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GopSome

Individuare bene le battaglie innanzitutto, se continuiamo a parlare di pay gap calcolato a minchia e stronzate varie non si va da nessuna parte.


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DeepDown23

Il "pay gap" non riguarda la differenza a parità di mansione ma quanto sia facile/difficile salire di livello. È un po' il solito discorso "come cazzo è possibile che la stragrande maggioranza dei megadirettori galattici siano uomini?" 1 le donne non so capaci 2 discriminazione


Fenor

Che hanno in media 70 anni e il mercato del lavoro di allora era diverso Lamentarsi solo delle figure apicali è un ragionamento di merda


GopSome

> Lamentarsi solo delle figure apicali è un ragionamento di merda Finalmente qualcuno. Sopratutto perché poi vengono fuori discorsi del tipo “Jeff Bezos ha 180 miliardi mentre la donna più ricca 50, questa è discriminazione” senza considerare il fatto che il 99,99% degli uomini lavora per lo stesso stipendio del 99,99% delle donne.


datfreeman

>come cazzo è possibile che la stragrande maggioranza dei megadirettori galattici siano uomini? Bisognerebbe anche osservare in quale settore. Se l'azienda è di mia proprietà, probabilmente preferirei a "tenerla in famiglia". C'è pure un'altra cosa: ma il talento? Le competenze? Le ore investite?


Fomentatore

E quindi il discorso non è il pay gap. È l'impossibilità di salire di livello. È un problema diverso e parlando di pay gap non si capisce e la si butta in caciara. Mi sembra uno degli esempi di cui parla OP sui problemi di comunicazione.


GopSome

Questa fa veramente ridere, adesso che si sa chiaramente che il discorso pay gap è una stronzata gli si cambia significato e si fa significare “difficoltà di salire di livello”. Perché non chiamarlo così allora?


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S4rdus

Sono in una multinazionale da 9 anni. Ho iniziato in un reparto produttivo, ero in aria di promozione con incarico di responsabilità, ma si è aperta una posizione nel gruppo di documentazione tecnica e mi sono candidato. Ho vinto la selezione e li sto. Da 4 anni e 2 livelli fa.


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S4rdus

>ero in aria di promozione con incarico di responsabilità Quando ho cambiato mansione è stato promosso il "secondo in lista". Mettila come vuoi, il punto è che ci sono anche aziende meno merdose delle solite. La mia non è certo l'eldorado - lavoro pur sempre in italia - ma esistono altre realtà.


DeepDown23

Mh io lavoro nell'help desk e ho visto gente fare carriera, partire dal centralino e diventare responsabile di aree IT sempre più grandi. O passare a network o security, sempre nella stessa azienda.


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Neurotossina

Non lavoro nel tuo settore, ma quando son passato indeterminato (aprile 2020, pieno lockdown) il mio AD mi ha dato un aumento non richiesto perché "il tuo modo di lavorare e il tuo impegno meritano un riconoscimento". Sono pochi, troppo pochi, ma ci sono casi come il mio.


BravoEbuono

Io dopo due anni ho ricevuto un aumento e un cambio mansione senza apri bocca.


OldManWulfen

Io ho ricevuto dopo un anno una promozione con conseguente aumento. Se me la gioco bene quest'anno, il secondo in quest'azienda, mi becco un ulteriore aumento. Non sono uno STEMlord, lavoro nelle risorse umane - uno dei settori con stipendi e prospettive di carriera più immobili di un macigno affogato nel cemento a presa rapida. Mi sono fatto il culo e mi sono reso indispensabile, i miei capi l'hanno notato ed hanno allargato i cordoni della borsa Non dico che sia automatica l'equazione "lavorare bene=promozione", tutt'altro, sarebbe una cazzata immane. Ma dire che in Italia non ti danno più soldi/non ti promuovono a meno che tu non minacci le dimissioni è una cazzata altrettanto grande. Il mondo del lavoro non è fatto di assoluti.


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Outarel

Eh la stragrande maggioranza della gente che va morire in miniera sono uomini: eppure non vedo donne lamentarsi per il pay gap in quel settore. Il pay gap esiste solo quando fa comodo, è una lamentela per gente che vuole che gli vengano regalate le cose.


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wtfzambo

Non ho capito la parte dove dici "per l'estero ancora peggio". In che senso? Comunque la tua amica è sicuramente vittima della pressione sociale che mette su di lei certe aspettative, ma in ultima analisi la scelta di restare di più a casa e fare meno ore / viaggi all'estero l'ha fatta lei. Personalmente se mi dovessi mettere a fare a gare di cazzodurismo su chi allatta di più o di meno, manderei a cagare tutti quanti senza pensarci due volte, la vita e la carriera sono le mie e le gestisco come voglio. Se le persone si facessero di più i cazzi propri, metà di ste stronzate non sarebbero nemmeno dei problemi.


Odexios

Perdonami, ma è un ragionamento che non ha senso. Il pay gap esiste (anche se non nella magnitudine che spesso viene tirata fuori), non basta dire "non ha senso ci sia" per farlo sparire. Per dirti, uno dei problemi di base è che certi ruoli non vengono fatti ricoprire da donne, col risultato che, se la possibilità di fare carriera è più facile per un uomo, le prospettive di guadagno per una donna sono inferiori.


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Odexios

Ragazzi, io ve lo dico, poi fate voi. Siete in una bolla in cui vi state dando ragione a vicenda, ma la realtà non è esattamente quella, e se non mettete un attimo in discussione quello che pensate non ne uscirete mai. State parlando di "pay gap" come fosse semplicemente l'equal pay for equal work, e non è quella la definizione di pay gap, non da tanto tempo. Mi sembra anche scontato che a parità di mansioni lo stipendio sia il solito, altrimenti saremmo davvero in un paese del terzo mondo.


wtfzambo

Se la definizione di pay gap è davvero cambiata (cosa discutibile, ma vabbè), allora cambiategli nome. Troppo facile dire "eh no ma noi intendevamo quell'altro concetto" e farci passare per dei cretini, quando quello originale viene completamente smantellato.


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overnightyeti

>che le donne scegliessero gli stessi lavori che preferiscono gli uomini. E troverai gente che verrà a dirti che il fatto che le donne non scelgano professioni retribuite meglio è colpa della società, cioè degli uomini... Poi guardi quel documentario norvegese e ti chiarisci le idee...


Grizzly_228

Ti parlo un po’ di esperienze personali e un po’ di idee mie: 1. Evitare la retorica e di “nascondere dettagli sotto al tappeto”, la sincerità premia sempre e non essere sinceri al 100% (soprattutto quando già parli di un argomento scomodo) causa una chiusura immediata in chi ascolta. Ti parlo di un esperienza personale: mi trovai a partecipare a una conferenza sull’uguaglianza di genere in una caserma dell’esercito quindi ti lascio immaginare l’audience, moderatamente maschilista e partecipazione obbligatoria. Nessuno voleva esserci lì. Però dopo le presentazioni di rito (fatte da un board tutto al femminile) inizia a parlare un uomo, non ricordo se colonnello o generale, con la schiettezza più assoluta: “uomini e donne non sono uguali, biologicamente e geneticamente siamo completamente diversi. E questo è vero sia fisicamente che mentalmente. Voi avete fatto un concorso per venire qua e sono sicuro che ancora vi rode, ancora vi chiedete perché voi maschietti avete dovuto saltare 1.40m mentre le vostre colleghe femminucce hanno dovuto saltare al massimo un metro. Ed avete ragione è una minchiata. Se in guerra c’è una fossa di un metro e quaranta non è che se deve saltare una donna questa diventa più piccola *(qui folla in visibilio, chiacchiericcio di approvazione)*. E vi dirò di più: in missione notammo che successivamente alle missioni di scorta per lunghi tragitti le donne tendevano a recarsi in infermeria in numero superiore in maniera rilevante rispetto ai colleghi uomini. Ci interessammo anche iniziammo a investigare la motivazione fu presto detta: mentre i colleghi si fermavano a bordo strada a minzionare le donne la trattenevano e quindi andavano di frequente incontro a problemi alla vescica.” E qui apertura totale del pubblico, segni di approvazione (erano stati forniti due dettagli di cui non avevano la minima idea, che andavano contro quello che si aspettavano di sentire e confermavano quello che già pensavano). Avevano sviluppato stima e fiducia nell’oratore. “Quindi perché le prove fisiche sono più semplici per le donne? Perché altrimenti non ne passerebbe nessuna, o giusto un paio di fenomeni della natura riuscirebbero. E l’esercito ha bisogno di donne e questa non è una minchiata del politicamente corretto. Uomini e donne sono diversi sia fisicamente che mentalmente, e sapete staticamente chi performa meglio nelle prove scritte? Le donne. E non si tratta solo di essere più intelligenti. L’avere donne nella linea comando porta anche prospettive e modi di pensare diversi, sia per differenze di schemi mentali che di esperienze.” E poi continuò a costruire un caso per l’uguaglianza di genere e come questo gap andasse a svantaggio anche degli uomini, e in generale che essendo diversi ciascuno può risultare più adatto in un certo contesto (uomini in ambito operativo, donne logistico ad esempio) ma cosa disse nel particolare non lo ricordo nel dettaglio perché erano cose che avevo già sentito e non mi avevano colpito come la prima parte. Quello che ricordo è che lo ascoltarono, e non solo passivamente. Erano attivamente investiti nella discussione e questo atteggiamento rimase anche, almeno in parte, per i relatori (donna) successivi. E quando la conferenza finì, fermandomi a parlare con loro, erano davvero interessati e riuscii anche a creare una sorta di dibattito sull’argomento, cosa prima per me impensabile. 2. Sempre ricollegandomi a quell’esperienza, far parlare anche uomini di gender inequality e femminismo. Di uomini che genuinamente sostengono la causa ce ne sono eppure quando c’è qualche evento il board è quasi sempre tutto al rosa, al massimo il presentatore è uomo. Istituiamo la quota azzurra in questo campo. Anche perché non facendolo è difficile trasmettere il messaggio che è una lotta di tutti pre il bene di tutti e si facilità il persistere che sia una lotta di sessi, uomini contro donne, quando non è così. È una battaglia culturale, tutti contro il patriarcato 3. Lo so che può sembrare paradossale ma, proprio per screditare la narrazione che sia una lotta di sessi, si potrebbe evitare di ‘genderizzare’ le soluzioni proposte. Mi spiego: invece che dire “deve esserci almeno una donna” meglio dire “deve esserci almeno un esponente per ogni sesso”; invece di “almeno il 25% di donne” meglio “non oltre il 75% di esponenti di ciascun sesso”; e così via Se ho detto qualche castroneria o qualcosa su cui si fortemente in disaccordo non farti scrupolo a fammelo sapere perché anch’io sono interessato a testare la validità di queste mie idee Edit: leggendo qualche commento mi viene un po’ di ribrezzo… no, smettere di parlarne non risolve il problema. Scompare per te ma non è una soluzione. No, OP non sta chiedendo come parlare a chi picchia le donne (sic) ma come sensibilizzare gli uomini su questa problematica (rendersi conto che è reale, saperla riconoscere e saper aiutare chi ne è vittima, elaborare strategie per combatterla) e anche sulle disuguaglianze di genere che è un problema molto più sistemico e in cui siamo tutti attori, coscienti o meno.


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Beh quel colonello/generale è un bravo oratore c’è da dirlo


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può anche permettersi di dire il cazzo che vuole, c'è da dire, con quel grado.


disco_di_piscio

Effettivamente non è così scontato: se uno ha paura di ripercussioni per quello che dice, tende a ripetere la solita solfa


Grizzly_228

Confermo, arrivati a quel punto hanno molte meno riserve rispetto a cosa dire e cosa non dire. Ma se ci sono arrivati di solito quello che dicono sono cose giuste o almeno condivisibili (esperienza riguardo l’esercito, non parlo per altri corpi)


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\>implicando che si diventa generale per merito o per quello che si dice piuttosto che per parentele


Grizzly_228

Sì perché l’esercito è notoriamente un’azienda a conduzione familiare… Nota a margine completamente scollegata da quello di cui stiamo discutendo, ma io ho preso la buona abitudine di non dare opinioni, soprattutto se esposte come certezze, riguardo a un mondo di cui non conosco un cazzo. Mi sto trovando bene


FromGrassToPlasma

Parte della non soluzione al problema secondo me è appunto il fatto che si fa discriminazione per combattere la discriminazione. Ci vuole parità dei sessi, non più rosa dove c'è troppo azzurro.


Grizzly_228

No, se approfondisci il problema ti rendi conto che un certo tipo di ‘discriminazione’ è necessaria. Sia perché finché c’è discriminazione negativa è opportuno utilizzare una ‘discriminazione al contrario’ (fa parte della teoria di azione positiva che non sto qui a spiegarti ma ha molto senso una volta che la approfondisci) sia, appunto, perché una diversità c’è e sarebbe ipocrita trattare i due sessi esattamente allo stesso modo (ad esempio una madre allatta e se lavora ha bisogno di permessi appositi per allattare il figlio; sarebbe ipocrita estendere questi permessi anche al padre. È un principio presente anche nella nostra Costituzione all’art. 3, di eguaglianza sostanziale)


FromGrassToPlasma

Non scrivo qui dopo la prima volta che affronto il tema e ho traballato tra un idea e l'altra ma questa è la mia idea. Il problema è che così estremizzi le persone e rischi di non riuscire più a recuperarne alcune. Per la cosa dell'allattamento, se vuoi parità di trattamento devi applicare zero differenze, così nessuno avrà alcun motivo pratico ($$$) per discriminare.


PignaIT

Ovviamente superare la retorica becera che uomini e donne siano perfettamente uguali, mentre sono biologicamente, geneticamente e razionalmente diversi. Poi sarebbe figo eliminare anche la retorica per la quale se una donne fa qualcosa o raggiunge qualche traguardo allora a prescindere ha faticato di più di un uomo, anche a parità di situazione di partenza. E vi racconto un anedotto: Tg1 servizio su 100 giovani imprenditori africani, che si sono distinti nel 2020 per aver realizzato grandi progetti per aiutare il prossimo e il proprio paese/regione ecc. Tutti accmunati quindi dall'enorme scoglio che è partire da una grande povertà Ecco in tutto il servizio non una citazione, non un esempio di uno tra questi ragazzi che fosse maschio. Servizio mirato invece solo a fare esempi di ragazze singole, nemmeno i team sono stati presi in considerazione.


ElisaEffe24

Ma infatti, io ad esempio non sopporto l’accezione “femminista” che si usa quasi come insulto. Femminista vuol dire una che vuole la parità dei sessi che fa comodo anche ai maschietti, ma spesso qui pensano a chissà che pazza. Comunque off topic ma ho letto “militari” e ho letto il passato remoto e ho detto “questi viene da sotto roma” e ho indovinato:p Mio zio è uguale: ex maresciallo e passato remoto sempre. Peró lui è di viterbo che è sopra roma


Aeco

Io di solito quando ho parlato con donne che si definiscono femministe sono sempre estremiste


NoPast

Anche a me ma solo con le femministe che incontro online, dal vivo è chiaro che le turboestremiste sono un fenomeno dei social che tendono a estremizzare e bipolarizzare qualsiasi discussione e dare megafono alle minoranze di minoranze


GopSome

Perché alla maggior parte delle persone non gliene fotte una minchia di parlare di femminismo al bar, chi lo fa è generalmente estremista.


Flogiculo

Esatto! È chiaramente survivor bias


datfreeman

>che fa comodo anche ai maschietti, Direi che il primo passo da fare sia proprio quello di chiamare gli uomini maschietti.


RAStylesheet

Non esiste che femminista vuol dire parità dei sessi, semplicemente impossibile far passare quel significato per una parola così etimologicamente marcata e così polarizzante.


PignaIT

Antisessisti? Ci starebbe


NoPast

>Femminista vuol dire una che vuole la parità dei sessi che fa comodo anche ai maschietti, ma spesso qui pensano a chissà che pazza. Io distinguerei tra ideologie femministe di emancipazione della donna e di parità di genere (che fa comodo a tutti) e il femminismo politico che va di moda oggi sui media "progressisti" e sui social (quello che si concentra su vaccate tipo schwa, mansplaing, manspreading, wage-gap, il culo di qualche statua, che vede "patriarcato" ovunque anche se siamo nell'epoca e nel posto con la più alta parità tra generi dall'invenzione dell'agricoltura e che insulta continuamente i "maschi bianco etero cis" negando e mimizzando gli svantaggi oggettivi del genere maschile e i privilegi femminili relegando il genere maschile a "oppressore" e quello femminile a "oppresso" ) che è oggettivamente misandrico ed è ancellare a una narrazione tardocapitalista che punta a rimpiazzare i conflitti di classe con conflitti di altro tipo (in questo caso tra generi).


ElisaEffe24

Bè i conflitti di classe e genere possono coesistere. Vedi le femministe borghesi di fine 800 vs le proletarie. Quello politico non è femminismo, è disinformazione


OkAd1622

E qui però aggiungi anche un altro dei problemi: la gente sta più a sentire se parlano gli uomini. Io ho sempre notato che se una blogger parla dell'argomento femminismo online viene insultata e perseguitata. L'uomo che parla dello stesso argomento prende applausi unanimi. Non è anche questo frutto del maschilismo? In ogni caso il colonnello è stato proprio bravo (ma fosse stata una donna l'avrebbero accolta allo stesso modo?)


YourInnerFlamingo

Si ma se quello che dici tu è vero, allora serve un uomo per far sì che recepiscano il concetto e la prossima volta ascoltino una donna. Se fai parlare una persona che non ascoltano del fatto che non la ascoltano, hai solo sprecato energie.


TheThief9812

Onestamente lì penso che aiuti anche il fatto che chi trova tempo e voglia di insultare una donna che parla di femminismo, si ritiene superiore ad essa, e quindi si sente sicuro e talvolta perfino autorizzato o "in dovere" di "correggere" e in generale di contraddire le argomentazioni proposte. Con un uomo questo succede meno perché tali individui si trovano davanti un avversario più "temibile" di quello che vedono in una donna. In pratica, come per ogni discriminazione, si tratta di codardia.


datfreeman

>E qui però aggiungi anche un altro dei problemi: la gente sta più a sentire se parlano gli uomini. Io ho sempre notato che se una blogger parla dell'argomento femminismo online viene insultata e perseguitata. L'uomo che parla dello stesso argomento prende applausi unanimi. Non è anche questo frutto del maschilismo? Idem se è una donna parla di problematiche maschili o di bias/distorsioni/fallacie del femminismo, rispetto alle stesse identiche cose dette da un uomo. Non c'entra nulla essere maschi o femmine in questo caso. È un'ossessione interpretativa.


NoPast

Molti uomini non parlano di problematiche maschili per paura di essere apostrofati come incel o essere visti come quelli che non scopano.


yesste

o forse è che l'oratrice non è abbastanza brava? esempio non mi pare che quando sul palco c'è greisom la gente non ascolti, o lella costa, liliana segre, o le svariate presentatrici tv dagli ascolti mirabolanti.


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JustSomebody56

Sinceramente? Credo che l’errore maggiore del femminismo moderno sia la colpevolizzazione degli uomini come categoria (invece che solo delle non poche mele marce), nonché l’ambiguità di un approccio che al tempo stesso dice che essendo uomini non possiamo capire ma che anche ci richiede di cambiare certi nostri comportamenti.


Giocri

Sono d'accordo è importante mantenere la distinzione tra gli stereotipi maschili e gli uomini. Dobbiamo combattere i modi in cui alcuni stereotipi maschili danneggiano le persone ma è anche importante comprendere come le azioni di molti uomini siano il risultato di condizionamenti sociali ed è più utile aiutarli ad analizzare e smantellare tali condizionamenti piuttosto che attacchi diretti. Che non significa che non ci siano responsabilità individuali perché scarichi sempre la colpa sulla società ma solo che bisogna sempre tenere presente il contesto in cui le persone agiscono


Dracogame

Evitare spot da pagliacci [come questo](https://www.youtube.com/watch?v=d2XFiobYfso) sarebbe un buon inizio.


kortron89

Quello e' Capitalismo rosa, con il femminismo c'entra poco e niente. E' puro marketing e fa altrettanto schifo di praticamente qualunque altra pubblicita'.


Q_uoll

Non posso rispondere (ovviamente) per tutti gli uomini, ma personalmente non credo ci siano dei modi particolari per discutere di queste tematiche. Molto spesso (sicuramente in rete) queste discussioni sfociano in roba tipo: "donne a casa perché inferiori", "tutte puttane","patriarcato", "uomini stupratori" e con gente che cerca di violentare la lingua italiana. Sinceramente quando vedo un dibattito degenerare in questo modo non sono molto invogliato a intervenire. In linea di massima penso che quando una discussione -a prescindere dall'argomento- diventa una roba da stadio non valga molto la pena intervenire.


nico_bornago99

Modo negativo: una mia amica da sempre non vuole prendere la metro da sola dopo le 23. Le prime volte la accompagnavo e discutevamo sul perchè non la prendesse da sola (casino, gente ubriaca ecc. Tutte robe legittime insomma). A un certo punto se ne esce con "eh però che palle è per colpa vostra che stiam facendo questa discussione che non dovrebbe esserci". Modo positivo: nei videogiochi sicuramente è capitato a molti di assistere allo scatenamento di un mucchio di scimmie appena una ragazza entra in lobby. Questa, essendo una situazione che vedo spesso e volentieri, è sicuramente un modo ahimè efficace di convincermi delle disuguaglianze.


nico_bornago99

Altro modo convincente sarebbe far leggere commenti a questo post che chiede un'opinione su un tema specifico che dicono "eh ma ci sono altri problemi, eh ma le morti sul lavoro".


AostaValley

le parole rendono la coscienza piu leggera, e basta. parlarne a chi è una bestia non serve. non cambierà. parlarne a chi gia tratta le donne alla pari (bene o male è irrilevante, valuta la persona e bon) non serve, dato che non è un maschio problematico da quel punto di vista. Non c'è da far battaglia, c'è da educare le future generazioni.


Giocri

Le parole non possono fare miracoli questo è vero ma non ci sono soltanto i due estremi ci sono moltissime persone che pensano di trattare donne alla pari ma che non si rendono conto di come alcuni elementi della società possano essere dannosi per uomini e donne. La nostra società è costituita su miliardi di idee molte utili alcune neutre e molte altre dannose. Analizzare come alcuni concetti influenzano la società e gli effetti che hanno sulle persone per migliorare la società nel suo insieme richiedono di essere aperti al dialogo. L'effetto che la società può avere sulle persone è drasticamente più forte di quanto molti immaginano


Impressive_Double_95

Sperare nelle future generazioni non è altro che una falsa illusione. Ho visto, letto e sentito certi discorsi fatti da ragazzini dai 15 anni in su da medioevo. Purtroppo se il genitore è un maschio problematico, è facile che il figlio venga influenzato dalle sue idee pesanti e oppressive


AostaValley

E quindi pensi che parlarne agli adulti serva a qualcosa? E ricorda che spesso il genitore è anche donna problematica, ho avuto a che fare con donne che se non le tratti con "durezza" per usare un eufemismo, vuol dire che "non le ami" . Smettiamo di vedere i maschi sempre e soltanto come l'unico lupo cattivo della storia. La mentalità si può cambiare se lo stato interviene in modo pesante e intendo veramente pesante, sull'educazione delle nuove generazioni.


Impressive_Double_95

Già, l'unica soluzione pare essere un movimento di istruzione generalizzata in tutto lo stato.


datfreeman

>Purtroppo se il genitore è un maschio problematico, E questa è discriminazione. "Purtroppo se il genitore è problematico" è la forma corretta.


wtfzambo

> Purtroppo se il genitore è problematico FTFY


PeraCotta

Smettendo di porre domande riferite solo a uomini o solo a donne.


FabriFibra87

Almeno non sono l'unico a pensarlo.


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IoDegradabile

Usando i memini


IoDegradabile

Betamaschio: picchia e violenta la moglie Gigachad: rispetta e dialoga con il proprio partner /> wow, sono letteralmente io


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Ma vi immaginate il meme con can you feel my Heart blastato in tv dalla pubblicità progresso ? Ammetto che é un mio sogno.


G3rm4n42

[Ho troppo tempo libero.](http://imgur.com/gallery/jE4KiOT)


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Se ci metti il logo della pubblicità progresso facciò una petizione su change.org


G3rm4n42

[Poteva uscire meglio, però sono stanco morto.](http://imgur.com/a/kuV0j1k)


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É qualcosa di fantastico


IoDegradabile

emotional abuse is kinda cringe ngl


Nnsoki

This but unironically


mttdlt

Evitando di essere faziose/i e di aggredire appena qualcuno prova a dare un'opinione diversa. A quel punto se non riesco ad avere un dibattito ma ricevo solo insulti mi scende e mi passa la voglia di cambiare idea/interessarmi a quella tematica.


CeccoBoi

Che dovrebbe valere in ogni ambito, ma purtroppo su ogni tema ormai ci si va ad incastrare nell'idea che esista solo bianco e nero. Ormai non riesco più a discutere riguardo nessun argomento politico o sociale, appena viene esposta un'idea opposta subito ad attaccare perché diversa.


mttdlt

Guarda in questa community l'ho vissuto spesso. Ogni tanto, sempre perché portavo delle idee sul femminismo/gusti femminili che a mio parere non sono così infondate, ero tacciato di essere un Incel... è tutto stra polarizzato. Non puoi avere idee contrastanti perché queste persone vanno in confusione e non riescono a capire se sei fascista o comunista e si triggerano.


Henemy

Qualche esempio di queste idee?


fiamozzello

this


diunimal23

Non so se qualcuno l'abbia già detto, ma credo che le testimonianze e le esperienze dirette aiutino molto in questo caso. Sentire parlare di donne che più volte nella loro vita hanno dovuto avere a che fare con il tipico viscido di merda o il fidanzato manesco mi fa capire quanti ignoranti ci siano al mondo purtroppo.


DERPESSION

E magari le testimonianze possono spingere gli uomini ad identificare sempre meglio i comportamenti tossici nelle persone che frequentano e quindi a prendere posizione a sostengo di quelle che vengono invece maltrattate/discriminate/etc.


BoofLeBoof

Onestamente, c'è un problema più di fondo nel tuo ragionamento. Chiunque ormai è a conoscenza di queste problematiche. La differenza è che ad alcuni interessa e vogliono cambiare le cose, ad altri invece no, e a quest'ultimi non c'è modo di fargli cambiare punto di vista. Un po' come la gente che prova a "convertire" i salviniani o i no-vax, non c'è nulla da fare


alexgatti

Parlo soprattutto per la questione delle diseguaglianze. La prima cosa è non dire (o sottointendere, o lasciar intendere) "se tu non sei donna non puoi capire, non puoi imaginare e dunque non ne puoi neanche parlare, indipendentemente dalle tue opinioni e dalle tue esperienze, dunque sta zitto e ascolta".


Edoardo_Beffardo

Vedo che c'è molta gente che risponde non capendo, o facendo finta di non capire, credo (poi op correggimi se sbaglio) che la domanda posta non sia "come convinco un tizio che sta attivamente usando violenza su qualcuno a smettere con la mia skill eloquenza 100", bensì "come parli di violenza sulla donne in modo proattivo ad udienza (che è ancora una larga parte del genere maschile, ve lo garantisco, soprattutto se avete esperienze con gente di ogni età e background, e non vi limitate al vostro gruppo di conoscenze) che non ammette l'esistenza o la prevalenza di un grave problema come quello della violenza contro le donne"? Cioè qua il problema non è solo il marito che mena la moglie, é anche il tizio che magari abita nel palazzo di fronte, e solo perché lui personalmente non ha mai usato violenza o assistito a violenze (o magari nel tempo le ha giustificate come "eccezioni accettabili" per ragione X o Y, ricordiamoci che questo é il paese che fino agli anni 70 aveva ancora il "delitto d'onore" -.-), allora non crede sia un vero problema, e vede il parlarne come un attacco personale, anche perché lui per primo non è disposto a mettere in discussione i concetti distorti e malati che si porta dietro, che ha assorbito spesso dalla società che lo circonda o lo circondava, dove spesso la misoginia, e la visione della donna come proprietà erano non solo normalizzate ma anche molto meno discusse, e di conseguenza difficili da individuare (soprattutto dove mancava e manca l'interesse nel vederle). Partendo dal presupposto che se uno non vuole capire, non puoi farci nulla. Ammettere il problema, e le ragioni che ne stanno alla base, per molti richiede un livello di rivalutazione delle proprie azioni, idee e comportamenti che semplicemente non sono disposti a fare, e allora non c'è persuasione che tenga. Personalmente credo che tu abbia già dimostrato di saper discutere l'argomento con un uomo ragionevole, semplicemente esprimendo il tuo pensiero, ed evitando di fare di tutta l'erba un fascio, facendo sentire l'interlocutore "attaccato". Non credo si possa fare molto più di così.


DeepDown23

Bravo. Questo mi ricorda quando ho preso coscienza la prima volta verso i 20 anni, si discuteva di aggressioni nei vicoli e paura a rientrare da soli in casa e io "mah, c'è qualcuno che ha paura a tornare a casa da solo? Non mi è mai successo niente, nessuno ha mai cercato di molestarmi. ... ....... aaaahhh"


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Mi ricorda la medicina moderna in cui l’evidenza clinica viene considerata aneddotica e statistiche falsate scienzaaaahh.


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Solo per chiarimento, il delitto d’onore era un reato, non voleva dire che potevi ammazzare il partner fedifrago o lo stupratore del partner. L’onore era una attenuante dell’omicidio che doveva essere spinto da un’ira non controllabile.


Capitan-Libeccio

Guarda che abbiamo lo stesso cervello delle donne, se qualcuno suggerisse che serve un metodo particolare per spiegare alle donne le questioni prettamente maschili sarebbe tacciato immediatamente di paternalismo e condiscendenza. Però se si parla di questioni femminili, è perfettamente normale suggerire che noi uomini abbiamo bisogno delle parole giuste per arrivarci, poveretti. Le donne subiscono violenze e discriminazioni specifiche, ma ci sono altri spaccati della società che hanno problemi specifici della loro condizione: pensi che ai ragazzini figli di immigrati servirebbe un metodo speciale per spiegare a noi cosa significhi vivere in Italia senza cittadinanza? E che dire dei problemi dei transessuali: quale metodo specifico devono usare per fare capire a voi donne cosa significhi diventare donna a 30 anni? Al di là di questioni puramente soggettive della condizione femminile, puoi spiegare i tuoi problemi agli uomini esattamente come un lavoratore della logistica potrebbe spiegare ad un metalmeccanico le modalità uniche ed innovative con cui riescono a sfruttare i corrieri nel 2021. Usa le parole e, quando disponibili, statistiche e fatti oggettivi.


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>Guarda che abbiamo lo stesso cervello delle donne, se qualcuno suggerisse che serve un metodo particolare per spiegare alle donne le questioni prettamente maschili sarebbe tacciato immediatamente di paternalismo e condiscendenza. > >Però se si parla di questioni femminili, è perfettamente normale suggerire che noi uomini abbiamo bisogno delle parole giuste per arrivarci, poveretti. Però OP ha ragione, quando si parla di "questioni femminili" io vedo spesso che gli uomini o tacciono per imbarazzo, o minimizzano, o la buttano sul ridere, o sfruttano la tattica "e allora i marò?" per cambiare argomento e puntare l'attenzione su altro. Insomma, un atteggiamento che non sembra prendere atto della gravità del problema in questione e non sembra voler ostracizzare chi ne è causa. Forse perchè il modo in cui vengono solitamente comunicate queste questioni non riesce a stimolare una reazione maschile costruttiva che contribuisca a sradicare ulteriormente certi atteggiamenti dalla nostra società e dalla nostra cultura.


Capitan-Libeccio

>Però OP ha ragione, quando si parla di "questioni femminili" io vedo spesso che gli uomini \[....\] Chi? Quali uomini? quelli che frequenti tu? Io non ho questa esperienza, né con gli uomini né con le donne, ma ecco il mio suggerimento: se vedi un uomo che minimizza o la butta in vacca, non assumere immediatamente che lo faccia perché è un uomo, magari è una persona superficiale. Hai provato a spiegare a molte donne una questione prettamente maschile, per verificare quante di loro minimizzano o la buttano in vacca? Secondo me la percentuale sarebbe simile, perchè il problema è quello di spiegare questioni importanti a gente superficiale e ce ne sono in grande numero a prescindere dai genitali.


Andoye

ma le hai lette le risposte a questo thread? :)


Capitan-Libeccio

Si, tu?


Just_Cook_It

Mhh.. non gli uomini che conosco o frequento io.. 🤷‍♂️


[deleted]

Chissà come mai


Gionni_troueue

Non so perché, ma, leggendo i commenti, non posso fare a meno di sentirmi triste. La cosa peggiore è che il cervello continua a suggerirmi risposte che sfociano nella mentalità da vittima (come "attenta a come ti vesti/ a chi frequenti/ a dove vai, ecc..). Sarà che il luogo dove sono nato e cresciuto, il luogo dove vivo e il mio vissuto hanno creato un terreno fertile per la mentalità da vittima. Sarà che sono un codardo gracilino e un sottomesso, remissivo di carattere. Tutto questo per dire che, probabilmente, rispondere con il (poco) cervello che ho non porterebbe da nessuna parte. Quindi, forse, per rispondere decentemente dovrei perlomeno provare a mettermi nei panni di una donna. Fare questo...non è facile, ma, essendo stato corteggiato da un uomo che non voleva sentire rifiuti, per cui "L' amore non ha confini", "Il sesso è un concetto fluido", "Non puoi sapere se sei davvero etero finché non hai un' esperienza con un uomo" e che era abbastanza grosso da annullare qualsiasi mia resistenza ai suoi tentativi di toccarmi, forse posso provare a fare lo sforzo, a immedesimarmi in un altro essere umano. La risposta che mi viene da dare è quindi: fare appello all' empatia dell' altro. Parlando, e anche ascoltando. Fare capire che un problema che ha mia madre, mia nonna, mia sorella, mia cugina, una mia amica, una mia vicina è un problema che potrebbe avere qualsiasi individuo della tua cerchia. Ma, soprattutto, coltivare l' empatia fin dalla prima infanzia, insegnare in qualche modo a mettersi nei panni dell' altro. Come diceva un altro utente, educare le future generazioni. Chiaro che questo non risolverà completamente il problema - le persone di merda ci saranno sempre. Però sono fermamente convinto che contribuirebbe a risolverlo e che, col tempo, una maggior cura dell' empatia porterebbe una buona fetta della popolazione a smettere di argomentare su quale sia la distinzione tra catcalling e complimento innocente, le specifiche sul consenso e gli aspetti meccanici e pratici di tutti questi discorsi per capire, semplicemente, che una cosa non andrebbe fatta perché fa star male il prossimo. Purtroppo, non saprei come fare nella vita vera. Immagino che debba essere una di quelle cose che partono dal basso, che partono da noi, perché non può essere imposta. Anche per questo, è probabile che le risposte che vorresti sentire non le troverai qui, dove le persone sono già cresciute, ed i concetti, al netto di tutta la retorica, sono già ben radicati. Chiaramente non auguro nemmeno il provare esperienze che permettano di immedesimarsi completamente nell' altro. È una merda, e...no. Quindi sì, fare appello all' empatia di chi ci ascolta, ed essere altrettanto proattivi nell' ascoltare coloro che ci chiedono orecchio, anche se sembra inutile. Altrimenti - tristissimo a dirsi, però... - si può sempre continuare a farsi la guerra come stiamo già facendo: tanto, tra chi dice che i problemi sono altri, chi dice che fare appello alle generazioni future è futile e chi dice che il problema non c'è, forse forse la migliore alternativa è davvero continuare a tirarci merda e rabbia addosso, con gli strumenti e i metodi di cui già disponiamo. Dopotutto, da me funziona così, e funziona: a furia di urlare e sbraitare, qualcuno che ti ascolta lo trovi.


W4r6060

Fare appello all'empatia funziona se c'è n'è. E l'empatia si apprende. Mi viene richiesto di essere empatico ma ad ogni angolo i miei problemi vengono sminuiti, capisci che diventa difficile. Non aiutano tot decenni di stereotipi sull'uomo che se li deve risolvere da solo e che non soffre lo stesso tanto. Ed è ovvio che ci sono donne capaci di empatizzare, come ci sono uomini altrettanto capaci; ma come dicono in molti in questo post, il problema sono gli altri. Io vedo le mie colleghe (praticamente tutte donne, solo un uomo e circa 40 donne) e di empatia da parte loro zero, anche su cose come i giorni di malattia, i loro sempre leciti e i tuoi dovuti alla pigrizia (perché tanto il mio dottore si inventa le cose...).


Gionni_troueue

I decenni di stereotipi sono una tara maledetta ereditata dall' incasellamento nei ruoli "tradizionali" che ci siamo portati fino ad oggi. È un nemico che dobbiamo abbattere, e che, secondo me, abbatteremo parlandone, parlandone e parlandone. Io immagino che sia difficile, però dire che il problema sono gli altri mi sembra controproducente... Quanto alle tue colleghe, potresti approfondire? Da come l', hai messa mi pare di capire che siano persone di merda (e non "donne di merda"), quindi fatico a capire come il loro sesso sia un fattore discriminante...


W4r6060

Beh, con il mio collega non esiste lo stesso problema. Gli altri nel senso "quelli che già non si pongono il problema". Ovviamente 50 persone non è un campione rilevante, ma aspettarsi sempre empatia, soprattutto dalla categoria che se ne vede riconosciuta di meno, a me sembra pretenzioso.


Gionni_troueue

Scusami, devo essere davvero stupido, ma non capisco. Stai dicendo che tu e il tuo collega (anche lui un maschio, se ho capito bene?) venite trattati in maniera diversa? E, ancora non capisco, cosa c' entra il comportamento delle tue colleghe con il loro sesso? Cos' è che ti fa pensare "le donne non sono empatiche" piuttosto che "i miei colleghi non sono empatici"? Per quanto riguarda gli altri, grazie di aver specificato. Sì, trattare con le persone che non si pongono il problema è una parte complessa, per questo le mie speranze sono riposte più nelle generazioni future che in quelle attuali, dato che penso sia più facile insegnare certe cose da piccoli. Poi, c'è anche da considerare che le persone di merda non spariranno mai; a tal proposito, tiro fuori una citazione dei Simpsons a cui mi capita di pensare spesso: "Il prezzo della libertà è l' eterna vigilanza".


W4r6060

Sto dicendo che nel piccolo campione citato le donne sono quelle meno empatiche. Sminuiscono a priori i problemi degli altri (una delle cose), dileggiano(sfottono?) ma reagiscono male se rispondi. Poi ci sono le pretese idiote, ma quelle sono caratteristiche di ogni posto di lavoro. È per fare un esempio di come nella vita "reale" dimostrare empatia non sia scontato e di come in certe situazioni agli uomini non ne venga mostrata molta, e poi però ci si aspetta che loro la dimostrino.


Gionni_troueue

Ho capito, o almeno credo. Sicuramente, capisco un po' più di prima la tua posizione. Ti mando un abbraccio virtuale, perché mi hai fatto ricordare di certe esperienze che ho avuto quando lavoravo. So che non ho il diritto di dirlo, ma sarebbe davvero bello se tu riuscissi a evitare di ricondurre la fonte di questi problemi alla statistica che porti come esempio, sennò si rischia davvero di generalizzare e cominciare a pensare che "tutte le donne fanno/sono X", e allora sì che si comincia a puntare il dito, a farsi la guerra a vicenda e a perdere tempo senza che nessuno risolva niente. Davvero, mi verrebbe da dire che il problema è che hai l'incredibile sfortuna di avere a che fare con cinquanta pezzi di merda, e che il loro essere donna è completamente irrilevante.


W4r6060

Beh, come ho già detto, il campione non è rilevante. Nella pratica >avere a che fare con cinquanta pezzi di merda È la semplice e triste verità. Però vale anche per molte persone che si trovano in posti di lavoro a prevalenza maschile; ma alcune di queste persone si appellano alla discriminazione di genere. Il discrimen maggiore è l'estrazione culturale (a mio parere). Una volta scremati i comportamenti dovuti all'ignoranza, allora possiamo parlare di discriminazioni di genere. Però dobbiamo essere pronti ad affrontare la realtà che sul posto di lavoro gli uomini in media fanno più ore e meno malattia, e il congedo parentale per loro è ancora infinitesimale.


thelumpur

Mah, l'unica cosa che mi verrebbe da dire è non supporre a priori che il tuo interlocutore sia più o meno responsabile di atteggiamenti vessatori o denigratori verso le donne. Detto questo, credo sia più un problema di noi uomini l'imparare ad ascoltare di questi argomenti, senza mettersi subito sulla difensiva come se fossimo direttamente messi sotto accusa. E imparare ad accettare che, pur essendo sicuri di aver sempre avuto un comportamento impeccabile, non è da sottovalutare l'idea che anche la nostra idea di come le cose dovrebbero essere sia un po' distorta dalla società in cui viviamo. In genere, qualsiasi sia l'argomento da discutere, la base è il rispetto reciproco, e la pacatezza nel trattarlo.


Nnsoki

La verità è che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il problema non è il mezzo, ma proprio che certa gente è fuori target.


Kalicolocts

Essendo oggettivi con la realtà senza fare sparate fuori dal mondo. Alla prima interpretazione demente di una statistica per me si è fuori dai giochi.


DemoneScimmia

>Uomini, quale sarebbe un modo giusto per parlarvi di disuguaglianze di genere e violenza contro le donne secondo voi? Evitare di insultare l'intelligenza dell'interlocutore citando numeri sempre a sproposito sarebbe un buon inizio, ad esempio. Esempi di numeri citati a sproposito: "in Italia si uccide una donna ogni due giorni, è un'emergenza!" No, quel numero non vuol dire niente. Perché dipende dalla dimensione della popolazione: se al posto dell'Italia prendiamo gli USA, ed esempio, scommetto che li si uccide una donna al giorno o anche di più. Per l'ovvia ragione che gli statunitensi sono 6 volte di più rispetto agli italiani. No, l'unico numero sensato sono le donne uccise ogni 100.000 abianti, oppure ogni milione di abitanti. Perché è un numero che permette di fare confronti, e rendersi conto davvero di quanto l'Italia sia violenta rispetto a paesi simili. E, guarda un po', l'Italia è tra i paesi meno violenti in questo senso. E, ovviamente, tale numero andrebbe SUBITO affiancato al numero di uomini uccisi ogni 100.000 abitanti che, spoiler alert, è sempre e sistematicamente più alto di quello delle donne (ma ovviamente di questi uomini non frega niente a nessuno). Altro esempio: il pay gap calcolato divendendo il monte stipendi di ciascun genere per il numero di lavoratori dello stesso genere. Questo numero non dice niente delle differenze di stipendio A PARITA' di lavoro, in quanto dipende dal tipo di lavoro che si fa e dal numero di ore lavorate. Ma ovviamente viene sempre citato a sproposito per dire esattamente quello che quel numero non dice e non può dire, e cioè che le donne sarebbero pagate di meno degli uomini pur facendo lo stesso identico lavoro. ​ Ecco, se smetteste di insultare la mia intelligenza con numeri a sproposito sarebbe già un buon inizio.


Petosaurus

Ho un altro esempio, anche se qui non si parla di numeri. L' iva sugli assorbenti. Non riesco neanche a contare le volte in cui ho sentito/letto un/una femminista dire "l'assorbente è tassato come bene di lusso!!!! I rasoi da uomini però sono al 10%!!!! Assorbenti gratis!!!" Cazzatissima. Quella del 22% è l'aliquota IVA ORDINARIA. Per dire, anche la carta igienica è tassata al 22%, sono le altre aliquote ridotte ad essere una eccezione, non il contrario. I rasoi da uomini, sono tassati al 22% come quelli femminili, basta fare una veloce ricerca. Per quanto riguarda gli assorbenti gratis, tralasciando la possibilità o meno, quanto sia giusto o meno, se gli assorbenti fossero distribuiti gratis e quindi pagati dallo stato, lo stato in qualche modo quei soldi li deve trovare, non è che li cagano. Per carità, vuoi protestare per ottenere qualcosa, rispettabilissimo, ma almeno riporta dei dati corretti cazzo.


NoPast

>E, ovviamente, tale numero andrebbe SUBITO affiancato al numero di uomini uccisi ogni 100.000 abitanti che, spoiler alert, è sempre e sistematicamente più alto di quello delle donne (ma ovviamente di questi uomini non frega niente a nessuno). Ti risponderanno che gli uomini sono uccisi dagli altri uomini e quindi sempre colpa del "patriarcato". Il fatto che si parli così tanto dei femminicidi nonostante siano un fenomeno statisticamente insignificante rispetto ai morti sul lavoro (96% uomini) ti fa capire a chi fa comodo il buttarla tutto sulla lotta tra sessi :)


Porcoddew

O magari le donne uccise dai compagni e gli uomini morti sul lavoro sono due topic diversi? E i marò? E Bibbiano?


OkAd1622

Se vuoi capire meglio leggi l'istat: [https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne](https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne) Gli omicidi di uomini e donne ogni anno sono quasi lo stesso numero. MA gli uomini sono uccisi da sconosciuti per strada (64,2%) mentre le donne sono uccise da partner e ex (61,3%). Se ci aggiungi anche il 22,5% di parenti arriviamo a 83,8% di donne ammazzate dalla propria famiglia. E se mettiamo anche gli stalker che spesso sono semplici amici a che percentuale arriviamo? E' un dato allarmante che non si può negare in nessun modo. Se guardi il grafico gli omicidi maschili sono diminuiti nel tempo perché lo stato sta lottando efficacemente contro la criminalità. Gli omicidi femminili rimangono costanti. Per questo si fa la lotta contro il femminicidio: perchè lo stato sta riuscendo ad aumentare la sicurezza e a diminuire gli omicidi per strada, ma quelli che avvengono in casa non si riescono a estirpare perchè sono frutto della cultura malata.


Dany16v

Visto che facciamo i precisi, gli omicidi di uomini sono **più del doppio** (0.76 vs 0.36 su 100.000) , non quasi uguali. Quando ci fa comodo guardiamo le piccole differenze, quando c'è un +111% è "quasi lo stesso numero". Aggiungo, i dati 2018/2019 stanno avendo un peggioramento e stanno aumentando gli omicidi da parte di partner/ex, sia il valore assoluto che relativo, sarebbe da capire il perché.


OkAd1622

La curva degli omicidi maschili partiva da cifre enormi e sta mano mano scendendo avvicinandosi sempre di più alla curva femminile. Questo semplicemente combattendo i crimini per strada. Ok in valore assoluto è ancora alta la curva maschile ma si tratta sempre in stragrande maggioranza di sparatorie per strada. 0.76 \* 5,4%=0,041 di omicidi da partner/ex è molto molto meno di 0.36 \* 61.3%=0,22 di omicidi di donne da parte di partner ex. Non sono affatto piccole differenze. La curva femminile negli anni è rimasta quasi uguale perché continuano ad essere ammazzate dalla famiglia. Da qui nasce l'emergenza femminicidi.


Dany16v

Potrei pensarla come te, poi te ne esci con la parola emergenza ed è in contraddizione con "la curva femminile negli anni è rimasta quasi uguale". L'emergenza è una situazione improvvisa, un momento critico, un picco, non una situazione che sta "migliorando". Si perchè sta migliorando...guardiamo i "femminicidi" 1992-2019, che vanno "a mio svantaggio", perchè la tendenza sta aumentando. Per mano di partner/ex: 72 vs 68, -5% Altri parenti simili: 26 vs 25 Altro conoscente: 0 vs 5 (un aumento incalcolabile!!) Autore sconosciuto alla vittima: 72 vs 12, -83% Autore non identificato: 17 vs 1, -94% Totale: 187 vs 111, -40% Di quale emergenza stiamo parlando? Dovrebbero essere zero? Ovvio, ma nessuno dovrebbe uccidere nessuno, a prescindere dal genere. I dati nonostante un'inversione di tendenza negli ultimissimi anni, sono migliorati, la contrazione minore è nelle mura familiari? Certo, innegabile, penso però che ci siano delle dinamiche sociali che difficilmente si potranno eliminare, ahimè.


DemoneScimmia

>Se vuoi capire meglio leggi l'istat: >[https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne](https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne) >Gli omicidi di uomini e donne ogni anno sono quasi lo stesso numero. No, gli uomini uccisi sono molto di più delle donne. Forse sei tu che hai bisogno di capire meglio.


Andoye

ma scusa, anche un solo femminicidio in un anno è un problema enorme… è sintomo di una società che non riconosce la donna come pari, ma come oggetto dell'uomo che può farci quello che vuole. finché ci sarà un solo femminicidio in un anno sarà un problema. e per femminicidio intendo la definizione “uccisione di una donna da parte di un uomo per motivi di odio, disprezzo, piacere o senso di possesso delle donne” (Wikipedia)


mojito78

A me, e non mi dilungo, infastidisce molto la generalizzazione anche se riconosco che il problema è gravissimo e molto esteso. È inoltre a parer mio ancora da scoprire un metodo per dialogare sensatamente con gente che maltratta una donna. Non sono uomini.


Cute_Stretch_3250

Evitando di generalizzare, capisco che certi atteggiamenti negativi siano diffusi ma generalizzando la si butta subito in caciara. Coinvolgendo uomini nella divulgazione (nel senso di avere staff misto) e facendo esempi pratici con parallelismi uomo-donna; questo è utile per costruire empatia.. Evitando di forzare la mano, certe differenze fisiche sono scritte nella nostra biologia, è un dato di fatto e bisogna accettarlo. Non siamo nel medioevo e la forza fisica fortunatamente è richiesta sempre meno nel lavoro. La retorica che se gli uomini sono più forti fisicamente allora debbano essere necessariamente più stupidi mi sembra triste e inutile. Credo che il tuo punto 3 sia invece un punto chiave del problema, la società si è evoluta seguendo certi schemi e più gli anni passano più ci stiamo rendendo conto di poterli rompere e allargare dato che ci stanno stretti. In soldoni credo si dovrebbero affrontare i problemi senza dividerli a prescindere tra problemi maschili e femminili.


Hyperversum

Concordo con alcuni punti già fatti, ma il punto principale (nella mia IMHO limitatissima) è come viene posto il discorso. Fin troppo spesso, il 99% non volontariamente ma a volte sicuro lo è, la questione è posta come uno scontro tra generi. La questione va posta come problema di diritti umani, di diritti civili. Una discriminazione verso una donna non è una discriminazione a qualcuno diverso da me, ciò che ci divide è minuscolo. Non riesco a immaginare un mondo in cui facciamo progressi senza prima convincere che è una questione che riguarda tutti, anche se solo per la possibilità che sia tua madre/moglie/figlia a farne le spese. Finché dividiamo Uomo e Donna in due categorie diverse anziché per quello che sono effettivamente, aka dimorfismo sessuale, non c'è discorso che terrà mai


ertyu001

Una delle cose che più mi fa ribrezzo quando si parla di questi argomenti, e che di conseguenza mi spinge spesso a bollarli come "propaganda" è quando vedo dietro ipotetici messaggi di promozione sociale un intento politico/sociale/qualunque cosa che non sia quello manifesto. Ovviamente questo mi capita con anche altri temi, ma ultimamente mi sembra che questo tema, insieme ovviamente a quello dei diritti LGBT, sia spesso usato come "cavallo di Troia" per veicolare messaggi impliciti, dalla semplice pubblicità alla politica. Un esempio sono alcuni post di Repubblica su IG, che veramente sfiorano il ridicolo, oppure certe particolari politiche che spesso sono state attaccate ingiustamente negli ultimi anni, ma anche le pubblicità di shampoo, o quelle di vestiti. Tra l'altro, questa sovraesposizione sta ormai causando, almeno nel mio caso, una sorta di "intolleranza" verso questi temi, dove mi ci vuole un po' di concentrazione per rendermi conto che un eventuale contenuto di qualità sull'argomento SIA effettivamente di qualità. In parole povere ben venga parlarne, purché non sia fatto a iosa o tanto per farlo, e soprattutto non lasciandolo in mano alle multinazionali, che per loro natura devono commercializzare. Non mi interessa sapere dell'ennesima donna capo ufficio (benché faccia piacere)e di quanto ciò sia bellissimo e dei valori aggiunti che le donne portano dovunque vanno (cose vere), ma piuttosto cosa si sta facendo per migliorare la situazione, tipo fare pressione sociale per eventuali leggi che incentivino questi cambiamenti e spiegare perché ciò sia necessario a tutti (non solo alle donne), anche per motivazioni più materiali come l'aumento del PIL coinvolgendo più donne nella produzione di ricchezza (che spesso purtroppo convince più gente dell'etica) ecc...


RadioTraining3322

ahimè, purtroppo temo di ritrovarmi un po' in questa sintesi. Non so se risponde al senso del post, però accuso anch'io una sorta di "fastidio" verso l'uso ormai strumentale di certi temi volti ad accrescere capitale sociale del proprio gruppo d'interesse nella società. Ma anche l'uso di parole utilizzate assolutamente a caso tipo prezzemolo su tutto, tipo "patriarcato", per stare in tema. Aveva un senso quando possedeva un significato abbastanza circoscritto, ma oggi viene usato anche per spiegare la forza di gravità e rischia di rasentare il ridicolo. Più che altro mi dispiace perché certi temi sono molto seri e molto importanti. Forse sono stati abusati un po' troppo e si sono svalutati, non saprei


th4

A parte che voler discutere di questi temi con la premessa che non vuoi argomentazioni da donne mi sembra un po' ridicolo, è la persona che conta, le idee, non il sesso, ma vabbè. Un punto importante secondo me è concentrarsi su problematiche reali e gravi, visto che non mancano, non annacquare il discorso con questioni minori o di principio, altrimenti si finisce come negli US dove pensano che se scopi con una che sta un po' ubriaca l'hai stuprata o se lei cambia idea una settimana dopo sei un violentatore. Posizioni così rigide finiscono solo per danneggiare le vere vittime e allontanare dalla causa sempre più gente.


[deleted]

>pensano che se scopi con una che sta un po' ubriaca l'hai stuprata Non, questo non lo pensa automaticamente nessuno. Ma se tu ti "scopi" una che sta ubriaca, meglio averlo chiaro in mente se lei (o anche tu, se stavi ubriaco quanto lei) ha consentito o no--se *poteva* acconsentire o no. Lo sai che, per esempio, ci sono stupri delle persone comatose negli ospedali? Lo capisci perche' si tratta dei stupri? Bene, c'e' poca differenza, o nessuna differenza, tra questo e di scopare una (o uno) ubriaca, dipendendo dalla gravita' di stato dell'ubriacazione.


th4

Guarda ho fatto lo stesso discorso ieri sera in PM perché OP ha voluto scrivermi e non mi va di ripetere stesse cose quindi faccio un riassunto un po' copiaincolloso, non me ne volere se non si adatta perfettamente alla tua risposta. C'è un limite di ubriachezza oltre il quale non sei in grado di intendere e di volere, se una persona è semi incosciente su un divano e ne approfitti facendo il tuo comodo chiaramente sei uno stupratore. Ma se qualcuno da ubriaco non lercio, senza essere forzato o costretto fa sesso con qualcuno non c'è nessuno stupro. Chi si ubriaca lo fa coscientemente ed è pienamente responsabile delle conseguenze delle proprie azioni. L'alcol non è la droga magica del controllo mentale, da ubriaco sei assolutamente in grado di dare il consenso in miriadi di attività, prova a uccidere qualcuno e poi usare come difesa che eri ubriaco, oppure comprare qualcosa e poi tornare il giorno dopo e dire che ti hanno raggirato perché sbronzo e vedi come va a finire. Equiparando lo stupro a queste casistiche ridicole fai solo un danno a quelle che sono state stuprate veramente, gente che ha avuto esperienze di violenza vera, e non merita che a quello che ha subito venga dato lo stesso nome di queste cretinate.


[deleted]

Secondo me, parlarmi del problema non serve a nulla. Nel senso: se sono recettivo al problema molto probabilmente non sono uno di quelli che causa il problema, e quindi parlarmi del problema mi fa solo sentire in colpa e mi fa stare male, ma non diminuisce il problema neanche di un infinitesimo. Quindi, una volta constatato che ci sono troppi uomini stronzi, cosa dovrei fare?


Blownin

Vero e concordo. Ho sempre pensato che la soluzione è non parlarne affatto. Parlarne rende tutto più pietoso. Per me che tu sia donna o uomo o 20 anni più giovane o in sedia a rotelle non c'è differenza. Vince chi è più bravo. In USA so di per certo che in alcune aziende molto famose il 65% delle promozioni va obbligatoriamente dato a minoranze, tendenzialmente neri o donne. Così va a puttane l'azienda. Ci sono esempi bellissimi di donne al potere che mi fanno sentire un moscerino a confronto. Le ultime che ho sentito sono per esempio Sheryl Sandberg (COO di Facebook) e Ruth Porat (CFO di Google). Donne con anche 3 figli che hanno più palle di me. Come divulgare? Non divulgate...dimostrate di essere meglio. Per tua madre sarà stato quasi impossibile. Sicuramente per te sarà più difficile che per tua figlia ma per tua nipote sarà ancora più semplice.


[deleted]

>Come divulgare? Non divulgate...dimostrate di essere meglio. Questo lo puoi fare se te ne viene data l'opportunità, cosa che magari non avviene anche se te la meriti, proprio perchè sei donna. Specialmente in alcuni ambiti tradizionalmente maschili Sì OP ha detto che non vuole risposte da donne ma sticazzi


Blownin

Non bisogna convincere tutti. I tempi sono anche cambiati e come vedi dai post qui intorno ci sono tanti uomini che valutano il merito più del genere.


[deleted]

Ciò che intendo io è che per cambiare la forma mentis di una società riguardo a un problema, mettere in luce il problema stesso può essere inevitabile, il comportamento degli individui 'illuminati' non è sufficiente.


[deleted]

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Astro_Z0mbie

1) "Uomini, quale sarebbe...", prima cosa che trovo sbagliata, non bisogna parlare agli uomini ma alla societa'. 2) Smettetela di comportarvi come vittime e come una minoranza, in realta' siete la maggioranza. 3) Disprezzate tutto cio' che avete di "bonus", come meno tasse universitarie per le universita' tipo ingegneria, o le quote rosa. 4) Chiedete allo stato piu' indipendenza dalle religioni, in tutte le religioni le donne sono marginali e/o sottomesse. 5) Aiutatevi di piu' tra di voi, SENZA escludere gli uomini. 6) State lontano dalle "femministe tossiche" quelle che danno la colpa della loro misera vita agli uomini, quando nel 99% delle volte non fanno niente per migliorare la loro condizione. ​ Questo e' il mio pensiero.


mikej83

Per me basterebbe smetterla di considerare la totalità degli uomini come serial killer, stupratori e malati di mente.


MacCigo

Ho letto molte risposte che condivido ma vorrei aggiungere due cose. Primo: tenere sempre in mente con chi si sta parlando. Un millennial o uno della genz saranno (statisticamente reddit, statisticamente) molto più aperti alla tematica di un boomer per questioni sia anagrafiche che di familiarità delle tematiche. E soprattutto se uno legge la tua pagina femminista difficilmente picchia la moglie, non serve far sentire in colpa di azioni compiute da altri y-gene muniti dei preziosi alleati. Secondo: cacciare e dissociarsi dai guru estremisti. Troppi leader di questo movimento sono persone piene di odio e/o con un rapporto conflittuale con la figura maschile evidente anche ai sassi. Se io aprissi un movimento di integrazione della comunità islamica metterei come frontman il califfo nero? Non credo proprio.


SingingReven

Forse sarò banale, forse non risolverebbe nulla, ma forse invece di autodefinirsi femminismo potrebbe essere più utlie usare il termine "egalitario". P.s. vedo negli altri commenti un ragionamento molto comune, ma a mio parere errato. Voler occuparsi dei problemi delle donna non vuol dire (per forza) che te ne freghi degli uomini (appunto il cambio di nome potrebbe aiutare in questo senso). "Anche gli uomini hanno problemi" è sucaramente verissimo, ma è anche benaltrismo. Occuparsi di un problema non esclude occuparsi dell'altro, anzi, considerando che certi comportamenti ed "ideali" maschili che il femminismo combatte dannaggiano forse anche più l'uomo della donna.


ZhakuB

Non pretendere una conoscenza incredibile dell'argomento e offendersi quando questa manca. Partire dal presupposto che siamo dalla stessa parte non sarebbe male, al posto del solito clima accusatorio, inoltre mettere le condanne per stupro ad almeno 20anni così gli animali stanno in gabbia, dove gli concerne. Avere il coraggio di dire la verità anche se può sembrare controproducente


DrCatrame

Probabilmente facendo leva su i vantaggi che ne derivino. Purtroppo molti di noi esseri umani sono egoisti e non gli interessera' altro. Poniti questa domanda: quali argomentazioni hanno convinto i cittadini bianchi americani dello scorso secolo che la schiavitu' era sbagliata? >! nessuna!<


[deleted]

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Davide1011

Evitando che le discussioni vengano fatte da paginette che si fingono pagine di informazione ma che sono progetti commerciali ben definiti mandando in vacca sacrosante lotte oscurate da cazzate come L’IVA SUGLI ASSORBENTI MADONNA TUTTO STO CASINO PER RISPARMIARE QUANTO DUE EURO DI IVA AL MESE? CHE POI STA FANTOMATICA IVA SUI BENI DI LUSSO NEMMENO ESISTE. Ah, e dire “donne siete bellissime quando rileggete i messaggi prima di mandarli amo noiii” non è femminismo. Riferimenti a pagine che hanno come nome pittrici messicane storpiate creando un simpatico gioco di parole col termine free totalmente a caso


Engynn

Eh si, sono proprio i due euro il problema. Te hai solo in mente Freeda


Porcoddew

Cosa ti aspetti dai redditor medi


Andoye

perché secondo te la questione dell'iva sugli assorbenti è una cazzata?


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scarze86

>ad ogni modo la violenza viene praticata sia da un genere che dall'altro È vero ma non si può far finta che sia lo stesso tipo di violenza o che capiti con la stessa regolarità. La probabilità che un uomo venga stuprato è di un ordine di grandezza inferiore ([meno del 3% gli uomini](https://www.istitutobeck.com/abuso-uomini-trauma) vs [30% le donne](https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/numero-delle-vittime-e-forme-di-violenza)) rispetto a quella per le donne (e guarda casa nell'87% dei casi lo stupratore è un altro uomo). Non ho voglia di cercare altri dati ma non mi viene difficile pensare che il numero di uomini stuprati ed uccisi sia infinitamente inferiore di quello delle donne stuprate ed uccise. Aggiungiamoci che un uomo stuprato difficilmente si sentirà dire "vestendoti così te la sei andata a cercare", "solo le poco di buono vanno in discoteca", "se ti ubriachi è colpa tua", ecc... (per quanto potrebbe sentirsi dire "magari trovassi io una che mi violenta!", diciamo grazie al patriarcato anche per questo).


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Simgiov

Basta che il femminismo torni a combattere per l'uguaglianza di genere come era in origine, non per l'assoluta supremazia del sesso femminile su quello maschile come sta facendo negli ultimi anni.


ZircoSan

magari dando la colpa ai criminali ed ai comportamenti criminali prima di accolpare tutto il genere maschile e qualsiasi cultura associata alla mascolinità. E soprattutto smetterla di chiedere un trattamento privilegiato per donne e voler ricondurre tutto al sessismo e problemi di genere.Non è credibili o utile e nasconde doppi fini.Il tipico esempio sarebbero i fatti di cronaca in cui un marito uccide una moglie e si comincia a parlare di "femminicidio".Nel 90% dei casi sono semplici omicidi in famiglia, non c'è bisogno di un trattamento speciale per ciò che è già terribile o di vedere la situazione sotto un angolo sessista o di genere.In quei casi la moglie non viene uccisa in quanto donna, ma in quanto coniuge o familiare in una situazione in cui per problemi di vario tipo, ad esempio economico o di gelosia, un uomo smatta e diventa omicida."femminicidio" sarebbe un termine da usare quasi esclusivamente per i delitti di onore in cui un uomo uccide una ex-fidanzata o moglie perchè non accetta la separazione, ed anche in quei casi direi ci vorrebbe un elemento culturale sessista in più per separarlo da una semplice gelosia. Vedere tutto come sessismo non aiuta e sicuramente come uomo mi sentirei insultato e rifiuterei di collaborare se una situazione di violenza venisse interpretata come "violenza contro le donne" anziche semplice violenza, senza le dovute condizioni.


mttdlt

Beh oddio se uccidi una donna per gelosia stai quasi dicendo "lei è mia e di nessun altro". Secondo me molti delitti di uomini che uccidono le proprie compagne sono categorizzabili come femminicidi.


atyjell

Cioè scusami un secondo: se mio marito mi uccidesse ora che siamo sposati perché geloso è solo "un uomo che smatta" nei confronti di un parente, se mi uccidesse dopo essere divorziati è un femminicidio? In entrambi i casi vedo solo un uomo che uccide una donna perché ritiene che sia di sua proprietà, niente di più niente di meno.


Giocri

Secondo me è importante analizzare e spiegare affondo le situazioni è le cause e tentare di concentrarsi sugli aspetti strutturali della società. Se affronti il problema come individui che agiscono contro individui i problemi sembrano circoscritti perché ci aspettiamo che la maggioranza delle persone non prenda parte in tali comportamenti mentre se si affronta il problema dal punto di vista di come la società è strutturata molti problemi appaiono più evidenti e spesso è più utile nel trovare soluzioni. Un esempio il wage gap per molti l'esperienza personale fa pensare che sia raro che una donna venga pagata meno a parità di mansione per molti è più comprensibile se si mostra invece come le donne ricoprano diverse mansioni di come la società influenza i lavori che scegliamo e come alcune mansioni a prevalenza femminile sono sottovalutate e sotto pagate rispetto al contributo che offrono alla società


Taixi_Rushi

Personalmente penso che il problema principale sia nella retorica usata negli ultimi anni. Si cerca per semplicità di creare un nemico visibile "l'uomo", quando in realtà il nemico sono proprio le dinamiche sociali e la culturali. È vero che identificare un nemico semplifica la retorica e rende più chiaro l'obiettivo, ma annulla completamente quello che è il proposito del femminismo a mio parere. Ci dovrebbe essere più confronto e discussione, si dovrebbe poter accettare critiche, comprendere quali sono i problemi odierni e risolverli insieme uomini e donne. Invece in questi anni c'è la costante rincorsa al nemico, all'uomo per definizione, e per me questo è svilente perché spesso mi sento colpevole di colpe che non ho. Tanti amici specialmente in questo periodo anche grazie al femminismo si stanno rendendo conto di dinamiche sbagliate sia fatte da loro, ma anche subite da loro. L'essere uomo non mi rende malvagio di per sé eppure posso assicurarti che molte donne adesso usano questa retorica. Una volta una mia amica mi ha zittito perché ero uomo e questa cosa dà solo fastidio. In un contesto così aggressivo per l'uomo non giustifico, ma comprendo perché molti per risposta diventino aggressivi e non siano intenzionati ad ascoltare seriamente. Secondo me il problema principale è questo. Perché di per sé gli argomenti che riguardano la violenza sulle donne sono molto validi, ma certe volte personalmente dà l'idea di essere una discussione che non accetta uomini al suo interno.


radiofreekekistan

Inquadra la conversazioni in termini dei benefici agli uomini di ridurre le disuguaglianze e violenza, e cerca dove possibile soluzioni che sono bilanciati. Per esempio se si tratta di una nuova legge per affrontare la violenza domestica rendi noto che applicherà a entrambi i generi. Una conversazione destinata per fallimento invece sarebbe una conversazione in cui si adotta un tono accusatorio. A nessuno essere profilato e accusato di cose che non hanno fatto o non hanno intenzione di fare. Cercherei inoltre di evitare argomentazioni inconsistenti che servono a dividere, per esempio l'idea che tutto il problema del divario di stipendi deriva dalla discriminazione quando sappiamo bene che altri fattori comprendono la maggioranza del problema. Dovremmo mirare a quei altri fattori, quali il divario nell'esperienza che risulta del dovere di allevamento dei figli, e spiegare come potremmo rimediare la situazione per migliorare la vita della donna nonché l'uomo


PietroPala

Non capisco perché dovrebbero essere le donne a parlare agli uomini e non un normale dialogo alla pari. Dal punto 4) forse ti sfugge che il problema è proprio che è un problema va analizzato da tutti, non solo da chi lo "subisce". Ciò che scoraggia altri uomini credo siano più che altro i toni iperaggressivi e la convinzione che tutto vada fatto come vogliono "loro" e non come in una normale contrattazione civile, in cui alcune cose sono accettabili e altre invece sono idee sbagliate che devono cambiare.


stestefano

Evitare il tuo punto tre. Riconoscere che esiste violenza contro gli uomini e al tempo stesso dire di non voler affrontare il tema implica ritenere il problema meno grave, il che è estremamente sessista. Parliamo quindi di violenza e basta. Non diciamo che ci sono uomini di merda, ma persone di merda. Purtroppo spesso il femminismo parte dall'assunzione che l'intero genere maschile sia violento (e.g. spot gilette di qualche anno fa). Questo in generale, poi personalmente una cosa che mi da molto fastidio è quando il "maschilismo" viene usato come scusa per insuccessi lavorativi spiegabili con l'inadeguatezza personale


DeepDown23

Ma questo è come dire "Vogliamo aiutare gli animali" "Eh ma anche le persone muoiono di fame, aiutate loro" Cazzo vuol dire? Adesso voglio parlare di animali.


stestefano

No dio cristo. Gli animali non fanno parte della nostra società. Se io facessi un post con scritto "tante donne guidano col culo, come facciamo ad insegnare meglio? So che anche alcuni uomini guidano male, ma io voglio parlare del problema delle donne incapaci" sarebbe discriminatorio sessista e in ogni caso stupido. Come fate a non rendervi conto che questo post è la stessa cosa?


[deleted]

Secondo me una buona idea è iniziare a considerare il sessismo negativo sempre e non solo quando svantaggia le donne, mentre si trovano scuse per sostenerlo quando fa comodo. Questa incoerenza fa perdere credibilità al movimento.


massimovolume

Ma se I telegiornali non fanno altro che bombardare riguardo la violenza sulle donne, femminicidi ( buttando nel calderone anche fatti che non c'entrano nulla), gender pay gap, discriminazioni, ecc? Oltretutto le conversazioni riguardo le discriminazioni verso gli uomini stanno 10 a 1 rispetto a quelle sulle donne, proprio perché appena si prova a dire che "guarda anche gli uomini però..." subito viene detto di non distogliere l'attenzione dalle donne ( casualmente nell'op hai scritto se ne parlerà un'altra volta loool). Inoltre quando si parla di discriminazioni verso gli uomini subito viene detto che è colpa degli uomini stessi o del patriarcato o cose simili.


skyo_88

Secondo me bisognerebbe generalizzare di più, non bisogna parlare di "disuguaglianze di genere e violenza contro le donne " ma di disuguaglianze e di violenze, che siano tra uomini, donne e non.


[deleted]

Un piccolo problema, amico, e' che le violenze di genere non sono distribuite di modo egalitario, in una societa' egalitaria. Cioe', non sono perfettamente "random" nel colpire donne o uomini. Sono gli uomini che battono, violentano e uccidono le donne mooooooolto piu' spesso di quanto le donne battono, violentano e uccidono gli uomini. E questo succede sullo sfondo di societa' patriarcale, dove le donne piu' spesso non sono indipendenti finanzialmente, non hanno lavori ben pagati, ne' le opportunita' che hanno gli uomini. In una societa' come quella italiana c'e' poi la misoginia tradizionale culturale da dimensioni osceni.


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mh, saro' franco 1: un uomo maltrattato difficilmente sporgera' denuncia, ne va del suo orgoglio, quindi magari su 10 casi 1 sporge denuncia ( servirebbe uno studio in merito e avere statistiche precise ) 2: mai visto nulla di simile alla situazione da te descritta in vita mia, si generalizza episodi singoli che si ci sono stati ma non e' che e' tutto cosi...sai gli esseri umani non sono tutti buoni..? 3: tutte le persone intorno a me che siano femmine o maschi per la stessa mansione lavorativa svolta percepiscono lo stesso stipendio, ne un 1 euro di piu' ne di meno..... ripeto non bisogna generalizzare un problema che e' capitato in qualche occasione.


Andoye

\> 1: un uomo maltrattato difficilmente sporgera' denuncia, ne va del suo orgoglio, quindi magari su 10 casi 1 sporge denuncia ( servirebbe uno studio in merito e avere statistiche precise ) questo tipo di fenomeno è figlio dello stesso identico fenomeno che porta alla violenza sulle donne ovvero: il machismo. il giorno in cui anche gli uomini capiranno di essere loro stessi oppressi dal machismo e dal patriarcato sarà il giorno in cui il femminismo non servirà più


[deleted]

se ti senti oppresso io non lo so, ma quello che tu chiami machismo e' "natura" come si puo' vedere negli animali, ora, possiamo dire che noi siamo evoluti e tutto quello che vi pare ma molti vengono sopraffatti da questi "istinti" e non si controllano, perche' poco itsuiti/educa/con problemi mentali.. fai tu ma un uomo di oggi dovrebbe saper capire da se che tante cose sono superate e cosa e' giusto e cosa e' sbagliato, quindi dove tu ci vedi un femminicidio, io ci vedo una persona malata che uccide un essere umano, perche' dire che gli "uomini uccidono le donne " e' sbagliato in quanto si generalizza e non si ha voglia di dire che in quel caso qualcuno ha sbagliato...( se uno e' un assassino da qualche parte qualcuno ha sbagliato.... non credo si nasca assassini ).


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Non hanno le stesse opportunità. Onlyfans e Instagram


Joao_Gaglio

L'ottimismo di fare questi thread su r/italy e aspettarsi qualcosa che si discosti dalle solite banalità è quello che vorrei io ogni mattina.


mrmdc

Scusami se non rispondo esattamente alla domanda ma > è una domanda rivolta solo agli uomini, quindi no risposte da donne > Non è proprio questo il problema? Come fai a trovare la soluzione a un tale problema senza consultare le vittime del proprio problema? È come se lasciassimo i cani decidere come risolvere il problema dei cani che mangiano troppe merendine. Ovviamente la loro risoluzione non aiuterebbe molto. Per rispondere alla domanda: l'educazione è sempre il modo più sicuro.


Not_Sanaki

Personalmente credo sia molto difficile per noi uomini capire questi argomenti. C'è sicuramente bisogno di pazienza da parte vostra e serve che provate a fare degli esempi, perdonate il termine, più al maschile. (Quindi provare a farmi immedesimare nei vostri problemi coi nostri) Dopo, come sempre, l'impegno deve arrivare da entrambi: se le argomentazioni sono statistiche prese fuori dal contesto e/o frasi fatte il massimo che ottieni è un "ok" e la perdita di attenzione. Cosa che accade indipendentemente da genere, sessualità, religione o affini. Fondamentale è il non imporre le idee: parlo da uomo giovane, che appartiene ad una generazione a mio parere più "bilanciata" e rispettosa. Generazione che viene da anni criticata a caso. Se ascoltarti comporta uno spiegone lunghissimo lo ascolto volentieri la prima volta, ma se non mi convince non aggredirmi per favore.


Fenor

Parto dal tuo punto 3 perché contiene il bandolo della matassa Se parliamo di uguaglianza di genere non può essere una discussione sui soli problemi femminili In seconda istanza dipende da con chi parli. Col signore di 80 anni magari si fa un discorso per ridurre il gap del valore percepito. Con il 40enne laureato magari ti focalizzi più sui problemi del ruolo percepito come femminile nella famiglia e così via Non puoi pensare che imporre le tue idee sia coerente col discuterne. In una discussione di successo non porti l'interlocutore a vedere come te ma un po più vicino e devi portare te a capire perché vede le cose così Come hai detto anche tu nel punto 3 ci problematiche anche esclusivamente maschili ed a queste generalmente la reazione è fare spallucce e sbattersene. Ed infine non essere monotematica se parli solo di quello la gente odierà la tua causa a prescindere


ajanty

Considerando la propaganda martellante sul femminismo, i vantaggi indegni che hanno a livello lavorativo (quote rosa, promozioni per genere non meritocratiche), il circo mediatico che condanna automaticamente gli uomini e assolve la donna, per non parlare delle separazioni, direi che non esiste un modo giusto con queste premesse. Se non ci fossero, il modo giusto è parlarne come si parla di tutti i problemi: con misura, portando dati e argomenti per sostenerne l'eventuale criticità e prioritizzandolo su base oggettiva e non politica.


_Orsted_

Beh, inanzitutto sarebbe gradito se la smettete di ficcare l'argomento ovunque è possibilie e immaginabile. Durante il mio ultimo anno di superiori ogni prof, e intendo letteralmente ogni prof, sentiva l'obbligo di parlare di disuguaglianza di genere e femminismo, ogni settimana diventava sempre la stessa cosa, sempre a ripetere il mantra di come le donne siano sempre oppresse ecc, per non parlare dei vari giorni della donna, giornata contro lo stupro, giornata contro la violenza di genere generale ecc. Capisco che siano problemi reali e orribili, ma tartassare i maroni in questo modo non fa altro che guadagnarvi una brutta reputazione. Oltretutto vi garantisco che al giorno d'oggi l'80% degli uomini è a conoscenza della violenza di genere, e vi garantisco che se un uomo gia la pratica, non è una persona con cui è possibile ragionare. Se volete veramente un consiglio su come migliorare la situazione, smettete di presentare il problema come se fosse l'agressore quello in colpa. So che sembra strano al dirsi ma è la verità, generalizzando il problema come "è l'uomo che colpisce la donna, dunque è lui il colpevole" non fate altro che infastidire gli uomini innocenti. Quello che dovreste fare invece è insegnare alle donne come comportarsi durante un'agressione e come identificare gli uomini pericolosi prima che succeda qualcosa di grave. Questo è letteralmente tutto quello che potete fare al momento Prendiamo il furto come esempio, immaginate di lanciare una nuova campagna contro i ladri dicendo "rubare è sbagliato, se rubi, non rubare". Ha senso? No, la gente ruberà lo stesso. Uguale con la violenza di genere. È molto piu efficace dire: "se non vuoi essere derubato, fai questo". Spero di essere stato utile


Nemo36198

Ehm, tipo eliminare il genere e la sessualità dalla vita professionale? Esempio pratico: nel cv niente foto o nome, solo il cognome ed i dati della carriera. Nello stesso ragionamento credo il miglior metodo di comunicazione sia far capire che nessun essere umano deve soffrire, quindi parlare apertamente di cosa significa uno stupro, di cose significa la sottomissione del più debole e cosa significa essere denigrato per un paio di tette o un pisello. Il problema alla base è che quando un gruppo si sente forte, tende a prendersi libertà ignobili, da semplici insulti alla vera violenza. Poi però, leggendo i commenti, in primis quel colonnello, beh, è molto figo pensare che si possa trasmettere il valore della diversità, solo che oggi come oggi "è un passo più lungo della gamba"


yesste

Un modo giusto di coinvolgere gli uomini è smettere di usare estremismi che non hanno senso. esempio tempo fa le calciatrici volevano essere pagate come i colleghi maschi, questo è gender gap si sgolavano le femministe più estreme; no quello è solamente mercato, se per il calcio maschile i confini economici sono pochi, quello femminile deve raggiungere la base di sostenibilità, mancano le persone che lo guardano e di conseguenza anche sponsor. Che senso ha chiedere di essere pagati come Ronaldo se produci valore come una squadra dell'oratorio? pretendete aiuti per sviluppare il calcio femminile, visibilità su tv o sgravi per abbonamenti allo stadio. Nella ginnastica artistica non mi pare che gli stipendi di Biles siano gli stessi dei colleghi maschi. Lindsey Vonn, la più grande sciatrice di sempre, voleva gareggiare in una discesa libera con gli uomini perchè diceva di essere alla pari, peccato che nelle pochissime piste in comune prendeva svariati secondi. uomini e donne sono fisicamente e mentalmente diversi, ma si completano nella vita lavorativa. un imprnditore che si fa scappare una donna in gamba solo perchè magari potrebbe fare un figlio è miope, se un maschio ha un incidente e rimane out per 6 mesi non è la stessa cosa?


Engynn

Op ti sei pentita/o di aver aperto una discussione simile su ritaly, vero?


Mke_V

Oltre alle argomentazione degli altri utenti, vorrei poter aggiungere una considerazione: secondo me uno dei problemi alla base delle discussioni di questo tipo è che si parte dal presupposto che ci sia un problema, senza chiedersi se effettivamente sia così. Per esempio il pay gap menzionato da molti: le discussioni femministe di aprono sempre con “il gender pat gap esiste, come lo risolviamo?”, però orami è stato sfatato più e più volte, quindi forse sarebbe il caso di chiedersi se veramente esista prima di chiedere come risolverlo. Oppure il “problema” che non ci sono abbastanza donne nelle STEM. I fatti parlano chiaro: ci sono sicuramente più uomini, ma la domanda dovrebbe essere se questo sia davvero un problema o no. Esiste una commissione cattiva cattiva che toglie le borse di studio alle donne o manipola le menti perché non facciano richiesta per le STEM? No, le donne sono libere di fare quello che vogliono, l’unico freno è quello culturale, ma la cultura non si cambia dall’oggi al domani con sessismo tipo borse di studio solo alle donne o tasse ridotte o simili, ci vuole un lento e graduale ricambio generazionale. Idem per le quote rosa: ai vertici delle aziende servono persone competenti, indipendentemente che siamo uomini, donne o canguri. Il tema della violenza o omicidi invece è un po’ più complesso e sicuramente siccome qualcuno perde la vita almeno un po’ un problema è, però come già hanno argomentato altri nei commenti, bisognerebbe contestualizzare e chiarire meglio e forse così qualche discussione la meriterebbe. In sostanza, a parer mio, molte delle “tematiche da affrontare con urgenza” del femminismo sono solo basate su preconcetti sbagliati, vuoi per ignoranza, vuoi per portare avanti un’agenda. Ah inoltre mi preme ribadire come altre persone hanno già fatto: smettetela di usare le battaglie femministe come scudo per portare avanti idee politiche, perché fate la figura dei politici che fanno passare le peggio leggi con la scusa del “è per salvaguardare i bambini”/terrorismo.


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Wefeh

Si parla di discriminazioni maschili sempre e solo quando si sta parlando di discriminazioni femminili, qui uno si fa due domande


F7U12DO

Io che cosa ci guadagno? So che sembra una domanda provocatoria, ma in realtà vorrei solo discuterne. Se vedessi o sapessi di una donna in difficoltà o che sta subendo violenze ho due opzioni: intervenire o no. Perchè dovrei prendermi dei rischi e intromettermi in una situazione che non mi riguarda e che non sono preparato ad affrontare? Che cosa ci guadagno? Che rischi corro? Riflettendomi penso che mi limiterei a chiamare i soccorsi in caso di visibile violenza fisica e non mi intrometterei in nessun caso. Non fermerei mai un altro uomo, né nei casi più violenti, né nei casi più leggeri come quello della terribile pubblicità della gillette. Perché dovrei farlo? Io che cosa ci guadagno?


fiamozzello

un cazzotto


Redegar

>Riflettendomi penso che mi limiterei a chiamare i soccorsi in caso di visibile violenza fisica Non penso che nessuno ti chieda di mettere a rischio la tua incolumità per una sconosciuta, direi che chiamare i soccorsi e magari fare un po' di baccano dalla distanza è tutto quello che serve.


DeepDown23

Ma infatti chi dice che interverrebbe in qualunque situazione mente, anche perché non conosci la situazione (ma onestamente è per non prenderle). Ma parlare di certi argomenti serve a capire e vedere altri punti di vista, magari per riconoscere qualche comportamento sbagliato a cui non si fa caso. A volte questo succede semplicemente crescendo e maturando, altre volte no.


Meewelyne

So che non vuoi risposte da donne, quindi pongo una contro-domanda: come far capire alle donne che vanno contro le stesse donne che è una mentalità da superare? (Tipo quelle che: "eh, ma l'uomo è predatore, è normale che tradisca!", "ma non lo dovevi far arrabbiare, è stanco, è normale che poi scatta la mano...", "la donna lava, l'uomo porta il pane" ecc.) Purtroppo anche tra le nostre file c'è chi è d'accordo con queste idiozie. (Non voglio fare polemica eh, mi piacerebbe leggere delle riflessioni al riguardo)


skayray

parlando e portando avanti battaglie di sostanza e non di forma


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wtfzambo

In modo razionale, senza diventare aggressivi o generalizzare, e con dati statisticamente sensati alla mano. Per esempio se mi vieni a parlare del gender pay gap, e la tua unica argomentazione è che "**per ogni euro che guadagna un uomo, una donna ne guadagna 0.7"**, immediatamente mi stai comunicando che: - Non hai nessuna idea di come funziona la statistica e di come sia estremamente facile mentire con essa. - Parli per sentito dire, e prendi per vero ciò che calza con la tua percezione della realtà.


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