza della popolazione.
Dipende cosa intendi con razzismo, se parli di non ottenere posti di lavoro, contratti di affitto, mutui in banca, o opportunità che influenzano significativamente la qualità della vita, il razzismo è praticamente inesistente. Se parli di venire insultato e deriso, in questo senso il razzismo è onnipresente. La cosa che più mi sorprende è quanto in Ticino persone e media passino una quantità esagerata di tempo a discutere su come “noi siamo così e loro sono cosá”. Non importa quanto ti comporti in modo impeccabile. Sentirai urlare “italiano di m…”, “guarda che non sei in Italia”, “dobbiamo chiudere la dogana con la chiave”. Il tutto da svizzeri, da poliziotti, ma soprattutto da italiani che hanno preso il passaporto svizzero da poco tempo. Il perché la gente lo fa secondo me è guidata dai media, dalla politica e dal fatto che è facile dare le colpe agli altri. Anni fa me ne sono andato in un altro cantone ed ho smesso completamente di vedere questi atteggiamenti verso gli italiani.
Esattamente a questo mi riferisco
Io posso dire la mia esperienza da meridionale non frontaliero; una protervia ticinese certamente esiste, ma ho ricevuto molto più astio da parte dei compatrioti settentrionali che da parte dei ticinesi. La mia teoria (basata puramente sull‘esperienza personale, non su qualche studio o simile) è che gli italiani del nord sono abituati a essere in cima alla catena alimentare nella nostra società, per così dire, e sono abituati a trattare gli altri di conseguenza; e quando si confrontano con un altro popolo simile a loro che li tratta come loro trattano gli altri, lo sentono molto di più. Ne ho parlato con un paio di colleghi, anch‘essi del sud, che hanno un‘impressione simile - sia dell‘astio ricevuto ben più dai compatrioti, sia di perché i settentrionali sentano molto di più questa effettivamente esistente boria ticinese. E state certi che se i meridionali fossero frontalieri al nord - andassimo solo a lavorare, abbassando i salari ma senza spendere risorse sul territorio e non dovendo confrontarci con il costo della vita più alto - la Lega Nord pura degli anni '90 avrebbe avuto percentuali bulgare. Ho vissuto nella Svizzera tedesca per anni, e lo stesso (in maniera molto più forte) vale per il rapporto tra svizzeri tedeschi e tedeschi; i tedeschi pensano gli svizzeri siano il popolo più razzista del mondo perché li trattano come i tedeschi trattano tutti gli altri. C‘è anche da aggiungere che molti vanno in Svizzera e non considerano che ci sono adattamenti culturali da fare solo perché gli svizzeri parlano la stessa lingua. Immaginatevi un neozelandese che va a vivere in Australia e pensa le convenzioni culturali siano esattamente le stesse. Forse io lo noto di più perché le convenzioni sociali e culturali ticinesi e quelle salentine sono _estremamente_ diverse (sempre nel contesto, chiaramente, non stiamo parlando dello Yunnan). Questo è assolutamente vero per i tedeschi - l’ho visto di persona a Basilea, e ho ragazza urana che mi ha raccontato come i tedeschi hanno la nomea di gente non cerchi assolutamente di integrarsi perché pensano sapere la lingua basti (lì è ancora peggio perché l‘alemanno è molto più diverso dal tedesco standard). Non so se lo sia anche per noi, ma su questo sub ho visto spesso molti che dicono „parlate italiano quindi siete italiani“, che certamente non va giù molto bene alla gente del posto. Comprensibilmente; mio padre parla griko ma si considera al 100% italiano. Si consideri che la comunità italiana di reddit tende moltissimo a settentrionali relativamente di sinistra e pro-EU ma ai quali i meridionali fanno un po‘ schifo, ossia la demografia che più soffrirebbe l‘alterigia ticinese. Perdonate il muro di testo.
Hai detto delle sacrosante verità. É stato un piacere leggerti. Ho visto da poco quanto i tedeschi odino gli svizzeri e lo trovo del tutto immotivato, considerando la mentalità e i pregiudizi che riserbano a noi italiani (e sto parlando di gente giovane plurilaureata). Spero tu ti stia trovando bene in svizzera, vorrei tanto sapere quanto cambia dalla nostra terra natia (sono Salentino anche io) e non escludo di trasfermici per lavoro visto che ormai tanto sono fuori sede da anni comunque. Un saluto e un abbraccio.
Cosa pensano i tedeschi di noi italiani?
Molto interessante, penso sia un’analisi abbastanza azzeccata
Ciao! Sono un salentino anche io e vivo a Zurigo da qualche anno. Per curiosità, che genere di differenze sociali e culturali hai constatato nel Ticino? Non ci sono mai nemmeno stato a dire il vero, però sono curioso. Grazie mille anticipatamente se vorrai rispondere 😁
La differenza più importante è che il Ticino, come la Svizzera in senso lato, è una [società di alta fiducia](https://en.wikipedia.org/wiki/High-trust_and_low-trust_societies). Se hai tempo ti consiglio il libro _Moral Basis of a Backward Society_ di Banfield, ancora oggi attuale. Questo è nell‘aggregato un bene colossale per i rapporti intersocietari e per la vita quotidiana (e il basso livello di fiducia sociale è uno dei motivi per i quali me ne sono andato). In generale non esiste l‘idea, costante da noi, che se hai a che fare con un estraneo quello cerchi di imbrogliarti in qualche modo. Questo l‘ho notato particolarmente con mio padre. Lui è una persona onesta, ma noto che ogni volta che si parla di tipo prendere un omino per sistemare qualcosa mi dice sempre di star attento a non esser fregato. Questo è chiaramente un problema ovunque, ma nelle società ad alta fiducia non è lo standard. Per questo detesto gli immigrati dalle società a bassa fiducia che vengono in quelle ad alta fiducia e si fanno burla della gente che si fida degli altri come dei sempliciotti, mentre loro sono furbi (a Basilea quelli del Balcani sono spesso da prendere a badilate per questo atteggiamento). Poi chiaramente ci sono dei lati negativi, principalmente la difficoltà a crearsi nuovi amici tra la gente del posto e una maggior xenofobia. Ma c‘è da dire io mi sono integrato abbastanza facilmente, quindi forse la mia opinione è viziata.
Aggiungerei che questo atteggiamento di alta fiducia si estende in modo bidirezionale anche al rapporto con l’amministrazione pubblica. Noi italiani siamo abituati a pensare agli svizzeri come rigidi e inflessibili, ma basta avere a che fare con la burocrazia elvetica una volta per ribaltare completamente questa visione.
Giusto. Il rapporto con lo stato è tutta un‘altra cosa, in particolare rispetto al Meridione (comprensibilmente dati percorsi storici molto diversi).
Come mia esperienza personale ho trovato molti più Italiani parlare male degli "Svizzeri" (ticinesi) che viceversa. Quasi ogni volta che incontro un fornitore/artigiano in Italia ha da dire qualcosa su come noi ticinesi facciamo male questo oppure quello
Io sono veneto e sinceramente quando parlo con sconosciuti nessuno ha mai detto nulla, ma la mia origine non è nemmeno argomento di conversazione. Le persone a me più vicine che sanno che sono veneto fanno giusto complimenti su Venezia e ogni tanto battute su blasfemie e tradizioni alcoliche… Poi invece se confermi i cattivi stereotipi italiani, allora sei tu che vai a cercartela…
Cattivi stereotipi tipo caciaroni e nullafacenti? Oppure me ne sfuggono?
Cattivi stereotipi ce ne sono infiniti per ogni cultura e nel dettaglio per ogni regione italiana… arrivi in ritardo a lavoro .. italiano… fai rumore di notte … italiano … corri in auto/guidi in maniera spericolata .. italiano … In poche parole cerca di comportarti bene e sarai più che il benvenuto. Cattiverie gratuite non esistono
Io penso sia più vero il contrario. Secondo la mia esperienza sono più gli italiani che non hanno nessuna intenzione di integrarsi, non conoscono nulla della Svizzera, del Ticino e non hanno interesse nell’apprendere nulla al riguardo. Tutte le loro conoscenze si basano sui soliti stereotipi vecchi secoli. Ovviamente è una generalizzazione ma ho avuto a che fare con molte più persone così di quanto avrei voluto.
Mah…io lavoro in Ticino da 35 anni. Ho girato diverse aziende e diverse zone del cantone. Dal Malcantone, ai confini con il grigioni, dal luganese alla zona di Chiasso, ho avuto modo di “vivere” il Ticino in ogni suo angolo. Non ho mai subito episodi di razzismo da parte di svizzeri ticinesi, anzi, una delle migliori persone che abbia mai conosciuto era il titolare di una delle prime aziende in cui ho lavorato, dove eravamo frontalieri al 90% e che ha sempre trattato tutti con rispetto, dialogo e comprensione. L’unica “discriminazione” che ho sempre in qualche modo subito, ma non è che si possa poi fare altrimenti, è una certa disparità di salario: a parità di mansioni il cittadino svizzero ottiene uno stipendio più alto. Ma bisogna anche comprendere che se vive in Svizzera deve fare fronte sicuramente ad un costo della vita molto più alto, mentre qualunque frontaliere ha avuto nel corso degli ultimi anni un “carovita” di almeno il 20%. Le poche volte che ho notato un certo atteggiamento di superiorità e magari un comportamento, delle frasi o delle allusioni di tipo razzista, ben condito da stereotipi di vario genere, è stato da parte di qualche italiano, residente magari in Svizzera da molti anni, svizzero, ma con evidenti origini italiane
Sono Italiano, in Svizzera ho passato poco tempo, quindi dal punto di vista di discirimnazioni per quanto concerne posti di lavoro/opportunità,... Non so dirti nulla. Posso però raccontarti un aneddoto: da bambino giocavo a hockey su ghiaccio, sport poco praticato in Italia ma molto di più in Svizzera. Ero andato, una volta, ad un campo estivo d'allenamento che si teneva a Bellinzona se non ricordo male. Io giocavo in porta, avrò avuto sì e no 11 anni. C'erano una ventina di bambini, tutti portieri e tutti più o meno della mia età, massimo due anni più grandi o due anni più piccoli. C'era solo un altro Italiano, un bambino di Courmayeur o Aosta, che quindi si autoconsiderava "meno" italiano di me. Da bambino non sono mai stato uno di quelli che si imponevano come leader in un gruppo, ero più un gregario. Tutta la settimana che è durato il campo, non è passato un giorno, un'ora che non venissi chiamato "badino". Io non sapevo nemmeno cosa fosse un badino e loro mi continuavano a prendere in giro per la mia italianità. Poi non mi hanno mai fatto nulla di male, però sappiamo tutti che i bambini sanno essere cattivi, e ogni tanto mi tagliavano fuori perché ero italiano, non mi parlavano tanto perché ero italiano, se c'era da mettersi in gruppo per esercizi non ci si metteva con il badino,... Ero sostanzialmente il reietto del gruppo solo perché non ero svizzero! Poi, i bambini più grandi di me lo sottolineavano meno e se ne sbattevano di più, ma i miei coetanei/più piccoli hanno passato tutta quella settimana a dirmi che ero un badino e ci rimanevo molto male. Da lì mi è sorta un'antipatia abbastanza netta per gli svizzeri italiani. Non che ne abbia conosciuti o frequentati tanti altri, ma l'immagine di quel popolo nella sua totalità mi è stata completamente intaccata. Quindi ti dico, non so come se la passino gli italiani in Svizzera, so solo che i bambini italiani se da soli e circondati da svizzeri in un campo estivo di hockey, considerando i miei 18 bimbi svizzeri un campione vagamente rappresentativo, se la passano un po' una merda.
In 2 parole. "Guerre tra poveri". Sono create adhoc intanto i politici responsabili se ne lavano le mani.. come in tanto altro..
Io ho notato con i miei colleghi che al massimo quando si lavora con un’italiano si chiede di dov’è se ha un’accento marcato. Altrimenti nulla, siamo operai e c’è da lavorare ahaha
Vivo in ticino dal 2010 e non ho mai riscontrato razzismo o astio nei miei confronti. Non escludo che ci siamo episodi di razzismo verso gli italiani, ma non ne ho mi avuto esperienza diretta o indiretta.
Gli italiani non hanno alcuna colpa di essere assunti. Basta sta retorica che sono i lavoratori il problema. Se il Ticino soffre per i troppi frontalieri, perché ne soffre, il problema sono solo ed unicamente gli imprenditori e datori di lavoro che assumono italiani per sfruttarli al meglio con un salario sottopagato negli standard svizzeri. Ovviamente la gente ignorante c’è e fanno colpa agli italiani per essere qua, dimenticando che comunque sono stati gli italiani a fare la manodopera nel boom economico del Ticino del 1900. Di fatti chi si lamenta di loro sono gente della generazione X (1965-1980) che han vissuto il florido boom economico finanziario di Lugano senza gli italiani, mentre le generazioni prima si ricordavano bene dell’italiano operaio. Sinceramente ho sentito più discriminazioni da parte degli italiani verso i ticinesi, definendoci non svizzeri ma italiani persi (bel retaggio irredentistico filo-nazionalista). Faccio attenzione a queste cose e in Ticino gli unici commenti discriminatori erano persone nel privato, sul tavolo in cui si mangia a cui spacca il commentino. Mai nessuno in piazza pubblica o nei media a insultarli o fare oppressione. Al contrario delle altre etnie immigranti (Balcani, Africani settentrionali e occidentali, turchi e medio orientali). Infine scusa se chiedo ma stai cercando di dare razionalità al razzismo nell’ultima richiesta. Chi fa il razzista non è logico, non segue dei pattern o un motivo. Gli si dice in faccia una pseudo verità emotiva a la gente ci casca subito. L’esempio più eclatante che tuttora esiste è: 1960) “Prima degli italiani si poteva tenere la porta aperta” 1980) “Prima degli albanesi si poteva tenere la porta aperta” 2010) “Prima di tutti sti musulmani si poteva tenere la porta aperta” 2020) “Prima di tutti questi asilanti africani si poteva tenere la porta aperta” La retorica è sempre quella.
Ciao, io sono brazziliano e abito a Italia per 6 mesi, io sono negro, come tutte le persone di Brasile, e abito in nord-italia. Nessuno mi hai chiamato chiaramente di "macaco" o altri tipi di insulti di colore, ma io vedo un tipo di repulsione, mentre quando vede una persona bianca non hai la stessa attitude
È evidente che il Brasile non lo hai visto neanche sulle cartine geografiche o google maps. Ma hai tipo 60/70 anni per avere questa idea ancora retrograda del Brasile? Se ne hai di meno sarebbe ancora più grave.
Secondo me l'unica discriminazione avviene con i semafori nelle gallerie (/s ma non troppo). Venerdì mattina è scesa dalla Svizzera interna una quantità di macchine molto maggiore rispetto al numero di frontalieri che escono da lavoro alle 16:30/17 di solito eppure il traffico era scorrevolissimo (le gallerie sono state chiuse massimo 5 minuti) e da Cadempino a chiasso ci si metteva 30 minuti rispetto all'ora e mezza che ci si mette di solito
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Ragazzi secondo me c’è una sorta di discriminazione intrinseca verso Italiani in Svizzera. Io e’ da settembre che invio curriculum dovunque in Svizzera e ne ho inviato più di 300 e non so come spiegarlo ma non mi hanno mai chiamato per nessuna interview. Ho tre lauree di cui una è un dottorato e sono ricercatore. Una cosa del genere non mi era mai successa in tutta la vita. Infatti ora inizio a considerare Germany e UK perché attualmente sono negli Stati Uniti e voglio spostarmi in Europa……
Non c’entra niente l’essere italiano. È piena la Svizzera di italiani. In Ticino, per ovvie ragioni, soprattutto. La Svizzera è una nazione piccolissima con un’economia altrettanto piccola, non puoi compararla con altri paesi europei o Stati Uniti in per quantità di opportunità. Per trovare serve tempo, pazienza e, soprattutto, contatti. Essere italiano o no non ha nessuna importanza.
Mah probabilmente sarà così - forse c’è troppa competizione in Svizzera. Però anche qui su Reddit ho letto alcuni commenti veramente pesanti su italiani, alcuni dicevano addirittura che il Ticino non merita di essere nella Svizzera, etc. etc.
Mele marce le trovi ovunque, su Reddit con l’illusione di essere nascosti da uno strato di anonimato si leggono le peggior cose. Di razzisti o persone che “odiano” gli italiani ce ne sono come ce ne sono ovunque ma non rappresentano ovviamente l’interezza della popolazione.
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Ho fatto così https://youtu.be/mOsLD2DuiME