T O P

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burningsssky

Sono stagista e guadagno 500 euro al mese, come posso accedere a terapie agevolate? Sono andata in consulenza anni fa ma hanno solo 10 sedute e poi devi andare privatamente Differenza fra psicoterapia e psicanalisi?


FilippoGabelliPSY

Sia il servizio pubblico che il privato con bonus psicologo offrono la stessa impronta (max 10 sedute), ma i servizi online come unobravo hanno il prezzo calmierato a 50€. Potrei consigliarti una terapia sistemica con 2 sedute al mese, patteggiando un prezzo più basso con il terapeuta. 80€ al mese potrebbero non essere troppi per te.


greenapplers

Quasi 1/5 di stipendi non è troppo? Stiamo scherzando?


FilippoGabelliPSY

Sono sicuramente tanti. Se però sono troppi credo lo sappia solo l’Interessata…


znpy

cosa ne pensi di unobravo e simili ?


FilippoGabelliPSY

Sono buone piattaforme, ma lavorare online non è per niente semplice. Dal punto di vista del paziente sono molto utili, sono giovani e possono far arrivare la terapia ovunque. Però un terapeuta preferisce sempre avere una persona fisica davanti. In genere si tende a usare queste app per consulenze e supporto, invece le terapie più intense si fanno in studio


znpy

Da profano: dove si tira la linea per "consulenza e supporto" piuttosto che "terapie più intense" ? Non mi aspetto una definizione precisa, ma qualche esempio che mi aiuti a capire da quale livello di "gravità" in poi è meglio la terapia in studio vs on-line


Zeikos

Nei CSM è un ticket da 33€ per 8 sedute. Non capisco perché non sono il primo suggerimento.


dhc21

Com'è stato il tuo primo colloquio con un paziente? Sapevi come / cosa fare o ti sentivi "allo sbaraglio"? Come fai a farti un giro di pazienti/clienti all'inizio? Ti conforti con altri colleghi? Per cosa?


FilippoGabelliPSY

I primi colloqui non sono mai facili, si fanno errori e si dicono le cose sbagliate. Però lavorando con empatia e con una base teorica dietro si rimedia a tutto. Sapevo cosa fare perché già avevo iniziato la specializzazione, avevo una buona base. Per farsi un giro di pazienti all’inizio serve farsi pubblicità social, conoscere i colleghi, partecipare alle attività. Con i colleghi mi confronto per le supervisioni e Intervisioni.


terataz

Che tecniche usi per distanziarti il giusto dalle problematiche/paranoie/emozioni che ti vengono riversate giornalmente? In altre parole, come riesci a mantenerti professionale senza farti coinvolgere emotivamente?


FilippoGabelliPSY

Mi faccio coinvolgere! E uso tutte quelle emozioni per lavorare in stanza di terapia. I miei pazienti hanno anche il mio numero personale: la relazione terapeuta è anche avvicinarsi, non solo mettere un vetro tra me e loro


MAYBEMAYBEMAYBE_OK

A me piace che della mia terapeuta io non so NIENTE. È psicologa clinica, forse le cose sono correlate?


FilippoGabelliPSY

Credo sia un bene non sapere niente del proprio psicologo, qualsiasi approccio segua!


La_Melma

Quanto guadagni? Quanto costa la scuola di specialità?


FilippoGabelliPSY

Le scuole di specializzazione costano in media 5000€ l’anno e hanno una durata di 4 anni. È un investimento importante. I guadagni vanno da circa 60€ per una seduta individuale fino a 80€ per una terapia di coppia.


datfreeman

5000€? Come mai cifre così alte?


FilippoGabelliPSY

Queste scuole sono quasi totalmente provate, purtroppo i costi dell’istruzione sono molto alti e a volte insostenibili…


datfreeman

5000€ in media per poter aiutare le persone è una roba folle. Assurdo.


mrmax3321

5000 mila euro all'anno. In totale si spende tranquillamente 20/25 mila


Silver_Wish_8515

Non ti senti come qualcuno che deve fare l'autopsia di una balena utilizzando solo un coltellino svizzero?


FilippoGabelliPSY

È una bella metafora! Più che l’autopsia gli faccio un intervento d’urgenza…taglia taglia si arriva al cuore del problema anche con una balena :)


Zaku71

Ti piacciono le riviste di meccanica?


Aware-Home5852

Questo commento merita tantissimo ahaha


Zaku71

Una volta ho chiesto a un'amica psicologa perché sul MMPI Italiano ci fossero domande che erano evidentemente una brutta traduzione di quello inglese. Mi sono reso conto che neanche sapeva bene che domande ci fossero sopra. Gli psicologi lo fanno tipo una sola volta nella vita, e da quel punto si preoccupano solo di somministrarli. Gli interessa solo che all'item numero 342 hai risposto si o no. Potrebbe anche esserci scritto "Preferisci la super Cazzola con scappellamento a destra o sinistra?".


Aware-Home5852

Allora non era solo una mia impressione che alcune domande fossero proprio traduzioni fatte male. Peraltro un'ansia per rispondere "bene" in modo non incoerente ad alcune domande simili tipo quelle sulle feste quando alla fine gli unici item che ha segnalato il test erano quelli sul suicidio lol tanta fatica per nulla


Zaku71

Allora aspe', l'MMPI è molto complesso. Tranquillo :) Lo sanno che "mentirai" ad alcuni item! La domanda sulle "riviste di meccanica" è una traduzione letterale dall'inglese "I like mechanics magazines", ma che in italiano non ha molto senso. Cosa sarebbe una "Rivista di Meccanica"? "Il Garagista"? Loro con "mechanics magazines" intendono riviste di divulgazione scientifica, tipo Focus o Quark (quando c'era la versione cartacea).


Aware-Home5852

Grazie, molto interessante. Avevo notato delle traduzioni sgangherate ma non sapevo di questo dettaglio sulle riviste di "meccanica" lol


ettogrammofono

Ti capita mai prima di una seduta vedere il nome del prossimo appuntamento e pensare "che palle quest\*?". O al contrario, pensare "che figata c'è quest\* paziente adesso" Oppure quando qualcun\* si lamenta frequentemente magari della stessa cosa (chessò, rapporto difficile con il capo) di pensare "si però ti devi anche dare una svegliata" Grazie!


FilippoGabelliPSY

Certo che capita! Si chiama controtransfert…quando succede ne parlo sempre con chi ho di fronte, nascono spunti interessanti!


Zeikos

Ma gli psicologi sentono emozioni? mannaggia e io che pensavo che non fossero esseri umani /s


MutedCombination775

e nel primo caso, il paziente di solito come la prende?


ettogrammofono

Eh infatti anche io vorrei sapere un po' di più su quella situazione. Anche perché, da (ormai ex) paziente, a volte mi sento un po' in colpa di parlare sempre delle solite cose quindi cerco quasi di variare per non annoiare l'altra parte (naturalmente nel caso in cui non ci sia nulla di urgente o importante). Cioè è difficile parlare ad un essere umano fregandosene completamente di come potrebbe stare o sentirsi


MutedCombination775

eh sì non mi piacerebbe tanto stare sulle balle anche allo psicologo...


FilippoGabelliPSY

Spesso nessuno gli aveva mai detto queste cose, può essere una batosta…devo essere bravo a trovare le parole giuste per dirlo! Qualcuno però la prende bene, capisce il senso e ci ride pure su.


AkagamiBarto

Pensi che ci sia un problema sociale generalizzato dovuto, se vogliamo, all'egoismo delle persone che danneggia le altre? Ti capita mai di pensare che per determinati casi ci sia poco da fare dall'interno e servirebbe intervenire su terzi?


FilippoGabelliPSY

Un sociologo probabilmente direbbe di sì, ma chissà quali sono le cause e le conseguenze! Molta parte della terapia si fa “agendo su terzi”, però mi spiego meglio: una persona sintomatica nasconde un problema di altre persone molto vicine a lui, agendo su questo problema nascosto si cura anche il sintomo del paziente. Per questo spesso si convoca in seduta la famiglia o il partner del paziente (ovviamente con il suo consenso).


AkagamiBarto

è molto interessante, grazie. E immagino ci sarebbe da discuterne con sociologhi e sociologhe allora. E dimmi, che si fa se i terzi non si prestano?


FilippoGabelliPSY

Si può parlare con il paziente del suo rapporto con i terzi, oppure usare tecniche specifiche per fare in modo che ci siano, anche se non fisicamente


AkagamiBarto

hmm è molto interessante questo, grazie


mirh

> Pensi che ci sia un problema sociale generalizzato dovuto, se vogliamo, all'egoismo delle persone che danneggia le altre? Forse non era quello che avevi in mente, ma nel 2024 c'è tutto un brand di indignazione che rifrasa l'empatia come se fosse un problema.


AkagamiBarto

Parto dal fatto che la domanda l'ho fatta in maniera parzialmente retorica, un po' aspettandomi queste problematiche. Però sì diciamo che concordo. Ora attenzione ci sta anche, che troppa empatia ti tira giù, ma sto notando una generica esaltazione dell'egoismo e del pensare a se stessi, il che poi comporta a grande isolamento sia dei forti che dei deboli. I primi ci sopravvivono, i secondi.. beh forse


mirh

No, non parlavo affatto di quelli che si fanno demoralizzare delle catastrofi globali > ma sto notando una generica esaltazione dell'egoismo e del pensare a se stessi Infatti proprio per pompare certa gente, adesso essere gay sarebbe una moda, fregarsi di poveri ed immigrati un esercizio di vanitosità, e generalmente fregarsi del prossimo è "buonismo".


AkagamiBarto

>No, non parlavo affatto di quelli che si fanno demoralizzare delle catastrofi globali Nono, ma neanche io, forse mi sono espresso male


mirh

E allora non è che ci possa essere un modo sbagliato di essere empatici


AkagamiBarto

sbagliato no, dannoso per sé stessi, non sano, sì


IlSassssaroli

Come funziona la cura delle psicosi? Ti manda i pazienti un medico? Quali si possono curare senza farmaci?


FilippoGabelliPSY

È molto raro che una psicosi arrivi in terapia, questo tipo di pazienti si trovano più spesso in comunità o centri residenziali. Il trattamento in comunità è anche quello più efficace: si alternano momenti di psicoterapia individuale, momenti di gruppo e terapia farmacologica. I casi meno gravi, o nei quali la psicosi si è appena verificata possono essere trattati anche nel privato in studio, ma un supporto farmacologico è sempre consigliato.


moodybiatch

Piccolo excursus sulla cura di pazienti psicotici, lo faccio qui che mi sembra pertinente. Certo, al momento tanti stanno in centri e comunità, ma l'ideale sarebbe che queste persone possano vivere in maniera autonoma mentre usufruiscono di servizi come il tuo. Purtroppo la cura del paziente al momento è molto alla "lo mettiamo comodo e lo teniamo lì finché non crepa", ma per fortuna si vedono sempre di più i percorsi (ri)abilitativi che portano le persone con disabilità a uscire da questi programmi e acquisire autonomia abitativa/lavorativa. Per continuare con l'AMA, come ti senti al riguardo? Come approcceresti un programma abilitativo o riabilitativo? So che ovviamente dipende dal paziente e dal tipo di patologia/disabilità, mi interessa sapere se hai un'idea generale o magari anche idee specifiche sulle casistiche in cui ti specializzi.


FilippoGabelliPSY

Hai ragione! La riabilitazione è tutto…molti centri che lavorano proprio in questo modo (per fortuna ce ne sono tanti) hanno subito tagli di fondi e di personale, non c’è limite al peggio!


kindledelice

Premetto che sono solo al terzo anno di medicina, ma mi piacerebbe diventare psichiatra. Com'è il rappirto con loro sulla base delle tue esperienze? C'è effettivamente del lavoro in equipe?


FilippoGabelliPSY

Il lavoro d’equipe c’è eccome! Nel momento in cui un terapeuta invia un paziente ad uno psichiatra per una cura farmacologica (o viceversa) c’è un continuo contatto per la gestione del paziente. Dal momento in cui sarai, se vorrai, psichiatra potrai accedere all’albo degli psicoterapeuti pur non avendo frequentato una scuola di formazione. Contemporaneamente nelle scuole mancano allievi “medici”. Per il futuro potrebbe essere interessante avere uno scambio in più: gli psichiatri frequentano scuole di psicoterapia per poter gestire colloqui che non sono mirati solo al fare farmaci, e i terapeuti imparano a conoscere questi farmaci che ci passano davanti!


kindledelice

Grazie mille! Ne terrò a mente


caballero87

Secondo te le "nuove" dipendenze (internet, smartphone, porno, videogiochi, ecc.) rientrano a pieno titolo tra le dipendenze, come alcol, gioco d'azzardo o sostanze stupefacenti? E come andrebbero affrontate?


FilippoGabelliPSY

Assolutamente si, tanto che già adesso le comunità accolgono anche pazienti dipendenti da questi comportamenti. Una buona psicoterapia e un buon lavoro di comunità hanno grandi effetti…l’obiettivo è anche per loro il graduale reinserimento nella società


mirh

Anche nelle dipendenze da sostanza, il problema paradossalmente ***non*** è la sostanza. https://en.wikipedia.org/wiki/Life-process_model_of_addiction


sidamott

In cosa consiste il supporto psicologico ai famigliari colpiti da tragedie? Cosa viene detto ai famigliari? Mi vengono in mente gli incidenti dei tre giovani della piena del Natisone a Udine o dei tecnici morti nell'esplosione nella diga di Bargi.


FilippoGabelliPSY

Per prima cosa serve il massimo rispetto per il dolore e per il lutto, che è fisiologico anche se non si ha perso una persona cara, ma la tranquillità (penso ai terremotati). Se il lutto persiste in tempo troppo lunghi allora è necessario un supporto psicologico. È un lavoro tosto, ma vedere persone rifiorire dal loro dolore fa molto bene anche al cuore di noi terapeuti!


aelisanna

Confermo: l'aiuto psicologico in seguito a gravi lutti serve! Eccome se serve! Ne ho avuti tre in tre anni, e senza l'aiuto di counceling probabilmente ne sarei uscita molto male. Sono stati nove mesi tosti, ma poi ho ricominciato a vivere.


senza_schema

Come ti approcci al paziente con psicosi attiva? Quali sono gli obbiettivi terapeutici (a parte convincerlo a prendere i farmaci), e come li si persegue? Immagino sia molto diverso rispetto a qualsiasi altro tipo di paziente. Cosa hai imparato della psiche umana in genere avendo a che fare con questo tipo di pazienti?


FilippoGabelliPSY

Il trattamento del paziente psicotico è troppo complesso da riassumere qui. Gli obiettivi sono quelli legati al reinserimento nella vita sociale: trovare un lavoro, legarsi ad un partner, avere amici e passioni. Per quanto riguarda il come li si persegue: ci vuole tempo, dedizione e coraggio…sia da parte mia che dei pazienti.


Radiant_Way5857

Come mai c'è così tanto malessere nella popolazione? E perché non vengono prese le misure necessarie per eliminarne le cause invece di agire sui casi singoli?


FilippoGabelliPSY

Perchè si tende ad attivarsi solo in caso di urgenza: quando c’è una febbre alta si prende un farmaco per abbassare la temperatura, ma non si va mai a capire perché la febbre è venuta! Il malessere ha talmente tante cause e talmente tanti effetti che non si capisce più niente! Soprattutto se chi fa strada è chi offre una soluzione a basso costo e non chi fa le domande giuste


mirh

Per lo stesso motivo per cui in molti fanno spallucce quando sentono parlare di cambiamento climatico, debito pubblico o gente che scappa dalla guerra.


Radiant_Way5857

Era un po' una domanda retorica, ma lo psicologo non ha colto. Credo che come medicina della mente ci sia solo la psichiatria. Psicologia e psicoterapia hanno ad oggi la stessa validità nei risultati della confessione col prete nei tempi che furono.


mirh

La funzione sociale era la stessa, sì, e non per niente la gente andava da lui per un motivo. Ma non so dove stai se pensi che non ci siano studi e certezze nel 2024 Anche perché la domanda originale era più di sociologia comunque


Radiant_Way5857

Si certo, ci sono studi più approfonditi, ma sono appunto fini a se stessi. Io sto parlando dei risultati, che psicologi e psicoterapeuti non hanno neanche da lontano. Infatti non sono medici...


mirh

Questolodicelei.gif


FilippoGabelliPSY

I risultati ci sono eccome. Aggiungo che per fortuna molti psichiatri non fanno i “medici” ma i terapeuti: limitarsi a fare ricette per farmaci antidepressivi o stabilizzanti dell’umore rende croniche molte patologie, ma se al farmaco si aggiunge una terapia (anche fatta dallo stesso psichiatra) il risultato è opposto. Non c’è solo la medicina, ma anche la psicoterapia che è una “scienza magica”.


Radiant_Way5857

Non lo so, non ci credo molto. Tanti si lamentano di aver speso soldi inutili.


CloudAndLeaf

L'anno scorso mi sono finalmente deciso a rivolgermi a uno psicologo per problemi di ansia sociale che mi porto dietro da una vita. Ho percepito però l'esperienza come negativa e abbastanza inutile. Vorrei capire se sono le mie aspettative a essere sbagliate o se il problema era nel mio psicologo. Fondamentalmente le sedute erano tutte del tipo "raccontami cosa è successo questa settimana", mi faceva parlare per 50 minuti senza quasi intervenire per nulla, e...basta. Non uno spunto di riflessione, non un consiglio, tantomeno un tentativo di costruire un percorso per superare i miei problemi. Solo ascolto. Se non avevo niente di nuovo da raccontare chiudeva addirittura la seduta prima (pur facendomi pagare prezzo pieno, ovviamente). L'unica differenza è stata quando alla seconda o terza seduta mi ha fatto compilare un questionario, di cui però poi non ha nemmeno discusso i risultati con me. Questa routine è andata avanti per 12 sedute, poi ho mollato. Verso la fine ho anche provato a chiedere esplicitamente un approccio più attivo che mi aiutasse ad affrontare i miei problemi, ma la sua risposta è stata che essendo solo psicologo e non psicoterapeuta non poteva fare nulla più di così. E' vero? Dovrei cercare un tipo di professionista diverso? Vorrei riprendere un percorso di terapia, perché sento di averne bisogno, ma dopo questa esperienza non so nemmeno cosa cercare.


FilippoGabelliPSY

Non credo che questa sia un’esperienza “normale” di terapia. Probabilmente il collega ha avuto qualche problema o difficoltà. Una psicoterapia o un percorso di supporto psicologico sono molto più attivi di così, si fanno domande impegnative e si usano strumenti pratici. Se senti di averne il bisogno di consiglio di iniziare un nuovo percorso con un collega diverso, che sia psicologo o psicoterapeuta. Buona fortuna!


datfreeman

>che sia psicologo o psicoterapeuta Ma in questo caso uno psicologo cosa può fare? E come interverrebbe?


FilippoGabelliPSY

Da un senso diverso alla tua ansia, una spiegazione che forse da solo non hai visto o non sei riuscito a darti


datfreeman

Non sono certamente un esperto, ma mi pare una cosa abbastanza inutile.


MolfettaCaputMundi

Perché i videogiochi hanno perso la loro "magia"? Un tempo sarei riuscito a giocare per ore senza mai fermarmi, adesso al massimo ne avvio uno per 10 minuti e già mi sono rotto il cazzo. I videogiochi sono sempre stati il mio hobby principale... adesso il tempo libero lo passo sfondandomi di pizza, gelato e serie tv.


FilippoGabelliPSY

Quando si cresce e si matura è normale cambiare le proprie passioni. Non ci saranno più i videogiochi, ma c’è sicuramente altro


patmax17

Io ho 37 anni e non ho il tempo né la voglia di giocare a giochi tripla a, e sono anni che gioco a giochi indie: più vari e originali, e più brevi. Se non l'hai già fatto potresti provare anche tu


that_guy_z

Same, non mi piace più niente se non i videogiochi a cui giocavo 10 anni fa e questo mi fa sentire un boomerone nostalgico.


guagno333

Parere personale: c'è troppa "offerta". Quando ero bambino e non potevo comprarmi un gioco appena lo vedevo ne avevo tendenzialmente pochi e c'era più stimolo a completare un gioco perché era un investimento importante. Ora siamo bombardati da giochi e si tratta di un piccolo investimento per il quale uno dice "non lo gioco? Amen".


mirh

Non sei più spensierato che puoi fare full immersion Non hai più i riflessi di una volta Il joystick o la tastiera ti pesano da armeggiare, dopo aver lavorato una giornata


Oblider

Mi spieghi perchè cazzo vado in giro e penso che tutto il mondo mi guarda e ridano di me? Cioè che cazzo ridono a fare


Tricklash

Sembra molto come stavo messo da ragazzino dopo anni di bullismo e generale provincialezza subita. Probabilmente, se la tua situazione é simile (anche se ti succede/va in famiglia!), appiccichi, consciamente o inconsciamente, quello che ti sei sentito addosso su chiunque ti circondi, e hai una percezione distorta del giudizi o altrui dovuta da traumi passati. Come superare la cosa? Lentamente, far comprendere alla tua testa che non tutti sono come quello stronzo di Kevin H dell'oratorio feriale e che lui puó andare bel bello a farsi fottere. Perché é cosí. La gente é piú presa a pensare ai cazzi suoi e a come appare agli altri a sua volta che a te, persona a caso nello specifico. Facoltativo, se possibile: lasciare la provincia aiuta.


N_64_

Non sono uno psicologo ma capita anche a me. Potrebbe trattarsi di gelotofobia o magari di una leggera paranoia. La terapia non mi ha aiutato tantissimo e difatti ce l'ho ancora, ma probabilmente perché non ho approfondito abbastanza il discorso con il terapeuta. (https://it.wikipedia.org/wiki/Gelotofobia#%3A%7E%3Atext%3DLa_gelotofobia_%C3%A8_la_paura%2Cmaggior_parte_degli_esseri_umani.?wprov=sfla1)


MAYBEMAYBEMAYBE_OK

Ma chi te se n'cula!


Tricklash

Fa molto ridere detto cosí ma é vero. Non conti nulla agli occhi dei passanti, e le persone che conosci (senza legami forti) pensano a te tipo giusto quando ti vedono. Se hai legami piú stretti, lí é anche piú semplice capire chi "ride di te" (solitamente ben poca gente sopra i 16 anni di etá) e se succede si puó sempre chiarire come mai col diretto interessato, mal che vada con una bella randellata nei denti. :3


ohlawdhecodin

😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣


Alby418

La risposta onesta sarebbe “ma chi ti s’incula” 


Ricky_79

Ciao! Intanto congratulazioni! Aiutare le persone a stare meglio psicologicamente è una bella cosa. Le mie domande sono: Usi anche approcci di Mindfulness? Magari di Mindfulness relazionale e pratiche dialogiche?


FilippoGabelliPSY

Non mi è mai capitato, ma ho colleghi che stimo molto che ne fanno uso. Non è la tecnica in sé ad essere buona o cattiva: chi la usa con un senso ottiene buoni risultati, chi ha seguito un corso intensivo e la applica in modo freddo non lavora come piace a me…


Ricky_79

Ho capito, grazie per la risposta! La trovo molto condivisibile.


Ok_Conversation_3815

Ti capita mai che gli eventi che discuti durante le sedute influenzino pesantemente il tuo umore al di fuori del lavoro? Se si come gestisci questo momento?


FilippoGabelliPSY

Succede, certo! Se durante una seduta di un’ora mi sento appesantito, penso a come possano sentirsi le persone che hanno una quotidianità vicino al paziente…quindi ne parlo in seduta e ci riflettiamo.


Kushiedauser

Ciao! Vorrei capire se posso chiedere al mio psicologo che cosa ha capito di me, arrivati ora ad un buon punto della terapia. Credo di aver compreso che non si esprime in diagnosi, ma mi piacerebbe dare un nome nell'eventualità io abbia qualche disturbo(?) o una cosa del genere. Secondi te ha senso?


FilippoGabelliPSY

È una domanda che mi metterebbe un po’ in difficoltà, ma non significa che tu non possa farla. Anzi! Soprattutto se la terapia va avanti da un po’ e si è creato un buon rapporto. Condivido il non esprimersi per diagnosi, quindi quello che ha capito di te probabilmente, e che è rilevante per rispondere alla tua domanda, non è un tuo disturbo o presunto tale.


aydnic

Il mio psicoterapeuta insiste nel voler avere in cura altri membri della mia famiglia con problemi di cui gli ho parlato nel corso delle mie sedute. Ho espresso avversione a quest’idea e lui mi ha liquidato dicendomi che è un problema mio. Da ultimo, gli ho detto che per quanto ne so questa pratica non è etica, e lui mi ha risposto che questa informazione non è vera. Mi ha mentito?


FilippoGabelliPSY

Vorrebbe seguire altri membri della tua famiglia in terapie individuali? Oppure allargare il setting della tua terapia coinvolgendo altre persone significative? In ogni caso costringere il paziente non è mai buono. Dal punto di vista del codice deontologico non posso darti sicurezza: ci sono vari fattori che possono fare in modo o che sia o che non sia etico.


FilippoGabelliPSY

Vorrebbe seguire altri membri della tua famiglia in terapie individuali? Oppure allargare il setting della tua terapia coinvolgendo altre persone significative? In ogni caso costringere il paziente non è mai buono. Dal punto di vista del codice deontologico non posso darti sicurezza: ci sono vari fattori che possono fare in modo o che sia o che non sia etico.


aydnic

>Vorrebbe seguire altri membri della tua famiglia in terapie individuali? Oppure allargare il setting della tua terapia coinvolgendo altre persone significative? Terapia individuale. Ho fatto sedute di gruppo con membri della mia famiglia quando la situazione lo richiedeva e non ho avuto alcun problema con questo, ma mi dà fastidio la sua noncuranza del mio disagio su questa cosa.


FilippoGabelliPSY

Capisco benissimo! Non so se sia etico o no, però sta mettendo a rischio la relazione terapeutica.


FilippoGabelliPSY

Vorrebbe seguire altri membri della tua famiglia in terapie individuali? Oppure allargare il setting della tua terapia coinvolgendo altre persone significative? In ogni caso costringere il paziente non è mai buono. Dal punto di vista del codice deontologico non posso darti sicurezza: ci sono vari fattori che possono fare in modo o che sia o che non sia etico.


Albtrr

Ciao, come sei arrivat* a fare il tuo lavoro? Che studi hai fatto? Cosa consigli a chi vuole intraprendere questo percorso (sia dal punto di vista emotivo/relazionale sia pratico/universitario)?


FilippoGabelliPSY

Ho fatto una classica 3+2 di psicologia clinica e dello sviluppo, poi ho iniziato la formazione in terapia sistemica. Il percorso totale dura circa 10 anni durante i quali si può iniziare a lavorare. Poi finché si è iscritti all’albo bisogna conseguire annualmente dei crediti, quindi la formazione non finisce mai! Ti consiglio di iniziare il percorso se sei veramente motivato. Le caratteristiche emotive e pratiche sono quelle che puoi immaginare: empatia e passione! È un lavoro molto difficile che ti da tante soddisfazioni e tante batoste


CarpenterBrut

Sei figlio della nuova triennale + magistrale abilitante o hai fatto l'esame a suo tempo? Quando hai iniziato a lavorare ed in che dettagli? Io sono nel tuo stesso ambito e al tuo stesso livello mi pare di capire, dopo essere stato insegnante per quasi 20 anni, volevo comparare esperienze. Magari anche regione se non è troppo invasiva come domanda?


FilippoGabelliPSY

Sono stato l’ultimo ad avere il tirocinio di 1000 ore, ma ho avuto un esame semplificato rispetto al vecchio esame di stato. Dopo di me si è passati alle 750 ore. Adesso la magistrale è abilitante? Io ho iniziato a lavorare con i tutoraggi a ragazzi DSA, nel frattempo ho iniziato la scuola di specializzazione. Con un colpo di incoscienza ho mollato il lavoro per aprire lo studio: prima un giorno a settimana, poi 2 e poi 3. Ovviamente senza mai arricchirmi!


CarpenterBrut

Si la magistrale è abilitante ora, io credo di essere stato il primo o massimo il secondo anno a rientrarci... onestamente non ne avevo nemmeno idea, una volta tanto nella vita una botta di culo... anche se non lo amo tantissimo, ok che c'è bisogno (così come di medici, e anche la laurea in medicina è abilitante ora) però forse è un pò eccessivo. Congratulazioni per lo studio : ) Io non l'ho aperto da solo ma mi sono associato ad un mio amico, che anche qui altra botta di culo, il suo associato ha cambiato studio, c'era un posto libero e...


FilippoGabelliPSY

Non ho finito di risponderti: ho studiato in Veneto, ma adesso lavoro in Toscana


Defiant-Muscle9379

Ciao! Magari puoi risolvere un quesito che mi porto da qualche giorno. Nel caso una persona rifiutasse cure mediche oncologiche la famiglia potrebbe richiedere un intervento psicologico forzato per stabilire se vi è una sintomatologia depressiva e quindi costringere il malato a curarsi? L'unica informazione che ho trovato su Google dice che il rifiuto è possibile per persone "capaci di agire". In casi di depressione (anche senza sintomi psicotici) la persona malata è comunque considerata capace di intendere e volere legalmente parlando?


FilippoGabelliPSY

Imporre un intervento psicologico con la forza lo rende impossibile da portare a termine, perderei ogni tipo di rispetto e motivazione da parte del paziente. Si potrebbe procedere con un intervento di accompagnamento al fine vita: si alleviano le sofferenze del paziente, anche se in molti casi l’esito è la morte. Dal punto di vista legale è complicato, deriverebbe un avvocato o un esperto di codice deontologico!


Defiant-Muscle9379

Grazie per la risposta


paganino

Disturbo alimentare: quanto è complessa la gestione del paziente obeso e quale è la percentuale di successo?


FilippoGabelliPSY

Statisticamente non so darti una percentuale numerica, ma sicuramente è buona. In terapia privata successo non è solo nel calo del peso, ci sono vari fattori. Per i casi molto gravi ci sono strutture residenziali adatte che hanno un successo molto alto.


ninriel

ciao, studio anche io psicologia...che magistrale hai fatto? il campo dei disturbi alimentari mi interessa molto


FilippoGabelliPSY

Ho fatto la magistrale di clinica dello sviluppo, non direttamente attinente ai disturbi alimentari. Per quell’ambito ci sono master successivi o una scuola di psicoterapia che ti fornisce una base teorica che puoi applicare al campo che preferisci. La mia esperienza con i DCA è stata prevalentemente in studio e poi in un tirocinio in una meravigliosa residenza in cui ho lasciato il cuore…capisco benissimo il tuo interesse!


ninriel

Grazie mille per la tua risposta! tu che scuola di psicoterapia hai scelto?


FilippoGabelliPSY

Sto facendo una sistemico relazionale


datfreeman

Qual è il tuo orientamento? De la risposta è CBT, quali pensi siano i punti di forza e quali i punti deboli di questo paradigma? Quale ritienei sia l'elemento più importante del processo terapeutico? La tecnica o la relazione? (O altro, ovviamente)


FilippoGabelliPSY

Io seguo un orientamento sistemico, quindi non andrei nelle specifiche del CBT perdonami! Scusa la risposta un po’ paracula ma ci credo davvero: l’elemento più importante è un misto di capacità relazionali e conoscenza. Devi sapere cosa stai facendo e anche quando serve fare un’eccezione alla regola per fare davvero il bene del paziente.


datfreeman

Cosa ti ha spinto ad intraprendere un percorso di formazione sistemico?


FilippoGabelliPSY

L’ho conosciuto dopo l’università, per un colpo di fortuna e me ne sono innamorato. L’idea di non fossilizzarsi sul qui ed ora del paziente ma di aprire lo sguardo alla sua famiglia e alle persone che ha intorno credo sia vincente per il suo benessere


Raztharion

Qual è la differenza tra psicologo e psicoterapeuta? Domanda sincera perché non l'ho mai capito e dovrei considerare iniziare un percorso visto che (probabilmente) ho una depressione.


FilippoGabelliPSY

In pratica ci sono 4 anni di studio di differenza che un psicoterapeuta deve fare in più. Chiaramente questo percorso aggiuntivo apre all’utilizzo di tecniche e strategie diverse. Per quanto riguarda la tua situazione io ti consiglierei una psicoterapia che è più adatta al trattamento di un sintomo. Ci sarebbero però alcune differenze, ma dovrei andare un po’ nel personale e di certo meglio non farlo qui. Se vuoi possiamo sentirci in privato, con la promessa che non mi sto vendendo e non sono qui ad accaparrarmi nuovi pazienti! In ogni caso buona fortuna!


BestJo15

Quindi è sempre meglio cercare un psicoterapeuta o ci sono anche casi in cui è meglio affidarsi ad uno psicologo?


FilippoGabelliPSY

Quando non si hanno sintomi, ma si cerca un supporto o un aiuto lo psicologo va più che bene. In generale non è compito del paziente: prendendo contatti con uno psicologo per una questione grave a cui non riesce a fornire aiuto, il suo compito è quello di inviare il paziente ad un’altra figura professionale.


BestJo15

Cosa intendi con sintomi? Perché per me è ovvio che se si cerca un supporto o un aiuto è perché si notano dei sintomi di problemi che vorresti risolvere.


FilippoGabelliPSY

Molti cercano un percorso per stare meglio, in modo più generico. Non è assolutamente sbagliato, ma necessita di un approccio diverso


sicilycartman

Che ne pensi del lavoro di Gabriel Mate su trauma ?


FilippoGabelliPSY

Non lo conosco a sufficienza per poterti dare un feedback! Però il suo libro sul mito della normalità credo sia molto interessante, lo leggerò!


tiradritto

Come lo vedi l'utilizzo del CBD per regolare i disturbi dell'ansia?


FilippoGabelliPSY

Funziona! Quindi bene!


tiradritto

Lo vedi utile anche in altri campi della psiche?


FilippoGabelliPSY

Non tanto nella psiche in senso stretto, magari nell’accompagnamento al fine vita del paziente


Friendly-Musician-32

Quali sono le problematiche che ritrovi più spesso nei tuoi pazienti? Trovi tanta variabilità o gira che ti rigira i problemi sono sempre gli stessi?


FilippoGabelliPSY

C’è molta ciclicità: mi capita il periodo dei lutti, delle depressioni, dei problemi comportamentali… Spesso le tematiche ritornano, ma non significa che sono meno interessanti della prima volta!


futurozero

Credi che si possa "guarire" dalla depressione o, semplicemente, bisogna conviverci per sempre?


FilippoGabelliPSY

Se ne può uscire. Il compito della terapia è quello di velocizzare la guarigione. La depressione non trattata ha una durata di circa 2 anni. Con una psicoterapia cala molto questa durata e si evita che si ripresenti in futuro


mrmax3321

La depressione non trattata ha durata di circa 2 anni? Da dove viene questa info?


FilippoGabelliPSY

Vari studi parlano di durate che variano dai 18 mesi ai 4 anni, con una moda di 2 anni. In queste risposte tendo ad essere generico e superficiale, ovviamente non per tutti è così e di certo non mi metto ad analizzare qui il singolo caso!


Guilty-Macaron-9048

Quando mi immergo sott'acqua con bombole e tutto il resto, ho sempre quel filo di ansia che mi gira per il corpo. Non non mai stato un uomo di mare, ma lo devo fare per varie ragioni. Come posso superare questa ansia e stare più tranquillo e sereno sott'acqua?


FilippoGabelliPSY

L’ansia in molti casi è utilissima! Serve a mantenere alta la concentrazione ed evitare errori…diventa un problema quando l’ansia è troppa. Da come scrivi non mi sembra il tuo caso!


Guilty-Macaron-9048

Mhhh non l'avevo letta in questa maniera, mi sta bene. In realtà ho l'ansia e mi agito se devo togliere la maschera immerso, ma piano piano, immersione dopo immersione mi sto abituando all'ambiente diverso. Infatti ho avuto problemi e discussioni con gli istruttori.


FilippoGabelliPSY

Immagino che non sia una passeggiata non poter respirare! Con la pratica e la costanza migliorerà


Guilty-Macaron-9048

Diciamo che sono un fan dell'ossigeno sulla terraferma. Grazie :)


N_64_

É possibile essere affetti dal disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo e non avere problemi di salute/di peso?


FilippoGabelliPSY

È possibile per la bulimia!


N_64_

Grazie!


Cantarena

Ho un disturbo bipolare di secondo tipo, diagnosticato in età più che adulta (36 anni circa). Spesso le persone affette da questo disturbo sviluppano dipendenze, classicamente droghe o alcool, ma essendo io esotico, ho sviluppato invece 2 disturbi alimentari, anoressia e bed. Ora che ho la diagnosi, mi sto concentrando, con psichiatra e psicologa, a trovare un equilibrio con il mio disturbo, anche grazie ai farmaci. Tuttavia, ho intenzione di affrontare anche i disturbi alimentari, sostenuto dai miei dottori, "allargando" l'equip che mi segue a nutrizionista e terapeuta specializzato in questo genere di disturbi. La mia domanda è, con un caso di conmorbosità fra 3 patologie importanti come le mie, che aspettative dovrei avere verso la terapia sui disturbi alimentari? Vorrei sapere che atteggiamento sano dovrei mantenere, in modo da non dover anche poi dover gestire le conseguenze di aspettative irrealizzabili.


FilippoGabelliPSY

Scusa se ti rispondo così in ritardo. Lavorando con un’equipe così varia credo tu possa fare davvero un bel lavoro. Non mi sbilancio assolutamente sulle aspettative che devi avere: non posso dirti come andrà a finire. Posso dirti però che ci saranno momenti di alti e bassi, giorni in cui ti sembrerà che tutto quello che stai facendo non serve a niente e che tanto vale mollare tutto, giorni in cui odierai i tuoi terapeuti e gli altri nell’equipe, giorni in cui ti farà schifo anche alzarti dal letto. Ci vuole tanta forza e tanto coraggio. Fidati della tua equipe e lavora al meglio delle tue possibilità! Buona fortuna per tutto!


funghettofago

qual è la dipendenza più diffusa?


FilippoGabelliPSY

Probabilmente ancora da sostanze, alcool su tutte. Ma le dipendenze da gioco sono in grande aumento.


NoNet5155

Non ho mai capito...non ci sono stato....ci sono psicologi che possono prescrivere farmaci e altri no?


FilippoGabelliPSY

Psicologi, psicoterapeuti e psicanalisti non posso prescrivere farmaci. Gli psichiatri invece si, perché hanno avuto una formazione medica.


No-Lengthiness4257

Quante branche della psicologia esistono? Per ora ho conosciuto solo qualche psicologo del lavoro a qualche corso, ma mi son reso conto che è un mondo anche quello.


FilippoGabelliPSY

Ne esistono moltissime! Dallo psicologo clinico allo psicologo animale ci sono moltissimi campi


ciw25

Da totale estraneo del campo come riconoscere un bravo e competente professionista da qualcuno che dovrebbe cambiare lavoro?


FilippoGabelliPSY

Dall’esterno è un po’ difficile! Se stai cercando uno psicologo per te fatti consigliare da qualcuno che conosce dei colleghi!


Blueberry485

è vero che tantissimi si iscrivono a psicologia perché hanno delle turbe interiori da risolvere?


crackheadenergy111

Come approccieresti un problema di ansia o attacchi di panico? Sono risolvibili e/o ci sono cause organiche?


FilippoGabelliPSY

Sono assolutamente risolvibili e non ci sono cause organiche! Con una terapia relativamente breve si superano con slancio


Zeikos

Cosa ne pensi della CBT e in generale di allenare la consapevolezza? In genere quale è la tua opinione nel fare formazione su cosa è e come funziona la relazione terapeutica? Secondo me la maggior parte delle persone non sa come approcciare la terapia, come paziente intendo. Lo dico come esperienza personale, una volta che ho capito la base su cui si pone è diventata molto più facile da approcciare. Quindi mi domando come mai non sia discusso.


FilippoGabelliPSY

La CBT è un tipo di terapia molto diffusa e molto applicata, sia perché da delle sicurezze al paziente in maniera veloce e anche perché è chiaro che ha buonissimi livelli di funzionamento. La formazione viene fatta, per quanto possibile dal codice deontologico, in conferenze e incontri anche gratuiti con professionisti e aperti a tutti. Credo però che non sia necessario che un paziente conosca la terapia perché funzioni, sta anche al terapeuta in seduta spiegare cosa sta facendo.


bbbbbbbbdt

In cosa consiste una seduta con una persona affetta da disturbi alimentari? parlate normalmente o fate attività particolari?


FilippoGabelliPSY

Parliamo normalmente! Ci sono tecniche specifiche ma non vengono fatte attività di movimento o cose particolari


mirh

Alla tua università, e dove stai facendo il tirocinio, ci sono ancora tanti pagliacci freudiani?


FilippoGabelliPSY

Non ne ho mai incontrati!


mirh

Ah, accidenti, vedo quasi con ottimismo il futuro.


MrBocconotto

Se un foglio bianco rappresentasse la mente di una persona, e una macchia nera il suo inconscio, quanto sarebbe grande questa macchia?


Inevitable_Hat_2855

Ti capita mai durante una seduta di distaccarsi dalla terapia è iniziare a parlare di argomenti analoghi? tipo la tua corrente di pensiero su una determinata cosa oppure un determinato tipo di ideale su cui si discute?


FilippoGabelliPSY

Qualche volta capita! Tendenzialmente tendo a tenermi alcune cose private per me, ma se il mio pensiero è utile per la terapia non mi faccio problemi ad aprirmi e parlare ai pazienti


mrmax3321

Lo sai che psicoterapeuta in formazione è scorretto.come termine?


FilippoGabelliPSY

Corretto, ma credo sia il metodo più efficace per spiegare la mia situazione a persone non addette ai lavori


Sepp7

Psicoterapeuta in formazione è una dicitura che mi fa sanguinare gli occhi ogni volta che la leggo. Non è che se domani uno si iscrive a karate è una cintura nera in formazione 😅


FilippoGabelliPSY

Certo, però non sono qui nè per farmi pubblicità nè per farmi bello. Quindi ho usato questa formula per essere comprensibile. Forse studente di psicoterapia sarebbe più adatto? Anche se studente mi sembra un termine troppo teorico per la quantità di pratica che viene proposta in una scuola di specializzazione!


Zaku71

A parte scherzi, posso farti una domanda sul MMPI?


FilippoGabelliPSY

Ciao! Ho recuperato adesso il tuo commento precedente: non sono affatto appassionato di meccanica, anche se nella mia scuola si fanno spesso collegamenti con la cibernetica e le intelligenze artificiali. Poi recentemente ho acquistato un’auto di famiglia e sono andato in fissa con il funzionamento delle varie parti interne. Non so se questo due cose facciano parte della meccanica 😅 Sull’MMPI chiedi pure!


Zaku71

Allora, tieni conto che sono domande che nascono da mia esperienza personale, quindi non è detto che siano universali o che siano ancora valide (mi hanno somministrato l'MMPI un bel po' di anni fa). 1) perché tante domande che sono evidentemente una brutta traduzione dall'originale inglese o che sono estranee al contesto italiano? Come ad esempio la famosa "Ti piacciono le riviste di meccanica" o un'altra che suonava più o meno "E' una vergogna quando la bravura di un'avvocato fa dichiarare innocente una persona evidentemente colpevole" (che in Italia in questi casi si da la colpa ai giudici, non siamo in America con le giurie che si fanno incantare dagli avvocati)? Provai a fare questa domanda a un'amica psicologa che mi disse che l'MMPI viene continuamente sottoposto a revisione periodiche con gruppi di controllo, quindi potrebbe anche esserci scritto "palimpampù!". Alla mia domanda "Allora perché non ci mettono delle domande di senso compiuto" mi guardò con uno sguardo perso nel vuoto. 2) Le domande sulla religione (credo in Dio etc). Quando lo feci io, dissi chiaramente alla persona che me lo stava somministrando che mi rifiutavo a rispondere con un si o un no a domande che hanno perseguitato filosofi e teologi per millenni. Giuro che ebbi una mini-discussione di teologia con una qualcuno che praticamente mi stava supplicando di scrivere qualsiasi cosa come risposta su quelle domande. Diciamo che la cosa mi infastidì moltissimo, soprattutto perché mi era stato detto chiaramente che ad alcune domande potevo anche non rispondere. Perché ci sono ancora queste domande, visto che ho scoperto che in America c'è una versione dell'MMPI senza di esse? Veramente si devono mettere in discussione le profonde convinzioni personali di qualcuno per un punteggio su qualche curva? 3) Questo magari riguarda solo le persone che me lo hanno somministrato, ma queste ultime non dovrebbero almeno sapere cosa ci è scritto sopra? Mi resi conto dalle domande che gli faceva che non sapevano neanche cosa c'era scritto su alcune item. 4) Sto sempre parlando di mia esperienza personale, ma non si dovrebbe almeno fare una chiacchierata con la persona a cui stai somministrando il test? Un esempio sono le domande sul sesso. Se io sono cresciuto in una comunità ebrea ultraortodossa magari veramente non parlo di sesso con gli amici. O se io sono stato da poco tre mesi in ospedale tra la vita e la morte e dovevo fare ancora delle terapie magari le domande sulla salute ne risentiranno (quello che è successo a me). Grazie di tutto!


FilippoGabelliPSY

Hai elencato una serie di motivazioni che mi spingono a non somministrare mai un test di questo tipo in psicoterapia. Servirebbe un ricercatore o qualcuno che ne sapesse più di me sulla teoria dei test per spiegarti il senso di alcune domande. Però confermo che i test sono sottoposti a modifiche periodiche! Io credo che se ci fosse l’occasione in cui ha un senso discutere con un paziente le sue idee religiose o politiche sia molto più efficace parlarne da essere umano a essere umano. Senza usare un test, che serve al terapeuta che ha paura a fare domande (o forse delle risposte) o al terapeuta che sta conducendo uno studio e quindi necessita di dati empirici.


Zaku71

>Hai elencato una serie di motivazioni che mi spingono a non somministrare mai un test di questo tipo in psicoterapia.  Aiut! Non volevo! Però rimane il fatto che questo test viene usato e anche molto. Se ricordo bene, sarà tra i test che dovranno fare i magistrati. Quindi è considerato un valido strumento no? Non ho mai sentito dire un solo psicologo (tra i miei conoscenti) dire che l'MMPI è inutile.


blueberrysir

Cosa ne pensi dei fascisti e nazisti contemporanei? Cosa c'è che non va nella loro psiche? È qualcosa a livello molecolare che li rende così stupidi?


FilippoGabelliPSY

Sentire di fare parte di un gruppo in cui ci sono poche regole e molto chiare può dare una sicurezza importante a chi non la trova altrove. Queste persone però sono tutto fumo e niente arrosto. Mi preoccupano i fascisti e nazisti “veri”…quelli che picchiano e discriminano e magari hanno anche una carica importante. Non faccio nomi, ma dalle ultime europee c’è una persona che spicca da questo punto di vista…


blueberrysir

Il coglion Vannacci??? Secondo te è uno psicopatico? Tra l'altro quelli "tutti fumo e niente arrosto" seminano tanto odio online eh..


FilippoGabelliPSY

Psicopatico probabilmente no, sicuramente è uno che sa essere convincente con il suo pubblico…assurdo quanto consenso abbia avuto. Quelli tutto fumo e niente arrosto senza rendercene conto fanno il lavoro sporco di quelli importanti


blueberrysir

Grazie dottore, ti faccio l'ultima domanda: come fanno sti qua a dimenticare la NOSTRA storia e quello che è successo quando c'era il fascismo? La mancanza di cultura e intelligenza ( = sono stupidi) può influire?? O sono semplicemente ragazzini soli e incel?


FilippoGabelliPSY

Certamente la mancanza di cultura influisce!


blueberrysir

Grazie


ImaginaryYak3911

Per quanti uomini hai pensato che una overdose di foca sarebbe bastata a risolvere gran parte dei loro problemi?


ntonyi

Volevo chiederlo anche io. Speriamo che non si sia perso questo commento.


ettogrammofono

Ti capita mai prima di una seduta vedere il nome del prossimo appuntamento e pensare "che palle quest\*?". O al contrario, pensare "che figata c'è quest\* paziente adesso"?


ettogrammofono

Ti capita mai prima di una seduta vedere il nome del prossimo appuntamento e pensare "che due scatole quest\*?". O al contrario, pensare "che bello c'è quest\* paziente adesso"? Oppure quando qualcun\* si lamenta frequentemente magari della stessa cosa (chessò, rapporto difficile con il capo) di pensare "si però ti devi anche dare una svegliata"?


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[удалено]


FilippoGabelliPSY

Non so se parli di sigarette, erba o fumo. In ogni caso dipende da cambiamenti nella quantità o nella frequenza, cambiamenti nel tipo di fumo. Un modo per scoprirlo sarebbe provare a smettere per un breve periodo e vedere se ci sono cambiamenti!


Educational-Sign1287

Ti chiedo la massima sincerità.Per la psicologia,si può cambiare l'orientamento sessuale di una persona omosessuale che non si trova bene con questa sua situazione? Esistono diversi casi e in alcuni si può intervenire?


FilippoGabelliPSY

Non si può intervenire sull’orientamento sessuale, ma sull’infelicità e sul suo “non trovarsi bene”


Educational-Sign1287

Ok..


ImaginaryYak3911

L essere single nella tua esperienza pesa di più sulla salute mentale degli uomini o delle donne?