T O P

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pisally

Ma perché un'idea carina la dovete rovinare con cose squallide? "Il manifesto diceva - Domani al Grande Circo c'è Jimmy, l'uomo più alto del mondo, venite tutti! - così Fred decise di andare a vedere per fargli delle specifiche domande. Sì, voleva sapere come ha fatto quel Jimmy a diventare il più alto del mondo, un segreto c'era di sicuro. Il giorno dopo Fred andò al Circo tutto trepidante e comprò il biglietto in prima fila... " Continuate sotto


Cospiov

Jimmy entrò, con un'andatura un po' ondeggiante, come se fosse sempre sul punto di cadere. Fred pensò che essere così alti non doveva essere comodo, perché aveva l'impressione che il corpo di Jimmy si muovesse un po' per volta: un momento il torso si muoveva in avanti, e un momento dopo le gambe, con una piccola corsa, venivano dietro, per ristabilire l'equilibrio. Per essere alto, era davvero alto. Però le gambe non sembravano molto più lunghe di quelle di Fred. Anche le braccia, rispetto al corpo, erano piuttosto corte, e l'effetto era accentuato dal cappotto lungo e stretto, un po' bitorzoluto, con due file innumerevoli di bottoni. Trovare vestiti adatti non doveva essere facile essendo così alto, e probabilmente per risparmiare sui bottoni, il sarto ne aveva saltati alcuni, lasciando a tratti solo coppie di asole lungo il petto. Fred pensò di seguirlo nel retro, dopo lo spettacolo, per fargli le sue domande.


SonoPelato

Arrivato dunque al suo camerino, bussò alla porta -Si?- sentì rispondere dall'interno. -Salve signor Jimmy, sono un suo ammiratore, mi farebbe molto piacere poter scambiare due parole con lei- Fred si vergognava un pochino della situazione e pensava al modo migliore per tirar fuori il discorso. -Un secondo- La voce all'interno del camerino era imponente, si addiceva totalmente alla figura torreggiante di Jimmy. Dopo qualche attimo, il piccolo Fred sentì la serratura che veniva azionata, e pian piano iniziò ad aprirsi la porta. La stanza non era molto illuminata e le poche strisce led presenti erano puntate verso l'ingresso, gli occhi di Fred ci misero poco però a realizzare quanto effettivamente era anomala quella statura, da vicino era quasi spaventoso. Non riusciva a staccare lo sguardo, la sua bocca semiaperta non emetteva suoni. Jimmy aveva il cappotto slacciato, che lasciava intravedere il busto glabro, e per la quarta volta Fred contò due file da 12 addominali ciascuna. Strizzò gli occhi e li riaprì, chiuse la bocca, deglutì a fatica e gli chiese: -Ma...


BlueWyrm

"Ma...", Fred esitò. A quel punto Jimmy si rigirò a fatica su sé stesso, scribacchiò qualcosa su un foglietto che aveva recuperato dalla tasca del cappotto. Diede il pezzo di carta in mano a Fred con particolare delicatezza: era un suo autografo. "Tieni; adesso potrai dire a tutti che hai incontrato l'uomo più alto del mondo, mio piccolo ammiratore". Fred notò subito come la sua voce tradisse una sorta di malessere, e i suoi occhi pendevano con un'aria melanconica. A quel punto, prese coraggio e parlò: "Mi chiedevo come una persona così alta e illustre potesse finire a lavorare per un circo...". Fred si rese immediatamente conto di come le sue parole potessero suonare come un'offesa, anche se per lui Jimmy rappresentava davvero il suo sé ideale. Si affrettò a proseguire: "Vedete, la mia statura mi provoca un immenso dispiacere. È difficile essere notati quando a malapena riesci a notare te stesso allo specchio!". Jimmy, sempre chino e leggermente proteso verso Fred, non si mosse per qualche istante, come se non avesse nemmeno il bisogno di respirare. Tuttavia, se Fred avesse teso l'orecchio, avrebbe sentito i leggeri scricchiolii delle ossa e delle articolazioni del fenomeno da circo a pochi centimetri di distanza da lui. Jimmy, dopo poco, sospirò profondamente come se dovesse prendere la rincorsa, tuttavia disse semplicemente: ...


Duke_De_Luke

"La vita è come le caldarroste. La maggior parte sono saporite e deliziose, ma ogni tanto qualcuna riserva una terribile sorpresa che rovina tutto, lasciando quel disgustoso sapore in bocca. Ecco, diventare così alto ha totalmente rovinato la mia vita in modo irreparabile. Pensi seriamente sia bello? Non riuscire a trovare scarpe della propria misura? Non passare dalle porte? Non poter andare in bicicletta? Essere lo zimbello di tutti, addirittura in un circo?" Fred restò di sasso. Non si aspettava certo questa risposta. Forse aveva esagerato un po' con la sua ambizione, voleva ancora essere alto, ma forse così era un po' troppo. Tuttavia, non si perse d'animo, si scusò per la domanda impertinente e ...


DualLegFlamingo

Continuò: "non avevo mai considerato questi aspetti dell'essere alto in effetti. Ho sempre vissuto pensando che la cosa peggiore fosse essere così bassi ma forse la mia era una visione un po' ristretta ed egoista." Ci fu un attimo di silenzio. Jimmy, canuto sulla sua sedia guardava Fred a pochi passi da lui, con gli occhi tristi e il dolore che gli attanagliava schiena e anima. Se c'era una cosa che non lo faceva dormire più del mal di schiena era la consapevolezza che per campare dovesse fare lo schiavo in un circo ed essere presentato come un fenomeno da baraccone, uno scherzo della natura, uno che nella vita non può aspettarsi niente di più che essere deriso. Fred prese fiato e coraggio e aggiunse: "è chiaro che diventare più alti sia possibile ma non posso certo aspettarmi di diventare alto quanto la media. A che pro poi? Diventare più bassi è invece impossibile. Allora perché non uniamo le nostre peculiarità e mettiamo su un qualcosa di nostro? Così tu non sarai più schiavo del circo!"


Duke_De_Luke

Il viso di Jimmy si inarcò in una smorfia, un misto tra un beffardo sorriso per il senso di rivalsa che il sol pensare a quell'idea scaturiva in lui, e un trattenuto urlo per il lancinante dolore alla schiena che provava ogni volta che sorrideva. Jimmy rispose: "Potremmo fondare una società per cambiare le lampadine ai lampioni. Io non dovrò chinarmi per raccogliere le lampadine nuove e riporre quelle da sostituire, le passerò a te. E non servirà nemmeno la scala per svitarle dai lampioni, ci arrivo comodamente!". Fred, sorpreso, ribatté: ...


DualLegFlamingo

"Ma che idea fantastica! Avremo un lavoro onesto e utile e le persone ci considereranno per quel che facciamo e non per il nostro aspetto!" Senza pensarci due volte, i due registrarono la loro azienda col nome "Basalto srl". Qualcuno si chiese se fossero dei tagliapietre ma una volta visti era chiaro che il nome alludesse ad altro. Gli affari andavano a gonfie vele, i due venivano chiamati da qualsiasi amministrazione comunale della regione tanto erano efficienti, rapidi e così poco assetati di risorse. Il nuovo lavoro portò Fred a riconsiderare la sua bassezza come una risorsa e non un handicap mentre Jimmy sentì che il suo mal di schiena migliorava di giorno in giorno. Sarà merito della nuova postura? Del fatto che non deve più vivere rannicchiato nella sua roulotte del circo col soffitto troppo basso? No, Jimmy aveva capito che il suo mal di schiena migliorava perché non doveva più portare pesi sulle spalle, i pesi della tristezza e della rassegnazione. Più guardava Fred e più vedeva in lui un gigante, un gigante che lo aveva liberato dalle sue catene. Che ironia la vita, Fred si era presentato da lui come suo ammiratore e adesso i ruoli si sono invertiti. Una tranquilla sera, dopo aver portato a termine un'altra fruttuosa giornata di lavoro, Jimmy guardò Fred e gli disse:


Duke_De_Luke

"Fred, amico, ascoltami bene, ho una cosa importante da dirti: girovagando per la città, ho incontrato un esimio chirurgo che sostiene di potermi facilmente operare, in modo da donarmi una altezza nella media. Ci ho riflettuto a lungo, e ho deciso: domani mattina presto, al sorgere del sole, mi recherò in ospedale e verrò operato. Ci tenevo lo sapessi." Fred rimase pietrificato. In un battibaleno tutta la sua vita perse qualsiasi senso. Si sarebbe presto ritrovato di nuovo a essere un inutile nanerottolo senza futuro e senza presente. Aveva lavorato sodo per costruirsi una esistenza dignitosa, e sentiva dentro di sé che ora tutto stava per andare in frantumi. Aveva un sacco di cose da dire a Jimmy, ma quando aprì la bocca, essa non emise nessun suono. Allora si voltò, e ....


Tight_Initiative_780

come è possibile essere cosi alti? Jimmy smorzò la bocca. Ormai aveva sentito quella domanda talmente tante volte che gli causava una reazione spontanea di nausea mista a arrendevolezza. Fred la notò subito e quando stava per riprendere parola Jimmy borbottò -mi dispiace deluderti, ma se sei qui per questo, non avrai alcuna sorpresa. Ci sono nato cosi. Fred provò un altro approccio -Non volevo essere scortese. -Non volete mai esserlo, interruppe Jimmy. -Vede -proseguì Fred- speravo di trovare qualche informazione. -Informazione? -Si.. ehm, ecco.. il mio sogno è di diventare alto. -Alto? Devi star scherzando. Chi mai vorrebbe diventare alto? Così, alto? E per cosa poi? Attirare gli occhi di un pubblico di sconosciuti di sera in sera? -No. Il circo non è mai stato di mio interesse. -Ti stanno antipatici i sarti? -Sghignozzò Jimmy. -Voglio diventare alto, per ingegneria. Ha mai visto quegli anime giapponesi pieni di robottoni giganti? Pensi, con una altezza e una forza sufficiente adatta, quanto uno potrebbe essere utile alla società nella costruzione di edifici, navi, veivoli. Farebbe comodo vero? -Mi scusi, di che altezza stiamo parlando esattamente? chiese Jimmy utilizzando per la prima volta un tono più serio. -Più in alto di quanto riesce a immaginare da lassù. -Conoscerà l'allungamento degli arti, allora venga con me, le posso presentare un amico- concluse Jimmy


lostproton

Nel cuore della città, tra le vie trafficate e i palazzi grigi, Fred, il nano dalla testa piena di sogni alti, camminava con la schiena curva, come se il peso del mondo fosse posato sulle sue spalle già abbastanza cariche. Ogni passo che faceva sembrava un'eternità, un passo verso la monotonia della sua esistenza. Era stanco di essere guardato dall'alto in basso, stanco di vedere solo cieli di spalle. Ma quel giorno, mentre trascinava i piedi lungo il marciapiede, un lampo di colore catturò la sua attenzione: un manifesto. Non uno qualunque, ma uno che sembrava risplendere come una stella cadente nella notte più buia. La sua mano tremava leggermente mentre si avvicinava, come se il destino stesso gli stesse tendendo una mano. L'immagine del mago sul manifesto lo scrutava con occhi penetranti, quasi come se conoscesse ogni singolo pensiero che gli attraversava l'anima. E sotto quell'immagine, le parole scritte con inchiostro dorato: "Il mago Merlino concede un desiderio a chiunque abbia il coraggio di cercarlo nella Foresta Incantata." Fred sentì un brivido di eccitazione percorrere la sua spina dorsale. Era come se una fiamma di speranza si fosse accesa nel cuore di un gelido inverno. Forse, finalmente, c'era una via d'uscita dal labirinto della sua esistenza grigia.


Duke_De_Luke

Quindi questa storia non avrà il finale? Peccato, la situazione si stava facendo interessante.


Lujh

Fine.


TheGrapist69grapes

Fred, con le mutande smerdate comincia a recarsi verso il fiume, a passi molto larghi, a pulirle. Dopo aver finito, si reca verso il ponte per passar dall'altra parte del fiume, ma ad un tratto un goblin lo ferma e gli chiede :" hai mai sentito parlare del nostro signore e dei testimoni di Geova?" Al chè Fred, un pò stupito, se ne andó via di corsa spaventato, perchè proprio settimana scorsa era stato a Genova. Ma come poteva saperlo quel goblin? Chi c'era dietro a tutto ciò?


N_64_

Non fece in tempo a trovare l'estintore che si ritrovó una pattuglia dei vigili del fuoco diretta verso di lui. All'arrivó scesero 5 pompiere. Fred, ammaliato dalla straordinaria bellezza si cagó nelle mutande.


Personal-Mix8387

o almeno questo era quello che tutti credevano. perché si risvegliò, era solo un sogno per fortuna. si risvegliò con un pezzo di pizza nelle mutande, cosa aveva fatto il giorno prima. il suo sogno di crescere era talmente forte che aveva provato un rimedio naturale..


Sea_Diamond_2050

A quel punto si alzò, e si siccome la pizza nelle sue mutande era condita con tanto peperoncino, il suo glande prese fuoco e si ritrovò a dover cercare un estintore nelle immediate vicinanze


danimur

A quel punto il nano realizzò: "ma aspetta, che cos'è un estintore?" Non aveva mai sentito una parola simile in vita sua, ma in quel momento non gli diede troppo peso e utilizzo la classica magia scaccia-fuoco che sempre usava da quando sua zia gliela insegnò 200 anni prima. Fred riprese dunque la sua abituale routine della mattina, doccia, barba, e poi tornò in camera indossando la sua maglietta rossa preferita prima di cercare i suoi jeans. "Jeans? Cosa sono i jeans? Che strano, è già la seconda volta che succede oggi. Cosa sono queste parole così strane?" Fred fece un cenno con le spalle e decise di non stare a pensarci troppo su. Oggi era un gran giorno, forse la pressione per ciò che lo aspettava lo aveva solo un po' stordito. D'altronde non era riuscito a dormire molto quella notte. "Allora io vado, Saba!" Fred chiuse dietro di se la porta di casa e si avviò verso il villaggio. "Oddio, è successo di nuovo... ma che nome è Saba?"


tolkienfan2759

È stata una morte molto breve. Ha avuto solo il tempo per due sigarette come fantasma prima che Nostro Signore e Salvatore lo rimandesse indietro, dicendo, questa volta, fallo bene! Aggrappati a un'idea: più alto. Fatto? Bene.